LA GRANDE GUERRA Alle origini del conflitto

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Transcript della presentazione:

LA GRANDE GUERRA Alle origini del conflitto Virna Fiorenza ed Eleonora Sanfilippo III G, anno scolastico 2015/2016

UN CONTINENTE PERCORSO DA TENSIONI E CONTRASTI

La prima guerra mondiale fu il conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali tra l'estate del 1914 e la fine del 1918. Prese il nome di "Grande Guerra”: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla seconda guerra mondiale. Il conflitto ebbe inizio con la dichiarazione di guerra dell‘Impero austro-ungarico alla Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo, e si concluse oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918.

Gravi perdite Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni caddero sui campi di battaglia; si dovettero registrare anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.

Le cause del conflitto Le cause che portarono allo scoppio della Grande Guerra sono numerose: le mire espansionistiche della Germania e dell’impero austro-ungarico, Stati Uniti e Giappone. La volontà della Francia di riprendersi l’Alsazia e la Lorena, cedute nel 1870 alla Germania. Il desiderio di indipendenza da parte degli stati sottomessi dall’impero austro-ungarico. Il desiderio dell’Italia di completare l’unificazione con Trento e Trieste. La corsa agli armamenti alimentata dall’espansionismo coloniale e dalle rivendicazioni dei vari territori.

LE ALLEANZE Le varie potenze europee erano legate da due alleanze: la triplice alleanza e la triplice intesa. -La triplice alleanza nacque nel 1882 e comprendeva la Germania, l’Austria e l’Italia. -La triplice intesa, stipulata nel 1904, era l’insieme degli accordi tra Francia, Gran Bretagna e Russia.

LA TRIPLICE ALLEANZA La Triplice Alleanza fu un accordo segreto tra Germania, Austria e Italia stipulata nel 20 maggio 1882. Prevedeva l’aiuto in caso di attacchi da parte di altre potenze; ma allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’Italia dichiarò la propria neutralità in base all’articolo che stabiliva l’obbligo di aiuto reciproco solo nel caso di aggressione da parte di due potenze, infatti fu l’Austria la prima a dichiarare guerra

I vari interessi coincidevano per diversi motivi: La rivalità contro la Francia La minaccia rappresentata dalla Russia La diffidenza delle pretese della Gran Bretagna L’Italia in tutto ciò aveva una posizione anomala, non condivideva gli stessi interessi e rivendicava nei confronti dell’Austria (sua alleata) i territori di Trento e Trieste.

TRIPLICE INTESA La Triplice Intesa era il frutto di due accordi: L’intesa Cordiale tra Francia, Gran Bretagna e Russia. L’alleanza che legò i tre stati nacque per difendere i vari interessi delle potenze, sia coloniali che espansionistici.

L’ATTENTATO DI SARAJEVO L’attentato di Sarajevo fu il gesto omicida compiuto dal giovane Gavrilo Princip, contro l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria e sua moglie Sofia. L’attentato avvenne il 28 giugno 1914. L’Austria addossò la responsabilità dell’assassinio alla Serbia e inviò al governo un ultimatum;il mancato rispetto dei termini dell’ultimatum offrirono all’Austria un pretesto per dichiarare guerra alla Serbia nel luglio del 1914.

L’arciduca Francesco Ferdinando

L’Europa entra ufficialmente in guerra La dichiarazione di guerra alla Serbia fu il pretesto che avviò il complesso meccanismo delle alleanze che ben presto furono seguite da numerose dichiarazioni di guerra. L’Europa precipitò in guerra a solo un mese dall’attentato,infatti il conflitto tra Austria e Serbia si trasformò ben presto in una vera e propria guerra tra i maggiori Stati europei e varie aree del mondo.

UNA GUERRA TOTALE La locuzione di guerra totale viene usata per descrivere una guerra in cui gli Stati belligeranti usano le loro risorse allo scopo di distruggere l’abilità di un altro Paese o Nazione. La guerra totale vede anche la mobilitazione di organismi di difesa civile e di propagande,azioni e attività che vengono usate per diffondere un messaggio; nel conflitto vennero coinvolte anche le colonie.

f -Fronte orientale:Germania e Austria contro Russia -Fronte occidentale:Germania contro Francia e Inghilterra -Fronte italiano:Italia contro Austria -Fronte macedone:Italia,Francia,Inghilterra e Russia contro Austria e Germania

I FRONTI FRONTE OCCIDENTALE: Il piano di guerra tedesco prevedeva una conquista immediata contro la Francia,per tale motivo dovette invadere il Belgio per aggirare le fortificazioni francesi. Ma la controffensiva francese segna la prima battuta d'arresto dell'avanzata tedesca. A NORD: si arriva a una seconda battuta dopo le battaglie delle Somme avvenuta il 20-30 settembre ,dell’Ypres (23 ottobre-15 novembre) e Verdun (1916) combattute dai tedeschi da una parte e dai francesi e inglesi dall’altra.

