Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative II edizione (2009-2011) La governance del capitale umano: Il middle management CORSISTI:

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Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative II edizione (2009-2011) La governance del capitale umano: Il middle management CORSISTI: Apostolo Daria Farroni Paola Novello Fabiana Milano, 20 maggio 2011

Agenda Ab origine Obiettivi dell’organizzazione scolastica 3 a. Metodologia: Concetti chiave 3 b. Metodologia di lavoro: I “confini” de Il middle management 4. Struttura del Project Work: Attori: Il Dirigente Scolastico Lo staff dirigenziale Il Primo Collaboratore Vicario Le Funzioni Strumentali Le dinamiche organizzative: Finalità Tempi Strumenti 5. Conclusioni 6. Bibliografia-Sitografia 7. Allegati: Mappe concettuali-Tabelle-Normativa 2

come un’organizzazione complessa che Ab origine “Leggere” la scuola come un’organizzazione complessa che “invecchia” debba modificare la propria cultura professionale risponda alle esigenze sociali contemporanee Allegato 1.ppt

Obiettivi dell’Organizzazione scolastica Individuazione di strategie gestionali Ridefinizione della propria Mission Visualizzazione della propria Vision Utilizzo di strumenti validi di progettazione, valutazione e rendicontazione Interpretazione di pratiche manageriali che rendano l’istituzione scolastica smart agile aligned Collocazione di se stessa tra i concetti di management e leadership Consapevolezza di un processo essenzialmente sociale e partecipativo, esteso a tutti gli stakeholder chiave

Metodologia: Concetti chiave Costruzione di identità Mission Rete interistituzionale e interorganizzativa di Stakeholders Strumenti e tecniche di diagnosi del contesto Elaborazione strategica Vision Valori Misurazione della performance Input and output

Metodologia di lavoro: I “confini” del Middle Management Ridefinizione del gruppo di lavoro che collabora con il Dirigente Scolastico, a partire dai vissuti individuali Strutturazione di un idealtipo di Staff dirigenziale Creazione di modelli utili alla definizione dei profili professionali Attribuzione delle competenze (normativa di riferimento) Interconessioni tra le figure di staff Focus sulle dinamiche organizzative

Struttura del Project Work: Attori Il Dirigente Scolastico esercita un ampio ventaglio di competenze di natura : amministrativa negoziale relazionale politica sociale poiché tale figura è istituzionalmente concepita, al contempo, come leader e manager unico che “assicura la gestione unitaria” (art.25, comma 2, D.lgs 30 marzo 2001, n. 165) dell’istituto scolastico in cui opera Allegato 2.ppt

Struttura del Project Work: Attori b) Lo staff dirigenziale si compone di: docenti ai quali possono essere delegati specifici compiti (art. 25, comma 5, D.lgs 30 marzo 2001, n. 165) ovvero collaboratori non specializzati in management delle istituzioni scolastiche o con competenze affini essi debbono affrontare la difficoltà di colmare il gap conoscitivo di natura legislativa, progettuale, organizzativo e gestionale

In una organizzazione complessa e sui generis come la scuola, lo staff dirigenziale si basa su fattori di natura differente fattori culturali in relazione all’esterno: missione, strategia, obiettivi, mezzi e valutazione, accountability in relazione all’interno: linguaggio, concetti comuni, confini e identità di gruppo, natura delle relazioni verticali e orizzontali, elementi di promozione e sanzione; management e leadership efficaci nella condivisione di obiettivi, fasi di organizzazione e gestione, responsabilità all’interno e all’esterno del contesto istituzionale. fattori operativi leadership e management: membership: appartenenza organizzativa, riconoscimento ed identificazione in una comunità professionale“networked” involvement: coinvolgimento e partecipazione alle politiche gestionali commitment: gioco di squadra, affidamento, affidabilità, fiducia ed alleanza empowerment: potenziamento, sviluppo armonico delle competenze individuali e delle potenzialità dell’organizzazione; coordinamento e valorizzazione delle risorse umane come scambio continuo, comunicazione efficace, elaborazione dei dati raccolti sugli aspetti della realtà scolastica (alunni, docenti, metodi, contatti, progetti, ecc.) “convergenza guidata degli scopi comuni”, “visione dell’avanzamento di tutte le azioni dei soggetti operativi” (a. armone, R. Visocchi, Le responsabilità del Dirigente Scolastico, Carocci Faber, 2005); project management come una modalità efficace ed efficiente di gestione, attraverso processi strategici, funzionali e manageriali; utilizzo funzionale delle tecnologie. fattori normativi normativa/indicazioni/circolari ministeriali nazionali; normativa/ circolari regionali; circolari territoriali.