Intervista a Giulia Roitero Autrice de’ “Guardiani - Il signore delle ombre” Ecco a voi Giulia Giulia è nata nel 1998 a Roma. Frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico. E’ una ragazza snella, dai capelli castani e dagli occhi marrone scuro, sempre luminosi. Il suo sorriso gentile lascia trasparire la sua personalità sensibile, dolce e simpatica. Classe II^ Sezione D
Linda è una liceale apparentemente normale, che scoprirà in seguito, grazie al suo «gemello» e Spirito del Buio Lucas, di essere lo Spirito della Luce. Lucas la aiuterà a difendersi dagli uomini che lavorano per una forza maligna, facendole conoscere i suoi poteri: essere più veloce della luce e passare attraverso il vetro. Nella mente di Linda abita il suo Spirito della vita passata, Aglaia, che le farà conoscere gli altri spiriti reincarnati nei suoi migliori amici e tutti insieme dovranno combattere contro la forza maligna che vorrebbe prendere i loro poteri.
Intervista Dopo l’incontro avuto nella nostra scuola lo scorso 8 marzo, abbiamo chiesto a Giulio Roitero di poterle fare una intervista sul primo dei suoi libri per approfondire alcuni aspetti. Perché hai iniziato a scrivere un libro? Ho iniziato a scrivere un libro perché mi piaceva molto leggere e quindi ho sempre pensato che fosse interessante essere io stessa la scrittrice di qualcosa. Non ho mai pensato che ci fosse un salto tra un lettore e uno scrittore; non vedevo il mio mondo distante da quello della persona che scriveva i libri che mi piacevano, quindi pensavo tranquillamente di poter fare la scrittrice, tra virgolette, e perciò ho iniziato a scriverlo perché mi divertiva e l’ ho preso un po’ come un passatempo. Da dove hai preso l’ispirazione per scrivere il romanzo? L’ispirazione di base, quindi dei sei ragazzi che hanno i poteri dei cinque elementi alchemici, l’ ho presa da un gioco che facevo quando ero piccola con le mie amiche. Inizialmente la storia era molto semplice, ma, piano piano, andando avanti, è diventata più complicata e, devo dire la verità, probabilmente non ha avuto grandi ispirazioni, cioè è stato più che altro farina del mio sacco.
Da dove hai preso l’ispirazione per i personaggi e per i loro nomi? Linda è stata una sorpresa, perché, in realtà , la protagonista della storia sarebbe dovuta essere Marina, la guardiana dell’ acqua. Lucas, invece, penso che venga da altri personaggi di libri. Samuel è un misto di diverse persone che conosco, con un carattere tra l’arrogante e il divertente. Per Marina non mi sono ispirata a nessuno. Per Daniele penso di essermi ispirata a qualche parente. Per quanto riguarda i nomi la scelta di Linda è stata dura perché all’ inizio volevo chiamarla Lucinda o Lucia, ma alla fine è diventato Linda, perché ho fatto varie ricerche su nomi che richiamassero la Luce. Lucas viene dal personaggio principale del videogioco Pokemon Diamante, ma anche da Luca. Samuel è stato scelto dalla mia migliore amica, perché non sapevo come chiamarlo. Daniele è uno dei miei nomi preferiti. Marina si doveva chiamare Celeste, poi però il nome non si prestava ai soprannomi. Alexandre, uno dei personaggi principali che però, in questo libro, appare poco, deriva da un carattere che mi piace particolarmente. Tutti i nomi, ragazzi, sono frutto di tantissime ricerche, come anche i luoghi. I cognomi sono stati scelti quasi tutti dalla mia migliore amica. Forse gli unici tre che ho scelto personalmente sono stati quello di Lucas, di Linda e di Alexandre.
Ti rispecchi in uno dei personaggi? Molti pensano che il personaggio che mi rispecchia sia Linda, per il semplice fatto che per alcuni tratti fisici ci assomigliamo. Linda è molto più ironica di me. Forse il personaggio che mi piace di più è Alexandre, ma non ho un personaggio che mi rispecchia. Da dove hai preso spunto per la scelta dei poteri assegnati ai personaggi? Non so da dove venga la mia passione per i cinque elementi alchemici; forse perché da piccola guardavo il cartone animato Witch, che deriva da un fumetto e parlava di queste cose. Ma la mia passione per gli elementi alchemici risale a molto prima. L’ associazione tra personaggi ed elementi è nata quasi insieme. Perché il libro è stato ambientato a Roma e non in altri posti? Per un motivo pratico: non ho visitato città importanti al di fuori di Roma, che conosco molto bene. C’è anche un’ altra motivazione per cui ho ambientato il libro a Roma, perché l’ Europa, l’ Italia offrono una storia molto più ricca di quella americana, e quindi il racconto sembra anche più realistico. Perché il libro è stato ambientato a Roma e non in altri posti? Per un motivo pratico: non ho visitato città importanti al di fuori di Roma, che conosco molto bene. C’è anche un’ altra motivazione per cui ho ambientato il libro a Roma, perché l’ Europa, l’ Italia offrono una storia molto più ricca di quella americana, e quindi il racconto sembra anche più realistico.
Sei mai stata senza ispirazione? Sì, per un anno circa, intorno al decimo capitolo, ho smesso di scrivere perché non sapevo come sviluppare i capitoli, anche se la storia ce l’ avevo in mente. Quando hai pubblicato il libro hai mai pensato che potesse non piacere? Sì e no. Volevo che piacesse e sentiti i giudizi positivi di molte persone che lo avevano letto, mi sono decisa a inviarlo a case editrici che rispondessero solo nel caso in cui il libro fosse davvero meritevole di pubblicarlo. Come hai fatto a pubblicare il libro? E nel corso della pubblicazione hai avuto problemi? All’ inizio ho cercato su Internet le case editrici, per fortuna ne ho trovato una fiorentina, non a pagamento, che pubblica collane di generi diversi. Io semplicemente ho inviato il mio romanzo anche se la cosa è stata un po’ lunga perché ero minorenne. Ci sono stati dei problemi di comunicazione, ma alla fine siamo riusciti a pubblicarlo.
restiamo in attesa di leggere, con lo stesso entusiasmo, Dopo la saga hai intenzione di continuare a scrivere e se sì lo farai come hobby, come svago o come lavoro? Mi piacerebbe che diventasse un lavoro, per adesso non mi illudo e penso che sia un buon passatempo che potrà essermi utile. In realtà mi piacerebbe continuare a scrivere anche perché di idee ne ho a quantità industriale e sicuramente continuerò. Come ti senti sapendo già il finale dei romanzi? Ho creato solo lo scheletro dei romanzi, non ogni singolo evento che succede nel libro, quindi alcune parti vengono create quando mi servono, altri invece occorrono per mandare avanti la trama. La fine della storia io la conosco e in realtà mi sento molto soddisfatta di questa cosa perché significa che ho in mente una buona linea da seguire, non vado alla rinfusa. E' una storia che ha una conclusione studiata. I libri che continuerai a scrivere saranno sempre di genere fantasy o no? Adesso è ancora presto, prima voglio finire la saga dei sei libri, però nel caso in cui dovessi continuare ho tante idee fantasy, perché è il genere che mi piace leggere e su cui amo scrivere e forse è l’unico genere che sono sicura di saper gestire come scrittura. Ciao Giulia, restiamo in attesa di leggere, con lo stesso entusiasmo, tutti gli altri tuoi romanzi.