L’articolazione organizzativa delle Asl VINCENZO ANTONELLI 11 novembre 2013
Vincent Van Gogh - L'ospedale di saint-Paul Agenda Vincent Van Gogh - L'ospedale di saint-Paul Executive Summary Scienze Politiche
L’articolazione organizzativa delle Asl Agenda L’articolazione organizzativa delle Asl Executive Summary Scienze Politiche La normativa nazionale attribuisce alla Regione il compito di individuare le articolazioni e le modalità organizzative delle Asl, sulla base dei livelli essenziali di assistenza, individuati dal Piano Sanitario Nazionale e dal Piano Sanitario Regionale. L’assetto organizzativo e le modalità di funzionamento delle aziende sanitarie sono inoltre oggetto di approfondimento specifico ed operativo nell’atto aziendale di diritto privato.
L’ atto aziendale Agenda Executive Summary Scienze Politiche L’atto aziendale di diritto privato è adottato dal Direttore generale e stabilisce l’organizzazione ed il funzionamento dell’Azienda. E’ un atto di autogoverno e non è fonte normativa di natura pubblicistica (Cons. Stato, sez. V, n. 2609/01). I contenuti necessari riproducono disposizioni nazionali o regionali, e comprendono: la disciplina dell’organizzazione e del funzionamento dell’azienda (art. 3, c. 1 bis); l’individuazione delle strutture operative dotate di autonomia gestionale e tecnico professionale (art. 3, c. 1 bis); l’individuazione dei distretti in cui si articola l’Asl (art. 3 quater, c. 1); la disciplina dell’organizzazione dipartimentale di tutte le unità operative la disciplina delle attribuzioni del direttore amministrativo, del direttore sanitario, dei direttori di presidio, di distretto, di dipartimento e dei dirigenti in generale (art. 15 bis c. 1). I contenuti eventuali rientrano nella discrezionalità del DG. 4
Il territorio dell’Asl Agenda Il territorio dell’Asl Executive Summary Scienze Politiche La delimitazione territoriale dell’USL è sempre stata di competenza regionale: La l. n. 833/78, artt. 11, c. 5 e 14. C. 1 nel presupposto del carattere locale del servizio prevedeva ambiti delimitati, sentiti i comuni, in base a gruppi di popolazione di regola compresi tra 50.000 e 200.000 abitanti; Il d. lgs. 502/92 art. 3, c. 5, lett a) aveva imposto la riduzione delle USL, sentite le province interessate, prevedendo per ciascuna un ambito territoriale coincidente di norma con quello della provincia; Il d. lgs. 229/99 lascia piena autonomia alle regioni nell’articolazione del territorio regionale in USL (art. 2,c. 2 sexies, lett. a).
Agenda Gli organi dell’ASL Executive Summary Scienze Politiche Il direttore generale (funzioni di gestione e rappresentanza) Il collegio sindacale (funzioni di controllo e vigilanza sulla gestione) Il collegio di direzione (governo delle attività cliniche) Il modello a cui è informata l’organizzazione dell’ASL è monocratico e tecnocratico (la scelta del DG avviene in base al possesso di requisiti tecnico-professionali) e si contrappone al modello di gestione politico-amministrativa seguito dalla legge n. 833 del 1978.
Gli organi dell’ASL A questa modellistica si contrappone: Agenda Gli organi dell’ASL Executive Summary Scienze Politiche A questa modellistica si contrappone: il collegio di direzione, che è organo parimenti tecnocratico, ma collegiale, composto in modo da garantire la partecipazione di tutte le figure professionali presenti nella azienda; le valutazioni politiche regionali, che restano determinanti nella scelta del DG (il provvedimento regionale di nomina è adottato senza necessità di valutazioni comparative); il bilanciamento degli interessi estranei all’azienda (il rapporto tra il vertice monocratico ed i referenti regionali e degli enti locali).
