TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Viaggiare Camminare in città Camminare in montagna Ascoltare musica Imparare litaliano Cucinare Fare sports Chiacchierare con gli amici Imparare cose nuove.
Advertisements

Author(s) (Name and affiliation) contact(s) / website 28 pts.
Viruses.
Osservare l’esperienza e documentare il cambiamento Alberto Parola Progetto Cortili – Savigliano – 16 gennaio 2005.
SAPERI E COMPETENZE PER UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO ED EFFICACE Monte San Vito 11 maggio 2016 Alessandra Berardi Formatrice CVM.
Laboratorio Valutazione in Promozione della Salute Torino, 18 maggio 2006 Pillola Formativa Costruzione di alleanze per la salute 51° INCONTRO PROGETTO.
1 Il contesto Da circa un decennio, in Italia sono stati attivati molti progetti ed iniziative a livello locale sul tema del casa-scuola - è una questione.
Feldia Loperfido, Pamela Montanaro,Piera Schiavone Scrivoanchio.it : un’esperienza di ricerca-azione per l’apprendimento non formale.
What time does the plane leave? At 12:45 1.
Costruire corsi di formazione blended per insegnanti: riflessioni e proposte per il futuro BEMBICH, C. FATTORINI, R. MAZZOLI, T. CIGOGNINI, E. PAOLETTI,
L’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo.
Agglomerazione, specializzatione e varietà Donato Iacobucci - Università Politecnica delle Marche 1 INCONTRI DI ARTIMINO SULLO SVILUPPO LOCALE Innovazione.
L’intenzionalità, trovando espressione nell’assunzione di modelli di azione volontaria, non si può considerare come qualcosa di insito nell’essere umano,
Conferenza Permanente dei Presidenti di CCLM Siena 8 aprile 2016 Laboratorio 3 Lavoro di gruppo Interprofessionale Daniele Santini e Maria Grazia De Marinis.
I progetti di cooperazione tra FLAG
Corso di pedagogia interculturale
LE ORIGINI DEL PROGETTO
Bruno Losito, Università Roma Tre
Lo sviluppo “dal basso”
Livia Cadei, Rosita deluigi, Jean-pierre pourtois
LETTERATURA ARABA: UN’INTRODUZIONE
(i diritti e le libertà)
UNA DEFINIZIONE DI COMPETENZA
Le competenze relazionali nella professione medica
Report survey Credito Documentario
Jobs and occupations What do they do?
Come promuovere le competenze. Esperienze e prospettive di sviluppo.
PERSONA, TECNOLOGIE E PROFESSIONALITÀ
Laboratorio Fisp Enti locali e istituzioni: poteri e processi
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Health Literacy. Dati, evidenze e ambiti di intervento
Analisi degli studi esistenti sugli indicatori di qualità
Conoscenze, abilità, competenze
VALUTARSI ALL’INTERNO DEL SISTEMA DELLE SCUOLE ASSOCIATE ALLA FISM
Clusters, bundles, lexical sets, priming Visual sets Translation
Adolf Luther Born 1912 in Krefeld, Germany. Died 1990 Krefeld.
*******Più o meno + aggettivo + di *******
I progetti di cooperazione tra FLAG
C’è un’inadeguatezza sempre più ampia
Debate Modulo 1– Didattica Innovativa: Debate. Sant’Angelo dei Lombardi, maggio 2017.
LESVOS settembre 2016.
Otto livelli EQF.
Valutazione e certificazione
Presentazione Servizi Educativi a cura di Angela Dini 13 luglio 2012
Insegnanti e didattiche disciplinari
Area delle competenze trasversali
Service Level The Service Level is defined as the percentage of orders cycles in which inventory is sufficient to cover demands, or.
Area delle competenze trasversali
Non è sufficiente sapere, ma saper fare qualcosa con quello che si sa
Patto autobiografico.
Un approccio innovativo per l’insegnamento
Analisi degli studi esistenti sugli indicatori di qualità
PERSONA, TECNOLOGIE E PROFESSIONALITÀ
Layout titolo Sottotitolo.
International General Certificate of Secondary Education
Analisi degli studi esistenti sugli indicatori di qualità
Dalle prove INVALSI alla didattica
LICEO ECONOMICO-SOCIALE
Funzione centrale della biblioteca
La Mappa dei servizi pubblici per l’impiego
Un approccio innovativo per l’insegnamento
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
Lentini, IISS “Pier Luigi Nervi”, 21 Novembre 2016
TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35]
Transcript della presentazione:

TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] TITLE [CENTURY GOTHIC, 35] A. AUTHORS [CENTURY GOTHIC, 24] Affiliations [Century Gothic, 24] La cooperazione internazionale si apprende? Le ipotesi del formare alla cooperazione internazionale nel terzo millennio[Calibri Bold, 20] INSTRUCTIONS Edit the poster header by adding TITLE, AUTHORS and AFFILIATIONS, slightly decreasing the font size only in case of very long texts. The left hand-side column text can be edited by typing no more than 4600 characters (spaces included). In addition, the dimensions of the column text cannot be changed, thus respecting the grid as in this template. To add your images, please respect the grid cells provided. You can use more than one grid cell to add your image and the related caption. Captions need to include the related credits (e.g. reference/page number or link). Captions can be added just below each image or can be gathered in a single text box. In the latter case, the text box can be placed just like this box of instructions or, alternatively, at the end of the your text in the left hand-side column. [Calibri, 20, 4600 battute] L’importanza del nesso tra cooperazione internazionale e formazione si è reso via a via più evidente nel tempo. Tuttavia, le modalità in cui esso si è concretizzato nei decenni scorsi non sono state sempre e del tutto efficaci, rivelando la complessità di interrelazione fra due mondi caratterizzati da logiche interne specifiche non sempre facilmente adattabili. A rendere più complicato il quadro, hanno concorso quella serie di processi di trasformazione sociale che identifichiamo con la parola globalizzazione. L’approfondirsi dell’interdipendenza a livello planetario così come la sempre maggiore consapevolezza delle sue implicazioni, non solo incidono in ogni ambito della vita sociale, ma impongono un cambio di paradigma nel modo di pensare le relazioni fra popoli e dunque, inevitabilmente, il modo di intendere la cooperazione internazionale. In termini generali, i limiti dell’offerta formativa proveniente dall’ambito formale possono essere individuati nell’eccessiva rigidità e lunghezza dei percorsi offerti, da una certa inclinazione “naturale” ad approcciare le questioni principalmente in termini teorici, o dalla difficoltà tanto concettuale quanto amministrativa di risolvere l’annosa questione se quello relativo alla cooperazione internazionale fosse un ambito di studio a se stante, e dunque da trattare in modo autonomo, o piuttosto un insieme di competenze specifiche da aggiungere ad altre professionalità previamente acquisite. I limiti dell’offerta informale, invece, possono essere messi in relazione alla poca sistematicità/autorevolezza, talvolta all’eccesivo enfasi negli aspetti pratici e la debolezza delle basi teoriche, al problema della certificazione e dunque alla poca spendibilità delle conoscenze acquisite. Negli ultimi anni, gli elementi menzionati hanno messo sul tavolo la necessità urgente di un ripensamento tanto da parte del settore formale come di quello informale dell’offerta formativa nell’ambito della cooperazione internazionale. La questione si intreccia con il tema più ampio ma intimamente legato della formazione alla cittadinanza globale, ovvero un’azione che sviluppi pensiero critico, senso di appartenenza ad una comunità più ampia e un’umanità condivisa e un’attivazione verso un mondo più giusto, sostenibile e pacifico (Unesco, 2015). Il momento è dunque quanto mai proficuo per avvivare un processo di valutazione, di riflessione e di ascolto/dialettica fra il mondo della formazione e quello della cooperazione internazionale che possa offrire gli elementi necessari per pensare ad un rilancio della formazione in questo ambito. Ha senso formare alla cooperazione internazionale in una cornice che stia al di fuori di un’educazione alla cittadinanza globale? Quali adattamenti sono richiesti alla formazione per adeguarsi a un mercato del lavoro in continua evoluzione ma comunque in fase calante negli ultimi anni? Quali alleanze è possibile costruire in questo ambito fra università, centri di formazione e attori della cooperazione internazionale? La sessione intende ragionare attorno a queste domande e tentare delle risposte a partire da una lettura delle esperienze accumulate nei decenni scorsi, così come degli sviluppi più recenti in ambito di formazione sui temi della cooperazione internazionale. L’ipotesi di fondo scommette sulla possibilità che uno spazio di ragionamento congiunto fra i diversi settori e attori che operano dalla parte dell’offerta di formazione, assieme alle controparti dalla parte della domanda, possa essere utile ad individuare strategie innovative, a pensare ambiti di collaborazione e di complementarietà, a costruire percorsi che possano rispondere in modo più efficace e flessibile alle necessità del settore. IMAGE 01 -https://event.unitn.it/cucs2019/it/#home [Calibri, 16] La cooperazione internazionale si apprende? Le ipotesi del formare alla cooperazione internazionale nel terzo millennio[Calibri Bold, 20] [Calibri, 20, 4600 battute] L’importanza del nesso tra cooperazione internazionale e formazione si è reso via a via più evidente nel tempo. Tuttavia, le modalità in cui esso si è concretizzato nei decenni scorsi non sono state sempre e del tutto efficaci, rivelando la complessità di interrelazione fra due mondi caratterizzati da logiche interne specifiche non sempre facilmente adattabili. A rendere più complicato il quadro, hanno concorso quella serie di processi di trasformazione sociale che identifichiamo con la parola globalizzazione. L’approfondirsi dell’interdipendenza a livello planetario così come la sempre maggiore consapevolezza delle sue implicazioni, non solo incidono in ogni ambito della vita sociale,