Archivio e archivi appunti

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Archivio e archivi appunti Giancarlo Petrella

Filippo il Bello, 1309 Che egli veda, esamini, metta in ordine e sistemi negli armadi le lettere, le carte e i privilegi, al fine di conservarli il meglio possibile perché siano il più sicuramente e il più facilmente utilizzabili quando ciò si renderà necessario. E che egli faccia tutto quanto è necessario per conservarli in modo sicuro e per ritrovarli rapidamente

Archivio, luogo della memoria Distruzione archivi = cancellazione memoria storica, identità di un popolo (Art. 9 della Costituzione: patrimonio storico e artistico della Nazione) Documenti scritti su diversi supporti: foglie, legno, metallo, argilla, avorio, papiro, pergamena, carta > smaterializzazione del documento Fondo archivistico 39 docc. su tavolette bronzo (IV-III s. a.C.) del santuario di Locri Tavolette cerate (archivio privato di un banchiere) a Pompei

l Ministero della Difesa della Federazione Russa pubblicherà 28 mila documenti presi come bottino di guerra dopo la sconfitta della Germania nazista e portati nell'Unione Sovietica dopo la Seconda guerra mondiale. La Germania stanzia 2,5 milioni di euro per la digitalizzazione dell'archivio. I documenti desecretati sono stati recuperati sul campo di battaglia. Dopo la guerra, i documenti sono stati raccolti e inviati a Mosca. Nel 1960, il personale dell'archivio li ha classificati e inviati nei depositi per la conservazione.

L’Archivio Ringelblum: composto da documenti scritti tra il 1939 e il 1943 dagli abitanti del ghetto di Varsavia durante l’occupazione nazista (cronache, testimonianze degli abitanti, giornali sotterranei, saggi, diari, foto …). Nel 1942 l'Archivio fu sotterrato in scatole e contenitori di latta. L'Archivio è attualmente conservato presso l'Istituto di storia ebraica di Varsavia. L’UNESCO l’ha dichiarato di interesse universale e inserito nel programma Memoria del mondo, volto a censire e salvaguardare il patrimonio documentario dell'umanità

Archivio di Bad Orolsen Ventisei chilometri di scaffali, oltre trenta milioni di fascicoli, mappe, disegni, grafici, quaderni, liste, effetti personali, fotografie: l’archivio della Shoah

Cos’è un archivio? Insieme di carte Edificio presso cui il materiale è conservato Ufficio che si occupa della conservazione Archeion Tabularium

Evoluzione terminologica Dalle carte del principe alle carte prodotte dall’attività di un ente o persone che raccoglie e conserva i documenti per le proprie finalità pratiche e per la certificazione di diritti Da finalità pratica immediata o ravvicinata nel tempo > documentazione storica (ricerca, memoria storica)

Definizioni dell’archivistica tedesca di inizio ‘800 Archivio = ordinata raccolta di scritture concernenti i privilegi e l’organizzazione di uno Stato Archivio = tesoro di un principe, custodisce gli atti riguardanti la dinastia, i suoi poteri, interessi

1897 società archivisti olandesi: Archivio = totalità dei documenti ricevuti o spediti da un ufficio, amministrazione 1928 (Eugenio Casanova): raccolta ordinata degli atti di un ente o individuo costituitasi durante lo svolgimento della sua attività e conservata per le finalità giuridiche o culturali di quell’ente o individuo

Archivio sedimenta naturalmente, è un tutto organico Non è costituita artificialmente a posteriori Carte originariamente connesse con l’attività del soggetto produttore > vincolo archivistico Prodotto documentario di un’attività pratica, in conseguenza del sedimentarsi della naturale gestione di affari pubblici e privati

Archivio oggi Lodolini (2002): Archivio nasce spontaneamente, quale sedimentazione documentaria di un’attività pratica, amministrativa, giuridica. Costituito da un complesso di documenti legati fra loro reciprocamente da un vincolo originario. In antitesi con la collezione formata a posteriori dal collezionista

Definizione dell’ISAD (International Standard Archival Description): Insieme organico dei documenti archivistici (senza distinzione di tipologia e supporto) formati e accumulati da una persona, famiglia o ente nello svolgimento della propria attività personale o istituzionale

