Non più solo un tema pungente + ma anche un serio problema di sanità pubblica Spilimbergo, 5 giugno 2019
di chi stiamo parlando Zanzara comune (Culex pipiens p.) ornitofila -rurale Zanzara molesta (Culex p. molestus) mammofila - urbana zanzara tigre (Aedes Albopictus) zanzara giapponese (Aedes Japonicus) zanzara coreana (Aedes Koreicus)
cosa hanno di simile e di diverso 2011 Bellunese 1990 Genova 2015 Carnia
dove si trovano
perché ci interessiamo a loro Fino ad alcuni anni fa era un problema di qualità della vita, poi Dal 2018 anche in FVG ha fatto la sua comparsa in modo massiccio la West Nile Virus
in Veneto in Friuli 2017 2018 7 (55 in italia) 257 casi confermati 12 355 probabili 16 53 donatori e asintomatici 35 708 totali in Friuli 2018 51 casi segnalati dal 3 agosto a ottobre 51 inchieste epidemiologiche 36 prelievi inviati al laboratorio di Trieste 44 sopralluoghi 19 disinfestazioni
distribuzione geografica in AAS5
aree di espansione della West Nile
aree di presenza della West Nile 8-11-2017 14-11-2018
presenza in Europa della West Nile
risultato dal 2019 Figura 1. Province classificate ad alto rischio di trasmissione (AR) (in rosso) per il virus West Nile Figura 2. Province classificate a basso rischio di trasmissione (BR) (in azzurro) per il virus West Nile “Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza, e risposta al virus West Nile 2019 del 05/04/2019”
ma non possiamo dimenticare settembre 2007 un’epidemia di chikungunya ha colpito le provincie italiane di Ravenna, Cesena-Forlì e Rimini. 214 i casi confermati in laboratorio, con data di insorgenza sintomi compresa tra il 15 luglio e il 28 settembre (161casi solo in due paesi limitrofi di Castiglione di Cervia e di Ravenna). settembre 2017, il Ministero della Salute, riferisce di un totale di 282 notifiche (156 confermati e 126 probabili) di casi di chikungunya in Italia. le Regioni più colpite sono state il Lazio, con i Comuni di Anzio, Roma e Latina (242 casi probabili e confermati) e la Regione Calabria con il Comune di Guardavalle Marina (33 casi probabili e confermati).
perché di questo incontro L’emergenza dell’estate 2018 ci insegna che attualmente il fenomeno è inarrestabile Le condizioni climatiche sono sempre più favorevoli allo sviluppo delle zanzare L’ecosistema non ha ancora trovato degli antagonisti naturali L’importanza della prevenzione attualmente quale unico sistema di contenimento del numero di insetti
come ridurre il rischio di diffusione azioni di informazione, per prevenire le punture di zanzare, mirate sia alla popolazione che alle persone più a rischio, quali gli anziani, le persone con disordini immunitari, le persone affette da alcune patologie croniche quali tumori, diabete, ipertensione, malattie renali e le persone sottoposte a trapianto corretta gestione del territorio con azioni di risanamento ambientale, per eliminare i siti in cui le zanzare si riproducono e ridurne la densità, sia in aree pubbliche che private. protezione personale negli ambienti e all’esterno azioni di controllo dei vettori
protezione personale negli ambienti confinati installare zanzariere e condizionatori utilizzo di repellenti ambientali: spirali odorose e diffusori elettrici vestirsi con indumenti in modo adeguato repellenti per uso personale a base di Dietiltoluamide (DEET), Paramatandiolo (PMD o Citrodiol), Icaridina (KBR 3023), Etil-butilacetilaminopropionato (IR3535): lozioni, roll-on, spray , braccialetti, salviette e spugnette , formulazione spalmabile
interventi di risanamento ambientale manutenzione delle aree verdi pubbliche pulizia delle aree abbandonate raccolta dei rifiuti ed eliminazione dei contenitori di piccole dimensioni eliminazione e drenaggio dell’acqua pulizia dei fossati e canali asportazione o chiusura dei recipienti
dove si fa la prevenzione bisogna intervenire nei luoghi dove le zanzare si riproducono:
come si fa prevenzione Interrompendo il ciclo
con quali prodotti Prodotti biocidi e presidi medico chirurgici Formulati autorizzati all’uso specifico Non vanno applicati su culture agrarie/orticole Non devono contenere sostanze classificate come Cancerogene, Mutagene e Tossiche per la riproduzione (CMR) Privilegiare quelli che a parità di efficacia sono meno impattanti sull’ambiente
che tipo di prodotti Biologici Chimici Meccanici / fisici
biologici Bacillus Thuringiensis varietà israelensis (Bti) Specifico per le zanzare Non tossico per altre specie Granulare o in compresse Agisce già dopo 24 ore dall’applicazione Ripetuto ogni settimana Se additivato con Bacillus Sphaericus (Bsph) persiste per 6/8 settimane
chimici Sono regolatori della crescita o IGR (impediscono la metamorfosi o antagonisti della muta) Diflumenzuron Pyriproxyfen Methoprene Buona efficacia e persistenza per 3 / 4 settimane
meccanico / fisico Prodotti di ultima generazione (2 anni circa) Contiene polidimetilsilossano (PMDS) (a base di silicone) Prodotti liquidi o in pastiglie Provoca l’asfissia Efficace per 3 / 4 settimane
tempistica Trattamenti a calendario 3-4 settimane qualora venga impiegato un formulato a base di Pyriproxyfen, Methoprene, Diflubenzuron e/o a base siliconica; 4-6 settimane qualora venga impiegato un formulato contenente Bti + Bsph; 1 settimana nel caso in cui si applichino nei fossati formulati a base di Bti
quanti interventi Circa 6 interventi in una estate (aprile – settembre) Prima fase con Bacillus Bti + Bsph (tre) dimostrano maggiore efficacia contro le larve di zanzare del genere Culex Seconda fase con regolatori della crescita (tre)
trattamenti adulticidi Non sono selettivi Necessitano di attrezzature apposite (limitata potenza, bassa pressione, goccioline grandi) Richiedono attenzioni particolari (animali domestici, attrezzature da giardino e gioco, orti, fontane, ecc.) Si possono eseguire solo in casi particolari da valutare di volta in volta Utilizzati in presenza di casi umani
quali principi attivi