Il direttore generale Agenda Executive Summary Scienze Politiche è responsabile della gestione complessiva dell’ASL: a lui sono imputati i risultati di gestione, ha i necessari poteri di controllo (sulla corretta ed economica gestione delle risorse, del buon andamento dell’azione amministrativa) adotta ogni atto a rilevanza esterna: salvo quelli che l’atto aziendale non ha attribuito ai dirigenti che coadiuvano il DG o preposti alle strutture operative in cui si articola l’ASL (competenza residuale generale) nomina i responsabili delle strutture operative dell’azienda ha un rapporto eminentemente fiduciario con la regione ha un rapporto di lavoro esclusivo ed un contratto di lavoro autonomo di diritto privato con la regione di durata non inferiore a 3 e non superiore a 5 anni, rinnovabile
Scelta del direttore generale Agenda Scelta del direttore generale Executive Summary Scienze Politiche Il DL 158/2012 ha previsto che la regione provvede alla nomina dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSN, attingendo obbligatoriamente all'elenco regionale di idonei, ovvero agli analoghi elenchi delle altre regioni, costituiti previo avviso pubblico e selezione effettuata da parte di una commissione costituita dalla regione in prevalenza da esperti indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti dalla regione medesima, di cui uno designato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Alla selezione si accede con il possesso di laurea magistrale e di adeguata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel campo delle strutture sanitarie o settennale negli altri settori, nonché di eventuali ulteriori requisiti stabiliti dalla regione. pubblicità della procedura e trasparenza nella valutazione degli aspiranti
Responsabilità del direttore generale Agenda Responsabilità del direttore generale Executive Summary Scienze Politiche al momento della nomina la regione assegna al DG – pur nel rispetto della sua autonomia di gestione – obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi correlati alle risorse disponibili. Trascorsi 18 mesi dalla nomina la regione valuta il loro conseguimento e su tale base procede o meno alla conferma del DG nei successivi 3 mesi, sentiti gli enti locali (ipotesi di non conferma) il DG può essere rimosso con risoluzione del contratto e dichiarazione di decadenza, previo parere degli enti locali, per gravi motivi; grave disavanzo di gestione; violazione di legge o del principio del buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione il DG può essere revocato, su richiesta degli enti locali, per manifesta inattuazione del piano attuativo locale
Valutazione del direttore generale Agenda Valutazione del direttore generale Executive Summary Scienze Politiche Il DL 158/2012 ha previsto che al fine di assicurare una omogeneità nella valutazione, le regioni concordano - in sede di Conferenza delle regioni - criteri e sistemi di valutazione e verifica dell'attività dei direttori generali, sulla base di obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi definiti nel quadro della programmazione regionale, con particolare riferimento all'efficienza, all'efficacia, alla sicurezza, all'ottimizzazione dei servizi sanitari e al rispetto degli equilibri economico-finanziari di bilancio concordati, avvalendosi dei dati e degli elementi forniti anche dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. All'atto della nomina di ciascun direttore generale, esse definiscono e assegnano, aggiornandoli periodicamente, gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi, con riferimento alle relative risorse, ferma restando la piena autonomia gestionale dei direttori stessi (art. 3 bis dlgs 502/1992).
Ineleggibilità del DG Agenda Executive Summary Scienze Politiche Il direttore generale non è eleggibile a membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, dei consigli e assemblee delle regioni e del Parlamento, salvo che le funzioni esercitate non siano cessate almeno centottanta giorni prima della data di scadenza dei periodi di durata dei predetti organi. In ogni caso il direttore generale non è eleggibile nei collegi elettorali nei quali sia ricompreso, in tutto o in parte, il territorio dell'unità sanitaria locale presso la quale abbia esercitato le sue funzioni in un periodo compreso nei sei mesi antecedenti la data di accettazione della candidatura. Il direttore generale che sia stato candidato e non sia stato eletto non può esercitare per un periodo di cinque anni le sue funzioni in unità sanitarie locali comprese, in tutto o in parte, nel collegio elettorale nel cui ambito si sono svolte le elezioni.
Inconferibilità e incompatibilità del DG Agenda Inconferibilità e incompatibilità del DG Executive Summary Scienze Politiche DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2013, n. 39 Inconferibilita‘: la preclusione, permanente o temporanea, a conferire gli incarichi previsti dal decreto legislativo a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni o svolto attività professionali a favore di questi ultimi, a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico. Incompatibilita‘: l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni, tra la permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attività professionali ovvero l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico.