Archivio esplica funzione giuridico-probatoria Nasce per finalità giuridiche-amministrative, non per essere consultati nelle sale di studio Acquisisce rilevanza a fini storici col passare del tempo Finalità giuridica va attenuandosi. Cambio di finalità Necessità implicita di selezionarli (non si può conservare tutto), organizzarli per futura consultazione

Soggetto produttore (persona fisica, ente pubblico o privato) Finalità pratica svolta dal soggetto produttore Legame fra i documenti Sedimentazione naturale

Condizione giuridica degli archivi Extra commercium Beni non venali Appartengono allo Stato, beni inalienabili del demanio pubblico (Codice civile vigente, 1942, articoli 822-823; Codice dei beni culturali e del paesaggio, 2004)

QUASIMODO: VENDUTO ARCHIVIO PRIVATO, DIVISO TRA MESSINA E MODICA CONCLUSA TORMENTATA TRATTATIVA, 'SVENTATA EMIGRAZIONE ALL'ESTERO' Milano, 11 mag 2000. - (Adnkronos) – Resta in Italia l'archivio privato di Salvatore Quasimodo. E' stato acquistato, infatti, dal Comune di Modica e dalla Provincia di Messina, i cui rappresentanti hanno firmato a Milano, nello studio del notaio Adriana Scognamiglio, l'accordo preliminare di vendita con il figlio del premio Nobel per la letteratura, Alessandro Quasimodo. Si e' conclusa cosi' una lunga e tormentata trattativa, iniziata sei anni fa: in un primo momento si era fatta avanti la Regione Sicilia, che pero' poi non ha dato seguito con atti concreti alle prime manifestazioni di interesse; sono arrivate poi le allettanti offerte di importanti universita' straniere (soprattutto americane e giapponesi), ma il figlio del poeta ha preferito prima verificare la possibilita' di un'intesa con qualche ente italiano, che giunta tra non poche difficolta' di ordine burocratica. In base all'atto notarile stipulato, il Comune di Modica (Ragusa) acquistera' per circa 550 milioni di lire importanti cimeli del Nobel, che saranno collocati nel Museo Quasimodo allestito nella casa natale del poeta in via Posterla. Modica si e' aggiudicata tra le altre cose gli arredi dello studio di Quasimodo a Milano, dove ha vissuto per circa trent'anni, la sua quadreria, i certificati di laurea ad honorem conferiti dalle piu' importanti universita' straniere, la toga e il berretto indossati durante una storica seduta all'universita' di Oxford, l'abito indossato per la cerimonia di consegna del Nobel nel 1959 a Stoccolma. La Provincia di Messina per circa 800 milioni di lire ha invece acquistato centinaia di manoscritti inediti del poeta, le bozze delle sue traduzioni di versi stranieri (compresi molti testi greci e latini), le prime edizioni dei suoi libri e soprattutto carteggi con importanti personalita' della cultura italiana ed europea del Novecento. ''Siamo lieti di aver contribuito a far restare nel nostro Paese un patrimonio culturale cosi' importante, in modo da valorizzarlo. Siamo felici inoltre di aver impedito che questo patrimonio emigrasse all'estero'', ha commentato Giuseppe Buzzanca, presidente della Provincia di Messina.

Biblioteca Archivio Fernanda Pivano (Milano, c. Porta Vittoria n. 16) Contenuto del fondo Il fondo comprende la biblioteca e l’archivio personale e di lavoro di Fernanda Pivano. Si tratta di una collezione di materiale edito e inedito composta da circa 40.000 documenti tra monografie, periodici, documenti audio e video, ritagli stampa, manoscritti, corrispondenza, fotografie e documenti personali. Il fondo, oltre a documentare la vita e il percorso professionale di Fernanda Pivano, è un prezioso strumento per lo studio della storia letteraria, culturale e sociale americana e, di riflesso, europea del Novecento, specialmente per il periodo che va dagli anni cinquanta alla fine degli anni settanta. Come spesso accade per i fondi di persona, biblioteca e archivio formano due realtà distinte dal punto di vista delle soluzioni descrittive, ma comunicanti a livelli ben più profondi. La sistemazione organica dei documenti si propone di rendere evidenti le relazioni esistenti tra tutto il materiale raccolto da Fernanda Pivano in oltre cinquant’anni di lavoro. Strumenti di ricerca La biblioteca di Fernanda Pivano è consultabile dal catalogo della biblioteca. L’archivio di Fernanda Pivano è corredato da un elenco provvisorio dei fascicoli ed è in fase di inventariazione.

