RUOLO E FUNZIONI DEL SINDACO IN PROTEZIONE CIVILE.

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RUOLO E FUNZIONI DEL SINDACO IN PROTEZIONE CIVILE. Francescantonio D’Orilia Caserta 04 dicembre 2018

Un dato in comune … Inadeguatezza dei soccorsi; i tentativi di organizzare uomini e risorse risultano carenti…

1982: nasce la Protezione Civile ZAMBERLETTI fonda la protezione civile Il disegno di legge della 225/92, presentato nel 1982 e approvato dopo 10 anni di dibattito, contiene tre intuizioni di importanza storica, che rivoluzionano l’impianto filosofico della protezione civile italiana. 2 3 1 Il sistema di Protezione Civile deve essere preesistente all’evento, non formarsi in corsa. Il primo presidio territoriale di Protezione Civile va individuato nel comune , ove si fa prima di tutto prevenzione Occorre coinvolgere e valorizzare il volontariato organizzato, espressione del territorio

1992 Servizio Nazionale di Protezione Civile Legge 225 del 24 Febbraio anno di vera e propria rivoluzione nelle risposte alle emergenze con l’istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile

Che cos’è la Protezione Civile? (Legge 225/92) “Con il termine protezione civile si intendono le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi”

Che cos’è la Protezione Civile. DECRETO LEGISLATIVO 2 gennaio 2018, n 1. Il Servizio nazionale della protezione civile, di seguito Servizio nazionale, definito di pubblica utilita‘ , e' il sistema che esercita la funzione di protezione civile costituita dall'insieme delle competenze e delle attivita' volte a tutelare la vita, l'integrita' fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attivita' dell'uomo.

Cos’è il Sistema di Protezione Civile ? Un insieme di persone organizzato e coordinato che lavora per ridurre, mitigare i rischi e cooperare per la sicurezza dei cittadini P C

La protezione civile è come un’orchestra composta da diversi musicisti (ognuno suona uno strumento diverso) che rappresentano le Autorità , le componenti e le strutture operative del Sistema; ed è grazie al direttore d’orchestra che ognuno di loro suona in maniera coordinata, interpretando in modo corale ogni singolo strumento

Autorita’ e Componenti del Sistema di Protezione Civile le funzioni di indirizzo politico in materia di protezione civile provvedono all'attuazione delle attivita' di cui all'articolo 2 Autorita’ di P.C. Le Componenti Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Dipartimento della protezione civile Sindaci e Sindaci Metropolitani REGIONE Province Autonome COMUNI citta’ metropolitane Presidente della Regione PREFETTURE assicura un costante flusso e scambio informativo con il Dipartimento della protezione civile, la Regione, i Comuni, in corso di emergenza.

Le Strutture Operative del Sistema di Protezione Civile , LEGGE 225 del 1992 art. 11 e D.l.vo n.1 de 02/01/2018 art. 10 e 13 Art. 11 : STRUTTURE OPERATIVE Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Forze Armate gli enti e istituti di ricerca di rilievo nazionale (CNR, INGV) Forze Polizia Le Strutture Operative del Sistema di Protezione Civile Le Strutture Operative del Sistema di Protezione Civile il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente le strutture preposte alla gestione dei servizi meteorologici a livello nazionale Concorrono, altresi', alle attivita' di protezione civile gli ordini e i collegi professionali e i rispettivi Consigli nazionali le strutture del Servizio sanitario nazionale Volontariato di protezione civile Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico Croce Rossa Italiana

Cosa è la Protezione Civile? Per la prima volta la legge n. 225/1992 definisce un concetto di protezione civile che non si limita a fronteggiare le conseguenze di situazioni di emergenza, ma comprende attività di previsione e prevenzione. Scopo della Protezione Civile diviene quello di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni derivanti dalle calamità naturali o da quelle causate dall’uomo. Sue specifiche attività sono : previsione prevenzione soccorso superamento emergenza La carenza di qualcuna di questa componenti può risultare determinante per il successo o l’insuccesso

