UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Le sostanze preoccupanti per l’ambiente:
Advertisements

La nuova Classificazione dei rifiuti Seminario DPT Politiche Ambientali 30 luglio 2015.
SAL WP10 Bologna – CNAF – 9 Ottobre AGENDA 1.Stato deliverable per il periodo considerato 2.Stato attività descritte nel capitolato tecnico e eventuali.
Il Catasto RDPP Il nuovo sistema d'informazione nel settore della proprietà fondiaria Relatore.
Definizione Gli interferenti endocrini, secondo il regolamento REACH, appartengono alla categoria di sostanze “estremamente preoccupanti” REACH: sai cosa.
Alunni stranieri e valutazione degli apprendimenti Elio Gilberto Bettinelli.
Aumentando la consapevolezza dei cittadini sull'impatto delle loro azioni quotidiane Le nostre abitudini possono avere un impatto decisivo sulla salute.
1 NORME SULLA CONFORMITA’ DELLE SOSTANZE IMPIEGATE TATUAGGI E PIERCING Dr. Mario Esposito Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
Prof. Oronzo Trio (Università del Salento)
Studente Relatore Controrelatore Committente Sara Cervone
Regione Puglia Legge regionale 3 novembre 2016, n
Riunione Senato Accademico
(Codice identificativo progetto: PON03PE_00159_1)
Normativa suolo Prof. Fabio Murena Dipartimento di Ingegneria Chimica
Formando: Antonella Di Spigno
Certificazione ambientale
La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare
ESAMI DI STATO 2016/17 Esame dei candidati DSA\BES
Dott. Giorgio Cipolla Mestre 13 maggio 2017
LABORATORIO DIDATTICO VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
IMPLEMENTAZIONE E CONVALIDA DI UN SOFTWARE PER LA GESTIONE DI PROCESSI E DOCUMENTI DI QUALITÀ IN AMBITO FARMACEUTICO Studente/i Relatore Correlatore Committente.
Accreditamento delle sedi formative
FONTI DEL DIRITTO.
Revisione Aziendale Corso avanzato
Psicologia della Comunicazione 6 CFU – 30 ore Docente Alessandra Tasso
Elaborato/Tesi di Laurea Francesco Saverio Capaldo
TRACCIABILITA’ E SANZIONI
Responsabile Funzione Impianti
Prevenzione e preparazione per il riutilizzo nella gestione dei rifiuti: stato attuale e nuovi sviluppi Andrea Valentini 1.
FONTI DEL DIRITTO.
Piano Lauree Scientifiche
INQUINAMENTO ACUSTICO QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO
UTILIZZO DI SISTEMI MICELLARI PER IL RISANAMENTO DI ACQUE CONTAMINATE
«Valutare il bisogno della persona con disabilità.
LE NORMATIVE SUI RIFIUTI
SETTORI FUNZIONALI La strutturazione dell’ospedale per settori funzionali consente di accorpare per macro-funzioni tutte le aree sanitarie e non sanitarie.
1° Fase: Definizione del campo di applicazione
Gruppo nazionale difesa integrata (GDI)
Aggiornato al D. Lgs. n. 185 del 2016
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
Lezioni di diritto dell’ambiente
ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Sezione di Napoli
Principio di non discriminazione
LABORATORIO METODOLOGICO
D.Lgs n° 150/2012 Attuazione della direttiva 2009/128/CEE “Quadro per l’azione Comunitaria a fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi (nuova definizione.
NUOVO RUOLO DEL R.S.P.P PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
AA ELEMENTI DI TOSSICOLOGIA DEGLI ALIMENTI (CFU 6)
La mission del corso. La mission del corso OBIETTIVO GENERALE DEL PIANO DI AZIONE Il Piano nasce da un articolato percorso e si caratterizza per.
Scuola primaria e secondaria
Ing. Stefania Fulgieri AreaInnovazionedell'Offerta
La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare
SPP SRT - Dipartimento Scienze Neuropsichiatriche
L’ombra lunga delle scelte: Il caso del polistirene espanso
Distribuzione per stato di occupazione
a cura di Alessandro Manetti - Vittorio Batistini
Regolamenti REACH e CLP: Aspetti applicativi ed adempimenti per le PMI
Il Piano Didattico Personalizzato
4. INQUADRAMENTO AUTORIZZATIVO
Sicurezza e Salute sul Lavoro
INDIRIZZI dell’UNIONE EUROPEA nel
FONTI DEL DIRITTO.
‘Il futuro è passato qui’
Sfide dall’economia circolare: l’idoneità di sedimenti portuali dragati e rimediati come substrato per l’agricoltura – Il porgetto LIFE HORTISED Giordani.
per il controllo del rischio chimico
il regolamento REACH Adolfo Buzzoni Corso Operatori AUSL
TecFor - Tecnologia e Formazione
   1. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? 1 Il D. Lgs. 81/2008 □ 2 Il D.Lgs. 626/94 3 Il.
Il ciclo del progetto la definizione dello SdF
L’ORIENTAMENTO STRATEGICO DELLA GESTIONE
IL CONTROLLO DIREZIONALE
Transcript della presentazione:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base  Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea Triennale in:   INGEGNERIA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO TESI DI LAUREA: “Sostanze estremamente preoccupanti, prima definizione di un piano di monitoraggio” RELATORE Prof. Ing. Francesco Pirozzi CANDIDATO Noemi Di Procolo matr. N49000738

