Effetti sistemici dell'infiammazione

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Transcript della presentazione:

Effetti sistemici dell'infiammazione Produzione di proteine della fase acuta Attivazione della risposta allo stress Leucocitosi Induzione della febbre

Diminuzione di albumina e dei livelli di Ferro RISPOSTA DI FASE ACUTA Il-1 TNF IL-1 TNF IL-6 Diminuzione di albumina e dei livelli di Ferro Aumento di: Fibrinogeno Α1- antitripsina Pentrassine

Proteine della fase acuta Sono prodotte dal fegato La produzione è stimolata dalle citochine Proteina C reattiva SAA, precursore sierico dell’amiloide A SAP, proteina sierica P dell’amiloide Proteine del complemento Fattori della coagulazione

Attività delle proteine della fase acuta Amplificazione della risposta flogistica per aumento delle proteasi plasmatiche Proteina C reattiva, SAA e SAP si legano alla capsula batterica Opsonizzazione Attivazione del complemento

PCR Pentrassina Prodotta dal fegato I livelli sierici sono molto ridotti (5mg/L), aumenta e diminuisce rapidamente (monitoraggio di condizioni in rapida evoluzione monitoraggio del trattamento) Interagisce con la fosfatilcolina della parete dei batteri generando siti che vengono riconosciuti dal sistema del complemento (C1q) Lega detriti necrotici e alcune cellule batteriche favorendone l’eliminazione

L’innalzamento dei livelli di PCR è determinato in: Infezioni batteriche Traumi Decorso post operatorio Infarto del miocardio Infezioni virali gravi Infezioni croniche Artrite Reumatoide e Febbre Reumatica Lupus Eritematoso Sistemico Tumori maligni

VES Dipende dal processo di aggregazione degli eritrociti Il fibrinogeno si lega ai globuli rossi, si formano accumuli di eritrociti che sedimentano più velocemente The RBC's here have stacked together in long chains. This is known as "rouleaux formation" and it happens with increased serum proteins, particularly fibrinogen and globulins. Such long chains of RBC's sediment more readily. This is the mechanism for the sedimentation rate, which increases non-specifically with inflammation and increased "acute phase" serum proteins.

Risposta allo stress Aumentata increzione della surrenale corticale: glucocorticoidi midollare: catecolamine Conseguenze metaboliche: gluconeogenesi e iperglicemia catabolismo delle proteine muscolari lipolisi, chetogenesi e acidosi dispepsia ritenzione idrica e ipertensione Aumento della: frequenza cardiaca e della pressione arteriosa Diminuzione della sudorazione, freddo, anoressia, sonnolenza e malessere probabilmente dovuto all’effetto delle citochine sulle cellule cerebrali

Leucocitosi Mobilizzazione dal circolo e dal midollo Aumento della produzione midollare Neutrofilia nelle infezioni batteriche Eosinofilia nelle allergie e nelle infestazioni Linfocitosi e monocitosi nelle infezioni virali Linfo-Monocitosi nelle infezioni croniche

Febbre Aumento della temperatura corporea (iperpiressia) per alterazione della termoregolazione dovuta all’azione delle citochine proflogistiche

Sindrome infiammatoria sistemica SIRS Gli induttori della risposta infiammatoria sono presenti in circolo Attivano tutte le cellule monocitico-macrofagiche ed endoteliali Acidosi, tumori, Traumi, Dialisi, Ustioni Materiali bioincompatibili Monociti Macrofagi TNF, IL-1, IL-6 SIRS

E’ caratterizzata dalla presenza in circolo di agenti microbici SIRS Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica E’ una risposta infiammatoria sistemica innescata da prodotti di degradazione tissutale Presente in gravi traumi, es. ustioni Sepsi E’ caratterizzata dalla presenza in circolo di agenti microbici Lo shock settico è la manifestazione più grave di una sindrome infiammatoria sistemica causata da agenti microbici

Definizione INFEZIONE: risposta infiammatoria alla presenza di un microrganismo o l’invasione di tessuti normalmente sterili da parte di microrganismi. SEPSI: risposta sistemica all’infezione che risponde ad almeno due dei seguenti requisiti: Temperatura >38˚C o <36˚C Frequenza cardiaca >90 battiti/min Frequenza respiratoria >20 atti/min o PaCO2<32 mmHg Leucociti >12000 o <4000 o forme immature >10% SHOCK SETTICO: sepsi con ipotensione che non risponde ai fluidi con segni di ipoperfusione, oliguria e improvvisa alterazione dello stato mentale.

Strutture microbiche che interagiscono con il sistema immune innato vengono denominate PATHOGEN-ASSOCIATED MOLECULAR PATTERNS- PAMPS. I Gram – agiscono mediante l’LPS Struttura dell’ LPS Struttura della parete dei Gram -

Attivazione della cascata coagulativa La sepsi altera l’equilibrio tra i meccanismi procoagulanti e anticoagulanti Aumento della formazione di coaguli di fibrina nel microcircolo Alterata ossigenazione dei tessuti Danno cellulare.

Patogenesi dello shock LPS e gli altri componenti microbici attivano contemporaneamente più cascate. La combinazione di difetti di contrazione miocardica, alterazione del tono vasale periferico, occlusione del microcircolo inducono ipoperfusione tissutale e inadeguata ossigenazione danno d’organo.

