IL RITRATTO IN EPOCA ROMANA
Durante il periodo romano cresce l’interesse per il ritratto sia privato che pubblico. Nasce in epoca imperiale il busto scolpito. Si raffigurano i particolari del viso, ma lo scultore vuole mettere in evidenza anche le espressioni.
Il ritratto romano fu uno degli esempi di arte romana più importanti. Ci sono giunti numerosi esemplari anche originali. Furono realizzati busti, statue, ma i ritratti vennero fatti anche su gioielli e monete.
Tipi di ritratti Il ritratto pubblico: prende origine dai ritratti greci. Venivano raffigurati imperatori, generali o politici. A differenza dei greci, venivano ritratti come nella realtà, non veniva migliorato ne’ l’aspetto ne’ l’espressione.
Busto di Giulio Cesare 44-30 a.c. – conservato nei Musei Vaticani.
Il ritratto privato: ha origini italiche e riguarda il culto degli antenati “ius imaginum”. Venivano raffigurati i propri antenati, queste sculture venivano posizionate nell’atrio della casa. Tali ritratti erano consentiti solo ai patrizi. Venivano ritratti sia gli uomini che le donne. Inizialmente fatti in cera (maschere di cera sul volto del defunto), vennero poi realizzati in marmo e in bronzo. Con questi ritratti esaltavano la propria stirpe
Togato Barberini Uno degli esempi più famosi del ritratto romano dello “ius imaginum”. E’ una statua in marmo alta 46,4 cm. La scultura del patrizio tiene in mano i busti dei suoi avi La testa originale è andata perduta Indossa la toga romana
Togato Barberini Patrizio romano con il busto degli antenati I secolo a.c. , marmo, Roma
Ritratto di vecchio, in marmo, 45 a.c., Municipio, Osimo.
Moneta di Augusto moneta emessa da Roma durante il principato del primo imperatore romano