Il mercato agroalimentare oggi: dai trattati di libero scambio al rischio dazi Grazia Bucarelli – Responsabile Affari Internazionali Bari - Fiera del Levante, 20 settembre 2019
L’UE ha previsto (o sta prevedendo) intese praticamente con tutti i Paesi del globo
Principali tipologie di Accordi WTO – Accordi multilaterali Accordi di Libero Scambio (ALS-FTA) / Accordi di Partenariato Economico (EPA) Accordi di Associazione Accordi di Partenariato, Investimenti e Cooperazione
Gli accordi di libero scambio in vigore o conclusi
Gli accordi di libero scambio in corso di negoziazione
Il «resto del mondo» Accordo Note TPP (Trans Pacific Partnership) Include 11 Paesi del Pacifico (esclusi Usa e Cina). Quasi 500 milioni di persone e 13% dell’economia globale. NAFTA / USMCa Area di Libero Scambio tra Usa Canada e Messico. LAIA Latin American Integration Association. Accordo di associazione che interessa la quasi totalità dei Paesi dell’America Latina e Centrale. Altri … Australia – Cina; Nuova Zelanda – Cina; SADeC (South African Development Community)…
I principali accordi di libero scambio dell’UE Accordo Note Canada (CETA) Accordo economico globale. In vigore dal settembre 2017. Introduce la tutela delle IIGG (oltre 40 prodotti italiani). Nel 2018: +4,2% export AA Italia (+27,1% formaggi e latticini); +4,4% UE28. Giappone (JEFTA) Entrato in vigore il 1° feb 2019. Prevede l’eliminazione dei dazi per vini, carni suine e bovine e formaggi (contingente di 31mila ton per i formaggi freschi). Lista tutela IIGG (oltre 200 dell’UE). Australia e Nuova Zelanda Negoziati aperti nel giugno 2018. Riguardano tutti i settori tranne gli investimenti. Principale obiettivo per l’Italia: eliminare barriere tariffarie e non per il vino. Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) Negoziati aperti nel 1999 e rilanciati nel 2010. Priorità per l’Italia: apertura del mercato brasiliano per il vino (-9% export in valore nel 2018). Interessi difensivi: carni bovine, zucchero, riso, ortofrutta. Euromed Accordo di associazione a sostegno delle economie dei Paesi del Sud Med. Tocca molti prodotti mediterranei «sensibili» per l’agricoltura italiana. (Olio e ortaggi da Tunisia e Marocco).
E’ comunque necessario: Avere accordi bilanciati con mutuo vantaggio (es. per l’accesso dei nostri prodotti eliminando le barriere tariffarie e non tariffarie) Prevedere sempre una valutazione preventiva ed un monitoraggio periodico degli effetti delle concessioni ai Paesi Terzi e clausole di salvaguardia davvero efficaci in caso di turbative di mercato.
E prevedere sempre: Regole comuni di reciprocità Rispetto degli standard europei per la salute e l’ambiente Una puntuale informazione e condivisione con le organizzazioni delle imprese sull’evoluzione del negoziato da parte delle istituzioni
Dal punto di vista della bilancia agroalimentare europea l’apertura sembra aver determinato risultati positivi Commercio agroalimentare dell’UE28 (fonte Eurostat: miliardi di eur) Dal 2008 al 2018: +80% export +39% import