Ciclo di vita Utilità pratica del documento scema col tempo, fino a venire meno Documenti utili allo svolgimento dell’attività del soggetto produttore Documenti che hanno perso utilità Si passa da una valenza giuridica a una storica Cambiano i fruitori dei documenti (funzionari dell’ente > studiosi)

Tre fasi di vita dell’archivio (archivi vivi/morti; attivi-semiattivi-inattivi): CORRENTE: documenti si riferiscono ad affari in corso, usati di frequenti, devono essere sempre disponibili DEPOSITO: riguardano pratiche esauriti, ma ancora utili per occasionali consultazioni STORICO: documenti non hanno più valore e funzione amministrativa, conservati per interesse documentario/storico, per motivi di studio

Tre fasi 1) archivio si forma naturaliter 2) si sedimenta [si procede alla SELEZIONE: ciò che è destinato alla conservazione permanente / ciò che può essere eliminato] 3) conservazione permanente della documentazione rilevante a fini storici

Distruzione documenti (scarto) La distruzione di archivi cartacei contenenti dati riservati è una attività estremamente delicata e proprio per questo regolamentata da specifiche norme. Troppo spesso infatti vengono rinvenuti nei comuni cassonetti pubblici o nelle isole ecologiche documenti contenenti dati sensibili, che possono entrare in possesso di persone non autorizzate al loro trattamento, le quali potranno riutilizzarli per scopi diversi da quelli per cui sono stati raccolti. Infatti, con sempre maggiore frequenza si sente parlare di "furto di indentità" e di privati ed aziende che si ritrovano ad essere destinatari di proposte specifiche e mirate da parte di proponenti sconosciuti, che non si capisce dove possano aver preso le loro informazioni. Una non corretta distruzione degli archivi riservati contenenti dati sensibili, fatture, progetti, accordi commerciali è in genere la causa di tutto cioÒ. Per questo motivo il titolare di archivi cartacei contenenti dati sensibili e di conseguenza l´azienda o il professionista che li ha erroneamente smaltiti, sono passibili di sanzioni molto pesanti, sia di tipo amministrative che penale .

Tipologie di archivi Patrimonio archivistico ingente e capillarmente diffuso 1874 tutti gli archivi di stato alla dipendenza del Ministero dell’Interno 1975 Ministero dei Beni culturali Archivi che non fanno capo all’amministrazione archivistica italiana (gestione separata): Senato – Camera Presidenza della Repubblica – Corte Costituzionale Presidenza del Consiglio (dal 2004) Ministero Affari esteri – Stati maggiori della Difesa

Archivi notarili distrettuali (in ogni capoluogo di distretto notarile): conservano per 100 anni la documentazione prodotta dai notai cessati dall’esercizio Dopo 100 anni versano gli atti notarili agli Archivi di Stato competenti Legge del 1875: gli atti delle magistrature e delle amministrazioni non più correnti devono essere conservati nell’Archivio del Regno di Roma se prodotti dalle amministrazioni centrali Negli Archivi di Stato del capoluogo di provincia se prodotti dalle amministrazioni statali periferiche

Atti conservati sono pubblici salvo alcune limitazioni per privacy Tutto dipende dalla Direzione generale Archivi del Ministero Beni culturali: Direzione tecnico-amministrativa dell’intero settore Vigilanza su archivi storici statali e su quelli non statali Si avvale di una rete capillare di archivi di stato e Soprintendenze archivistiche

Archivi di Stato Gli Archivi di Stato sono presenti in ogni città capoluogo di provincia, per un totale di 100 sedi. Conservano, in molti casi in edifici di grande rilevanza storica e architettonica, gli archivi delle amministrazioni centrali e periferiche degli Stati preunitari e gli archivi delle amministrazioni periferiche dello Stato unitario, che vi sono versati una volta passati 30 anni dalla conclusione della pratica. Le Sezioni di Archivio di Stato sono presenti in 33 città non capoluoghi di provincia, ove sono conservati rilevanti fondi archivistici relativi alla storia del territorio. 17 sono sedi delle Scuole di Archivistica, Paleografia e Diplomatica

Vi riversano la propria documentazione (dopo opportuno scarto): Prefetture, questure, organi giudiziari, amministrazione finanziaria, uffici del catasto, uffici di leva, archivi di province e comuni, archivi notarili, istituzioni ospedaliere, istituti scolastici, camere di commercio, archivi privati e familiari

Cifre del patrimonio archivistico 1 milione pergamene sciolte 8 milioni di unità archivistiche Numero incalcolabile di documenti sciolti 1.500.000 metri lineari doc. più antico (AS Milano) risale al 721 d.C.