DA GUERRA DI MOVIMENTO A GUERRA DI POSIZIONE

GUERRA DI POSIZIONE I fronti si arrestarono e il conflitto si trasformò in una vera e propria guerra di posizione dove gli eserciti si fronteggiano immobili perché l’equilibrio fra le forze impedisce un avanzamento l’uno dell’altro. L’espressione più conosciuta della guerra di posizione è la trincea.

TESTIMONIANZE ‘Poi il momento tanto temuto:quel macabro sibilo del fischietto degli ufficiali, che ordinava l’assalto alle linee nemiche e che si tramutava in un sinistro suono di morte; tanti cadevano, immediatamente, come mosche, falciati dalle mitragliatrici, altri restavano, feriti, sul terreno, destinati a morire dissanguati, tra atroci sofferenze, senza possibilità di aiuto, perché lo spazio tra le due linee di trincee rappresentava la cosiddetta terra di nessuno, un vero e proprio coacervo di morti, feriti, mutilati, crateri e filo spinato, interdetto a chiunque, anche ai soccorritori.’

GLI EFFETTI DEL CONFLITTO Tutto ciò causò gravissime perdite umane;in pochi mesi morirono quasi 2 milioni di soldati lungo un fronte di appena 400 chilometri!! Nelle fabbriche iniziarono a essere impiegate molte donne e nelle campagne le attività procedevano a stento;per questo motivo iniziò ad essere attuato il razionamento degli alimenti. Si diffuse il mercato nero che permetteva di acquistare quel genere alimentare razionato a prezzi elevati.

L’ITALIA ENTRA IN GUERRA La partecipazione dell'Italia nella prima guerra mondiale ebbe inizio il 24 maggio 1915. Inizialmente il Regno d’Italia si mantenne neutrale e parallelamente iniziarono trattative diplomatiche con entrambe le forze in campo, che si conclusero con la sigla di un patto segreto con le potenze della Triplice Intesa. Le masse popolari erano divise tra interventisti e neutralisti. Il Regno d'Italia abbandonò lo schieramento della Triplice Alleanza e dichiarò guerra all‘Austria il 23 maggio 1915; l'Italia dichiarò poi guerra all‘Impero tedesco il 27 agosto 1916.

I NEUTRALISTI I neutralisti era quello schieramento contrario all’intervento dell’Italia in guerra,essi si suddividevano in: CATTOLICI: ritenevano la guerra un inutile strage,si appellavano alla legge della fratellanza e non volevano andare contro la cattolicissima Austria. Socialisti riformisti: volevano proteggere gli interessi sovranazionali della Seconda Internazionale Socialista,inoltre ritenevano che per rendere impossibile la Guerra i proletari si sarebbero dovuti unire. Giolitti o liberali giolittiani: erano fortemente convinti di poter ottenere i territori di Trento e Trieste per via diplomatica,mantenendo la neutralità.

GLI INTERVENTISTI L’interventismo fu il movimento a favore dell’entrata in guerra, sviluppatosi tra il 1914-1915,tra questi Benito Mussolini. Il movimento, pur rappresentando una minoranza, ebbe parte importante nel determinare lo stato d’animo sempre più diffuso che nel 1915 rese possibile l’entrata in guerra contro la volontà della maggioranza del Parlamento.

I combattimenti erano concentrati nelle Dolomiti dell'Altopiano di Asiago e soprattutto nel Carso lungo le rive del fiume Isonzo. Contemporaneamente alle operazioni belliche,il fronte interno giocò un ruolo fondamentale per il sostegno dello sforzo bellico: gran parte della vita civile e industriale fu completamente riadattata alle esigenze economiche e sociali.

La guerra impose uno sforzo popolare mai visto prima; enormi masse di uomini furono mobilitate sul fronte interno così come sul fronte di battaglia. Dopo una lunga serie di battaglie, la vittoria degli austro-tedeschi nella battaglia di Caporetto dell'ottobre-novembre 1917 fece arretrare il fronte fino alle rive del fiume Piave, dove la resistenza italiana si consolidò; costarono al popolo italiano circa 650.000 caduti e un milione di feriti.

LA FINE DELLA GUERRA Si concluse così,dopo quasi cinque lunghi anni, il conflitto che mobilitò 70 milioni di uomini causandone la morte di quasi 10 milioni. Gli effetti economici,politici e sociali causati dalla guerra durarono molti anni cambiando la storia dei vari Stati europei e determinando il declino del continente.

LE FASI DECISIVE DELLA GUERRA