Scherma II anno Spada Corso curriculare Liceo Sportivo classe II Istituto Salesiano Sacro Cuore Napoli Anno scolastico 2018/2019
Le tre specialità (armi)* Il fioretto Arma convenzionale Bersaglio: torso, eccetto braccia e testa È possibile colpire soltanto con la punta La sciabola Bersaglio: ogni parte del corpo al di sopra dei fianchi È possibile colpire con la punta e con la lama La spada Arma non convenzionale Bersaglio: ogni parte del corpo
Modi di impugnare – imp.francese Il pollice, allungato, poggia sulla parte superiore del manico aderente alla coccia e si contrappone all’indice. L'estremità opposta, dalla parte del pomolo, viene mantenuta dalle altre dita. E' questa la presa più solida, la più adatta per un uso completo e potente dell'arma, che non sfrutta la possibilità di un maggior allungo offerto dagli altri modi. Un secondo modo è quella ad indice allungato, in cui la mano è più indietro, e l'indice sulla faccia laterale del manico. Un terzo modo si ha impugnando l'arma dal pomolo, con l'indice contrapposto al pollice. Secondo e terzo modo sono meno adatti alle parate, ma vantaggiosi per il maggiore allungo.
La spada Arma non convenzionata: durante un match l’arbitro non ha la necessità di ricostruire l’accaduto, perché l’unico parametro chi per primo colpisce l’avversario. Se entrambi gli schermidori colpiscono allo stesso momento (entro 40 millisecondi = 1/25 di secondo) l’arbitro assegnerà il punto ad entrambi.
Tempo di interdizione Nella scherma il tempo di interdizione è il limite temporale impostato sull’apparecchio di segnalazione che impedisce l’accensione di entrambe le lampadine. nella spada è 40 ms nel fioretto è 300 ms nella sciabola è 125 ms Questi tempi sono stati studiati in base al tempo di reazione umano, che varia dai 170 ai 200 millisecondi.
La spada (l’arma) La lunghezza massima della spada è di 110 cm La lama ha una sezione triangolare senza spigoli ed è fatta d’acciaio. La lunghezza massima della lama è di 90cm.
La spada (l’arma) La pressione richiesta per chiudere il circuito nella spada e quindi far sì che l’apparecchio registri il colpo, deve essere superiore ai 750 g, vale a dire che questo peso deve essere sollevato dalla spinta della molla. Il percorso o la corsa della punta per chiudere il circuito e quindi far si che l’apparecchio registri il colpo, deve essere maggiore di 1mm. L’ulteriore percorso che la punta può percorrere deve essere inferiore a 0,5 mm Di conseguenza il percorso totale della punta, deve essere superiore a 1,5 mm.
Atteggiamenti fondamentali* Per atteggiamenti fondamentali con l’arma si intendono le posizioni che lo schermidore assume con il braccio armato stando in guardia di fronte al proprio avversario. Nel fioretto sono 3: Invito (scoprire un bersaglio con uno spostamento dell’arma) Legamento (creare, con uno spostamento dell’arma un punto di contatto tra la propria lama e quella dell’avversario) Arma in linea (distendere il proprio braccio armato minacciando un bersaglio avversario)
Atteggiamenti fondamentali nella spada Si è visto come nel fioretto esistano tre atteggiamenti fondamentali. Nella spada viene considerato, data l’incremento dei bersagli utili all’assegnazione della stoccata: «La normale posizione di guardia»
Bersagli* Ci sono due modi di identificare i bersagli: Usando il nome anatomico della parte interessata (fianco, petto, schiena, spalla, ecc.) Facendo riferimento alla posizione della lama (considerando due schermidori destri, se uno di loro provasse a colpire qualsiasi bersaglio alla destra della lama avversaria, avremmo un bersaglio interno; se provasse a colpire alla sinistra della lama, avremmo un bersaglio esterno; al di sopra della lama, bersaglio alto; al di sotto della lama, bersaglio basso)
Azioni fondamentali di attacco* Le azioni di attacco vengono definite fondamentali quando arrivano al bersaglio percorrendo la strada più corta possibile o in maniera immediate e lineare. È possibile scegliere le azioni di attacco più appropriate rispetto all’atteggiamento fondamentale dell’avversario: Sull’invito Botta dritta (distendendo il proprio braccio e colpendo l’avversario) Sul legamento Cavazione (liberando la propria lama dal controllo di quella avversaria e facendo un movimento circolare per toccare il bersaglio opposto) Sull’arma in linea Filo (creando un punto di contatto tra la propria lama e quella dell’avversario, strisciando le due lame fino a colpirlo) Battuta e botta dritta (colpendo violentemente la lama dell’avversario per allontanarla ed eseguendo una botta dritta) Botta dritta Sulla normale posizione di guardia
Botta dritta (nella spada) Non ci sono molti modi per spiegare quest’azione, ma nella spada abbiamo la necessità di capire che potremmo usare questa azione non soltanto sull’atteggiamento fondamentale di invito, ma anche sull’atteggiamento fondamentale di arma in linea terminando, ad esempio, su un bersaglio alto con una linea che minaccia un bersaglio basso.
