Romanticismo e idealismo

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Transcript della presentazione:

Romanticismo e idealismo Difficoltà di una definizione

temi Contro il razionalismo illuministico Sehnsucht/ senso di struggimento che pervade l’individuo per qualcosa di lontano/indefinito Rivaluta sentimento passioni e fantasia dell’uomo Tensione verso l’infinito, inteso come STREBEN temi

ESALTAZIONE DELLA NATURA CONCEPITO COME UN TUTTO ANINAMATO E VIVENTE L’UOMO guarda alla natura PER IDENTIFICARVISI ESALTAZIONE DELLA NATURA La solitudine caratterizza l’eroe romantico L’amore risulta l’ideale verso il quale tendere L’ARTE è considerata la via privilegiata con cui l’uomo di genio esprime la sua infinità spirituale TEMI

TEMI Amore romantico per la storia In Inghilterra e in Germania si assiste ad una riscoperta del Medioevo e della Grecia classica IL ROMANTICISMO RIVALUTA LINGUA CULTURA E TRADIZIONI POPOLARIPROPRIE di UN POPOLO Acquista valore il concetto di NAZIONE Amore romantico per la storia TEMI

Il confronto con Kant e la questione della cosa in sé Dal Kantismo all’idealismo

Dal Kantismo all’idealismo Tra la fine del 700 e l’inizio dell’800 l’opera di kant fu oggetto di dibattito e discussioni Pensatori come Karl L. Reinhold autore di una Lettera sulla filosofia di Kant (1787) Schulze, Maimon e Beck concentrarono la loro attenzione sulla Critica della Ragion pura Vi individuarono alcune contraddizioni soprattutto nel rapporto fenomeno/noumeno Fu Jacob Sigismund BECK , che animato da uno spirito di fedeltà verso il kantismo, si allontana in realtà da Kant . Rifiutando la cosa in sé B. afferma che la conoscenza si fonda interamente sull’ IO, CHE DEVE ESSERE CONCEPITO COME PRINCIPIO ORIGINARIO Dal Kantismo all’idealismo

Idealismo, maggiore espressione del ROMANTICISMO L’idealismo è QUELLA FILOSOFIA CHE AFFERMA CHE IL FINITO NON ESISTE SE NON COME MANIFESTAZIONE DELL’INFINITO Hegel Il termine viene usato per la prima volta nel Seicento (per indicare la filosofia platonica).Kant parlerà in tale contesto di un “idealismo formale” Idealismo

Il pensiero di Fichte La scelta della filosofia dipende da che uomo si sia, Fichte, Prima introduzione alla dottrina della scienza, 1794

Johann Gottlieb FICHTE Idealismo etico per il primato assegnato all’azione morale oppure Idealismo soggettivo Concepisce la realtà finita, umana e materiale come manifestazione di un principio spirituale infinito soggettivo /L’IO Johann Gottlieb FICHTE

Scrive Fichte: “Il poter pensare liberamente è il carattere che contraddistingue l’intelletto dall’uomo da quello dell’animale” Fichte costruisce il suo sistema filosofico in funzione della libertà, qualcosa per la quale bisogna lottare Fichte

Fichte PRIMO PERIODO SECONDO PERIODO TERZO PERIODO 1791/94 F. è influenzato dal kantismo SECONDO PERIODO 1794/1800 si distacca dal kantismo e lavora alla sua filosofia, da lui chiamata”dottrina della scienza” a cui sono dedicati diversi scritti; in questa fase scrive Fondamento della intera dottrina della Scienza(1794). Nel 1799 viene obbligato a dimettersi dall’Università TERZO PERIODO Fichte si trasferisce a Berlino e frequenta gli ambienti romantici, scrive una piccola riflessione sul rapporto filosofia-vita 1807-1808, Discorsi alla Nazione tedesca. Partecipa alla fondazione dell’Università di Berlino Fichte

Memo Kant L’uomo come soggetto conoscente e la cosa in sè Per Kant vi sono due realtà L’uomo come soggetto conoscente e la cosa in sè Per Kant l’io penso non crea ma ordina secondo le proprie forme a priori la realtà sensibile Concezione criticata da Schultze, Maimon e Beck, che avevano giudicato inammissibile la cosa in sè Memo Kant

FICHTE Se la cosa in sé non esiste L’io è l’unico principio Alla cui attività SOGGETTIVA è dovuta sia la conoscenza della realtà che la produzione della realtà stessa ALLORA L’IO è INFINITO FICHTE