SUPERAMENTO EMERGENZA Il ruolo del Sindaco Previsione: conoscenza del territorio Prevenzione: attività quotidiane a favore del territorio e della popolazione Soccorso vicinanza ai luoghi colpiti in caso di necessità SUPERAMENTO EMERGENZA Conoscenze e azioni che fanno del Sindaco la figura principale della protezione civile

Responsabilità del Sindaco in Protezione Civile Il Sindaco è l’Autorità di protezione civile, nel proprio territorio - Adotta provvedimenti d’urgenza (ordinanze), per la salvaguardia della vita umana - Informa la popolazione sui possibili rischi presenti nel territorio. - Dirige gli interventi di soccorso - Riceve supporto in modo “sussidiario” dalla Prefettura, dalla Provincia e dalla Regione, quando da solo non riesce a fronteggiare l’evento

I compiti del sindaco Il Sindaco ha il dovere primario di conoscere e riconoscere, meglio di ogni altro, i rischi presenti nel suo territorio

Previsione insieme delle attività dirette all'identificazione e allo studio, anche dinamico, degli scenari di rischio possibili, per le esigenze di allertamento del Servizio nazionale, ove possibile, e di pianificazione di protezione civile. Es. individuazione delle aree soggette a frane

Es. ripulire il bosco, fare informazione Prevenzione attività di natura strutturale e non strutturale, svolte anche in forma integrata, dirette a evitare o a ridurre la possibilita' che si verifichino danni conseguenti a eventi calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attivita' di previsione. Es. ripulire il bosco, fare informazione

La gestione dell'emergenza consiste nell'insieme, integrato e coordinato, delle misure e degli interventi diretti ad assicurare il soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi e agli animali e la riduzione del relativo impatto, anche mediante la realizzazione di interventi indifferibili e urgenti ed il ricorso a procedure semplificate, e la relativa attivita' di informazione alla popolazione.

Il superamento dell'emergenza consiste nell'attuazione coordinata delle misure volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita e di lavoro, per ripristinare i servizi essenziali e per ridurre il rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, oltre che alla ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonche' dei danni subiti dalle attivita' economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio edilizio e all'avvio dell'attuazione delle conseguenti prime misure per fronteggiarli.

i Sindaci, in qualita' di autorita' territoriali di protezione civile, esercitano le funzioni di vigilanza e sono responsabili: Art. 6 del recepimento degli indirizzi nazionali in materia di protezione civile; della promozione, dell'attuazione e del coordinamento delle attivita' previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento; della destinazione delle risorse finanziarie finalizzate allo svolgimento delle attivita' di protezione civile dell'articolazione delle strutture organizzative preposte all'esercizio delle funzioni di protezione civile e dell'attribuzione, alle medesime strutture, di personale; della disciplina di procedure e modalita' di organizzazione dell'azione amministrativa delle strutture e degli enti afferenti alle rispettive amministrazioni,

sono funzioni fondamentali dei Comuni, ai sensi dell'art sono funzioni fondamentali dei Comuni, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione: e) attivita', in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi;

2. Per lo svolgimento della funzione di cui al comma 1, 1. Lo svolgimento, in ambito comunale, delle attivita' di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza, e' funzione fondamentale dei Comuni. 2. Per lo svolgimento della funzione di cui al comma 1, i Comuni, anche in forma associata, assicurano l'attuazione delle attivita' di protezione civile nei rispettivi territori,in particolare, provvedono, con continuita': all'attuazione, in ambito comunale delle attivita' di prevenzione dei rischi all'adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla pianificazione dell'emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale; all'ordinamento dei propri uffici e alla disciplina di procedure e modalita' di organizzazione dell'azione amministrativa peculiari e semplificate per provvedere all'approntamento delle strutture e dei mezzi necessari per l'espletamento delle relative attivita', al fine di assicurarne la prontezza operativa e di risposta in occasione o in vista degli eventi di cui all'articolo 7; d)alla disciplina della modalita' di impiego di personale qualificato da mobilitare, in occasione di eventi che si verificano nel territorio di altri comuni, a supporto delle amministrazioni locali colpite; Art. 12

