RICCHEZZA E POVERTA’ NEL MONDO

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Transcript della presentazione:

RICCHEZZA E POVERTA’ NEL MONDO I DIRITTI VIOLATI

UN EVIDENTE SQUILIBRIO Nel Nord del mondo vive il 23% della popolazione mondiale che consuma l’80% dei beni e dei servizi del pianeta. Nel Sud del mondo troviamo il 77% della popolazione, ma solo il 20% dei consumi. Nel mondo 26 uomini, da soli, posseggono la stessa ricchezza della metà più povera del pianeta, ossia 3,8 miliardi di persone.

COSA SI INTENDE PER SVILUPPO? Un Paese è sviluppato quando la popolazione ha un livello almeno sufficiente di benessere e può soddisfare i suoi bisogni primari, cioè può NUTRIRSI, VESTIRSI, AVERE UNA CASA; a ciò si aggiungono altri bisogni, non meno importanti, che consentono la piena realizzazione di una persona: CURARSI, ISTRUIRSI, ESERCITARE I PROPRI DIRITTI POLITICI E GODERE DELLE LIBERTA’ CIVILI, VIVERE NELLA LEGALITA’ E IN SICUREZZA.

COME CLASSIFICARE I PAESI IN RELAZIONE ALLO SVILUPPO? L’O.N.U. usa dal 1990 l’I.S.U., ossia l’Indice di sviluppo umano. E’ un indice calcolato sulla base di tre dati: - Speranza di vita - Livello d’istruzione - Reddito pro capite (PIL – prodotto interno lordo - pro capite) Se l’indice è più vicino al numero 1, il Paese è sviluppato; se l’indice è più vicino allo zero, il Paese non è sviluppato. Teniamo presente che anche nei Paesi mediamente sviluppati o molto sviluppati esistono percentuali di popolazione che vivono in condizione di miseria.

MAPPA DELL’I.S.U. https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_indice_di_sviluppo_umano

CARATTERISTICHE DEI PAESI MENO SVILUPPATI Nei Paesi con un basso livello di sviluppo osserviamo che: - la vita media è bassa - la mortalità infantile è elevata - non c’è adeguata assistenza sanitaria - le condizioni igieniche sono precarie - la disponibilità di cibo è limitata e di scarsa qualità - è elevato il tasso di analfabetismo - la maggior parte della popolazione si dedica all’agricoltura di sussistenza - è elevato l’indice di disoccupazione - la popolazione non gode dei diritti - spesso ci sono guerre e un’elevata instabilità politica

LE CAUSE DEL SOTTOSVILUPPO 77 LE CAUSE DEL SOTTOSVILUPPO

CAUSE STORICHE LA CONQUISTA COLONIALISMO NEOCOLONIALISMO DELL’INDIPENDENZA NEOCOLONIALISMO Dal XVI sec. le principali potenze europee formarono degli imperi coloniali Prelevarono e sfruttarono a proprio vantaggio le risorse delle colonie, impedendo lo sviluppo locale Dal XIX secolo considerarono le colonie anche nuovi mercati dove esportare i propri prodotti L’indipendenza politica non significò l’indipendenza economica: le ex colonie continuarono a fornire materie prime a basso costo in cambio di prodotti finiti L’economia continuò ad essere gestita da grandi compagnie occidentali, che interferirono sempre anche con le vicende politiche delle ex colonie per ricavare dei vantaggi. L’indipendenza venne ottenuta dalle colonie in epoca e con modalità diversa I confini dei nuovi stati vennero spesso tracciati a tavolino, senza tener conto del principio dell’autodeterminazione dei popoli, dando origine a conflitti ancora oggi irrisolti

INSTABILITA’ POLITICA E CONFLITTI MALNUTRIZIONE ANALFABETISMO CAUSE RECENTI MULTINAZIONALI INSTABILITA’ POLITICA E CONFLITTI MALNUTRIZIONE ANALFABETISMO DEBITO ESTERO Sono grandi e famosi marchi che guidano le attività del Sud del mondo (per es. controllano la produzione agricola industriale di banane, caffè, cacao ecc. o le industrie di abbigliamento), avvantaggiandosi dei guadagni in modo esclusivo e ostacolando lo sviluppo locale Per avviare lo sviluppo sono stati sottoscritti prestiti internazionali, ma lo sviluppo non è stato rapido e per estinguerli vengono impiegate le poche risorse disponibili Malnutrizione e analfabetismo sono al tempo stesso causa e conseguenza del sottosviluppo perché impediscono alla popolazione di avviare lo sviluppo economico Conflitti etnici e classi dirigenti corrotte (spesso conniventi con le multinazionali) sono causa di improvvisi cambi di governo o di guerre sanguinose

ALTRE CAUSE Sfavorevoli condizioni ambientali Assenza di materie prime Carenza di vie di comunicazione Mancata industrializzazione

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: L’ONU E LE ONG POSSIBILI RIMEDI Difendere la piccola proprietà terriera Incoraggiare le piccole imprese locali Rivedere i criteri con cui vengono accordate alle multinazionali le concessioni per lo sfruttamento delle risorse minerarie Garantire paghe dignitose e condizioni di lavoro sicure Microcredito vedi p. 116 Diffondere l’istruzione PROMOZIONE DELLO SVILUPPO RIDUZIONE/ CANCELLAZIONE DEL DEBITO ESTERO COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: L’ONU E LE ONG INTERVENTI PER STABILIZZARE POLITICAMENTE LE ZONE IN CONFLITTO AIUTI IMMEDIATI IN SITUAZIONE D’EMERGENZA (CARESTIE, GUERRE..) E A FAVORE DELLA SALUTE (CURE MEDICHE, VACCINAZIONI, MEDICINALI)

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE POSSIBILI RIMEDI COMMERCIO EQUO E SOLIDALE CONSUMO CRITICO boicottaggio TUTTI NOI SOSTEGNO ECONOMICO E VOLONTARIATO A FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI CHE PROMUOVONO LO SVILUPPO