La difesa* La difesa è un campo in cui sono inclusi tutti i movimenti o le azioni che sono designate a prevenire o evitare la stoccata dell’avversario, attraverso la deviazione della sua arma (difesa col ferro), la sottrazione del bersaglio (difesa di misura, schivate) o anche semplicemente con le opposizioni. Parate Schivate Sottrazione di bersaglio Opposizioni
Le parate* La parata è un movimento dell’arma, durante l’attacco dell’avversario, che termina con il contatto tra la propria lama e quella dell’avversario, con l’obbiettivo di spostarla dal bersaglio. Le parate prendono nome dalla posizione finale in cui l’arma è posizionata (come per gli inviti), devono necessariamente essere descritte specificando la posizione di partenza e quella di arrive e possono essere: Semplici (o dirette) Di contro Di mezza contro Di ceduta Di controfilo Le modalità di parata sono invece due Di tasto Di picco Le parate di tasto consentono la risposta di filo o al distacco, le parate di picco consentono la sola risposta al distacco
Le parate*
Contro, mezzacontro e ceduta nella spada Le parate di contro sono quattro, come nel fioretto. Le parate di mezzacontro sono otto, quattro dirette (dallo stesso lato, da linea alta a linea bassa, e viceversa: quarta in prima, internamente, e terza in seconda, esternamente), e quattro trasversali (quelle del fioretto, però anche in senso inverso). Le parate di ceduta (due sole, nel fioretto) nella spada sono quattro: alle due del fioretto (di terza e di quarta) dobbiamo aggiungere quella di prima (contro il filo di terza) e quella di seconda (contro il filo di quarta al fianco).
Difesa con movimenti* È possibile difendersi, oltre che con l’uso della lama, con l’utilizzo dei movimenti. Questo significa che per evitare la stoccata dell’avversario possiamo avvalerci di un allontamento (questa difesa prende il nome di difesa di misura) o di una schivata.
Cono di protezione* Immaginiamo un cono, con il vertice sulla coccia dell’arma di chi porta l’attacco, nel punto in cui la lama e la coccia si intersacano, e con i lati tangenti al profilo esterno del altra coccia, che si estende indefinitamente finché non incontra il bersaglio, e oltre. Se l'arma viaggia verso il bersaglio nella direzione della propria lama, saranno coperti tutti i berasgli all'interno della superficie di questo cono.
Opposizioni* Quei movimenti della coccia (immaginando l’arma in linea o in normale atteggiamento di guardia) verticali e/o orizzontali, per accorgimento difensivo (in direzione della punta dell’avversario), sono chiamati opposizioni.
Parate nella spada Le parate nella spada, non esistendo convenzione, devono essere realmente rispondenti allo scopo. È una difesa molto più reale rispetto a quella applicata nel fioretto, dove per convenzione è necessario anche solo toccare la lama dell’avversario. Se quest’ultimo dovesse infatti toccare anche con poco anticipo o contemporaneamente dopo la parata, non cambierà la ricostruzione. Tendenzialmente nella spada, dovendosi garantire dalla punta dell’avversario, si tende a cercare di avere il controllo della lama in ogni momento, quindi saranno più frequenti le parate e risposte di filo, piuttosto che quelle al distacco.