1. Lo svolgimento, in ambito comunale, delle attivita' di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza, e' funzione fondamentale dei Comuni. 2. Per lo svolgimento della funzione di cui al comma 1, i Comuni, anche in forma associata, assicurano l'attuazione delle attivita' di protezione civile nei rispettivi territori,, in particolare, provvedono, con continuita': e) alla predisposizione dei piani comunali o di ambito, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, di protezione civile, anche nelle forme associative e di cooperazione previste e, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali, alla cura della loro attuazione; f) al verificarsi delle situazioni di emergenza di cui all'articolo 7, all'attivazione e alla direzione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare le emergenze; g) alla vigilanza sull'attuazione da parte delle strutture locali di protezione civile dei servizi urgenti; h) all'impiego del volontariato di protezione civile a livello comunale o di ambito, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali.

L'organizzazione delle attivita' di cui al comma 2 nel territorio comunale e' articolata secondo quanto previsto nella pianificazione di protezione civile di cui all'articolo 18 4. Il comune approva con deliberazione consiliare il piano di protezione civile comunale o di ambito, redatto secondo criteri e modalita' da definire con direttive adottate ai sensi dell'articolo 15 e con gli indirizzi regionali di cui all'articolo 11, comma 1, lettera b); la deliberazione disciplina, altresi', meccanismi e procedure per la revisione periodica e l'aggiornamento del piano, eventualmente rinviandoli ad atti del Sindaco, della Giunta o della competente struttura amministrativa, nonche' le modalita' di diffusione ai cittadini.

Il Sindaco per finalita' di protezione civile e' responsabile, altresi': dell'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l'incolumita' pubblica, anche sulla base delle valutazioni formulate dalla struttura di protezione civile costituita ai sensi di quanto previsto nell'ambito della pianificazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera b); b) dello svolgimento, a cura del Comune, dell'attivita' di informazione alla popolazione sugli scenari di rischio, sulla pianificazione di protezione civile e sulle situazioni di pericolo determinate dai rischi naturali o derivanti dall'attivita' dell'uomo; c) del coordinamento delle attivita' di assistenza alla popolazione colpita nel proprio territorio a cura del Comune, che provvede ai primi interventi necessari e da' attuazione a quanto previsto dalla pianificazione di protezione civile, assicurando il costante aggiornamento del flusso di informazioni con il Prefetto e il Presidente della Giunta Regionale in occasione di eventi di emergenza di cui all'articolo 7, comma 1, lettere b) o c) .

Quando la calamita' naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune o di quanto previsto nell'ambito della pianificazione di cui all'articolo 18, il Sindaco chiede l'intervento di altre forze e strutture operative regionali alla Regione e di forze e strutture operative nazionali al Prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propri interventi con quelli della Regione; a tali fini, il Sindaco assicura il costante aggiornamento del flusso di informazioni con il Prefetto e il Presidente della Giunta Regionale in occasione di eventi di emergenza, curando altresi' l'attivita' di informazione alla popolazione.

I compiti del sindaco Il Sindaco ha il potere e soprattutto il dovere supremo di proteggere direttamente la vita dei suoi cittadini.

I compiti del sindaco Il comune deve essere il primo ente a scattare in soccorso in occasione di una emergenza

Attività di soccorso Interventi diretti ad assicurare alla popolazione colpita ogni forma di prima assistenza

Ripristino della normalità Attività volte a rimuovere tutti gli ostacoli alla ripresa delle normali attività precedenti l’evento ampi scuola “Anch’io sono la protezione civile”

Il ruolo del Sindaco Autorità Ai sensi della L.225/92 il Sindaco è Autorità Comunale di protezione civile. Art. 15: … assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune, nonché il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al presidente della giunta regionale. 2

