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Transcript della presentazione:

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Il racconto della chimica Simonetta Klein Il racconto della chimica

Gli aspetti quantitativi delle reazioni Capitolo 14 Gli aspetti quantitativi delle reazioni

Sommario Definizione e nomenclatura delle reazioni chimiche Tipi di reazioni chimiche Determinare i coefficienti stechiometrici Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Definizione e nomenclatura delle reazioni chimiche Le sostanze che compongono la materia sono soggette a continue trasformazioni e possono andare incontro a reazioni chimiche diverse. Una reazione chimica è la trasformazione di una o più sostanze in altre, dovuta alla scissione di legami esistenti nei reagenti e alla formazione di nuovi legami nei prodotti. È importante definire gli aspetti quantitativi di una reazione espressi tramite la stechiometria. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Definizione e nomenclatura delle reazioni chimiche I coefficienti stechiometrici indicano i rapporti molari tra le specie chimiche espresse nell’equazione chimica. Per esempio: 4Fe + 3O2 → 2Fe2O3 Significa che per ogni 4 moli di ferro reagiscono 3 moli di ossigeno per formare 2 moli di triossido ferrico. Il numero di moli di ciascuno dei componenti della reazione è legato agli altri dal rapporto 4 : 3 : 2. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

biossido di carbonio gassoso Definizione e nomenclatura delle reazioni chimiche In un equazione chimica, con opportuni pedici, si rappresentano gli stati fisici dei reagenti e dei prodotti: gas (g), solido (s), liquido (l), soluzione acquosa (aq). ossigeno gassoso acqua liquida CH3OH(l) + 2O2(g) → CO2(g) + 2H2O(l) etanolo liquido biossido di carbonio gassoso S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Definizione e nomenclatura delle reazioni chimiche Nell’equazione chimica, sopra o sotto la freccia si possono indicare le condizioni in cui si svolge la reazione. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Si distinguono vari tipi di reazioni chimiche (che si possono schematizzare tenendo conto che una certa reazione può appartenere a più categorie): di decomposizione, di sintesi, di scambio o di spostamento, di doppio scambio, dissociazione ionica, di ionizzazione, di precipitazione, di ossidoriduzione (o redox), acido-base. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di decomposizione Partono da un solo reagente e hanno come risultato più prodotti. A → B + C Queste reazioni sono favorite dal calore. Un esempio di reazione di decomposizione è quella usata in edilizia per ottenere la calce viva: CaCO3 → CaO + CO2 Δ S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di sintesi Partono da più reagenti e hanno come risultato un solo prodotto. A + B → C Se A e B sono elementi la reazione è detta di formazione. Di seguito, la reazione di formazione dell’ammoniaca: N2 + 3H2 → 2NH3 azoto idrogeno ammoniaca S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di scambio o di spostamento Gli atomi di un elemento neutro A prendono il posto degli atomi di B presenti in un composto BC, liberando l’elemento B. A + BC AC + B → Sono casi particolari di redox come: Zn(s) + 2HCl(aq) ZnCl2(aq) + H2(g) → S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di doppio scambio Due composti AB e CD si scambiano tra loro i rispettivi «partner» producendo AD e BC. AB + CD → AD + CB Rientrano in questa categoria le reazioni di precipitazione dei sali: AgNO3(aq) + NaCl(aq) → AgCl(s) + NaNO3(aq) nitrato d’argento cloruro di sodio cloruro d’argento nitrato di sodio S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di dissociazione ionica Avvengono quando una sostanza ionica si scioglie in acqua o in un altro solvente polare liberando gli ioni di cui è costituita. Per esempio: NaCl(s) Na+(aq) + Cl−(aq) → H2O cloruro di sodio ione sodio ione cloruro S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di ionizzazione Riguardano le sostanze molecolari che reagiscono liberando ioni, come: HCl(g) H+(aq) + Cl−(aq) → H2O acido cloridrico ione idrogeno ione cloruro S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di precipitazione Sono reazioni in cui si forma un prodotto solido da una soluzione liquida o da una miscela di gas. In genere il prodotto solido forma inizialmente una miscela eterogenea per poi depositarsi sul fondo del recipiente. Per esempio: AgNO3(aq) + NaCl(aq) → AgCl(s) + NO3−(aq) + Na+(aq) nitrato d’argento cloruro di sodio cloruro d’argento ione nitrato ione sodio S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Tipi di reazioni chimiche Reazioni di ossidoriduzione (o redox) Sono governate dallo scambio di elettroni fra le specie chimiche che vi partecipano, come: ione magnesio ione cloro Mg + Cl2 Mg2+ + 2Cl− → magnesio cloro Reazioni acido-base C’è uno scambio di ioni H+: AH + B → A− + BH+ S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Determinare i coefficienti stechiometrici Bilanciare un’equazione chimica significa assegnare a ogni specie chimica il giusto coefficiente stechiometrico. Occorre tenere presente la teoria atomica di Dalton: nelle reazioni chimiche gli atomi non si creano né si distruggono e vi partecipano interi. In pratica tutti gli atomi appartenenti ai reagenti dovranno trovarsi nello stesso numero anche nei prodotti. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

