Il Futurismo 1909 giornale francese Le Figarò: Manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti Milano Programma preventivo Rifiuto della tradizione e disprezzo della borghesia Valori patriottici e militaristi (glorificazione della guerra)
Il Manifesto del Futurismo Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa:
Il Futurismo Contro la Belle Epoque I futuristi sono interventisti (fino al 1919 due parti: destra e sinistra) Vicini alla associazione degli Arditi (Fascismo delle origini) Periodo della dittatura: distacco dagli ideali del Fascismo
Le serate futuriste Riprende dal Positivismo: fede nel progresso “Opera d’ arte totale” “Serate futuriste”: teatro Sinestesia: più sensi
Marinetti e il Paroliberismo “Paroliberismo”: nessun legame sintattico grammaticale, no punteggiatura, uso delle onomatopee Bergson: vita come processo in continua trasformazione Nietzsche: azione violenta Einstein
I Manifesti 1909 Manifesto del Futurismo 1910 Manifesto dei pittori futuristi 1910 Manifesto tecnico della pittura 1912 Manifesto tecnico della scultura 1914 Manifesto dell’ architettura futurista
L’ architettura futurista Sant’ Elia Serie della “Città nuova” Strade sopraelevate, ascensori esterni, cemento armato, ferro e vetro Contro l’ Eclettismo Verticalismo e linee dinamiche Senza decorazioni e colori vivaci
La musica futurista Luigi Russolo Musica futurista 1913 Manifesto “L’ arte dei rumori” Rumore e suono diventano equivalenti “Intonarumori”
Il teatro futurista “Teatro globale”: tutto è teatro Assenza di trama a favore del verso libero (distruzione della sintassi) Abolizione della scenografia dipinta Lo spettatore non è più passivo Riflettori colorati: reazioni psicologiche
Il Battaglione Lonbardo Manifesto 1909: il militarismo, il patriottismo e la guerra sola igiene del mondo. Interventisti Nel 1913, Marinetti insieme a Boccioni stila il Programma politico futurista. Nel 1914 vengono promosse manifestazioni interventiste dei futuristi contro l'Austria. Si arruolano contro l’ esercito austriaco (Volontari Ciclisti Automobilisti) Marinetti, Boccioni, Sant'Elia e Sironi, militari nel Battaglione V.C.A. a Gallarate nel luglio 1915
Da sinistra Marinetti, Sant'Elia, Sironi e Boccioni alla mitraglia
La battaglia di Dosso Casina Il Battaglione Lombardo, gli alpini e i soldati conquistano il Dosso Casina (zona del Garda) Durante la permanenza nel Battaglione si dedicano al paroliberismo e al disegno Moriranno Umberto Boccioni ed Antonio Sant'Elia
Umberto Boccioni Inizi: Divisionismo Dinamismo interiore ed esteriore Bergson: concetto di memoria (spazio e tempo come un’ unica dimensione) Tematica del lavoro: industrializzazione di Milano Prospettive oblique e punto di vista rialzato e atmosfera fumosa
La città che sale Prima opera futurista Pennellate filamentose divisioniste Titolo originale: “Il lavoro” Movimento ascensionale Visone frammentata: periferia urbana e cantieri
La città che sale Moto vorticoso: celebrazione dell’ idea di progresso Composizione ancora tradizionale: 3 piani (uomini, cavalli e periferia) Il cavallo rappresenta la vitalità (richiami al Simbolismo) Figure e sfondo si compenetrano Colori contrastanti Linee di forza pluridirezionali
“Forme uniche della continuità dello spazio” Compenetrazione di piani: Collegamenti con il Cubismo (mostra in Francia nel 1912) Scultura “aperta”: inserimento nello spazio (rapporto con l’ ambiente) Simultaneità di vedute e rappresentazione di momenti successivi Idea di forza e velocità
“Forme uniche della continuità dello spazio” Sforzo del movimento Linee di forza Linee curve Concetto di continuità (teoria di Bergson: la materia non può essere indipendente e divisa da contorni) Riferimenti a Medardo Rosso “... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Nike di Samotracia”
L’ arte di regime Futurismo/fascismo
Futurismo e Fascismo Nel 1918 esce il Manifesto del Partito politico futurista (distinto dal movimento artistico futurista). Marinetti dirà nel '24 che "il fascismo nato dall'interventismo e dal futurismo si nutrì di principi futuristi“ 1919 Fasci politici futuristi. Futurismo di destra e di sinistra Nel 1920 Marinetti si schiera contro il Comunismo
Futurismo e Fascismo Mussolini Fasci di Combattimento per la scalata al potere. Nel 1920 i futuristi escono dal movimento fascista. Nel 1922 quando Mussolini trasforma la rivoluzione in "regime", i futuristi si sentono traditi.