Il ruolo del Sindaco Volontariato E’ ritenuto volontariato di protezione civile il servizio reso dai cittadini in modo continuativo, senza fini di lucro, attraverso prestazioni personali, volontarie e gratuite, svolte sul territorio esclusivamente per tramite di un Organizzazione riconosciuta, che persegua finalità di protezione civile. (L. 266/1991, L. 225/92, DPR 194/2001, L.R. 16/2004, L.R. 1/2008 e R.R. 9/2010) Il volontariato di protezione civile, ai sensi di legge, concorre al Sistema Nazionale di Protezione Civile ed è gestito e coordinato sul territorio dalla Provincia e dalla Regione. Il Sindaco, quale Autorità di Protezione Civile, può disporre del volontariato di protezione civile per le attività di previsione, prevenzione, soccorso, per la ricerca di persone disperse e per gli eventi a rilevante impatto locale nel proprio territorio. (Eventi di Tipologia A – Art.2, L. 225/92)

ASSOCIAZIONI GRUPPI COMUNALI Organizzazioni di diritto privato, con caratteristiche statutarie compatibili con la legge quadro 266/91, con contabilità soggetta alla normativa fiscale prevista dalla stessa o se di miglior favore, dalla legge n.460/97 sulle O.N.L.U.S. (organizzazione non lucrativa di utilità sociale). ASSOCIAZIONI Costituiti con delibera del consiglio comunale ai sensi dell'art.32 L.142/90 e soggetti a un regime pubblicistico, con responsabilità in capo al Sindaco. GRUPPI COMUNALI Possono intervenire solo nel proprio territorio comunale oppure, con l’autorizzazione straordinaria del sindaco,nel resto del territorio nazionale. Il Sindaco può scegliere se aprire un proprio Gruppo o convenzionarsi con una Associazione presente nel suo territorio. 7

L’informazione alla popolazione Informazione alla popolazione: Previsione, Prevenzione, Soccorso Cittadini ! In tempo di pace - Piano di Emergenza (rischio, risorse, aree, ecc) - Comportamenti corretti Durante l’emergenza S evoluzione della situazione, organizzazione dei soccorsi, interventi di assistenza alla popolazione, disposizioni per la risistemazione nei centri S accoglienza e tendopoli, segnalazioni di pericolo, operazioni di sopralluogo agli edifici danneggiati ......

I compiti del sindaco Ricapitolando, quanti e quali sono i compiti del sindaco? « Realizzare le attività di previsione « Realizzare gli interventi di prevenzione « Realizzare una struttura comunale « Preparare le attività di emergenza « Predisporre i piani comunali « Effettuare i primi interventi urgenti « Attivare i primi soccorsi alla popolazione « Vigilare sull'attuazione dei servizi urgenti « Utilizzare il volontariato comunale « Informare la popolazione sui rischi « Erogare un servizio ordinario di P.C. In pochi anni si sono decuplicati ........

Il sistema complesso. Ma il sindaco non è, non può rimanere solo in quest’opera. Il sindaco fa parte di un sistema in cui convivono differenti ruoli e responsabilità istituzionali, operative e tecnico- scientifiche. Sta ai piani di intervento disciplinare i compiti di ciascun attore. Sta infine all’informazione pubblica e alla pratica addestrativa di tutti, il compito di migliorare sempre più l’efficacia delle azioni.

Le possibilità del Sindaco Strutture operative locali Ufficio Tecnico Volontariato locale Informazione pubblica Servizi sociali Pianificazione di emergenza Polizia municipale Maestranze comunali Formazione Imprese locali Aziende di servizi Prevenzione Strutture sanitarie Servizi amministrativi e contabili 72

Il Piano di Protezione Civile Per fare questo tipo di attività il Sindaco si serve di uno “strumento” importante IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Cos’è un Piano Comunale di Protezione Civile? E’ il complesso delle attività che devono essere adottate per fronteggiare un evento calamitoso sul territorio comunale; rappresenta un utile strumento che il Sindaco impiega per fronteggiare le emergenze. Esso riporta: - il territorio i rischi presenti le risorse e i mezzi a disposizione le aree di Attesa, le Aree/Centri di accoglienza e le aree di Ammassamento dei Soccorritori - le procedure di intervento Campi scuola “Anch’io sono la protezione civile”