Archivio Centrale dello Stato Istituito come Archivio del Regno nel 1875 assume l’attuale denominazione con la legge del 1953 che sancisce anche la definitiva separazione dall’Archivio di Stato di Roma, col quale aveva fino ad allora condiviso la sede e la direzione. Ha sede nell’attuale Palazzo degli Archivi all’Eur Il trasferimento della documentazione nella nuova sede fu ultimato nel 1960. L’Istituto conserva gli archivi prodotti dagli organi centrali dello Stato a partire dall’Unità d’Italia, archivi di enti pubblici e privati, archivi personali di uomini politici, di personalità del mondo della cultura, di architetti e ingegneri. Conserva inoltre un rilevante patrimonio di archivi fotografici, audiovisivi e in microfilm. Conserva l’originale della Costituzione del 1948 Le fonti conservate, dalla Raccolta ufficiale delle leggi e decreti, ai Verbali della Presidenza del Consiglio dei ministri, dall’Archivio della Real Casa agli Archivi degli organi consultivi e giurisdizionali, dalle Commissioni d’inchiesta agli archivi fascisti, rendono l’Istituto un luogo privilegiato per gli studi di storia contemporanea.

Soprintendenze archivistiche Hanno sede nei capoluoghi di Regione Compito di vigilanza e tutela sugli archivi pubblici e privati (numero indefinito: dalle Regioni-Province-Comuni agli istituti scolastici) Formula la «Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante» (Cod. dei beni cult. 2004): strumento giuridico con cui si riconosce il valore storico di un archivio per la sua tutela

Vantaggi e doveri del proprietario dell’archivio giudicato di importanza storica: Agevolazioni pe restauri ed interventi conservativi Divieto di smembrare, no scarti abusivi, ordinamento e inventariazione secondo norme archivistiche, libera consultazione agli studiosi, divieto di esportazione e vendita

Archivi degli Istituti Storici della Resistenza (archivi prodotti dai Comitati di liberazione nazionale, partiti, movimenti politici e sindacali : fonti di storia contemporanea)

SIUSA Il Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA) si propone come punto di accesso primario per la consultazione e la ricerca del patrimonio archivistico non statale, pubblico e privato, conservato al di fuori degli Archivi di Stato. http://siusa.archivi.beniculturali.it/ In esso sono descritti: i complessi archivistici con le loro articolazioni; i soggetti (enti, persone e famiglie) che hanno prodotto la documentazione nello svolgimento della loro attività; i soggetti che conservano gli archivi; gli strumenti di ricerca e bibliografici utilizzati per la redazione delle descrizioni. Sono inoltre presenti Percorsi Tematici.

Archivi ecclesiastici né pubblici né privati Sotto la giurisdizione del Vaticano Intesa con lo Stato per conservazione e consultazione che appartengono alla Chiesa Archivi parrocchiali (oltre 25.000): fonti storiche fondamentali (censimenti demografici, studi sociali) Archivi diocesani

Archivio Vaticano (1610- papa Paolo V) 85 km lineari, 630 fondi, docc. dal 1198 in poi Aperto alla consultazione 1881 Giovanni Paolo II aperto alla consultazione docc. Segreteria di Stato e docc. del concilio Vaticano II

L'apertura dell'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede, ufficializzata nel 1998 Negli ultimi trent'anni, e in particolare nell'ultimo quindicennio, la storiografia sull'Inquisizione romana si è notevolmente sviluppata, producendo nuovi orientamenti e aprendo nuovi settori di ricerca: Censimento degli archivi inquisitoriali in Italia

Docc. Delle istituzioni ecclesiastiche soppresse è oggi negli Archivi di Stato, fondo Religione, conventi soppressi etc.

