DAI SEGNALI DEBOLI AL VANTAGGIO COMPETITIVO 3 C DAI SEGNALI DEBOLI AL VANTAGGIO COMPETITIVO di Agostino La Bella
Sommario Introduzione I segnali deboli Immaginazione e strategia, ovvero: il valore della pianificazione strategica C3: Creare la Capacità di Cambiare Organizzazione e apprendimento Conclusione
Tecnologia C Prestazioni di prodotto/processo Tecnologia B Tecnologia A Investimenti e tempo
Segnali deboli Significato incerto Elevato rumore Frammentarietà Dinamica Natura ciclica Forma spesso qualitativa
Immaginazione e conoscenza L’immaginazione è stata considerata fondamentale per l’interpretazione dei dati empirici fin dal XVIII secolo. L’immaginazione è uno dei principali stimoli del progresso e dell’evoluzione. La letteratura sulle “strategie” fa continui, anche se spesso confusi, riferimenti all’importanza della sintesi creativa.
Dalla strategia militare…… La strategia e’ l’arte di impiegare i combattimenti per raggiungere gli scopi della guerra (Karl von Klausewitz) La strategia studia le leggi di insieme della guerra. L’idea che un successo strategico sia determinato dalla semplice sommatoria di successi tattici e’ errata……(Mao)
…..a quella “corporate” La strategia consiste nella determinazione degli obiettivi di lungo periodo, nell’attuazione delle linee di condotta e nell’allocazione delle risorse necessarie alla loro realizzazione (Alfred Chandler) La strategia competitiva (business strategy) persegue il raggiungimento di un vantaggio sostenibile nel tempo in un mercato circoscritto. La strategia aziendale (corporate strategy) persegue la creazione di valore attraverso la configurazione ed il coordinamento delle sue attività multimercato (Michael E. Porter)
A volte confondiamo…… Strategia Gestione strategica Pianificazione strategica
Il valore della pianificazione strategica Rito o strumento efficace? Il cuore del processo è una serie di riunioni Questioni strategiche si mischiano con problemi finanziari di breve periodo Sacerdoti e stregoni Ripensare gli scopi: Rafforzare la comprensione del business e dell’ambiente Costruire menti preparate Accrescere la capacità innovativa
Immaginazione strategica Livello di incertezza Pianificazione tattica, esperimenti Immaginazione strategica alto Pianificazione strategica Procedure operative basso presente futuro tempo
Pressione disgregante Esigenze contrapposte Tensione emotiva Gap
La risposta C3 Pressione disgregante Esigenze contrapposte Tensione emotiva Gap Tensione creativa Risposta Azione La risposta C3
Creare la Capacità di Cambiare Fattori organizzativi abilitanti C3 Apprendimento e base di conoscenza
I tre livelli di cambiamento Azioni dirette dell’azienda Aggiustamenti per migliorare le pratiche correnti Modifica dei comportamenti (“Chi ha detto che gli elefanti non sanno ballare?”)
Fattori abilitanti Obiettivi condivisibili (capire e accettare) Adeguati sistemi di rinforzo (equilibrio tra incentivi e motivazioni intrinseche) Modelli di ruolo e identificazione di gruppo Leadership continuata Attività autonome e non ufficiali
E2 E: indicatore relativo ai fattori abilitanti E2 > E1 Creatività dell’organizzazione E1 Knowledge base
Decostruzione, ovvero: potare le organizzazioni La gerarchia si autoalimenta Sforzo continuo verso L’appiattimento gerarchico L’eliminazione di funzioni e strutture inutili La semplificazione dei controlli ridondanti L’avvicinamento dei decisori alle operazioni
Bilanciare profondità ed integrazione Tutte le organizzazioni contengono diverse comunità Valorizzare le differenze che prevengono il “cultural lock-in” Sfidare i modelli mentali Gestire e condividere la conoscenza Mantenere il giusto livello di tensione competitiva Attenzione alle aree di interfaccia
Conclusione Il futuro appartiene a coloro che credono ai propri sogni. (Eleanor Roosevelt)