Ruolo della genetica Esiste una individualità estremamente variabile nella clinica della sepsi. Sono state ipotizzate delle variabilità genetiche dei geni codificanti i mediatori endogeni dell’infiammazione. TNF, IL-1, IL-10 e INF-γ Gli studi sulla genetica dei mediatori della risposta infiammatoria risultano utili nell’ individuare i soggetti a rischio di sviluppare un severo quadro clinico e definire il beneficio di una terapia specifica contro i mediatori della sepsi.

Febbre Segno sistemico più caratteristico dell’infiammazione Alterazione funzionale dei neuroni dei centri termoregolatori ipotalamici

Eziologia della febbre Infezioni e infestazioni Processi infiammatori Traumi Necrosi tessutali Malattie immunitarie Emorragie e trombosi Ustioni Tumori Gotta Emolisi intravasale

Temperatura normale:36.8+/-0.4°C mattina 37.2°C pomeriggio 37.7°C Variazione giornaliera 0.5-09

Patogenesi della febbre Il-1, TNF, IL-6, PGE2 stimolano il centro vasomotore che eccita il simpatico inducono l’increzione dell’ormone rilasciante il TSH Rialzo termico per: aumento del metabolismo tramite gli ormoni tiroidei vasocostrizione cutanea tramite il simpatico

PIROGENI ESOGENI endotossine dei batteri Gram-negatici tossine batteriche degli stafilococchi A e B gli attivatori della fagocitosi alcuni virus agenti farmacologici Molecole intracellulari liberate durante la necrosi

Endotossine dei batteri Gram-neg Sono di natura liposaccaridica Scarso potere antigenico Termostabile (100°C) Azione tossica aspecifica: Aumento della temperatura corporea Leucopoiesi Alterazione della funzionalità endocrina Lesioni vascolari e conseguenti disturbi circolatori Alterazione dei processi della coagulazione Importanza della ricerca dei Gram-neg nell’ambiente

Batteri Gram-pos Farmaci VIRUS Staphilococcus aureus Streptococco A e B Inducono fagocitosi Peptide muraminico (MDP) Batteri Gram-pos VIRUS Mixovirus steroidi, antiblastici e alcuni antibiotici, inibitori delle monoamminossidasi, antidepressivi triciclici, amfetamine LSD, ectasy e cocaina Farmaci

I pirogeni esogeni iniettati nel coniglio: richiedono un tempo di latenza per indurre febbre l’iniezione di endotossina batterica è inefficace se presente leucopenia l’inoculazione di siero di un coniglio con febbre induce febbre I pirogeni esogeni agiscono attraverso la liberazione di pirogeni endogeni

l'induzione della febbre Eventi richiesti per l'induzione della febbre Infezioni Mediatori dell’infiammazione Reazioni immunitarie Molecole intracellulari liberate in corso di necrosi Tossine microbiche Endotelio Ipotalamico PGE2 cAMP IL-1 TNF IFN IFNβ IFN IL-6 IL-2 IL-8 Monociti-macrofagi Neutrofili Cheratinociti Endoteliociti Miociti Cellule nervose circolazione Organum Vascolarum Laminae Terminalis (organi vascolari circumventrocolari)

Precoce, termoconservazione L’aumento della temperatura è dovuto: Precoce, termoconservazione Lento, termogenesi

Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide Aumento di T3 e T4 I recettori per gli ormoni tiroidei sono presenti in molti tessuti Attivazione del metabolismo glicidico e lipidico Aumentato consumo di ossigeno Aumentata produzione di ATP Attivazione dei geni delle ATP-asi ioniche (pompa Na/K e pompa Ca) Elevata produzione di ATP calore Termogenine dal tessuto adiposo azione disaccoppiante Enzimi del metabolismo energetico lipolitico Aumentano il consumo di Ossigeno

Alterazioni metaboliche da febbre Ormoni tiroidei aumento del consumo di ossigeno tachicardia (70-90 aumento 8) e tachipnea (16-20) Rapporto frequenza respiratoria e frequenza polso, 1/4 Ormoni surrenalici gluconeogenesi e iperglicemia catabolismo delle proteine muscolari lipolisi, chetogenesi e acidosi dispepsia ritenzione idrica e ipertensione

Alterazioni metaboliche -Aumento processi ossidativi metabolismo basale -Carboidrati iperglicemia -Mobilizzazione acidi grassi dai depositi: chetonemia. chetonuria -Negativizzazione metabolismo proteico -Eliminazione con le urine di azoto e creatinina -Metabolismo idro-salino: oliguria, ritenzione di cloruri, eccessiva eliminazione K e fosfati Apparato circolatorio tachicardia Apparato respiratorio polipnea Apparato digerente anoressia, nausea e vomito Sistema nervoso delirio

Sempre termodispersione Febbre autolimitante nelle infezioni virali Mascherare la febbre significa mascherare un importante indicatore clinico Es efficienza terapia antibiotica Il trattamento della febbre è raccomandato in alcuni gruppi di persone. Bambini piccoli L’aumentato consumo di O2 può aggravare una preesistente patologia cardiaca, cerebrovascolare, respiratoria Sempre termodispersione Trattamento : paracetamolo, ac. Salicilico, FANS, glucocorticoidi