IL PATRONATO INAC Gennaio 2018 Patronato Inac gennaio 2018
Ormai, in quasi tutti i punti della città esiste un Caf o Patronato, il cui numero cresce di giorno in giorno. Il cittadino appare alquanto disorientato nel capire quale sia il più adatto cui rivolgersi, che funzioni svolge e perché vi è un numero così alto in città. Proprio per questo, vogliamo cercare di farvi capire meglio come funzionano tali enti, che servizi svolgono e perché procedono in un determinato modo (per cui la maggior parte delle pratiche è gratuita). Bisogna innanzitutto operare una distinzione tra Caf e Patronato, anche se il più delle volte i servizi che essi svolgono vengono fatti nel medesimo luogo fisico Patronato Inac
Gli Istituti di Patronato sono enti di assistenza sociale senza fini di lucro, che svolgono funzioni di rappresentanza e tutela a favore dei lavoratori (dipendenti e autonomi), dei pensionati di tutti i cittadini presenti sul territorio dello Stato italiano. Gli Istituti di Patronato vennero riconosciuti dallo Stato con decreto legislativo CPS 29 luglio 1947 n. 804, che conteneva già le prima norme a disciplina e regolamentazione di tali istituti. Successivamente la legge del 30 marzo 2001 n. 152 (Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale, pubblicata sulla gazzetta ufficiale n. 97 del 27 aprile 2001) ha varato una riforma che rivaluta il ruolo e ridefinisce i compiti dei patronati. Il ruolo previsto dalla legge italiana per il Patronato è quello di tutelare i diritti individuali di qualsiasi cittadino presente sul territorio nazionale. L'attività di assistenza e consulenza di un patronato è mirata al conseguimento di prestazioni previdenziali, sanitarie e di carattere socio-assistenziale, incluse quelle in materia di emigrazione e immigrazione. La legge prevede inoltre che tali istituti possano svolgere attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari italiane all'estero. Hanno, inoltre, la facoltà di poter accedere alle banche dati dei vari enti preposti all'erogazione delle prestazioni, previa autorizzazione dell'assistito Patronato Inac
Patronato Inac Chi può costituire un Patronato La Legge di Stabilità del 2015 ha stabilito che possono costituire e gestire gli istituti di patronato, su iniziativa singola o associata, le associazioni nazionali di lavoratori che abbiano sedi proprie in un numero di provincie riconosciute la cui somma della popolazione sia pari ad almeno il 60% della popolazione italiana e che abbiano sedi di patronato in almeno 8 paesi stranieri. Quindi il valore diventa la diffusione territoriale e la rappresentanza Tanto è vero che si prevede il commissariamento e lo scioglimento anche per non avere raggiunto per due anni di seguito almeno l’1,5% dell’attività totale nazionale e la mancata dimostrazione di essere attivi in almeno 8 stati esteri, ad esclusione dei patronati promossi dalle associazioni agricole. Per «Organizzazione Promotrice» si intende dunque l’associazione o la confederazione nazionale di lavoratori che hanno effettivamente promosso il patronato e, di converso, il patronato non può delegare lo svolgimento delle attività agli stessi riservate dalla normativa vigente ad altri soggetti. Patronato Inac
Patronato Inac L’articolazione territoriale Sede Centrale ubicata nella città dove hanno sede le istituzioni nazionali e le sedi centrali delle amministrazioni competenti ( ROMA). Ha compiti prevalentemente di relazione e coordinamento con l’intera struttura territoriale. Obbligo: 12 addetti esclusivi di cui almeno 6 a tempo pieno Presidente Nazionale Antonio Barile Direttore Nazionale Laura Ravagnan Sede Regionale ubicata nella città dove hanno sede le istituzioni regionali e le sedi regionali delle amministrazioni competenti ( MILANO). Anche questo livello ha compiti essenzialmente di coordinamento delle provincie e rapporto con le istituzioni. Obbligo almeno 1 operatore responsabile a tempo pieno Direttore Regionale ______________________ Patronato Inac