Com’è fatto un Piano di Protezione Civile “E’ un documento diviso, normalmente, in tre parti: Parte Generale Lineamenti della Pianificazione Modello di Intervento

Le fasi di sviluppo della PIANIFICAZIONE comunale Finalità generale Individuare: S obiettivi S risorse S processi per sostenere le attività di prevenzione e risposta in emergenza. STEP 8 ESERCITAZIONI STEP 7 INFORMAZIONE PUBBLICA STEP 6 PREPARAZIONE PROCEDURE STEP 5 FORMAZIONE DEGLI OPERATORI STEP 4 PREDISPOSIZIONE RISORSE VALUTARE COSTANTEMENTE IN ITINERE LA FATTIBILITA’ E APPORTARE LE NECESSARIE CORREZIONI STEP 3 INDIVIDUAZIONE OBIETTIVI STEP 2 RACCOLTA INFORMAZIONI STEP 1 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI 112

Parte generale La conoscenza del territorio è il requisito essenziale per una corretta pianificazione di emergenza. L’analisi del territorio viene effettuata tenendo conto di: L’aspetto geomorfologico del territorio (pianura, colline, montagne, ecc) L’aspetto idrografico (fiumi e torrenti) L’aspetto insediativo presente nell’area a rischio (popolazione, presenza di persone non autosufficienti, scuole, ospedali, strade, ferrovie…)

Analisi dei rischi presenti sul territorio L’analisi dei rischi presenti può essere effettuata con l’utilizzo di carte (per esempio quelle sul rischio sismico o sulle zone esondabili) Oltre ai rischi naturali (sismico, idrogeologico, vulcanico) bisogna anche valutare eventuali rischi connessi alle industrie presenti sul territorio, alle dighe, alle infrastrutture (acquedotti, gasdotti, linee elettriche, gallerie…) Questo viene definito rischio antropico, cioè causato dall’iterazione fra uomo e territorio. Mappa delle zone sismiche Carta delle aree inondabili del bacino dell’Arno

Grazie all’analisi dei rischi presenti sul territorio effettuata prima è possibile prevedere in parte quello che potrebbe accadere sul territorio L’analisi degli eventi possibili deve essere reale (inutile immaginare una pioggia di asteroidi per esempio) ed effettuata su base storica (cioè quello che è accaduto negli anni precedenti) Le informazioni raccolte e l’analisi degli scenari possibili definisce la parte generale

SISTEMA DI COMANDO E DI CONTROLLO -

Il Metodo Augustus Il metodo Augustus è l’organizzazione utilizzata nel C.O.C. per la gestione delle emergenze. Questo metodo prevede la divisione dei compiti in settori specifici di attività detti “funzioni di supporto”, che possono essere accorpate, ridotte o implementate secondo le necessità e le risorse disponibili. Funzione Tecnica e di pianificazione Funzione Censimento danni Funzione Telecomunicazioni Funzione Sanità Funzione Volontariato Funzione Accessibilità e mobilità Funzione Materiali e mezzi Funzione Assistenza alla popolazione Funzione Servizi Essenziali SEGRETERIA

Le Aree di Emergenza Le aree di emergenza sono aree che vengono individuate sul territorio comunale utilizzate in caso di emergenza.

Aree di Attesa della Popolazione Sono luoghi di primo ritrovo per la popolazione, che potrà ricevere le prime informazioni sull'evento e i primi generi di conforto in attesa di una sistemazione adeguata. periodo di utilizzo in emergenza il più breve possibile sicurezza del percorso per il raggiungimento dell’area

Aree/Centri di accoglienza della Popolazione Sono strutture coperte - rischio idrogeologico - (ostelli, alberghi, abitazioni private, ecc.) o luoghi in cui saranno allestite tende - rischio sismico - in grado di assicurare una sistemazione alla popolazione colpita sicurezza del sito a frane, crolli, allagamenti vicinanza a reti idriche, elettriche e fognarie sicurezza del percorso per il raggiungimento dell’area eventuale polifunzionalità

Aree di Ammassamento Soccorritori Aree necessarie alla sistemazione dei soccorritori sicurezza del sito a frane, crolli allagamenti vicinanza a reti idriche, elettriche e fognarie sicurezza del percorso per il raggiungimento dell’area raggiungibilità mediante mezzi di grande dimensione eventuale polifunzionalità.

