Facoltà di Scienze Motorie Verona

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Transcript della presentazione:

Facoltà di Scienze Motorie Verona Il quinto stile Facoltà di Scienze Motorie Verona Corso di laurea magistrale Scienze dello Sport e della prestazione fisica Verona 14 marzo 2016 Andrea Campara andrea.campara@univr.it

Partenze, virate, passaggi subacquei La efficienza del movimento sub viene solitamente poco curata (gambe delfino) Gambe delfino sub: il miglior modo per mantenere la velocità in uscita da partenza e virata Nei 100 stile rappresentano il 30% della gara

La tecnica del delfino sub Movimento ondulatorio generato dal tronco: anche alte - piedi bassi , anche basse – piedi alti, frustata finale dei piedi Le anche si alzano ed abbassano ripercuotendo la loro azione sulle gambe (con fluidità) La parte centrale (addome – lombi) è quella che da l’impulso al movimento

Requisiti fisici Must: le azioni degli arti inferiori (gambe e bacino) non devono esere trasferiti alle spalle che devono altresì rimanere immobili Le spalle devono essere assai ben articolabili Le anche, le caviglie devono essere sciolte (dotate di eccellente articolabilità) La muscolature di addome e lombi ben preparata

La qualità del movimento Il movimento va eseguito in modo ampio o misurato? Dopo la spinta dal muro l’azione va eseguita in modo veloce e “stretto” (per non ostacolare la velocità acquisita), aumentando la ampiezza (NB: nella realtà capita sempre il contrario: partono dall’ampio per arrivare allo “stretto e veloce”)

La didattica L’intervento del bacino: azione di ondulazione (innalzamento – sollevamento delle anche con gambe tenute in modo rilassato in modo che gli possa venir trasferito il movimento del bacino)

La didattica Le gambe di solito vengono poco allenate nonostante siano fondamentali per il mantenimento della velocità in uscita dalla spinta dal muro Esercitazioni mirate (meglio senza tavoletta): gambe delfino sul dorso, sul fianco, girovite; si può utilizzare in tubo per respirare (come nel pinnato); gambe delfino in verticale (più o meno ampio con braccia prima in acqua poi fuori); utilizzo di pinnette (sensibilità)

La didattica Primo obiettivo: corretta esecuzione sotto il profilo qualitativo Successivamente si può richiedere un aumento di intensità

Allenamento della fase sub in atleti di alto livello: innanzitutto un chiarimento La Pellegrini fa 2000 metri die gambe Non è vero che se vado con il motore anteriore ad 80 e con il posteriore a 20, l’intervento del posteriore è ininfluente perché non si somma. E’ fondamentale perché migliora l’assetto (riducono drag ma fanno spendere di più)! Le gambe non devono frenare!

Allenamento fase sub in atleti di alto livello Ausili didattici: tubo, pinnette, monopinne Inserimento serie di scatti gambe nel lavoro a completo, anche con più di 15 metri sub Gambe verticali durata/intensità) Elastici, per la sensibilità del corpo in acqua

Un esempio: Marcus Rogan Serie di 200 metri gambe delfino sub, solo ogni 25 metri esce per una bracciata 50 + 25 sub : sensazione uguale alla terza virata nei 100 dorso, con i 25 richiesti alla massima velocità Nelle fasi di apnea non si deve iperventilare