La musica in Europa dal Quinto al Quattordicesimo secolo

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Transcript della presentazione:

La musica in Europa dal Quinto al Quattordicesimo secolo Itinerari musicali La musica in Europa dal Quinto al Quattordicesimo secolo

Itinerari musicali

Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: la lirica trobadorica e l’amor cortese Sino al 1200 soltanto la musica liturgica fu trascritta, la musica profana fu tramandata oralmente A partire da questo secolo, però, si inco-minciarono a trascrivere alcune melodie di liriche profane su tetragramma e in notazione quadrata, alla maniera del canto gregoriano, come si può notare nell’immagine a fianco che riporta parole e musica di una canzone di uno di più famosi trovatoti occitani: Bernart De Ventadorn, 1140-1200

Il trovatore Bernart de Ventadorn Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: la lirica trobadorica e l’amor cortese Protagonisti della lirica profana cantata furono: Trovatori e Trovieri, colti e raffinati, autori di testi lirici e musiche. Notevole fu, altresì, la presenza femminile di Trovatrici Giullari e Menestrelli, istrioni capaci di fare molte cose per allietare le feste e i momenti di svago dei signori: suonare, cantare, fare i saltimbanchi, gli acrobati, i prestigiatori, i giocolieri, gli ammaestratori di animali, ecc. Il trovatore Bernart de Ventadorn Immagine di un manoscritto del XIII secolo Il trovatore Perdigon che suona la sua viella

Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: la lirica trobadorica e l’amor cortese Il termine Trovatore sembra derivare dal basso latino tropare, cioè cercare o trovare tropi musicali I temi delle loro liriche furono i più disparati: politici, satirici, religiosi Ma l’argomento più trattato fu l’amor cortese, opposto all’amor villano della gente rozza e ignorante

Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: la lirica trobadorica e l’amor cortese Trovatori e Trovieri: I primi, dell’Occitania, ove si parlava la cosiddetta lingua d’oc, che influenzò molto le aree iberiche, ove si diffuse prevalentemente la lirica amorosa I secondi, della Francia del nord, ove si parlava la cosiddetta lingua d'oïl, da cui è derivato il francese moderno, ove fiorirono le chansons de geste: Lancillotto e Ginevra Tristano e Isotta La Chanson de Roland Occitania

Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: la lirica trobadorica e l’amor cortese Trovatori e Trovieri: I Trovatori, in particolare, furono i creatori di una vasta produzione di liriche colte che influenzò notevolmente diversi paesi europei: Spagna: Per il re Alfonso X nel XIII sec. furono raccolte le Cantigas de Santa Maria Sicilia: presso la Corte di Federico II fiorì la Scuola siciliana Toscana: nacque e fiorì la Scuola di Guittone d’Arezzo e il Dolce stil novo (Cino da Pistoia, Guinizzelli, Dante, Cavalcanti, Lapo Gianni, Frescobaldi…)

Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: la lirica trobadorica e l’amor cortese Trovatori e Trovieri: Germania: ove si diffusero i Minnesänger (canti d’amore), che dettero origine ai poemi cavallereschi Parsival e Tannhäuser di Wolfram von Echenbach (Wagner) ed i Meistersinger (maestri cantori), in partico-lare di Norimberga (Wagner)

Itinerari musicali IL TROVATORE JAUFRÉ RUDEL Principe di Blaia - 1125 (?) – 1148 Il trovatore Jaufré Rudel è famoso per un episodio narrato dalla biografia antica, vida, dove si racconta del suo amore per la contessa di Tripoli (Libano), forse Melisenda, figlia del re Baldovino II di Gerusalemme, della quale avrebbe sentito parlare da alcuni pellegrini di Antiochia e di cui si sarebbe innamorato Per lei avrebbe incominciato a comporre canzoni senza averla mai vista Per riuscire a vederla, secondo la Vida, Jaufré partì per l'Oriente partecipando alla seconda crociata, 1147

Jaufré Rudel muore tra le braccia della sua amata Itinerari musicali IL TROVATORE JAUFRÉ RUDEL Principe di Blaia - 1125 (?) – 1148 In viaggio si ammalò e fu portato a Tripoli dove, morente, fu condotto dalla contessa. In un ultimo slancio vitale, dopo averla a lungo immaginata, riuscì così a vederla e stringerla tra le braccia per la prima e per l'ultima volta, nella realtà, come scrisse poi Heine, poeta tedesco (1797-1856) Una sua famosa lirica si intitola Lanquan li jorn son lonc e May di cui ascolteremo la prima strofe e un intermezzo strumentale eseguiti dall’ensemble Evo Medieval Music di València Jaufré Rudel muore tra le braccia della sua amata

Evo Medieval Music di València esegue Lanquan li jorn son lonc e may L’Ensemble Evo Medieval Music di València esegue Lanquan li jorn son lonc e may di Jaufré Rudel 1125 (?) – 1148 Fiera Mediterranea di Manresa 10 Novembre 2012 Video su YouTube

Itinerari musicali L’INFLUENZA DEI TROVATORI: una lirica di Bernart De Ventadorn, 1140-1200 Can vei la lauzeta mover De joi sas alas contral rai, Que s’oblid’ e.s laissa chazer Per la doussor c’al cor li vai, Ai! tan grans enveya m’en ve De cui qu’eu veya jauzion, Meravilhas ai, car desse Lo cor de dezirer no.m fon. Quando vedo l’allodoletta muovere Per la gioia le sue ali contro il sole Che s’oblia e si lascia cadere Per la dolcezza che le va al cuore Ah! Tanto grande invidia me ne viene Di chiunque io veda gioioso Che mi meraviglio che in quel momento Il cuore non mi si sciolga per il desidero

