Sergio Tralongo Direttore dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte IL MONITORAGGIO DEGLI UCCELLI RAPACI NEL PARCO NAZIONALE DELL’ASPROMONTE Sergio Tralongo Direttore dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte
Il Parco dell’Aspromonte: un territorio ″da rapaci″ 64.500 ettari, in gran parte montuosi (in prevalenza tra 600 e 1.000 m s.l.m., con la cima più alta a 1.956 m), con alternanza di zone boscate disabitate o quasi e zone rurali o poco antropizzate
Un passato da dimenticare Aspromonte e rapaci Un passato da dimenticare Un presente da vivere Un futuro da scrivere
Monitoraggio: una scelta cosciente Studio condotto insieme a Federparchi cofinanziato da ICCREA Banca Giovani ricercatori locali!
presenza storica in Aspromonte, documentata fino alla fine del XIX secolo 1999: il ritorno… Aquila reale 2015-2016: 3 coppie 2018: 4 coppie
Metodi indiretti Metodi diretti Raccolta dati bibliografici Interviste e valutazioni Metodi diretti Sopralluoghi preliminari, con raccolta dati generali: presenza comportamento riconoscimento individui nidi storici
Difficoltà: Orografia molto complessa, con valli strette e profonde Comportamento molto elusivo
11 Punti di osservazione Copertura: circa 310 kmq Osservazioni sistematiche, e anche in contemporanea, per: individuazione e riconoscimento delle coppie territoriali definizione dei confini dei territori valutazioni sulla struttura di popolazione (composizione coppie ad/subad)
Lettura dell’evoluzione del territorio: abbandono di aree storicamente abitate e coltivate fino a metà del ‘900 (alluvioni e dissesto idrogeologico in genere) recupero aree arbustate e boscate riduzione ambienti aperti
I risultati: 3 coppie sul versante ionico 1 coppia sul versante tirrenico elevata % di individui subadulti nelle coppie home-range ridotti, rispetto ad altre aree (Pollino) areale tutto interno al Parco, in qualche caso anche in Zona A predazione su capre domestiche e inselvatichite
Le limitate dimensioni delle aree di caccia sono probabilmente il fattore limitante più importante
Le indicazioni gestionali: necessità di mantenere il mosaico ambientale (radure=aree di caccia) recupero delle aree aperte rischio-cavi ed elettrodotti controllo delle attività outdoor (torrentismo, ultraleggeri, droni) disturbo ai nidi bracconaggio?
Giuseppe Martino, Antonino Siclari, Sergio Tralongo The Golden Eagle Aquila chrysaetos in the Aspromonte National Park: first surveys on its status and ecology in Paolo Fasce, Laura Fasce, Marco Gustin (eds), 2017 Proceedings of First conference on the Golden Eagle Aquila chrysaetos population in Italy. Population, Trends and Conservation. Avocetta 41 (2), 81-84.
presenza storica in Aspromonte, documentata fino alla fine del XIX secolo XX secolo: ??? Gufo reale presente in Calabria, nel Crotonese estinto in Sicilia specie molto studiata in Italia areale appenninico discontinuo e non del tutto noto
Obiettivi della ricerca Individuazione della distribuzione della specie nel Parco Nazionale dell’Aspromonte Individuazione della distribuzione nelle aree circostanti, fino alla costa (escluse le falesie marine) Individuazione dei fattori di mortalità
Metodi indiretti Metodi diretti Raccolta dati bibliografici Ricerca dati inediti Metodi diretti Indagine su 77 siti, con strumentazione ottica e acustica: Canto spontaneo Playback Osservazione diretta Ricerca tracce e resti alimentari
I risultati: almeno 20 segnalazioni inedite 14 siti di presenza registrata maggiore presenza sotto i 600 m s.l.m. in aree rupestri sedimentarie, con profondi valloni anche in vicinanza di aree urbanizzate habitat principale: praterie mediterranee
Le indicazioni gestionali: tutela delle aree di presenza, fortemente soggette a incendi e pascolo mantenimento delle aree aperte all’interno degli ambienti boscati rischi per bracconaggio e linee elettriche siti di presenza fuori da aree protette o di interesse comunitario
Le prime considerazioni: specie tuttora rara e localizzata, ma in Aspromonte esiste una popolazione vitale specie importante, anche perché ai margini dell’areale di distribuzione nazionale ed europeo indispensabile un approfondimento su altri aspetti legati all’ecologia e alla riproduzione
Eugenio Muscianese, Giuseppe Martino, Antonino Siclari, Manuela Policastrese, Pierpaolo Storino, Giampiero Sammuri, Sergio Tralongo Primi dati sulla distribuzione del Gufo reale Bubo bubo in provincia di Reggio Calabria (Sud Italia) In stampa In stampa
La migrazione dei "veleggiatori"
Il collo di bottiglia Post-nuziale Pre-nuziale
Dal 2010: monitoraggio della migrazione post-nuziale dei rapaci e delle cicogne nel Parco postazioni fisse da (luglio) agosto a ottobre dalle 9 alle 18.30 osservatori esperti e ausiliari Obiettivi: Ampliamento delle conoscenze sull’avifauna individuazione azioni di tutela Prevenzione bracconaggio Valorizzazione della Biodiversità ai fini del turismo naturalistico
180.489 soggetti (rapaci + cicogne) in migrazione I risultati 2011-2017: 180.489 soggetti (rapaci + cicogne) in migrazione media: 25.784/anno I risultati 2017 (72 giornate, 684 ore di osservazione): 14.721 migratori 26 specie, di cui 19 particolarmente protette
4 specie oltre i 1.000 individui 2.250 (15,27%) 8.829 (59,91%) 1.624 (11,43%) 93,69% del totale 1.044 (7,08%)
Nel 2018: monitoraggio della migrazione pre-nuziale dei rapaci e delle cicogne nella ZPS "Costa Viola" (incarico Regione Calabria) una postazione prossima al mare dal 20 marzo al 20 maggio dalle 9 alle 18.30 osservatori esperti e ausiliari
I risultati 2018 (pre-nuziale): 20.446 soggetti in migrazione Falco pecchiaiolo: 17.475 (85,46%)
Monitoraggio: una scelta cosciente raccolta ed elaborazione dei dati pubblicazioni (tecnico-scientifiche e divulgative)
Monitoraggio: una scelta cosciente valorizzazione e crescita dei ricercatori e delle guide del Parco (formazione e specializzazione) presenza e visibilità sul territorio attività educative e formative con il pubblico coinvolgimento del territorio
Monitoraggio: la scelta del Parco Nazionale dell’Aspromonte attività di ricerca in corso
Monitoraggio: la scelta del Parco Nazionale dell’Aspromonte attività di ricerca in corso
dalla ricerca al monitoraggio! Responsabile Servizio Biodiversità EPNA La vera sfida: dalla ricerca al monitoraggio! Autori delle foto: Carmelo Fiore Giuseppe Martino Eugenio Muscianese Angelo Scuderi Sergio Tralongo Grazie a: Antonino Siclari, Responsabile Servizio Biodiversità EPNA