Sesto la città delle Fabbriche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’OLOCAUSTO.
Advertisements

Deportazione e lotta di liberazione
Il "Giorno della Memoria"
Dopo il terremoto, quale futuro per il campo di Fossoli?
gennaio - Sblocco parziale di Leningrado dopo 17 mesi di assedio 2 febbraio - L'armata tedesca ( uomini), bloccata intorno a Stalingrado,
Il Muro di Berlino.
E ORA UN PO’DI STORIA.
La storia di Armando uno dei pochi partigiani sopravvissuti.
OLOCAUSTO Andrea Bonomelli.
1937 : il pericolo ebraico.
Seconda guerra mondiale
l’AEL di Innsbruck/Reichenau e l’AEL di Bolzano
LE LEGGI RAZZIALI.
DACHAU.
La Risiera di San Sabba 28 marzo 2012
27 gennaio 2005 giornata della memoria
La seconda guerra Mondiale
Olocausto IL GIORNO DELLA MEMORIA I CAMPI DI CONCENTRAMENTO
SHOAH Il termine Shoah significa disastro, catastrofe. Si riferisce al genocidio compiuto dalla Germania nazista nei confronti di tutte quelle persone.
La shoah.
27 gennaio giorno della memoria.
II° guerra mondiale Seconda parte.
Il giorno della memoria
MORTI SEI MILIONI DI EBREI
Un giorno da ricordare....
La shoah.
SHOAH.
Il sistema concentrazionario nazista
La vita Indro Montanelli nacque a Fucecchio il 22 Aprile 1909
L’eccidio delle fosse Ardeatine
Liceo Scientifico “ F. Quercia “ con annesso Liceo Classico
Un’esperienza di archivio
Maria Peron 30 aprile Maria Peron nasce nel 1915 a SantEufemia, frazione di Borgoricco, un piccolo paese in provincia di Padova. La sua è una famiglia.
L’operato di Armando Rocchi presenta caratteri abbastanza singolari: pur essendo un acceso fascista ed esecutore fedele degli ordini tedeschi, non si.
Il giorno della memoria
Classi prime A e B Scuola secondaria primo grado BOTRUGNO
Associazione Combattenti e Reduci.
II GUERRA MONDIALE PARTE 2
Il silenzio è un vero crimine contro l’umanità Il silenzio è un vero crimine contro l’umanità. Raccontare dunque l’orrore per non dimenticare e perché.
27 Gennaio “Giornata della Memoria”
La Resistenza in Europa e in Italia
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo,
La seconda guerra mondiale
Gabriele Carbone 3^C 2° Guerra Mondiale
SHOAH Il termine Shoah significa ‘’olocausto’’ ed è stato usato per indicare tutte le persone, i gruppi etnici e religiosi ritenuti ‘’indesiderabili’’
La shoah a Napoli Nico Pirozzi nelle sue pagine ci ha parlato di tutti gli ebrei napoletani uccisi da un pensiero malvagio.
Scuola secondaria di primo grado
LA SHOAH Alcuni personaggi
Il termine olocausto, Shoa
“LA NOTTE DELL’OBLIO” DI LIA LEVI
Giornata della Memoria, 27 gennaio 2010
Per non dimenticare!.
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Indice della presentazione a cura della Prof.essa N. Dabaz
SONO ACCOLTI DALLA POPOLAZIONE COME DEI LIBERATORI
GLI EBREI ITALIANI DALLE LEGGI RAZZIALI ALLA DEPORTAZIONE
La crisi della Repubblica di Weimar
LA II GUERRA MONDIALE.
L’Italia nella seconda guerra mondiale
In queste diapositive cercheremo di raccontarvi una delle pagine più nere dello scorso secolo, la deportazione di 8 milioni di ebrei e lo sterminio di.
L'Italia della Resistenza e di Salò
La giornata della memoria
GIORNATA DELLA MEMORIA
Sotto il cielo d’europa
La deportazione degli ebrei
Perché il 27 Gennaio È stata scelta questa data per ricordare il 27 Gennaio del 1945, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono presso la.
L’ASCESA DEL FASCISMO.
Transcript della presentazione:

Sesto la città delle Fabbriche

LA BREDA La Breda viene fondata nel 1886 e apre i suoi stabilimenti sestesi nel 1903. Dall’iniziale produzione di locomotive a vapore l’attività si estende in seguito alla fabbricazione di treni elettrici. 2

ACCIAERIE FALCK Nel 1906 i Falck realizzano a Sesto il primo e più grande stabilimento, chiamato Unione di fusione e laminazione dell’acciaio. Tra il 1917 e il 1924 sorgono altri tre stabilimenti, il Concordia dove si laminano a caldo e a freddo lamiere dell'Unione; il Vittoria destinato alla laminazione e il Vulcano dove si producono ghisa e ferroleghe ai forni elettrici. Alla fine degli anni Quaranta negli stabilimenti del Gruppo Falck (nove, di cui quattro a Sesto San Giovanni) lavorano 15.000 persone (9.000 a Sesto provenienti soprattutto dalle Prealpi lombarde e da altre zone a vocazione siderurgica: Genova, Piombino, l'area di San Giovanni Valdarno).

