La psicoanalisi dell’infanzia Liceo T. Gullace Talotta prof La psicoanalisi dell’infanzia Liceo T. Gullace Talotta prof. Stefano Guerra
La psicoanalisi e l’infanzia Freud aveva analizzato Hans per interposta persona. Non gli interessava in sé quanto piuttosto come prova delle sue teorie sullo sviluppo psicosessuale Anna Freud invece si interessa direttamente dell’analisi infantile. I suoi studi contribuiscono anche alla rielaborazione della teoria psicoanalitica generale
Differenze tra analisi infantile e analisi degli adulti Nella psicoanalisi infantile non si tratta tanto di ricostruire a ritroso ciò che ha determinato la deviazione dello sviluppo, quanto di rimetterne in moto il meccanismo. Sebbene anche nei bambini si possa assistere a fenomeni di tipo regressivo, in genere il problema più frequente è l’angoscia che paralizza l’evoluzione.
Anna Freud: contributi teorici analisi non tanto come analisi del profondo, quanto come analisi dei meccanismi di difesa evoluzione temporale dei meccanismi di difesa, più o meno primitivi la psicologia psicoanalitica l’evoluzione del rapporto con l’oggetto e lo sviluppo della relazione con l’ambiente come elementi diagnostici
Anna Freud e l’analisi infantile fase pedagogica preliminare a quella analitica per motivare non è possibile analizzare il transfert mantenimento di una dimensione pedagogica nella funzione ideale dell’analista come educatore sogni, fantasticherie, disegni, ma non gioco, se non come elemento da osservare per la diagnosi
Melanie Klein: alcuni elementi significativi da sottolineare relazioni d’oggetto parziali il Super-Io primitivo e sadico la nevrosi come difesa da una psicosi sottostante posizioni più strutturali che cronologiche
Melanie Klein e l’analisi infantile coraggio di interpretare con chiarezza e precocemente le pulsioni aggressive ed erotiche del bambino tecnica del gioco analisi del transfert, anche (e soprattutto) negativo allentamento dell’angoscia simbolizzazione per liberarsi dall’angoscia ed entrare in relazione fiduciosa con gli oggetti interni e reali (Bion e la funzione alfa della madre)
Donald W. Winnicott lo strutturarsi del Sé nella dipendenza dalle cure della madre- ambiente (good enough) la preoccupazione materna primaria vero Sé e falso Sé lo sguardo della madre gli restituisce l’esistenza lo spazio e gli oggetti transizionali area transizionale: gioco, creatività, sogno l’aggressività contribuisce a costruire la realtà se l’oggetto sopravvive ad essa terapia come capacità di giocare insieme