Le sostanze chimiche Le sostanze chimiche ed, in particolare, i prodotti di sintesi chimica, sono parte integrante della nostra vita quotidiana, basti pensare che sono componenti primari di materiali plastici, prodotti cosmetici, giocattoli, vernici. Molte di queste, si definisco ESTREMAMENTE PERICOLOSE, essendo nocive per l’uomo e per l’ambiente.

Principi generali in materia di legislazione sostanze chimiche Il tema della gestione delle sostanze chimiche è inserito sia nelle politiche internazionali che europee. Una maggiore conoscenza delle proprietà di pericolo delle sostanze nei prodotti rende possibile una progettazione, un utilizzo e un loro riciclo a fine vita tali da rendere minimi i possibili rischi per la salute umana e per l’ambiente, stimolando le attività di ricerca e sviluppo per l’individuazione di alternative più sicure.

Perché una Nuova regolamentazione sulle sostanze chimiche ? il sistema legislativo permetteva la gestione del rischio solo di una parte delle sostanze in commercio: le cosiddette “nuove sostanze” (notificate dopo il 1981) le sostanze sottoposte a “restrizioni” le sostanze “prioritarie” sottoposte a valutazione per diverse migliaia di sostanze entrate sul mercato prima del 1981(“sostanze esistenti”) mancavano le informazioni di base sulle proprietà tossicologiche, ambientali e fisico-chimiche

La gestione delle sostanze estremamente pericolose L’unione europea, nel 2006 ha rinnovato la normativa inerente alla gestione e all’utilizzo di sostanze chimiche pericolose, con l’adozione del regolamento REACH

Il REACH e le sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) IL REGOLAMENTO REACH: prevede l’individuazione delle sostanze che destano maggiore preoccupazione dal punto di vista ambientale e sanitario (Substances of Very High Concern – SVHC); mira a garantire che i rischi derivanti dall’uso di tali sostanze siano adeguatamente controllati e che tali sostanze siano progressivamente sostituite con alternative meno pericolose.