MAGNETI MARELLI Ercole Marelli fonda nel 1891 l’omonima azienda specializzata nella produzione di motori e apparecchi elettrici. 1931: viene avviata la produzione di batterie per veicoli a trazione elettrica, sottomarini e illuminazione treni. 1935: viene avviata la produzione di candele per auto e moto, attività che darà a Magneti Marelli fama e popolarità per oltre 50 anni. 1938: I laboratori di ricerca e scientifici di Magneti Marelli si avvalgono della collaborazione del grande fisico Enrico Fermi, proprio nell’anno del conseguimento del Premio Nobel.

PIRELLI BICOCCA, LA FABBRICA La Pirelli fu fondata a Milano nel 1872 nel quartiere della Bicocca dall'ingegnere brianzolo Giovanni Battista Pirelli, per la produzione di manufatti di gomma. Già nel 1908 il primo insediamento occupa circa 170.000 mq che salgono a 220.000 nel 1916, con l'acquisizione dei terreni circostanti la quattrocentesca villa degli Arcimboldi. Dopo pochi anni entrò nel settore della produzione di cavi, e verso la fine del XIX secolo in quello degli pneumatici.

Opposizione politica e deportazione a Sesto (1942-1944)

STALINGRADO D’ITALIA L'area industriale di Sesto San Giovanni, per i grandi scioperi operai, verrà definita "Stalingrado d'Italia". Dopo i massicci bombardamenti dell'ottobre­novembre del 1942 si forma un opposizione antifascista che organizza gli scioperi, nei giorni 22 e 23 marzo 1943, in cui si fermano le officine meccaniche della Pirelli. Agli scioperi seguì una deportazione politica di massa per la grande e compatta partecipazione dei lavoratori agli scioperi politici e per l'impegno degli operai nelle organizzazioni clandestine della Resistenza e nelle brigate partigiane di città e di montagna che nella fabbrica avevano le proprie basi. Il numero dei lavoratori deportati e dei caduti fu altissimo: 553 i deportati immatricolati.

I NUMERI DELLA DEPORTAZIONE POLITICA Su 495 deportati dei quali sono noti i luoghi e le circostanze dell'arresto, 196 furono prelevati in fabbrica, 177 vennero arrestati a casa di notte, 18 a casa in altre ore, 101 furono catturati in luoghi diversi, in montagna, nei locali pubblici, sui mezzi di trasporto e in rastrellamenti. Numerosi arrestati a causa dell'attività politica e per la partecipazione ad azioni partigiane vennero trattenuti per uno o più giorni nelle celle dei diversi Gruppi rionali fascisti di Milano, in quelle della Questura in piazza San Fedele a Milano, o nelle Carceri della provincia o in luoghi di detenzione e di tortura come l'ex Macello di Monza. I deportati morti furono 220, tutti uomini. 215 morirono nei lager o negli ospedali alleati, 5 furono fucilati nel poligono di Cibeno, nei pressi del campo di Fossoli, il 12 luglio 1944. Altri 10 morirono dopo il loro rientro in Italia tra il 1945 e il 1950 a causa della deportazione. 8

23 NOVEMBRE 1944 Particolarmente significativi furono poi lo sciopero generale del 21 settembre 1944 che coinvolse Breda, Pirelli ed Ercole Marelli e lo sciopero del 23 novembre alla Pirelli Bicocca, dove i nazisti effettuavano 183 arresti. La repressione dello sciopero politico e la razzia di mano d'opera a bassissimo costo per l'industria tedesca sono alla base delle deportazioni del 23 novembre 1944 degli operai della Pirelli Bicocca, altamente specializzati.

LE DEPORTAZIONI ALLA PIRELLI BICOCCA Le SS catturarono 183 lavoratori. La mattina successiva la Direzione aziendale entrò in contatto con l'ingegner Knierin, incaricato tedesco per l'elettroindustria cercando di ottenere il rilascio di 105 lavoratori. L'intervento della Direzione, peraltro minacciata di deportazione in blocco, valse a far rilasciare 27 operai. 156 lavoratori furono comunque avviati alla deportazione nei lager nazisti.

I LAGER: luoghi di sfruttamento e sterminio Durante la II Guerra Mondiale il governo tedesco sfruttava manodopera straniera sia nell’industria bellica che in tutte le altre attività produttive. I lavoratori coatti - ebrei, appartenenti alle minoranze etniche, soldati prigionieri, civili rastrellati per rappresaglia – venivano rinchiusi nei campi di lavoro e costretti a prestare le loro opera.

I LAGER Molti operai specializzati sestesi vennero mandati un campo di lavoro presso la città di Kahla, nella regione della Turingia, prossimo a Buchenwald, dove erano rinchiusi i deportati destinati a lavorare per la fabbrica di aerei Reimahg. Altre destinazioni dei deportati politici sestesi furono: Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Flossenburg, Gross-Rosen, Mauthausen, Natzweiler, Sachsenhausen.