Difesa di misura e sottrazione di bersaglio Schivate: Laterali (destra, sinistra) Verticali (abbassandosi) Sottrazioni di bersaglio propriamente dette per evitare colpi al bersaglio avanzato o addirittura al corpo arretrando Le schivate se unite al colpo prendono nome dalle uscite in tempo di fioretto (inquartata, passata sotto)
La controffesa* (fioretto) La controffesa è la sintesi tra offesa e difesa con l’utilizzo di entrambe simulteneamente. Esistono sette azioni di controffesa: Arresto (colpo che precede la fine dell’attacco di almeno un tempo schermistico, chiudendo la linea di passaggio dell’attacco composto dell’avversario) Cavazione in tempo (colpo tirato eludendo la ricerca di ferro (battuta o legamento) dell’avversario in una sua azione offensiva Contrazione (colpo tirato, sul finale di qualsiasi azione di attacco dell’avversario, con la giusta opposizione) Appuntata (è un arresto, tirato sulla risposta composta dell’avversario)
La controffesa* (fioretto) Imbroccata (colpo tirato contro la fianconata esterna o di seconda, guadagnado i gradi sulla lama dell’avversario, con molta opposizione e terminando al fianco) Inquartata (colpo tirato con opposizione interna mentre si sottrae il bersaglio all’avversario con un movimento laterale del piede posteriore e successivo spostamento dell’asse delle spalle) Passata Sotto (colpo tirato, su una zione di attacco dell’avversario che tende a colpire un bersaglio alto, abbassandosi per evitare il colpo e colpendolo contemoranemente)
Controffesa nella spada Ogni azione di offesa portata intenzionalmente durante l’azione di offesa o l’iniziativa dell’avversario, e ad essa subordinata. Nella spada ogni colpo di controffesa è denominato arresto Arresto diretto Arresto di contrazione Arresto con angolazione Arresto di cavazione Arresto con schivata
Arresto Come detto nella spada usiamo il termine generico arresto per sintetizzare le azioni di controffesa. Cosa ben più complicata nel fioretto, in quanto il termine arresto è specificamente un’azione che precede il finale dell'attacco di almeno un tempo schermistico, chiudendo la linea per cui passerebbe l'attacco, nel tempo successivo. A chiudere la strada, nella spada, ci pensa l'apparecchio di segnalazione, dopo il tempo fissato. Per questa ragione ogni colpo di controffesa lanciato durante l'azione di offesa dell'avversario è denominato arresto
Modo di portare i colpi Colpi portati: il braccio è disteso prima che il colpo raggiunga il bersaglio. Questo tipo di colpi (dritti o angolati, con varie posizioni di pugno) è più controllato, e permette un più facile recupero dell'arma, per una controparata, o una nuova azione. Sono i primi da imparare. Colpi lanciati: il braccio è in fase di distensione quando il colpo raggiunge il bersaglio. Fanno parte di questo gruppo anche i colpi di fuetto (descritti tra le azioni ausiliarie). Richiedono una stretta in tempo più decisa. I colpi di coupè, o di molinello, possono essere portati o lanciati. Tra i vantaggi del colpo lanciato c’è quello della maggior velocità nell'impatto sul bersaglio, con aumento della probabilità di segnalare il colpo, a parità di altre condizioni.
Azioni Composte Le azioni composte sono azioni di offesa che eludono una o più parate, o ricerche del ferro, o che portano l'offesa, intenzionalmente, su un bersaglio diverso da quello minacciato in partenza, si denominano azioni composte. Ogni azione semplice di offesa può essere simulata, costituendo una parte dell'azione composta, detta finta, che prenderà il nome dall'azione simulata.
Azioni composte nella spada Nel fioretto è composta un'azione che elude almeno una parata Nella spada lo sono, necessariamente, anche quelle che finiscono su un bersaglio, dopo averne minacciato un altro, e aver provocato una delle reazioni sopra descritte, diversa dalle parate. Es. un'azione come la finta di angolazione sopra al polso e botta al piede, quando l'avversario non para, ma si limita a sottrarre il braccio
Cavazione, Circolata, Coupé Per eludere le parate, le azioni utilizzate sono le cavazioni, o le circolate, o il coupè. Nel fioretto si dà il nome di circolata all'azione che evita la parata di contro (che è "circolare", da cui il nome: e non perché la punta descriva un cerchio); ed anche a quella che evita la mezzacontro, perché, si dice, è la metà di una parata di contro. Nella spada, avendo incluso tra le mezzacontro anche alcune parate considerate, nel fioretto, semplici, chiameremo cavazione l'azione che le elude. Quindi si definisce circolata l'azione offensiva che elude la parata di contro, passando la punta intorno alla coccia avversa, e terminando allo stesso bersaglio minacciato in partenza. La circolata può seguire una finta, o eludere (circolata in tempo) una ricerca di ferro di contro.