Patronato Inac L’articolazione territoriale Sede Provinciale Ubicata nel capoluogo di provincia. La sede deve essere strutturalmente e funzionalmente organizzata e chiaramente identificabile con apposita segnaletica ( denominazione e logo) . Va osservato un orario di apertura al pubblico almeno di 30 ore settimanali. Sono obbligatori almeno due addetti di cui uno a tempo pieno come responsabile ( Direttore Provinciale) e l’altro anche a PT non meno di 18 ore settimanali. 2. Sede Zonale E’ consentita l’apertura di sedi zonali riconosciute nelle provincie in cui è presente un ufficio provinciale. L’orario di lavoro non può essere inferiore alle 18 ore settimanali complessive di cui non meno di 10 di apertura al pubblico ( almeno un PT operatore responsabile). La sede deve essere strutturalmente e funzionalmente organizzata e chiaramente identificabile con apposita segnaletica ( denominazione e logo). Patronato Inac
Vanno dunque comunicati alle DTL competenti per provincia i nominativi dei dipendenti degli istituti di patronato o dell’organizzazione promotrice comandati in forma esclusiva al patronato con provvedimento notificato alla DTL stessa. Vanno inoltre comunicati annualmente gli orari giornalieri e settimanali di apertura delle diverse sedi, il numero di operatori per ogni sede, le responsabilità ad essi attribuite ed ogni variazione dei rapporti di lavoro instaurati. STRUTTURA DIRETTORE PROVINCIALE PATRONATO OPERATORI ZONALI RESPONSABILI DI UFFICIO OPERATORI COMITATO PROVINCIALE INAC ( ORGANO DI GESTIONE DELLE ATTIVITA DI PATRONATO, VOTA IL BILANCIO CONSUNTIVO INAC) OBBLIGHI ORE DI APERTURE AL PUBBLICO PERSONALE DIPENDENTE O COMANDATO STRUTTURA DEI LOCALI AD UFFICIO O COMMERCIALE PUNTEGGIO PRATICHE SEDE PROVINCIALE 500PT PUNTEGGIO PRATICHE SEDE ZONALE 250PT Patronato Inac
Patronato Inac Organico La norma prevede che per lo svolgimento delle proprie attività il patronato si avvale esclusivamente di personale dipendente o personale comandato dall’organizzazione promotrice. E’ ammessa la possibilità di avvalersi di collaboratori volontari e gratuiti esclusivamente per compiti di informazione, istruzione pratiche, raccolta e consegna pratiche agli assistiti o ai soggetti erogatori delle prestazioni. Questi soggetti non ha poteri di rappresentanza nei confronti degli assistiti. Ogni variazione dovrà essere comunicata obbligatoriamente alla DTL competente e agli enti previdenziali al fine di rendere possibile il rilascio alle banche dati. Le variazioni sono deliberate dall’organo esecutivo dell’Organizzazione promotrice e dal Comitato Provinciale del Patronato; il comando deve avere caratteristica di esclusività e agire per tutto l’orario di lavoro sottoscritto con l’Organizzazione promotrice. * Valutazione del ruolo e compiti del collaboratore volontario Patronato Inac
Patronato Inac Funzioni e attività Le funzioni esercitate dal patronato concernono l’attività di informazione, assistenza e tutela, anche con poteri di rappresentanza, a favore di lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, singoli cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti sul territorio dello stato e dei loro superstiti e aventi causa. Tali attività sono prestate indipendentemente dall’adesione dell’interessato all’Organizzazione promotrice e a titolo gratuito, fatto salvo quanto previsto da normative apposite. In ogni caso sono prestate a titolo gratuito le attività per le quali è previsto il finanziamento pubblico di cui all’art. 13 della legge 152/2001. Oggi stiamo dibattendo sull’opportunità concessa ai patronati di applicare un tariffario rispetto ad alcune voci e pratiche che oggi sono gratuite o meglio ricevono un finanziamento c.d. «telematico» pari a 0,25 di punto. Seguiranno sviluppi. Di seguito le tabelle relative alle pratiche finanziate e non: Patronato Inac
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