Can vei la lauzeta mover L’Ensamble di Eduardo Paniagua esegue Can vei la lauzeta mover Bernart De Ventadorn 1140-1200 Alarcos 2007 Villaggio della Spagna centro-meridionale, 10 km a SO di Ciudad Real Video su YouTube

In una foto di Barbara Rombi Serra Itinerari musicali È stato uno dei maggiori esponenti della così detta «scuola genovese» dei cantautori Ritenuto da molti un poeta, tanto che i suoi testi appaiono nelle antologie letterarie, De Andrè per certi aspetti è stato considerato un modero trovatore, non più a servizio dei potenti, ma di se stesso e di chi non ha voce Le sue prime esperienze compositive in effetti ricalcano modelli del passato, recuperati attraverso gli chansonniers d’oltralpe: La guerra di Piero, Carlo martello ritorna dalla battaglia di Poitiers (una Chanson de geste, gesta), Fila la lana (chanson de toile, tela ), La ballata di Michè (chanson d’aube, lama) Canzoni, ballate, filastrocche in cui Faber non celebrava nobildonne o alti ideali, ma rendeva giustizia alla povera gente che non aveva voce Fabrizio De André nel 1970 In una foto di Barbara Rombi Serra

Itinerari musicali Una delle più celebri composizioni di De André è stata La canzone di Marinella L’evento che lo ispirò a comporla e la decisione successiva di continuare a comporre canzoni, dopo il grande successo conseguito da Mina nell’interpretarla, ci vengono narrati da Faber in una vecchia intervista Di seguito, attraverso una rara registrazione video, ascolteremo la canzone da lui stesso cantata Video su YouTube

Itinerari musicali “Io sono il trovatore, vado per terre e città e ora che sono giunto in questa, lasciate che prima di partire io canti”, dice Angelo Branduardi all’inizio del concerto tenuto a Loano (Savona) nel luglio del 2017. Branduardi, cantautore, violinista, chitarrista, nel 1977 pubblicò l’album Alla fiera dell’est, che gli meritò il premio della critica discografica italiana. Con esso fu riconosciuto pienamente il suo talento di musicista. La canzone che intitola l’album «È un pezzo importantissimo per me, è il mio passaporto verso l’immortalità…È un brano che vive di vita propria e che non appartiene più al suo autore, ma alla cultura popolare» ha dichiarato nel 2015. Successivamente, nel 1979, con la ballata Cogli la prima mela è entrato pienamente nel panorama dei musicisti italiani che hanno reso attuali musiche popolari medievali, barocche e rinascimentali. Video su YouTube

Itinerari musicali CLERICI VAGANTES: Carmina Burana Accanto alla lirica profana in lingua popolare troviamo anche componimenti profani in lingua latina di contenuti vari: Canti Commemorativi, per es. di Carlo Magno Canti Licenziosi come i Carmina Burana, così denominati perché i manoscritti furono custoditi nell’Abbazia di Benediktbeuern (Baviera) cantati da Clerici vagantes, Studenti, spesso vagabondi, che giravano da una università all’altra Il titolo Carmina Burana fu dato dallo studioso Johann Andreas Schmeller quando li pubblicò per la prima volta nel 1847 La Ruota della Fortuna dal Codex Buranus

Itinerari musicali LA MUSICA IN EUROPA DAL V AL XIV SECOLO La monodia medievale profana Itinerari musicali CLERICI VAGANTES: Carmina Burana Il manoscritto miniato, Codex Buranus, fu realizzato nel 1230. È un insieme di canti poetici medievali in tedesco, latino e francese. Consiste di circa 228 testi anonimi i cui temi sono l’amore, il gioco, la taverna, la satira delle gerarchie Solo 47 di essi sono accompagnati da notazione neumatica, ma preva-lentemente in campo aperto, cioè non su tetragramma Nel Novecento il compositore tedesco Carl Orff (1895-1982) scrisse una cantata scenica su 24 testi dei Carmina in cui cercò di restituirci, con armonizzazioni e strumenti moderni, l’atmosfera del tempo in cui furono composti Carl Orff (1895-1982)

CARMINA BURANA, Tempus est iocondum, (Totus Floreo) Esegue l’Ensemble Kings & Beggars L‘Ensemble Kings & Beggars (UK, 1973) suona e canta musica europea antica colta e popolare, in antico apprezzata da nobili della corte reale e da persone semplici delle città e dei villaggi. Questo è il significato del nome di "Kings & Beggars". Il vasto repertorio dell’Ensemble comprende: Canzoni del XIII secolo, ballate e melodie di danze del XVI secolo, musica popolare di diversi paesi europei Opere di codici rimasti sconosciuti per molto tempo come le Cantigas de Santa Maria (Spagna, XIII sec.), il Carmina Burana (Germania, XIII sec.), il Llibre Vermel de Montserrat (Spagna, XIV sec.) ecc. Opere inglesi, danze francesi e danze italiane dei secoli XIII, XIV e XVI Video su YouTube

CARMINA BURANA, O FORTUNA di Carl Orff Esegue la Johann Strauss Orchestra Dir. André Rieu In occasione della Celebrazione del 25° di fondazione Maastricht 2012 Piazza Vrijthof Video su YouTube