?Al(OH)3 + ?H2SO4 → ?Al2(SO4)3 + ?H2O Determinare i coefficienti stechiometrici Regole per bilanciare una reazione ordinaria (non di ossidoriduzione): ?Al(OH)3 + ?H2SO4 → ?Al2(SO4)3 + ?H2O 1. Scrivere correttamente le formule dei reagenti e dei prodotti. Non si può mai intervenire sulle formule chimiche, quindi non si possono modificare gli indici delle formula S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

2Al(OH)3 + ?H2SO4 → Al2(SO4)3 + ?H2O Determinare i coefficienti stechiometrici 2. Iniziare il bilanciamento da un atomo che non sia né idrogeno né ossigeno Scelto un elemento, si contano i suoi atomi nei prodotti e nei reagenti, facendo attenzione agli indici di ogni formula. Si pongono poi i coefficienti davanti alle rispettive formule in modo che a destra e a sinistra della freccia il numero di atomo dell’elemento sia uguale. 2Al(OH)3 + ?H2SO4 → Al2(SO4)3 + ?H2O S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Determinare i coefficienti stechiometrici 3. Bilanciare un altro atomo diverso da idrogeno e ossigeno (se presente) Si segue il procedimento del punto 2. per tutti gli atomi fin quando restano da bilanciare solo H e O. 2Al(OH)3 + 3H2SO4 → Al2(SO4)3 + ?H2O 4. Bilanciare gli atomi di idrogeno indicando il coefficiente dell’acqua 2Al(OH)3 + 3H2SO4 → Al2(SO4)3 + 6H2O S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

2Al(OH)3 + 3H2SO4 → Al2(SO4)3 + 6H2O Determinare i coefficienti stechiometrici 5. Controllare che l’ossigeno sia bilanciato Se l’ossigeno non è bilanciato si ricomincia dal punto 1. 2Al(OH)3 + 3H2SO4 → Al2(SO4)3 + 6H2O 18 atomi di ossigeno OK! S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Se conosciamo le moli di uno dei reagenti o di uno dei prodotti, possiamo calcolare la quantità di tutte le altre sostanze coinvolte nella reazione. Per esempio: 4Fe + 3O2 → 2Fe2O3 ferro ossigeno ossido ferrico Ipotizziamo di avere 1,2 moli di Fe possiamo ricavare sia le moli di ossigeno necessarie per la reazione, sia quelle di ossido ferrico prodotte. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione 4 : 3 = 1,2 moli : x x = 0,9 moli di O2 2 : 1 = 1,2 moli : x x = 0,6 moli di Fe2O3 Ricavate le proporzioni molari, si possono risolvere i problemi di stechiometria. Molti esercizi di base sono relativi al calcolo della massa di un componente della reazione a partire dalla massa nota di un reagente o di un prodotto. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Si indica con c la specie di cui si conosce la massa e con x la specie di cui si desidera ricavarla. numero di moli (mol) = massa (g) massa molare (g/mol) massa = numero di moli · massa molare n molic = massac massa molarec S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Dai coefficienti stechiometrici si ricava: n molic : n molix = coeffc : coeffx n molix · massa molarex = massax Che in una unica espressione diventa: massax : (coeffc · massa molarec) = massax : (coeffc · massa molarec) S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Per la reazione precedente: 4Fe + 3O2 → 2Fe2O3 abbiamo determinato che, se facciamo reagire 1,2 moli di ferro, occorreranno 0,9 moli di ossigeno affinché tutto il ferro reagisca. Queste quantità stanno fra loro nello stesso rapporto espresso dai coefficienti stechiometrici e per questa ragione sono dette quantità stechiometriche. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Esistono casi in cui la quantità di ossigeno è maggiore o minore del valore che è stato calcolato. Il numero di moli di ossigeno è maggiore della quantità stechiometrica: la quantità in più non reagisce e resta tra i prodotti. Si dice che il reagente sovrabbondante è in eccesso, mentre l’altro è in difetto. 2. Il numero di moli di ossigeno è minore della quantità stechiometrica: l’ossigeno reagisce del tutto mentre una certa quantità di ferro non partecipa alla reazione. L’ossigeno è in difetto mentre il ferro è in eccesso. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione In entrambi i casi per calcolare la quantità di prodotto che si forma è necessario eseguire i calcoli a partire dal reagente in difetto. Il reagente in difetto limita la quantità di prodotto che può essere ottenuto da un processo chimico. Per questo è detto reagente limitante di una reazione. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Nella pratica di laboratorio chimico è inevitabile che la quantità di prodotti ottenuta sia talvolta inferiore alla resa teorica. I motivi sono diversi, dalle manipolazioni pratiche alla possibilità che avvengano reazioni secondarie. Si definisce resa teorica Rt di una reazione la quantità di un prodotto calcolata sulla base dei rapporti stechiometrici della reazione. Si definisce resa effettiva Re la quantità di prodotto effettivamente ottenuta. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018

Prevedere gli esiti quantitativi di una reazione Sulla base di tali valori si può calcolare la resa percentuale, definita come rapporto fra resa effettiva e resa teorica moltiplicato per 100. R% = Re Rt · 100 Reazioni che non esauriscono completamente i reagenti e che pertanto non hanno mai una resa del 100% sono dette incomplete. S. Klein, Il racconto della Chimica © Zanichelli editore 2018