I principi gestaltici di raggruppamento Max Wertheimer e gli studiosi della gestalt sono considerati dei veri e propri pionieri nell’ambito degli studi relativi alla percezione visiva.
Il fenomeno “PHI” E’ il 1912 quando Whertheimer effettuò un esperimento, destinato a diventare famoso, in cui in una camera oscura venivano proiettate, su uno schermo, due luci in rapida sequenza ottenendo come risultato la visione di un unico punto luminoso in movimento. Si trattava appunto del fenomeno “phi” il quale creava l’illusione del movimento attraverso lo scorrimento molto rapido di due stimoli visivi differenti(l’esperimento fu effettuato con due luci, ma lo stesso risultato si poteva ottenere con il rapido scorrimento di due immagini fisse)
Il fenomeno “PHI”
Il fenomeno “PHI”
Il fenomeno “PHI” Abbiamo già precedentemente accennato a come gli studiosi della gestalt sostenevano che fosse la mente a dare una “forma” alle nostre percezioni. Tuttavia a partire dal fenomeno PHI i gestaltisti definirono delle: Operazioni mentali di raggruppamento che operano allo stesso modo in ogni persona e che servono ad ognuno di noi per integrare gli stimoli visivi in una configurazione unitaria .
Il principio di Pregnanza. I principi di raggruppamento sono 4 e derivano da un principio fondamentale: Il principio di pregnanza secondo il quale la mente umana organizza la realtà secondo criteri di ordine, simmetria e regolarità
Il principio di Pregnanza.
Altri principi di raggruppamento Dal principio di pregnanza possiamo poi individuare: Il principio di vicinanza: per il quale tendiamo a raggruppare gli elementi vicini; Il principio di somiglianza: per il quale tendiamo a raggruppare gli elementi simili fra loro; Il principio di chiusura: per cui la nostra vista tende a completare da se le figure con pezzi mancanti; Il principio di continuità: per cui tendiamo a individuare come prioritari gli elementi continui.