Futurismo e Fascismo Uscito dalla politica, Marinetti si dedica alla diffusione del Futurismo Mussolini lo vuole membro dell'Accademia d'Italia (1929) Marinetti, dissentirà dalle scelte di Mussolini Aderisce alla Repubblica di Salò (1943).
L’arte di regime Arte fascista
Arte fascista Arte accademica e con fini sociali ed educativi. Arte basata sul mestiere e sulla tradizione Tollera altre tendenze In realtà al fascismo interessava più il contenuto dell'opera
ARCHITETTURA ITALIANA Razionalismo e Fascismo In Italia, si soleva far coincidere Razionalismo e fascismo poiché il primo era lo stile privilegiato. Il regime fascista diede il via alla progettazione di aree urbane, alla costruzione di edifici e nuove città (Littoria, Sabaudia, Pontinia) Littoria, oggi Latina
Architettura razionalista Immagine gelida e grandiosa: marmo, facciate con lastre piane, ripetizione di forme geometriche, linee rette, assenza di decorazioni e colori. All'inizio viene accettato dall'ordine degli architetti fascisti e da Mussolini, in seguito verrà osteggiata dallo stesso regime. Giuseppe Terragni, “Casa del fascio”, Como
Piacentini, “EUR” L'EUR (anche noto come Eur o E.U.R., in origine acronimo di Esposizione Universale di Roma) è un complesso urbanistico e architettonico di Roma. Il complesso, voluto da Mussolini, fu fatto per celebrare i vent'anni della marcia su Roma e della presa del potere da parte del fascismo.
Periodo tra le due guerre: IL Ritorno all’ordine Già a partire dal primo dopoguerra Mondiale si assiste al fenomeno del "richiamo all'ordine“ (un ritorno ad un’arte tradizionale e accademica). Disegno più importante del colore, le forme scultoree e stilizzate, contenuto epico-storico, ritorno alla prospettiva e alle composizioni equilibrate.
Il gruppo “Novecento” 1921 Margherita Sarfatti (collaboratrice di Mussolini): tradizione pittorica antica, contro le avanguardie. Gli artisti del gruppo erano sette: Mario Sironi, Anselmo Bucci, Achille Funi, Ubaldo Oppi, Leonardo Dudreville, Emilio Malerba e Pieto Marussi
La pittura murale e l’ arte pubblica 1933 Manifesto della pittura murale Mario Sironi Poetica sociale Ruolo comunicativo ed educativo Affresco e tecniche tradizionali Arte popolare Superamento della concezione individualista Mario Sironi, L’ Italia corporativa, mosaico, Milano
Mario Sironi, “L’ Italia tra le arti e le scienze”, aula Magna della Sapienza di Roma
Il gruppo “Novecento” 1923 nella Galleria Pesaro a Milano, inaugurata da Mussolini ("in un paese come l' Italia sarebbe deficiente un governo che si disinteressasse dell' arte e degli artisti“) Nel 1930, il gruppo Novecento fu definito come l'arte ufficiale del Fascismo. Pittura italiana da Giotto al Rinascimento (figurativismo e generi tradizionali)