Inconferibilità e incompatibilità del DG Agenda Inconferibilità e incompatibilità del DG Executive Summary Scienze Politiche DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2013, n. 39 Inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione anche per direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali (art. 3) Inconferibilità di incarichi di direzione nelle Aziende sanitarie locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati (2 anni precedenti) (art. 5) Incompatibilità tra le cariche direttive nelle aziende sanitarie locali, le cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati e lo svolgimento di attività professionali (art. 10) L'incompatibilità sussiste altresi' allorché gli incarichi, le cariche e le attività professionali siano assunte o mantenute dal coniuge e dal parente o affine entro il secondo grado.
Inconferibilità e incompatibilità del DG Agenda Inconferibilità e incompatibilità del DG Executive Summary Scienze Politiche Gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali non possono essere conferiti a coloro che (art. 8) nei cinque anni precedenti siano stati candidati in elezioni europee, nazionali, regionali e locali, in collegi elettorali che comprendano il territorio della ASL. nei due anni precedenti abbiano esercitato la funzione di Presidente del Consiglio dei ministri o di Ministro, Viceministro o sottosegretario nel Ministero della salute o in altra amministrazione dello Stato o di amministratore di ente pubblico o ente di diritto privato in controllo pubblico nazionale che svolga funzioni di controllo, vigilanza o finanziamento del servizio sanitario nazionale. nell'anno precedente abbiano esercitato la funzione di parlamentare. nei tre anni precedenti abbiano fatto parte della giunta o del consiglio della regione interessata ovvero abbiano ricoperto la carica di amministratore di ente pubblico o ente di diritto privato in controllo pubblico regionale che svolga funzioni di controllo, vigilanza o finanziamento del servizio sanitario regionale. nei due anni precedenti, abbiano fatto parte della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, il cui territorio e' compreso nel territorio della ASL.
Inconferibilità e incompatibilità del DG Agenda Inconferibilità e incompatibilità del DG Executive Summary Scienze Politiche Incompatibilità tra incarichi di direzione nelle Aziende sanitarie locali e cariche di componenti degli organi di indirizzo politico nelle amministrazioni statali, regionali e locali (art. 14) Gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali sono incompatibili con la carica di Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro, Vice Ministro, sottosegretario di Stato e commissario straordinario del Governo, di amministratore di ente pubblico o ente di diritto privato in controllo pubblico nazionale che svolga funzioni di controllo, vigilanza o finanziamento del servizio sanitario nazionale o di parlamentare. componente della giunta o del consiglio della regione interessata ovvero con la carica di amministratore di ente pubblico o ente di diritto privato in controllo pubblico regionale che svolga funzioni di controllo, vigilanza o finanziamento del servizio sanitario regionale; componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione; presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione, nonché di province, comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di forme associative tra comuni aventi la medesima popolazione della stessa regione.
Natura del direttore generale Agenda Natura del direttore generale Executive Summary Scienze Politiche CORTE COSTITUZIONALE 104/2007 «Il direttore generale di Asl viene qualificato dalle norme come una figura tecnico-professionale che ha il compito di perseguire, nell’adempimento di un’obbligazione di risultato (oggetto di un contratto di lavoro autonomo), gli obiettivi gestionali e operativi definiti dal piano sanitario regionale (a sua volta elaborato in armonia con il piano sanitario nazionale), dagli indirizzi della Giunta, dal provvedimento di nomina e dal contratto di lavoro con l’amministrazione regionale».
Natura del direttore generale Agenda Natura del direttore generale Executive Summary Scienze Politiche CORTE COSTITUZIONALE 34/2010 «I direttori generali non collaborano direttamente al processo di formazione dell’indirizzo politico, ma ne devono garantire l’attuazione. A tal fine, non è però necessaria, da parte del funzionario, la condivisione degli orientamenti politici della persona fisica che riveste la carica politica o la fedeltà personale nei suoi confronti. Si richiede, invece, il rispetto del dovere di neutralità, che impone al funzionario, a prescindere dalle proprie personali convinzioni, la corretta e leale esecuzione delle direttive che provengono dall’organo politico, quale che sia il titolare pro tempore di quest’ultimo».
