Carrubba Biagio Prodi nuove proposte. Tremonti proposta indecente. Modica 7 giugno 2006
Il nuovo governo Prodi ha veramente svoltato a sinistra. Le nuove proposte del governo Prodi stanno andando verso un governo di sinistra. Bene ha fatto il ministro Mastella a concedere la grazia a Bompressi e altrettanto bene ha fatto a richiedere l’amnistia per alcuni reati, non per tutti, per alleviare la vita “infernale” di molti carcerati e così alleggerire il soprannumero dei carcerati dentro le carceri italiane che stanno scoppiando perché troppo affollate.
L’ultima amnistia è stata promulgata nel 1990 e quindi è lontana nel tempo. Credo che sia arrivato il tempo di un’altra amnistia promulgata da un governo di sinistra cosicché il nuovo governo si diversifichi dal governo Berlusconi dominato in questo settore da Alleanza Nazionale e dalla Lega sempre contrari ad ogni atto umano verso la gente che “soffre” più di tutti gli altri.
Bene si sta muovendo anche “la ministra” Livia Turco che sta cercando di alleviare il dolore delle partorienti. Buona è stata, anche, la proposta del ministro degli esteri Massimo D’Alema sull’aiuto al popolo palestinese. Dopo un inizio in cui molti ministri hanno parlato in concomitanza con altri ministri dando la sensazione di parlarsi addosso e subito criticati da esponenti della destra, Prodi ha chiesto che ogni ministro deve parlare in sintonia con gli altri.
Oggi Prodi ha riunito tutti i ministri in Umbria per assestare e rodare la nuova squadra e cosi giocare tutti insieme, eliminando qualche voce fuori dal coro. In questo primo mese di governo tutti gli esponenti della destra hanno criticato le proposte del nuovo governo: da Bondi alla Bertolini, che ovviamente criticano perché stanno all’opposizione e sono contrari alla politica di sinistra del nuovo Governo.
Io non ci trovo niente di strano in queste critiche, perchè fanno parte del lavoro dell’opposizione. Tutti ripetono e si augurano che il nuovo governo Prodi duri poco (fino a Natale). Credo sia meglio per loro mettersi il cuore in pace perché il nuovo governo Prodi durerà 5 anni fino alla chiusura regolare della legislatura.
Sono stato felice il 2 giugno quando accanto al Presidente della Repubblica non c’era Berlusconi, ma il pacato Prodi e il ministro D’Alema che hanno giudicato normale e democratica la contromanifestazione della sinistra radicale, togliendo ogni critica degli esponenti di destra.
Invece mi sembra una proposta indecente quella di Tremonti. Infatti, dopo aver voluto un referendum che in caso di vittoria del si, dividerebbe l’Italia in 20 regione tutte diverse e diseguali tra di loro, se ne viene e propone un inciucio tra destra e sinistra. Inciucio che non sarebbe capito né dagli elettori della destra né dagli elettori della sinistra.
Io capisco che Tremonti ha fatto questa proposta perché teme un’ennesima sconfitta per il centro destra e la fortissima destabilizzazione per tutto il centro destra. Già la Lega ha detto che in caso di sconfitta, essa si sente libera e sciolta dalla coalizione di destra, facendo capire che manderà a quel paese il berlusca.
L’Unione ha fatto bene a respingere questa proposta indecente e, quindi, ora è bene fare il referendum; e, dopo in base ai risultati parlare con i voti chiari, si può e si devono discutere in parlamento le modifiche costituzionali necessarie alla Costituzione per adeguarla alla nuova situazione dell’Italia. E questa volta, in caso di sconfitta, la destra non venga a dire che gli italiani non vanno a votare, come se sapesse che chi non va a votare è solo di destra.
Vi sono 20 giorni di tempo nei quali i politici della destra hanno il tempo di convincere i propri elettori ad andare a votare. Noi della sinistra siamo pronti e non ci stanchiamo mai di votare per far vincere la nostra sinistra e sostenere il nuovo governo Prodi, a cui diamo la nostra massima fiducia e siamo sicuri che governerà per il Bene di tutti gli italiani.
Modica 8 giugno 2006 Carrubba Biagio
Un “lettore” per la prima volta legge adesso il testo della poesia con la sua viva voce per aggiungere un altro effetto “multimediale” all’intera composizione poetica