Quali sono le sostanze SHVC sostanze classificate come cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR), categorie 1A o 1B a norma del regolamento CLP; sostanze identificate come persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB), secondo i criteri dell’allegato XIII del regolamento REACH; sostanze, identificate in base a una valutazione caso per caso, come aventi un livello di preoccupazione equivalente a quelle descritte sopra come ad esempio gli interferenti endocrini (IE);

Identificazione delle SHVC l’identificazione di una sostanza come estremamente preoccupante costituisce il primo passo del processo di autorizzazione ai sensi del regolamento REACH; a seguito dell’identificazione come SVHC, la sostanza é inserita nella “Lista delle sostanze candidate all’autorizzazione (candidate list)”

Le politiche previste dall’unione per la gestione delle sostanze chimiche. La politica in materia di sostanze chimiche si propone di eliminare le sostanze tossiche estremamente preoccupanti in materiale graduale. L’obiettivo, fissato nel 7 programma d’azione dell’Unione in materia di ambiente fino al 2020 ≪Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta≫ (Decisione n.1386/2013/UE), di produrre e utilizzare le sostanze chimiche in modo tale da contenere entro livelli minimi gli effetti negativi significativi delle sostanze sulla salute umana e l’ambiente. Al fine di perseguire gli obiettivi stabiliti l’autorità competente si avvale delle competenze tecniche e scientifiche dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e del CSC (Centro nazionale Sostanze Chimiche)

Definizione campagna di monitoraggio Obiettivo del piano è la predisposizione di linee di indirizzo per la programmazione di un monitoraggio nazionale delle sostanze cosiddette “estremamente preoccupanti” nelle acque superficiali e sotterranee, e l’esecuzione di una campagna di monitoraggio sperimentale focalizzata sulle sostanze più rilevanti per gli usi sul territorio italiano e l’impatto ambientale. Il documento dell’ISPRA, riporta gli esiti del progetto relativamente ai criteri da seguire per la definizione di una campagna di monitoraggio per le SHVC.

Valutazione delle PBT/vPvB Per la valutazione della campagna di monitoraggio sono state prese in considerazione delle sostanze da monitorare, si è data la priorità alle sostanze maggiormente tossiche per l’ambiente e per la salute umana. Nel caso di acque sotterranee e acque superficiali, l’ambiente non risulta adeguatamente protetto dalla valutazione del rischio, in quanto: Le sostanze possono accumularsi anche a grande distanza dalla fonte di inquinamento, in aree incontaminate Gli effetti a lungo termine sono imprevedibili a causa della lunga esposizione e del lungo ciclo vitale di molte specie marine Gli effetti sono irreversibili in quanto un’interruzione dell’immissione della sostanza, non necessariamente si traduce in una riduzione della concentrazione

Standard di qualità ACQUE SUPERFICIALI Per le acque superficiali la Direttiva 2008/105 CE, stabilisce SQA, che si differenziano per ogni singolo comparto ambientale: biota, sedimenti, colonna d’acqua. Per ciascuno di questi si hanno dei limiti massimi da rispettare ACQUE SOTTERRANEE Nel caso di acque sotterranee si devono considerare due criteri Le concentrazioni degli inquinanti in acqua. I valori soglia

Informazioni da riportare per ciascuna sostanza

Risultati per ciascuna sostanza monitorata

Sostanze prese in considerazione Le sostanze prese in considerazione sono tre: Benzyl butyl phthalate (BBP), Dibutyl phthalate (DBP) Dibutyltin dichloride (DBTC).

Benzyl butyl phthalate, Dibutyl phthalate

Dibutyltin dichloride

Finalità del piano di monitoraggio   Il programma di monitoraggio precedentemente definito ha consentito di individuare all’ interno delle acque alcune sostanze considerate pericolose per il territorio nazionale, considerando le quantità teoricamente utilizzate e la possibile presenza nelle acque. La fase successiva, quella dell’analisi non è stata possibile in quanto non c’erano le condizioni organizzative adeguate per il suo svolgimento: numero ridotto di laboratori metodologie di analisi non sono state trasmesse, rendendo impossibile conoscere in dettaglio le loro caratteristiche e il loro livello di accreditamento; mancata definizione degli aspetti logistici per la gestione dei campioni.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE !