IL CONSUMO DI SUOLO: CASI STUDIO E PRIME CONSIDERAZIONI

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Transcript della presentazione:

IL CONSUMO DI SUOLO: CASI STUDIO E PRIME CONSIDERAZIONI Università degli studi di Catania ∙ Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura ∙ Prof. Ing. Filippo Gravagno IL CONSUMO DI SUOLO: CASI STUDIO E PRIME CONSIDERAZIONI

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L’insostenibilità finanziaria del debito pubblico ha oggi un impatto devastante sul futuro delle città. La necessita della sua riduzione porta infatti: Il taglio dell’offerta dei servizi la razionalizzazione finanziaria dei meccanismi della offerta dei servizi su criteri esclusivi di efficienza economica e la loro centralizzazione e/o privatizzazione. Entrambe queste scelte comportano ,la perdita di funzioni urbane con conseguente riduzione delle capacità di socializzazione della città. Esse hanno origine nascono dalla convinzione , maturata durante il novecento a seguito della nascita del welfare state che compito dello stato fosse più che il trattamento dei problemi quello della erogazione dei servizi.

Per ogni categoria di servizio occorre analizzare tutte le voci che concorrono alla formazione dei costi: Organizzazione; Gestione; Materiali; Tecnologie e macchinari; Mano d’opera; Utile di impresa

Le operazioni di razionalizzazione sino ad oggi messe in campo hanno prodotto la compressione delle prime 5 voci ad esclusivo vantaggio della sesta senza valutare le conseguenze indirette di queste riduzioni sul sistema urbano complessivo.

La riduzione dei costi organizzativi e gestionali dei servizi ha portato alla loro centralizzazione e al loro accorpamento con effetti devastanti sulla loro effettiva fruizione da parte di tutti gli attori urbani e conseguenti effetti su meccanismi ridistributivi della ricchezza urbana.

La riduzione dei costi dei materiali ha prodotto una sostanziale indifferenza rispetto alla loro origine e alle loro modalità di produzione con effetti devastanti sull’ambiente.

L’attenzione solo agli aspetti funzionali dei processi, senza alcuna valutazione degli effetti indotti da tecniche e/o processi produttivi e/o macchine, ha indotto una artificializzazione e spesso virtualizzazione della società e del territorio con incrementi delle condizioni di vulnerabilità e di rischio. (la società del rischio)

L’esasperata induzione alla produzione di utili d’impresa ha alimentato logiche e comportamenti sociali ed economici esclusivamente competitivi, a scapito di meccanismi solidaristici e/ cooperativi favorendo spesso la formazione di condizioni di monopolio