Un fumetto per spiegare gli usi, i costumi, la storia e la socialità Le nostre fonti Un fumetto per spiegare gli usi, i costumi, la storia e la socialità
Le antiche fonti Le fonti sparse nel territorio di Morrovalle sono opere di muratura, alcune ancora funzionanti, un tempo erano pulsanti di vita ma oggi per lo più diroccate, nascoste e sconosciute ai più. Di pregio architettonico, esse testimoniano una cultura e un vissuto secolari che fino la metà del secolo scorso erano parte dell’esperienza quotidiana; sono i segni tangibili di come la nostra città si è venuta formando, poiché intorno alle sorgenti sono nati e si sono espansi i nuclei che l’hanno generata.
L’ utilizzo delle fonti Fino a qualche tempo fa, le fonti servivano come abbeveratoi per gli animali, avevano un ruolo determinante per la numerosa presenza di capi ovini e bovini e per la posizione strategica lungo una via della transumanza. Nell’antichità servivano come ristoro per i viandanti e le loro greggi, nonché per l’approvvigionamento di acque potabili per i contadini della zona, mentre ora esse sono state sostituite da un grande pozzo. Le antiche fonti inoltre hanno rappresentato in passato un luogo di ritrovo delle donne del paese per il lavaggio degli indumenti e la raccolta dell’acqua con anfore che poi venivano trasportate appoggiandole sulla testa. Esse erano il luogo preferito per svolgere il lavoro delle donne o per i moment di riposo degli uomini . Nei lavatoi si trascorrevano intere giornate a fare il bucato; essi erano anche un luogo dove confrontarsi tra donne, discutere, aggiornarsi sulle novità del paese: un modo, in sostanza, per non perdere il contatto all’ interno della comunità locale
Al di fuori dell’antica cinta muraria del paese , ai piedi della porta di S. Bernardino , vi sono antiche fonti . FONTE MAXIMA , era una lunga vasca veniva usata per lavare vestimenti infetti appartenenti a gente malata FONTE sabbione FONTE filello qui venivano abbeverati gli animali e le tre vasche ad essa collegate servivano da lavatoio per la biancheria; nella vasca intermedia avveniva il primo risciacquo, nell’altra la pulitura finale
Curiosità Le mani si rovinavano con l’acqua fredda Ogni settimana o mese si lavava il bucato più piccolo mentre in primavera quello più voluminoso Quando si lavavano i panni si cantavano le tradizionali canzoni dialettali Mutande e calze venivano sgrassate con farina e succo di limone Le mani si rovinavano con l’acqua fredda Curiosità Lavare i panni era occasione di svago: si incontravano ragazzi, si giocava a “pitine”, si faceva merenda Le donne portavano i cesti sulla testa
Sono le Antiche Fonti!!! Se vuoi ti racconto la loro storia! Abbiamo visto fuori dalla città delle vasche piene d’acqua! Chissà a cosa servivano! Sono le Antiche Fonti!!! Se vuoi ti racconto la loro storia!
Molti anni fa, quando non c’era in casa l’acqua corrente e non c’erano le lavatrici, gli abitanti di Morrovallle andavano a lavare i panni e ad abbeverare gli animali alle fonti pubbliche
Ma quali detersivi usavano? Le fonti erano alimentate da una sorgente d’acqua, ed ogni vasca aveva una funzione Ma quali detersivi usavano?
Non c’erano i detersivi!!! Il sapone si faceva a casa!!! Facciamolo anche noi!!!!
Ricetta per il sapone: 250 g di grasso di maiale macinato, 25 g di soda caustica, 100 ml di acqua e qualche margherita per profumare tutto
Ricetta per la lisciva 500 g di cenere di legna, 1 l di acqua. Lasciar bollire per mezz’ora e filtrare
E alla fine abbiamo lavato i panni
Scoop della nostra cronista!!!!! Daria intervista sua nonna!!! Ricordi qualcuno nella tua infanzia che andava a lavare i panni alle antiche fonti, quando a casa non c’era ancora acqua corrente? Si andava in compagnia Dove si andava a lavare i panni? Alle fonti o al fiume Ogni quanto si lavava il bucato? Ogni 15 giorni Il bucato si faceva tutto l’anno? Si, solo d’inverno si faceva meno frequentemente
Con chi si andava a lavare i panni ? Spesso con la mamma e con i vicini Come si andava vestiti di solito ? Vestiti semplici: fazzoletto sui capelli, gonna unica a quadri , zoccoli di legno maglie….. Dove si metteva il bucato da portare a lavare? Dentro una vaschetta o un canestro di vimini Si usavano strumenti per appoggiarsi e strofinare bene i panni ? Si una tavoletta di legno o una pietra del posto Alla fonte di legno si ritrovavano altre donne ? Si, si stava in compagnia e si parlava tra vicini e parenti
Cosa si usava per lavare il bucato ? Sapone fatto a casa con scarti di maiale, quando si faceva la pista La cenere ? La cenere si usava poche volte è un ricordo piacevole ? Si è un ricordo piacevole perché mi riporta indietro di tanti anni alla mia infanzia Era faticoso oppure era un modo per uscire di casa e stare in compagnia ? Si, un po’ faticoso , ma era occasione di stare vicino alla mamma e in compagnia Le fonti servivano anche per andare a prendere l’acqua che serviva a casa ? Si, la versavamo nei secchi di ferro e la portavamo a casa
Anche a noi è piaciuto tantissimo!!! A me questo lavoro è piaciuto molto, mi sono divertita a fare gli esperimenti e il sapone con il professore . C’è voluto tanto per finire il progetto ma ci siamo divertiti un sacco Anche a noi è piaciuto tantissimo!!!