Miti, fiabe, favole e leggende Magie del golfo di Napoli Miti, fiabe, favole e leggende dedicati alla provincia di Napoli
Castel dell’Ovo
La sirena Partenope di Concetta Suarato
Chi erano le sirene?
Oggi noi le conosciamo come esseri metà donne e metà pesci, ma per gli antichi Greci erano metà donne e metà uccelli
C’erano una volta tre sorelle sirene…
Partenope (la Vergine)
Leucosia (la bianca)
Ligea (dalla voce chiara)
Esse vivevano nei pressi di Positano, all’isolotto «li Galli», che un tempo si chiamava «Syrenusse» proprio per la presenza delle sirene
Con la loro voce melodiosa ammaliavano i naviganti che passavano di là, che, disperati, si distraevano e facevano naufragio, morendo.
Ad Ulisse, curioso di sentire il canto delle sirene, la maga Circe diede il consiglio di farsi legare all’albero della nave e di far indossare ai suoi uomini tappi di cera, così non avrebbero sentito nulla e avrebbero proseguito la navigazione
Ed egli così fece
Le sirene cantavano, ma non riuscirono ad incantare i marinai di Ulisse, perché non sentivano e continuavano a navigare
Per la disperazione le tre sirene si uccisero. Leucosia e Ligea andarono a finire
Ligea nel golfo di sant’Eufemia in Calabria
Leucosia dove oggi c’è l’isolotto di Licosa
E Partenope sull’isolotto di Megaride
dove oggi sorge Castel dell’Ovo
Ma che tanto tempo fa ospitava solo un piccolo villaggio di pescatori
Un pescatore raccolse Partenope, ma non riuscì a salvarla Un pescatore raccolse Partenope, ma non riuscì a salvarla. Lei morì e venne seppellita a Castel dell’Ovo. Nessuno però ha mai trovato la sua tomba. Un altro nome della città di Napoli fu Partenope, in onore della bella sirena
Per ricordarla, i napoletani hanno eretto una sua statua a piazza Sannazzaro, vicino al mare
Fine