Differenze Kant/FICHTE Per Kant il processo di giustificazione delle categorie è trscendentale/relativo alle condizioni soggettive della conoscenza Per Fichte esiste un IO PURO/spirito soggettivo infinito che non solo conosce MA CREA TUTTA LA REALTA’ Differenze Kant/FICHTE

Per F. la deduzione è IDEALISTICA in quanto spiega la costituzione della realtà a partire dall’IO Le categorie non sono per F. le leggi della conoscenza (come per Kant) Sono le leggi con le quali l’IO nella sua attività pone la realtà Fichte

Fichte elimina la distinzione tra fenomeno e noumeno Kant esclude un’intuizione intellettuale, perché la conoscenza intellettuale NON può essere immediata Fichte identifica l’intuizione intellettuale come ATTIVITA’ PRODUTTRICE DELL’IO Fichte elimina la distinzione tra fenomeno e noumeno Memo: Kant-Fichte

La dottrina della scienza Principio primo : IO /ich IO come principio spirituale di natura soggettiva Io come attività pura del soggetto/non condizionata dall’esperienza L’IO non è posto da altro ma è ATTIVITA’ autocreatrice che pone se stessa L’IO è AUTOCOSCIENZA/consapevolezza che il soggetto ha di se stesso La dottrina della scienza

Tutto ciò che esiste è per l’IO L’io puro è attività infinita L’io in tal modo abbraccia tutta la realtà per questo è LIBERO E INCONDIZIONATO Tutto ciò che esiste è per l’IO L’io puro è attività infinita

IO PURO -NON IO- IO FINITO Io COME ESSENZA DELL’UOMO NELLA SUA ASSOLUTEZZA COME “SPIRITO UMANO” Un non io CHE SI OPPONE ALL’IO FINITO MA CHE APPARTIENE COMUNQUE ALL’IO DA CUI è POSTO Con NON IO F. intende gli oggetti della realtà naturale che per la loro materialità sono distinti dallo SPIRITO ma sono ugualmente posti dallo SPIRITO IO FINITO che è limitato dal non io/ è l’uomo come soggetto individuale dotato di ragione ed esperienza/io EMPIRICOcondizionato dal non io, cioè dalla natura IO PURO -NON IO- IO FINITO

I PRINCIPI DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA Primo: L’IO PONE SE STESSO/principio infinito che pone da sé il proprio essere e le proprie determinazioni SECONDO: L’IO PONE IL NON IO/ l’io non solo pone se stesso ma anche la realtà oggettiva (la natura). Per quanto riguarda la negazione NON non deve essere interpretato come opposto all’IO TERZO: L’op oppone, nell’IO, all’IO divisibile un NON IO divisibile/ nel mondo vi sono una molteplicità di IO individuali che hanno di fronte a sé una molteplicità di oggetti finiti I PRINCIPI DELLA DOTTRINA DELLA SCIENZA

I Discorsi alla nazione tedesca 12 Conferenze tenute a Berlino per esortare i compatrioti ad una rinascita nazionale Contesto storico: 1806 Napoleone, alle porte di Jena, è celebrato come il padrone incontrastato dell’Europa Valori etici, nuova educazione e libertà della coscienza alla base delle conferenze I Discorsi alla nazione tedesca

L’IDENTITà DEL POPOLO TEDESCO Nel progetto fichtiano di educazione nazionale particolare importanza è rivolta al linguaggio quale elemento fondante lo spirito di un popolo Il tema è sviluppato nella IV conferenza (analisi testuale) Focus: la conservazione della propria lingua differenzia il popolo tedesco da altri gruppi di origine germanica e ne plasma lo spirito L’IDENTITà DEL POPOLO TEDESCO

Il diverso destino dei popoli di origine germanica, alcuni rimasti sul suolo “primitivo” altri migranti altrove ha determinato una DIVERSA STORIA LINGUISTICA Esiste una differenza tra i tedeschi e gli altri popoli che dovettero appropriarsi del latino producendo lingue -le lingue romanze- prive della linfa vitale delle origini Solo la parola viva produce una cultura nazionale, capace di unificare un popolo: su questo si basa la superiorità della nazione tedesca Per il suo carattere naturale la lingua, nonostante i cambiamenti subiti nel corso dei secoli, tramanda la mentalità e le tradizioni di un popolo I Discorsi

I caratteri del nazionalismo di Fichte Differenza con il nazionalismo tardo ottocentesco che fa riferimento ad aspetti etnico razziali Importanza attribuita al linguaggio Identità socio-linguistica come fondamento della comune coscienza di un popolo Linguaggio come elemento di identificazione di un popolo I caratteri del nazionalismo di Fichte