Decadenza del direttore generale Agenda Decadenza del direttore generale Executive Summary Scienze Politiche CORTE COSTITUZIONALE 104/2007 «l’imparzialità e il buon andamento dell’amministrazione esigono che la posizione del direttore generale sia circondata da garanzie; in particolare, che la decisione dell’organo politico relativa alla cessazione anticipata dall’incarico del direttore generale di Asl rispetti il principio del giusto procedimento. La dipendenza funzionale del dirigente non può diventare dipendenza politica. Il dirigente è sottoposto alle direttive del vertice politico e al suo giudizio, ed in seguito a questo può essere allontanato. Ma non può essere messo in condizioni di precarietà che consentano la decadenza senza la garanzia del giusto procedimento».
Il direttore amministrativo e il direttore sanitario Agenda Il direttore amministrativo e il direttore sanitario Executive Summary Scienze Politiche sono nominati dal DG e collaborano con la direzione generale devono avere meno di 65 anni di età ed una laurea (in discipline giuridiche o economiche il direttore amministrativo, in medicina il direttore sanitario) devono aver svolto per almeno 5 anni una qualificata attività di direzione (tecnico-sanitaria o tecnico-amministrativa) in enti o strutture sanitarie, pubbliche o private, di media o grande dimensione il rapporto di lavoro intercorre con l’ASL ed è sottoposto alla stessa disciplina dettata per quello del DG le cause di risoluzione del contratto sono disciplinate dalla regione sono responsabili, rispettivamente, dei servizi amministrativi e dei servizi sanitari a fini organizzativi ed igienico-sanitari. Il parere del direttore sanitario è obbligatorio sugli atti del DG relativi alle materie di competenza
Gli organi collegiali Agenda Executive Summary Scienze Politiche Il COLLEGIO DI DIREZIONE (DL 158/2012): le regioni prevedono l'istituzione, la composizione, la disciplina delle competenze e i criteri di funzionamento, nonché le relazioni con gli altri organi aziendali la composizione deve garantire la partecipazione di tutte le figure professionali presenti nella azienda concorre al governo delle attività cliniche, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, i programmi di formazione e le soluzioni organizzative per l'attuazione dell'attività libero-professionale intramuraria (quindi non più consulenza ma poteri codecisionali) partecipa alla valutazione interna dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi prefissati è consultato obbligatoriamente dal direttore generale su tutte le questioni attinenti al governo delle attività cliniche
Gli organismi collegiali consultivi Agenda Gli organismi collegiali consultivi Executive Summary Scienze Politiche Il CONSIGLIO DEI SANITARI: è organismo elettivo di rappresentanza del personale sanitario, con maggioranza riservata al personale medico è presieduto dal direttore sanitario dà parere obbligatorio al DG per le attività tecnico-sanitarie, anche sotto il profilo organizzativo e gli investimenti ad esse attinenti, nonché sull’attività di assistenza sanitaria funzioni di consulenza tecnico-sanitaria la regione disciplina elezione, composizione e funzionamento
Agenda Il collegio sindacale Executive Summary Scienze Politiche È l’organo di controllo interno, con funzioni di vigilanza sull’amministrazione sotto il profilo economico (globalmente inteso) e quindi non solo per gli aspetti contabili (sostituisce il collegio dei revisori previsto nelle USL fino al 1982 e poi potenziato dal d. lgs. 502/92). Non può agire direttamente sull’amministrazione (come il collegio sindacale delle società private) ma riferisce: almeno trimestralmente alla regione dei risultati del riscontro eseguito (denunciando irregolarità gravi); almeno semestralmente agli enti locali sull’andamento della ASL.
