Cellule staminali. Prof. Fabio Zanchini Università degli Studi della Campania ‘’L.VANVITELLI’’ Facoltà di Medicina e Chirurgia Clinica Ortopedica e Traumatologica Clinica.

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Prof. Fabio Zanchini Università degli Studi della Campania ‘’L.VANVITELLI’’ Facoltà di Medicina e Chirurgia Clinica Ortopedica e Traumatologica Clinica Ortopedica e Traumatologica ARTROSI DEL GINOCCHIO E DELLA CAVIGLIA CELLULE STAMINALI DA TESSUTO ADIPOSO Siamo nel campo della Medicina Rigenerativa, nata negli ultimi anni grazie al contributo di programmi di ricerca internazionali, si basa sull’utilizzo di cellule mesenchimali autologhe: cellule staminali adulte, cosiddette immature e indifferenziate, estratte e isolate da un tessuto dello stesso individuo, che una volta iniettate nel tessuto o nell’articolazione interessata si differenziano in cellule con le caratteristiche del tessuto stesso e con un meccanismo di intelligenza biologica stimolano le altre cellule già presenti alla autorigenerazione. Si è cominciato con il sangue. Il PRP o gel piastrinico. Studi recenti hanno dimostrato che sono state esageratamente enfatizzate le sue potenzialità, attribuendo proprietà rigenerative non così chiaramente provate. Si è arrivati poi all’aspirato midollare, ma la maggior invasività ne ha limitato l’utilizzo. La nuova frontiera è rappresentata da una procedura che permette di isolare cellule “multipotenti” ovvero cellule che hanno una capacità rigenerativa, dal tessuto adiposo. Attraverso una semplice incisione viene prelevata una piccola quantità di tessuto adiposo, generalmente dal girovita (le cosiddette “maniglie dell’amore”) del paziente stesso. Il tessuto adiposo prelevato viene quindi processato attraverso uno speciale dispositivo che lo lava utilizzando una soluzione fisiologica sterile e lo micro-frammenta riducendolo in piccoli ammassi, mantenendo invariate le sue proprietà benefiche e strutturali. Viene così inserito in articolazione con una semplice infiltrazione. I fantastici poteri del grasso Il “grasso”, detto anche tessuto adiposo, è un tessuto complesso composto da molti tipi di cellule tra cui adipociti, cellule reticolari, cellule mesenchimali e cellule perivascolari, tutte ospitate in un microambiente chiamato nicchia. Quello adiposo è un tessuto versatile che gioca ruoli essenziali in vari processi fisiologici, il più importante dei quali è il processo di guarigione. Diversi studi, nel corso di decenni, hanno spinto gli scienziati a indagare le proprietà curative del grasso. Il grasso può aiutare il corpo a riparare i tessuti danneggiati. In poche parole, il grasso non merita la pessima reputazione che ha e può essere impiegato nel facilitare i processi di guarigione. Il razionale scientifico Il tessuto adiposo micro-frammentato ottenuto con il dispositivo di processazione conserva le proprietà strutturali e la microarchitettura del tessuto originale: lo scaffold (il tessuto adiposo e la struttura stromale), le cellule (endotelio, periciti/MSCs), ed i fattori di crescita (citochine e chemochine) La nicchia adiposa è un microambiente naturale all’interno del tessuto adiposo contenente adipociti, pre-adipociti, periciti, cellule microvascolari ed altre cellule incorporate in una matrice di collagene ed una fitta rete vascolare. Attraverso una minima manipolazione, senza l’utilizzo di enzimi o altri additivi, in un sistema chiuso ed asettico, si procede ad una progressiva riduzione volumetrica dei cluster adiposi ed all’eliminazione dei residui oleosi ed ematici. Il prodotto così ottenuto è tessuto adiposo micro- frammentato non espanso destinato ad un impianto autologo. LA PROCEDURA L’intera procedura avviene in un unico tempo chirurgico. Il grasso può essere facilmente raccolto attraverso una procedura minimamente invasiva che richiede solo una semplice anestesia locale (senza che il paziente venga addormentato) e può essere portata a termine in circa un’ora. Viene praticata in regime DAY SURGERY (si viene al mattino ed il pomeriggio si torna a casa). Si può camminare normalmente immediatamente dopo la procedura, si raccomanda una settimana di riduzione delle attività. Il tempo di recupero, dopo esser stati sottoposti alla procedura, è minimo. PRELIEVO Questa fase può essere eseguita in anestesia locale. si procede al prelievo del tessuto adiposo. PROCESSAZIONE Il tessuto prelevato è processato immediatamente sul campo operatorio. Questa fase permette una graduale riduzione dei cluster adiposi fino ad ottenere un prodotto particolarmente fluido e privo delle componenti oleose ed ematiche. INNESTO Conclusa la fase di processazione il tessuto viene prelevato dal dispositivo, inserito in una siringa ed immediatamente trasferito in articolazione mediante una infiltrazione. Il Prof. Fabio Zanchini, professore aggregato di Ortopedia e Traumatologia dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” è tra i primi in Italia a praticare tale procedura per il trattamento dell’artrosi e di altre patologie tendinee presso il I° Policlinico di Napoli nel reparto di Day Surgery. Tale trattamento è minimamente invasivo, non richiede ricovero ordinario, viene praticato in Day Surgery e rappresenta una metodica assolutamente “naturale”. Prof. F. Zanchini