Archivi dell’Unione Europea 1977: raccogliere in un unico archivio centrale presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole Documentazione prodotta dagli organismi comunitari, funzionari e politici dell’Unione Nuclei: archivio del Parlamento europeo Consiglio dei ministri Commissioni

Archivi non cartacei Nuove fonti: Tipologie documentarie su altri supporti (fotografia, cinema, audiovisivi, registrazioni sonore) Archivi fotografici (Alinari) Archivi audiovisivi (Guida, 2004): Istituto Luce – Cineteca Nazionale di Roma Archivi televisivi (RAI > teche Rai: catalogazione multimediale di tutto il materiale trasmesso) Archivi della parola Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi (Roma): «raccogliere, conservare e assicurare la fruizione pubblica dei materiali sonori, audiovisivi, multimediali, realizzati con metodi tradizionali o con tecnologie avanzate». Nel 2004 assegnazione dell'obbligo di deposito legale di tutti i beni sonori ed audiovisivi prodotti e distribuiti in Italia

Gestione dell’archivio Fase della formazione Ogni ufficio (periferico o centrale, ente pubblico o privato) registra i documenti in ingresso e in uscita nel registro di protocollo Prova dell’entrata ufficiale di un documento nell’archivio corrente dell’ente Registrazioni sequenziali, ricominciano da 1 a ogni anno solare Due pagine giustapposte (in arrivo – in uscita)

Protocollo registra: Numero progressivo di registrazione Data di arrivo Data apposta sul documento Mittente Regesto Codice di classificazione Nome dell’impiegato che prende in esame la pratica

Classificazione Effettuata sulla base di un codice (titolario o piano di classificazione) Struttura gerarchica: Categorie generali (affari generali, personale, sicurezza … ) > sottocategorie codice che identifica il contenuto del documento e lo collega ad altri ad esso legati, inerenti alla stessa pratica (> vincolo archivistico): si va spontaneamente creando il fascicolo Es. 2019/IV.3.2.1: anno di riferimento/titolo.categoria. sottocategoria. Numerazione progressiva del documento in ordine cronologico (nel fascicolo sedimentano tutti i documenti relativi all’anno 2019)

Archivio di deposito Insieme dei fascicoli per i quali è terminata la trattazione corrente ma ancora consultati occasionalmente Spostati in cantine, altre sedi più periferiche Devono conservare l’ordine originario e facilmente accessibili Prima di spostarlo: elenco di consistenza, indicazione delle serie con estremi cronologici, inventario topografico

Scarto vs. selezione conservativa Codice dei beni c. 2004: nessun versamento può essere ricevuto se non sono state effettuate le operazioni di scarto. Le spese a carico delle amministrazioni versanti Commissioni (rappresentanti del M. b.c e M. Interno) devono vigilare sull’apposita gestioni degli archivi e sul loro versamento e operazioni di scarto Commissione propone i documenti da eliminare sulla base di un elenco ‘piano di conservazione’ (no docc. anteriori al 1900) Proposta inviata alla Direzione Archivi del Ministero b.c. che la autorizza o propone modifiche

Versamento Compromesso tra esigenza di conservazione e preservare ciò che potrà essere fonte storica Scarti arbitrari (dai docc. su argilla come materiale murario ai papiri per bendaggio mummie) Versamento: operazione mediante la quale un ufficio centrale o periferico dello Stato trasferisce periodicamente la propria documentazione non più occorrente al competente archivio di Stato dopo aver effettuato l’operazione di scarto

Obblighi di versamento: Docc. relativi ad affari esauriti da + di 40 anni Liste di leva dopo 70 anni dell’anno di nascita della classe di leva Atti notarili dagli archivi notarili per i notai cessati da 100 anni Possono ricevere in deposito archivi privati di particolare importante Custodie coatte (per garantirne sicurezza e consultazione)

Archivio Storico Costituito dai docc. relativi agli affari esauriti da oltre 40 anni Obbligo di conservazione della propria memoria sia per amministrazioni pubbliche che per enti pubblici e privati (su cui vigilano le Soprintendenze) Non solo conservata Anche: ordinata e inventariata per garantirne la consultabilità pubblica (> problema del RIORDINO)

RIORDINO Ordinamento (o ri-ordinamento): «operazione necessaria per dare un’organizzazione sistematica alle unità archivistiche che compongono l’archivio sulla base di un principio teorico» Quale? Per materia – metodo Peroniano (disarticolazione del vincolo archivistico, raggruppazione arbitraria di docc. diversissimi per ente di provenienza ed epoca, presupposto classificatorio)

