GENESI 1 UNA SUPREMA ARMONIA
Il nulla, poi un lampo il nome divino è Elohim, generico, plurale [1] In principio...: molti ormai legano 1 e 3 traducendo “Quando Elohim cominciò a creare... Elohim disse....”, per cui il v. 2 è considerato un inciso [2] la terra era informe e deserta: si cerca di dire l'indicibile, il nulla, il contrario della vita un vento divino... qui vento è lo stesso termine che indicherà l'alito soffiato nelle narici dell'Umano; forse è la potenza incontrollata che subito dopo diventa parola per creare ordine [3] Sia la luce: un lampo squarcia il nulla, un big-bang vocale, una parola efficace, che doma l'infinita potenza del vento divino
Una geometria perfetta tutto il racconto parla di una totale armonia, ricorrendo ad abili artifici tecnici, soprattutto simmetria e iterazione se sole, luna e stelle sono create addirittura il quarto giorno, che luce è quella creata nel v. 3? Forse la luce dell'intelletto, una luce interiore, spirituale creazione per separazioni successive: luce– tenebre, acque sopra–acque sotto, bagnato– asciutto, uccelli-pesci etc... simmetrie fra i giorni (1-4, 2-5, 3-6): ad esempio, in 1 e 4 c'è separazione fra luce e buio, in modi diversi; in 2 e 5 si separano acque di sopra da acque di sotto e uccelli del cielo da pesci del mare...
I viventi e l'umano tutti i viventi secondo la loro specie, eccetto l'umanità, a sua immagine (secondo alcuni, le due espressioni si equivalgono, quindi a immagine dell'umano) Elohim crea in serie, ma solo a lui riescono individui tutti diversi (sua specie/immagine), anche se usa sempre lo stesso stampo (immagine di Elohim); l'uomo produce in serie prodotti uguali [26] Facciamo l'Umano..., unico uso del plurale: gli Elohim si consultano per realizzare quest'ultima creatura, e questo è un insegnamento per l'umanità [27] … maschio e femmina li creò, vedremo che questo va inteso alla lettera: individui androgini, sia maschio, sia femmina [28] Siate fecondi e moltiplicatevi, già detto in 22 agli animali non terrestri [28] ... dominate la terra e soggiogatela...; la parola ebraica per dominio ha la stessa radice di caduta: dominare in equilibrio con la natura, l'eccesso porta alla caduta
Lo shabbat, o l'arte di limitarsi [29-30] … vi do in cibo ogni erba verde..., dunque gli animali, umano compreso, sono vegetariani (e lo saranno fino alla fine del diluvio)... … ma attenzione, i cibi sono diversi: all'umano spettano cereali e frutta, agli altri l'erba genericamente intesa; armonia alimentare, non c'è alcuna competizione l'Umano è creato per ultimo, come il principe che entra nel palazzo quando è completo, ma mosche e zanzare potrebbero dire “c'eravamo prima noi...” “... vide che era cosa molto buona...”: secondo un midrash, il molto si riferisce all'istinto del male che produce libertà, vita, storia settimo giorno, Elohim cessa l'attività creativa; questo è il senso ultimo dello shabbat: astenersi dall'attività creativa, dal dominio sul mondo, riconoscendo il proprio limite, la propria finitezza