Villa e agricoltura di Villa
La villa veneta La villa veneta è una tipologia di residenza patrizia fondata dal patriziato della Repubblica di Venezia e sviluppatasi nelle aree agricole dei Domini di Terraferma tra la fine del XV secolo e il XIX secolo[1]
In questo arco temporale furono realizzate più di cinquemila ville venete, molte delle quali sono ancora conservate e tutelate dall'Istituto Regionale Ville Venete; le zone attualmente interessate dalla presenza di questi edifici sono l'intera Regione Veneto, in particolare la Riviera del Brenta, e alcune pianure del Friuli-Venezia Giulia. Nel XVI secolo, con l'architetto Andrea Palladio, si formò uno specifico tipo di villa veneta, individuato con il nome di villa palladiana: le ville palladiane del Veneto sono state inserite nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO[2].
Il rapporto città-campagna, un elemento stabile e strutturale della politica, della cultura e dell’economia delle città italiane lungo tutto il medioevo e l’età moderna L’espansione della proprietà fondiaria cittadina nel contado (dal Duecento in avanti) La campagna come rifugio, come stereotipo, come ideale (Virgilio, l’Arcadia) Petrarca Boccaccio
Pier de’ Crescenzi, Ruralium commodorum libri
Agostino Gallo
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Andrea Palladio
Vincenzo Scamozzi
Distribuzione territoriale delle ville-fattoria nel territorio trevigiano (1542)
Ville fattoria nel Trevigiano Riga 1 Quartiere del Piave, riga 2 Campagna, riga 3 Mestrina, riga 4 Zosagna, riga 5 Mestre, riga 6 Noale, riga 7 Castelfranco Ultime 5 righe Asolo, Conegliano, Oderzo, Motta, Vittorio Veneto
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Una mappa di Cristoforo Sorte (Provveditori ai Beni inculti)