Il collegio sindacale dura in carica 3 anni Agenda Il collegio sindacale Executive Summary Scienze Politiche dura in carica 3 anni è composto da 5 membri (due designati dalla regione, uno dal ministero del Tesoro, uno dal ministero della salute, uno dalla conferenza dei sindaci) scelti tra gli iscritti al registro dei revisori contabili o tra i funzionari del Tesoro che abbiano esercitato per almeno 3 anni le funzioni di revisori dei conti o di componenti dei collegi sindacali (art.3-ter, comma 3) è nominato con provvedimento del DG (che indica anche la prima seduta nella quale viene scelto il presidente del collegio)
Il collegio sindacale CORTE COSTITUZIONALE 390/2008 Agenda Il collegio sindacale Executive Summary Scienze Politiche CORTE COSTITUZIONALE 390/2008 «L’esigenza di distinzione e autonomia deve riconoscersi in relazione all'organo di controllo amministrativo e contabile della stessa azienda, i cui componenti, a differenza del direttore generale, non sono chiamati ad attuare programmi e a realizzare obiettivi definiti dall'organo politico regionale, ma svolgono, in posizione di neutralità, funzioni attinenti al controllo del rispetto della legge e della regolare tenuta della contabilità. In nessun caso, quindi, per i componenti di simili organi sono ravvisabili quelle particolari esigenze di «coesione» con l'organo politico, le quali possono giustificare, per le sole posizioni dirigenziali apicali di diretta collaborazione, un rapporto fondato sull'intuitus personae».
La struttura aziendale Agenda La struttura aziendale Executive Summary Scienze Politiche Dal punto di vista strutturale il modello organizzativo-tipo dell’Asl, ovvero le strutture attraverso le quali essa provvede all’erogazione dell’assistenza sanitaria sono: dipartimenti di prevenzione; distretti sanitari di base; presidi ospedalieri non costituiti in aziende ospedaliere.
Agenda Il dipartimento Executive Summary Scienze Politiche L’art. 17 del D.lgs. 502 del 1992 ha individuato nell’organizzazione dipartimentale il modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività delle aziende sanitarie. Il dipartimento è una struttura organizzativa interna dell’amministrazione, privo di personalità giuridica, di carattere complesso, in quanto racchiude una pluralità di uffici, organi e attività caratterizzati da un alto grado di omogeneità (il dipartimento può essere definito come una aggregazione di strutture complesse).
Il dipartimento Agenda Executive Summary Scienze Politiche Il dipartimento consiste in un complesso aggregato di unità operative e/o di strutture semplici tra loro interdipendenti che per omogeneità, affinità e/o per complementarietà perseguono finalità comuni pur mantenendo ciascuno di essi una propria autonomia e una propria responsabilità clinico-professionale all’interno di un uniforme modello organizzativo e gestionale. Esso è quindi una struttura organizzativa complessa che non incide sull’autonomia delle singole strutture che ne fanno parte (autonomia tecnico/professionale dei dirigenti responsabili di tali articolazioni e responsabilità clinico-professionale dei dirigenti e dei direttori delle singole strutture). Scopo del Dipartimento è realizzare una coordinata omogeneizzazione gestionale e funzionale delle risorse (umane, finanziarie, strutturali e tecnologiche) affidate al dipartimento e/o alle strutture che lo compongono, finalizzata ad una ottimale utilizzazione di esse.
Il dipartimento Il direttore del Dipartimento: Agenda Il dipartimento Executive Summary Scienze Politiche Il direttore del Dipartimento: è scelto tra i direttori di struttura complessa del Dipartimento stesso predispone ogni anno il piano delle attività e dell’utilizzazione delle risorse disponibili negoziato con la direzione generale nell’ambito della programmazione aziendale è coadiuvato da un comitato di Dipartimento che opera e si compone secondo le regole definiti della legge regionale
I dipartimenti di prevenzione Agenda I dipartimenti di prevenzione Executive Summary Scienze Politiche Sono le strutture tecnico-funzionali attraverso le quali le A.S.L. provvedono all’esercizio delle funzioni in materia di igiene e tutela della salute pubblica. In particolare provvedono alla prevenzione collettiva nella tutela della salute della popolazione e con la quale vengono sostituiti i servizi zonali e multizonali di prevenzione previsti dagli artt. 16, 20, 21 della L. 833/78.