Modello di Intervento In questa parte del Piano definisce il sistema di coordinamento e le procedure da attuare per la gestione dell’emergenza.

Consapevolezza del rischio Come migliorare Il piano di emergenza sarà efficace se la popolazione ha la percezione del rischio con cui deve convivere e ciò si raggiunge applicando, nelle comunità locali, i seguenti concetti: Consapevolezza del rischio Autoattivazione Autoprotezione La Resilienza 51

Cosa succede di solito a un sindaco colpito? Ampi strati di popolazione da assistere Presenza numerosa di anziani e bambini Rottura delle comunicazioni telefoniche Interruzioni all’alta tensione elettrica Guasti gravi alla bassa tensione elettrica Acquedotto: tubazioni, pompe, falde Esondazioni dei fiumi e frane diffuse Presenza di rifiuti, macerie e detriti Gravi problemi igienico - sanitari Interruzione dei servizi essenziali Panico e disagio fra la popolazione Carenze di generi di prima necessità

Come si richiede lo stato di emergenza COMUNE di Provincia di - Alla Regione __ _ Al Dipartimento della Protezione Civile Al Prefetto di _ e p.c. Oggetto: Richiesta dichiarazione stato di emergenza. Attesa gravissima situazione determinatasi, causa evento_------------- del --------- ---------- , che ha interessato il territorio comunale, e riscontrata l’impossibilità di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri ordinari, si rappresenta l’urgente necessità di richiedere al competente organo la “dichiarazione di stato emergenza”, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della legge 24.2.1992 n. 225. L’area interessata comprende le frazioni/località di _ _ . E’ in corso l’accertamento e la valutazione dei danni, stimati provvisoriamente nel modo seguente: _ _ _ _ __ In attesa di ulteriori opportune determinazioni si richiede, ai sensi dell’art. 15 comma 4 della sopracitata legge 225/92, l’impiego di forze e risorse aggiuntive per l’affrontamento dell’emergenza. Si comunica altresì di aver provveduto, ai sensi dell’art. 15 comma 3 della medesima Legge 225/92, a garantire i primi interventi di soccorso e di assistenza a favore delle popolazioni colpite. li_ _ IL SINDACO

Principali elementi della gestione emergenziali Quali sono le principali attività da garantire in un comune in emergenza ? Manovre di bilancio ove possibile Gestione di interventi in economia Attività di raccordo e coordinamento Censimento dei danni Superamento e riorganizzazione Piani di intervento per la ricostruzione

Priorità gestionali dell’emergenza TECNICO TECNICO Coordina gli interventi tecnici di emergenza (somma urgenza) SINDACO SINDACO Attiva il piano di emergenza Segnala l’emergenza agli altri organi Tiene informata la popolazione Fa deliberare i primi atti urgenti COMANDANTE COMANDANTE Assicura mobilità e sicurezza

Gestire un’emergenza di protezione civile in Comune Il principale obiettivo del sindaco in emergenza è garantire sempre e comunque nelle prime 72 ore, anche in assenza di aiuti sovraordinati, i più importanti ed urgenti interventi di € Rimozione dei pericoli principali o residui. € Prima assistenza alla popolazione colpita.

Il coordinamento e il raccordo politico La performance del sindaco Il sindaco di un comune impegnato in protezione civile non deve mai dimenticare alcuni obiettivi irrinunciabili della gestione emergenziale: € Far girare e convivere le risorse professionali e umane coinvolte nel sistema dei soccorsi. € Incitare la popolazione a tenere alto il morale. € Guidare efficacemente il comune verso il ritorno alla normalità nei servizi cittadini. € Impegnarsi in una intensa attività di management e di comunicazione istituzionale e pubblica.