Metodo cronologico (data del doc Metodo cronologico (data del doc. è l’elemento che guida il riordinamento. Corretto all’interno di una serie omogenea emanata dallo stesso ente o carteggio. Non può essere applicato a un intero archivio (= al metodo per materia) Metodo alfabetico onomastico (indice di nomi di persona e di luogo; utile per carteggi. No per intero archivio)

Metodo Storico (Francesco Bonaini XIX s.): Principio di ricostruzione dell’ordine originario delle carte Rispecchia la naturale sedimentazione dell’archivio e il suo funzionamento originario. Non piegato all’utilità della ricerca storica R.D. 1875: vietato all’archivista alterare l’ordine originario delle serie dei docc. per farne raccolte speciali e istituire arbitrari ordinamenti Ordinare amministrazione x amministrazione, ufficio x ufficio, notaio x notaio

Indicare: Data topica e cronica Ente produttore Oggetto del doc. (regesto) Destinatario Numero progressivo in testa alla scheda Riaccostare le schede relative alla stessa serie Bussola: strumenti di corredo

Strumenti di corredo Strumenti che descrivono in modo più o meno analitico la struttura e il contenuto dell’archivio e dei suoi fondi Consentono reperimento dei documenti Coevi all’archivio (prodotti dall’ente produttore) o posteriori (da chi l’ha riordinato)

1) Inventario: redatto alla fine del riordinamento, descrive più o meno analiticamente (sintetico/analitico) il fondo o i fondi che lo compongono, i fascicoli e le unità documentarie Comprende un’introduzione storica e indici 2) Elenco sommario redatto al momento del deposito / versamento

3) Guida: comprende la descrizione sommaria di tutti i fondi di un archivio Offre un panorama generale per indirizzare le ricerche Guida generale agli Archivi di Stato italiani (4 voll. 1981-1994) Guida degli Istituti storici della Resistenza Guide tematiche (docc. su un unico tema ma conservati in istituti diversi)

Il Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani descrive in maniera organica e secondo criteri uniformi tutti i fondi archivistici conservati presso l'Archivio centrale delle Stato e gli Archivi di Stato istituiti in ogni capoluogo di provincia - con le eventuali Sezioni dipendenti. Dal 2000 la Guida generale Archivi di Stato (vecchio sito) è consultabile anche on line, sia in formato PDF che attraverso una banca dati che consente diverse modalità di ricerca pur mantenendo la struttura organica in cui erano strutturati i fondi archivistici

I servizi dell’Archivio: conservare, consultare, valorizzare 1794: assemblea nazionale francese vota la legge sulla pubblicità degli archivi Non più segretezza del sovrano, ma bene pubblico a libero accesso > creazione archivi nazionali Proliferazione della documentazione > problema della sua gestione e della sua conservazione Prevenire è meglio che curare! (rallentarne la degradazione facendo attenzioni ai fattori ambientali: umidità, temperatura, luce, organismi patogeni, fattore umano)

Consultazione vs. conservazione Codice Beni c. 2004: l’accesso agli archivi pubblici per finalità di ricerca, studio Problemi: conservazione, tutela, riservatezza Garantire diritto all’accesso della documentazione con il rispetto della vita privata 1996 Garante per la privacy (Codice sulla privacy che riguarda anche i docc. archivistici)

Liberamente consultabili con le eccezioni: quelli di carattere riservato relativi a politica estera o interna dello Stato (consultabili dopo 50 anni) Quelli contenenti dati sensibili (origine etnica, opinioni politiche, convinzioni religiose) … > consultabili dopo 40 anni Quelli contenenti dati sensibili relativi a salute, vita sessuale, rapporti familiari … > consultabili dopo 70 anni

Archivista: mestiere in evoluzione Accesso agli archivi: sale di studio Funzione e ruolo dell’archivista Figura in evoluzione (da custode delle carte del sovrano e dei segreti > gestore di documentazione culturale ed organizzatore di iniziative culturali Deve possedere competenza eterogenea Scuole di Archivistica, diplomatica, paleografia (fondate nell’Ottocento) formano il personale scientifico in servizio presso le amministrazioni archivistiche Valorizzazione del materiale conservato