Iniziative e prospettive per la lotta all’inquinamento marino e ai rifiuti prodotti dalle navi Dott.ssa Simona Rossi Unità assistenza tecnica Sogesid S.P.A. presso Ministero Dell’ambiente e Della Tutela Del Territorio E Del Mare Direzione generale per i rifiuti e l'inquinamento MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DE MARE
…Marine litter FONTI DEL MARINE LITTER Il marine litter è rappresentato da tutti gli oggetti o dai frammenti che sono stati abbandonati o persi direttamente nelle zone marino-costiere o trasportati in qualche modo da terra attraverso fiumi o effluenti, vento, etc. FONTI DEL MARINE LITTER “FONTI DA TERRA” turismo costiero, errata gestione dei rifiuti urbani, scarichi idrici, acque reflue e piovane, siti industriali, cantieri navali, eventi meteo-marini “FONTI MARINE” trasporti, attività ricreative, pesca e acquacoltura, installazioni offshore o smaltimento illegale dei rifiuti prodotti dalle navi in mare
…Marine litter Il marine litter ha negli ultimi anni assunto un ruolo sempre più centrale tra le pressioni che insistono sugli ecosistemi marini ed una crescente consapevolezza sul fenomeno ha comportato una risposta sempre più estesa a livello internazionale. Marine strategy G7 La direttiva quadro sulla strategia marina 2008/56/CE (Marine Strategy Framework Directive -MSFD) per la gestione integrata dei mari europei, prende in considerazione tutte le problematiche legate alla qualità del mare (biodiversità, inquinamento, pesca, ecc.) in un approccio ecosistemico. viene stabilito l’obiettivo di ridurre le sue quantità entro il 2020 a un livello tale che non determini più sensibili effetti negativi sull’ambente marino. Il tema dei rifiuti marini è entrato nell’agenda del G7 nel 2015 con la Presidenza tedesca, che ha posto tra i propri obiettivi l’avvio di un movimento internazionale per combattere l’inquinamento dei mari causato dai rifiuti, in particolare di quelli derivanti dalla plastica. aaaaaaaaa G7APML - Action Plan to combat Marine Litter : PREVENZIONE DEI RIFIUTI MARINI + RIMOZIONE DEI RIFIUTI GIÀ PRESENTI NELL’AMBIENTE MARINO + AZIONI PER AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEI CITTADINI + RICERCA.
Iniziative IN Ambito internazionale A livello internazionale, il tema del marine litter e dell’inquinamento da plastica sta divenendo oggetto di molteplici iniziative, come ad esempio il gruppo di lavoro ad hoc di esperti su rifiuti marini e microplastiche (AHOEEG) istituito in ambito UNEP, cui è stato affidato il mandato di studiare gli ostacoli che impediscono un’azione efficace per combattere il problema dei rifiuti marini, identificando la gamma di opzioni di risposta nazionali, regionali e internazionali che possono essere messe in campo, valutare i costi e i benefici ambientali
Iniziative IN Ambito internazionale 2016 : Conferenza sul Clima di Marrakech Francia lancia “Stop Plastic Waste” promuovere la riduzione dell'inquinamento di rifiuti di plastica negli oceani e, in particolare, l'eliminazione dei sacchetti di plastica monouso in tutti i paesi L’ITALIA HA ADERITO 2017 : Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) Campagna globale sul marine litter “Clean Seas” porre all’attenzione globale il problema dei rifiuti marini e di ridurre l’impiego di plastiche non recuperabili, mono-uso e delle microplastiche presenti nei prodotti cosmetici e in quelli per l’igiene personale possibile percorso futuro a livello globale L’ITALIA HA ADERITO
Iniziative IN Ambito comunitario A gennaio 2017 la Commissione europea ha presentato la proposta di revisione proposta di Direttiva relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che abroga la direttiva 2000/59/ce e modifica la direttiva 2009/16/ce e la direttiva 2010/65/ue Il 28 maggio 2018 la Commissione europea ha adottato la proposta di Direttiva sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente COM (2018) 340 (cd. “single-use plastic”)
Iniziative IN Ambito NAZIONALE A livello nazionale, la legge di bilancio per il 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha previsto alcune misure in tema di riduzione dell’inquinamento da plastica: dal 1° gennaio 2019, e comunque previa conclusione dell’iter di notifica alla Commissione europea, è vietato commercializzare e produrre sul territorio nazionale i bastoncini per la pulizia delle orecchie che abbiano il supporto in plastica o comunque in materiale non biodegradabile e compostabile ai sensi della norma UNI EN 13432:2002 ed è obbligatorio indicare, sulle confezioni dei medesimi bastoncini, informazioni chiare sul corretto smaltimento dei bastoncini stessi, citando in maniera esplicita il divieto di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi. dal 1° gennaio 2020 sarà vietato mettere in commercio prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche
Legge 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali” Art. 27, c.1 « […] il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentito il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, avvalendosi del Reparto ambientale marino del Corpo delle capitanerie di porto, di cui all'articolo 20 della legge 31 luglio 2002, n. 179, può individuare i porti marittimi dotati di siti idonei nei quali avviare operazioni di raggruppamento e gestione di rifiuti raccolti durante le attività di gestione delle aree marine protette, le attività di pesca o altre attività di turismo subacqueo svolte da associazioni sportive, ambientaliste e culturali, tramite appositi accordi di programma stipulati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, con le associazioni citate, con gli enti gestori delle aree marine protette, con le imprese ittiche e con la capitaneria di porto, l'autorità portuale, se costituita, e il comune territorialmente competenti.»
