SCALE DI MISURA CARATTERI QUALITATIVI CARATTERI QUANTITATIVI MISURIAMO... MISURIAMO...
Come misuriamo il latte? Tutti sanno che il latte si misura in litri, non in chili e neppure in euro.
Come misuriamo un carattere o una variabile? Dipende dal carattere o dalla variabile! Però c’è sempre di mezzo una scala di misura che dipende dalle modalità scelte. Ad esempio...
QUANTI FRATELLI HAI? carattere quantitativo Il carattere ”Numero di fratelli” lo misuriamo con una scala ordinale in quanto le modalità sono numeri in ordine: è un carattere quantitativo Per esempio in una classe di 20 alunni si può avere la situazione della tabella qui a fianco Numero Numero fratelli alunni 0 7 1 6 2 4 3 1 4 0 5 2
CHI E’ IL PROF. “MENO AMATO”? Il carattere ”prof. meno amato” ha come modalità dei nomi: è un carattere qualitativo per il quale usiamo una scala nominale. Nella solita classe di 20 alunni... Prof. meno Numero amato alunni Bianchi 7 Rossi 6 House 4 Green 1 Sloan 0 Douglas 2
SI’ E NO CARATTERE QUANTITATIVO CARATTERE QUALITATIVO (“numero fratelli”) Cambia eccome: senza le modalità in ordine i dati sono gli stessi, ma la loro lettura è difficoltosa CARATTERE QUALITATIVO (“prof. meno amato”) Non cambia granché
IL CARATTERE QUANTITATIVO E’ ORDINABILE La tabella del numero di fratelli, con le moda-lità messe a caso, non permette un’immediata risposta a domande quali ”quanti alunni hanno un numero di fratelli minore di 3?” Quindi il carattere quantitativo è ordinabile e va’ ordinato.
ORDINE CRESCENTE E ORDINE DECRESCENTE Numero Numero fratelli alunni 5 2 4 0 3 1 2 4 1 6 0 7
E IL CARATTERE QUALITATIVO E’ ORDINABILE? TALVOLTA SI’ Guarda l’esempio, che riguarda, nella nostra solita classe di 20 alunni, il carattere ”giudizio d’uscita dalla Scuola Media Inferiore”: Distinto è maggiore di Buono, quindi vi è un ordine! Giudizio Numero alunni Sufficiente 10 Buono 3 Distinto 2 Ottimo 5
CARATTERE QUANTITATIVO DISCRETO Finora abbiamo incontrato CARATTERI QUANTITATIVI che potevano assumere solo determinati valori; si dice allora che sono DISCRETI. Ma non sempre le MODALITA’ possono essere un elenco di numeri, non solo quando sono particolar-mente numerose (pensate all’altezza di 1000 studenti…) ma anche perché la natura dei problemi talvolta non lo permette.
CARATTERE QUANTITATIVO CONTINUO Ad esempio: nel laboratorio di Fisica ti chiedono di misurare la lunghezza di 100 fili, tutti inferiori al metro. E’ sicuro che si tratta di un CARATTERE QUANTITATIVO, ma stavolta viene definito CONTINUO, in quanto l’esito non sarà necessariamente un numero intero: potrà essere cm.25,6 o -lo stesso filo!- cm.25,58, in quanto l’esito dipende dai tuoi errori di misurazione e dalla precisione dello strumento che hai a disposizione.
ESEMPIO DI TABELLA Come predisporre la tabella per un CARATTERE QUANTITATIVO CONTINUO ? Nell’esempio: suddivi-dendo il metro in CLASSI non necessariamente della stessa ampiezza. Lunghezza l N. fili in cm. 0 l<30 5 30 l<45 10 45 l<60 39 60 l<80 30 80 l<100 16
RIASSUNTO
La qualità della ricerca qualitativa [Seale C., 1999, The quality of qualitative research. Sage: London] Credibilità: (= validità interna), è data da una prolungata esposizione al campo, dalla triangolazione, «ma la migliore tecnica per stabilire la credibilità è la “verifica dei partecipanti”, che consiste nel mostrare i materiali come interviste, trascrizioni e report di ricerca alle persone con cui al ricerca è stata condotta, cosicché essi possano indicare l’accordo o il disaccordo con la rappresentazione fornita dal ricercatore» Trasferibilità: (= validità esterna) «dettagliata e ricca descrizione del contesto studiato in modo da dare al lettore sufficienti informazioni per valutare l’applicabilità dei risultati in altri contesti»; Affidabilità: (“dependability”), il ricercatore informa su tutte le fasi del suo lavoro (la metodologia, gli strumenti e tutte le scelte effettuate nel corso della ricerca inclusi i risultati) al fine di consentire un giudizio sulla coerenza e la correttezza dell’interopercorso; Autenticità: «dimostrare di aver rappresentato insiemi di diverse realtà. Si articola in “ontological authenticity” (la ricerca supporta i membri a sviluppare una migliore comprensione dei fenomeni studiati), ad apprezzare il punto di vista degli altri come se fosse il proprio (“educative authenticity”), a sollecitare alcune forme di azione (“catalytic authenticity”) e ad attrezzare i membri per l’azione (“tactical authenticity”)»; Confermabilità: (=attendibilità, nei termini della ricerca qualitativa), si traduce sia nell’accordo inter-codificatori sia nella generalizzazione/replicabilità dello studio