Agenda Distretti e presidi Executive Summary Scienze Politiche L’erogazione delle prestazioni assistenziali – salvo il Dipartimento di prevenzione – è assicurata da: Distretto Presidi ospedalieri Entrambi sono dotati di: Autonomia gestionale e finanziaria Contabilità separata all’interno del bilancio dell’ASL
Il distretto sanitario di base Agenda Il distretto sanitario di base Executive Summary Scienze Politiche Costituisce un’articolazione organizzativo-funzionale dell’A.S.L. cui fanno capo tutti i servizi extraospedalieri (es.: servizi di igiene mentale, attività di ospedalizzazione domiciliare). Eroga, secondo quanto stabilito dalla legge regionale, i servizi di assistenza primaria (medico-generica, pediatrica, guardia medica, specialistica, sociosanitaria). Assicura la continuità assistenziale per aree con popolazione minima di 60.000 ab. (salvo la regione disponga diversamente per le caratteristiche del territorio o alla bassa densità di popolazione).
Il distretto sanitario di base Agenda Il distretto sanitario di base Executive Summary Scienze Politiche Al Distretto è preposto un Direttore scelto dal DG dell’ASL, tra i dirigenti dell’Azienda o tra i medici convenzionati da almeno 10 anni si avvale di un ufficio di coordinamento delle attività distrettuali composto da rappresentanti delle figure professionali operanti nei servizi distrettuali propone, previo parere degli enti locali, un programma delle attività territoriali, che viene approvato dal Direttore generale
Agenda I presidi ospedalieri Executive Summary Scienze Politiche Sono gli ospedali pubblici non costituiti in azienda ospedaliera. In qualità di strutture dell’A.S.L. essi godono di una autonomia molto minore rispetto a quella delle aziende ospedaliere: autonomia a livello direttivo garantita dalla presenza di un dirigente medico, in possesso dell’idoneità nazionale agli incarichi dirigenziali, in qualità di responsabile delle funzioni igienico-organizzative e di un dirigente amministrativo responsabile della gestione amministrativa autonomia economico-finanziaria con la tenuta di una contabilità separata seppure interna al bilancio dell’A.S.L.
Agenda Il patrimonio Executive Summary Scienze Politiche Le Asl dispongono di un proprio patrimonio costituito dai beni: che nell’assetto della l. n. 833/78 facevano parte dei patrimoni dei comuni o delle province con vincolo di destinazione alle USL (si tratta di beni appartenenti ad una pluralità di enti che, prima del 1978, operavano nel settore (enti mutualistici) trasferiti ai comuni ove erano situati con vincolo di destinazione alle USL alla quale era affidata la relativa loro gestione) comunque acquisiti nell’esercizio della propria attività o a seguito di liberalità
Agenda Il patrimonio Executive Summary Scienze Politiche In via di principio si afferma che tali beni sono nella piena disponibilità aziendale “secondo il regime della proprietà privata”, ma poi si introducono importanti eccezioni: sono beni patrimoniali indisponibili (ai sensi dell’art. 830, c. 2 C.C.) quelli utilizzati per il perseguimento dei fini istituzionali gli atti di trasferimento di diritti reali sugli immobili sono subordinati alla previa autorizzazione regionale
Agenda I controlli Executive Summary Scienze Politiche Le ASL sono soggette a vigilanza e controllo della regione secondo le modalità definite dalla legge regionale. Permane il controllo preventivo (non solo di legittimità ma anche di merito) su taluni decisioni aziendali (bilancio di previsione, variazioni di bilancio, conto consuntivo, determinazione della consistenza qualitativa-quantitativa complessiva del personale, programmi pluriennali di spesa, provvedimenti attuativi di contratti e convenzioni) (art. 4, c. 8 della l. n. 412/1991).
Agenda I controlli Executive Summary Scienze Politiche C’è un controllo sugli organi (conferma o rimozione anticipata del DG) Una valutazione sui risultati aziendali - controllo di gestione (col coinvolgimento degli enti locali) Controlli sulla qualità ed appropriatezza del servizio