BASSO MEDIOEVO: L’ECONOMIA

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Transcript della presentazione:

BASSO MEDIOEVO: L’ECONOMIA All’inizio del Mille l’Europa era un’area depressa, sottosviluppata rispetto a quelle bizantina e araba: commerci ridotti moneta quasi scomparsa, soprattutto scambi basati sul baratto.

Città spopolate attività principale agricoltura (leggere pag. 6) solo monasteri e castelli erano centri vitali, ma la loro economia era basata solo sull'autosufficienza e l’autoconsumo

Dalla seconda metà dell’XI secolo Inizia lo sviluppo economico Sviluppo demografico che porta anche maggiore richiesta di generi alimentari

MIGLIORAMENTI NEL SETTORE AGRICOLO: Ottenuti in due modi diversi: 1. Sistema estensivo: più terre messe a coltura grazie a bonifica delle paludi, trasformazione di boschi in prati e terreni seminativi. Questo fu possibile grazie anche alla riconquista delle terre incolte, favorita da una manodopera più numerosa e libera di muoversi (vedi pag.7)

2. Sistema intensivo: far fruttare di più la terra 2. Sistema intensivo: far fruttare di più la terra. Si sostituì la rotazione biennale con la ROTAZIONE TRIENNALE (vedi pag. 8) La terra lasciata incolta veniva chiamata maggese, perché lavorata nel mese di maggio (il terreno veniva comunque arato in modo che rimanesse soffice e ossigenato)

Vantaggi: Il terreno si rigenera in tempi più brevi Viene coltivata più terra rispetto alla rotazione biennale Si diversificano le colture

Si aggiungono alcune invenzioni: L’ARATRO PESANTE (vedi pag. 18): più facile da manovrare andava più a fondo grazie al suo peso;

Il COLLARE A SPALLA per gli animali da tiro: Usato per il traino, riduceva al minimo il rischio di soffocamento dell'animale si poté utilizzare il cavallo che, rispetto al bue, aveva una capacità lavorativa maggiore del 50% a fronte di una spesa di mantenimento del 30% in meno. Ferratura degli zoccoli

Introduzione del MULINO AD ACQUA: Conosciuto già nell'antichità, ma non usato a scopi produttivi, comparve nelle campagne europee dal X sec. In Asia esisteva già prima del Medioevo e i musulmani lo usavano già dal VII sec. Forse gli Europei lo presero dalla penisola iberica

All'inizio usato solo per macinatura dei cereali e spremitura delle olive. Poi anche per la follatura dei tessuti e dei panni: trasformando il movimento rotatorio continuo delle pale in movimento alternato si azionava una coppia di ceppi in legno che pestavano i panni all'interno delle tinozze (per compattare il tessuto). Queste macchine furono chiamate GUALCHIERE (forse francese gauchier, muoversi da un posto all'altro).

Poi fu usato anche per la lavorazione del ferro e l'industria cartiera (Fabriano, 1276) Si diffondono moltissimo i mulini ad acqua in Europa, si realizza poi il mulino a vento Solo i signori potevano permetterseli, quindi ne affittavano l’uso ai contadini

Anche i monaci cistercensi ebbero un grande ruolo nel miglioramento agricolo, poiché la loro regola si basava sull’ora et labora (prega e lavora)

Le innovazioni in agricoltura portano: ad un aumento della produzione: si creano ECCEDENZE ALIMENTARI che possono essere destinate al mercato - si hanno più prodotti destinati al consumo - si ha una ripresa degli scambi commerciali ad una riduzione della manodopera rurale - Più persone si dedicano ad attività commerciali ed artigianali

Centro propulsore del nuovo sviluppo economico diventa la città, che rifiorisce. URBANESIMO: l'Europa delle campagne si trasforma nell’Europa delle città Col tempo si diffondono i BORGHI, agglomerati di case che sorgevano a ridosso di monasteri o castelli. I loro abitanti furono chiamati BORGHESI