D.M. 22 febbraio 2016 n. 38 «Direttiva generale per l’indirizzo e lo svolgimento dell’azione amministrativa e la gestione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’anno 2016» prevede quale risultato prioritario per la DG RIN “l’individuazione dei porti marittimi idonei allo scopo di raggruppare e gestire in appositi siti i rifiuti recuperati durante le attività svolte nelle aree marine protette, con il supporto della Direzione generale per la protezione della natura e del mare”. È stata avviata una istruttoria, con la collaborazione della Direzione generale per la protezione della natura e del mare – DG PNM ed il supporto del R.A.M. del Corpo delle Capitanerie di porto, per la selezione di porti idonei, nei quali avviare o proseguire iniziative per la raccolta dei rifiuti dai fondali marini da inserire in appositi ACCORDI DI PROGRAMMA
Savona-Vado Ligure Bergeggi Alla fine di tale istruttoria sono stati selezionati due porti con le seguenti caratteristiche le caratteristiche richieste dal disposto normativo posti in prossimità di aree marine protette Porto Cesareo IN PROSSIMITÀ DI AMP POSSIBILITÀ DI COINVOLGERE C.P. / A.P. POSSIBILITÀ DI COINVOLGERE PESCATORI PROFESSIONISTI, ASSOCIAZIONI SPORTIVE,ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E CULTURALI Savona-Vado Ligure Bergeggi
ENTRAMBI GLI ACCORDI PREVEDO LA COMPILAZIONE DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI DI APPOSITE SCHEDE RIPORTANTI LA QUANTITÀ E LA TIPOLOGIA DEI RIFIUTI ACCIDENTALMENTE PESCATI
Stipulato in data 27 luglio 2017 Accordo di programma per la definizione delle attività di “pulizia dei fondali marini” tra il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Comune di Porto Cesareo, il Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e la Capitaneria di Porto di Gallipoli Stipulato in data 27 luglio 2017 Avviare un sistema integrato di attività di prelievo, raggruppamento e gestione ottimale dei rifiuti provenienti dalla pulizia dei fondali marini, anche attraverso la promozione di azioni informative finalizzate alla più efficace realizzazione di tali attività. Finalità Piano delle attività ATTIVITÀ DI FOMAZIONE AI PESCATORI PROFESSIONISTI/ADDETTI AL TURISMO ALLESTIMENTO AREA DI RACCOLTA ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE AI FRUTORI DELLA AMP Importo finanziato € 100.000,00
Accordo di programma per la definizione delle attività di “pulizia dei fondali marini” tra il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Comune di Porto Cesareo, il Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e la Capitaneria di Porto di Gallipoli ATTIVITÀ DI FOMAZIONE AI PESCATORI PROFESSIONISTI/ADDETTI AL TURISMO ALLESTIMENTO AREA DI RACCOLTA ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE AI FRUTORI DELLA AMP Piano delle attività
Stipulato in data 11 maggio 2018 Accordo di programma per la definizione delle attività di “pulizia dei fondali marini” tra il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Comune di Bergeggi, il l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale e la Capitaneria di Porto di Savona. Stipulato in data 11 maggio 2018 Porre in essere e disciplinare un rapporto di collaborazione per la realizzazione di iniziative volte a sperimentare nel porto di Savona e nell’area marina protetta “Isola di Bergeggi”, la fattibilità di un sistema integrato di prelievo, raggruppamento e gestione dei rifiuti provenienti dei fondali marini e accidentalmente rinvenuti durante le ordinarie attività di pesca, nonché la promozione di azioni di informazione e sensibilizzazione. Finalità Piano delle attività In fase di approvazione Importo finanziato € 100.000,00
per la realizzazione del progetto sperimentale Stipulato ad Aprile 2018 Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale “Tuscany Fishing for Litter - Arcipelago Pulito” tra Regione Toscana Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Legambiente, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale Altri soggetti firmatari Cooperativa UNICOOP FIRENZE Labromare Direzione marittima della Toscana Società REVET CFT società cooperativa di Facchinaggio e Trasporti Sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori sui temi oggetto del Protocollo Diffondere un approccio integrato alla tematica dei rifiuti in mare, con particolare riguardo alla diffusione della cultura della legalità e del consumo sostenibile Diffondere una cultura della legalità contro la pratica diffusa dell’abbandono dei rifiuti Elaborare proposte normative, regolamentari ed organizzative dirette a diffondere il fishing for litter Finalità
DDL salva mare Dott. Carmelina Laguardia MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DE MARE Dott. Carmelina Laguardia Ufficio legislativo Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio