L’Educazione alla Cittadinanza Europea nei documenti del Consiglio d’Europa SEAs: Students’ European Awareness Progetto Comenius di Sviluppo della Scuola A cura di: Giuseppe De Cato Antonio De Filippis Michele Guerrieri
2005 “Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l’educazione” Conferenza di lancio del Consiglio d’Europa Sofia - 13 e 14 dicembre 2004
2005 Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l’educazione Punto 10 del “Comunicato finale e piano d’azione” “L’apprendimento della democrazia è un processo che dura tutta la vita e che riguarda non soltanto la trasmissione delle conoscenze, ma anche la pratica della democrazia, attraverso l’azione politica e sociale, la partecipazione alla presa di decisioni, il dibattito informato, la negoziazione e la ricerca di soluzioni pacifiche”.
IL CONSIGLIO D’EUROPA un’organizzazione distinta dall’Unione Europea dei “25” Ha la propria sede a Strasburgo, in Francia. La sua costituzione risale al 5 maggio 1949, con il Trattato di Londra, firmato da dieci Stati: Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia.
IL CONSIGLIO D’EUROPA 46 Paesi La più grande organizzazione paneuropea Ai dieci Paesi originari si sono aggiunti, nel corso degli anni: Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaigian, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Ex Repubblica jugoslava di macedonia, Finlandia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Malta, Moldavia, Monaco, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Federazione di Russia, Repubblica di San Marino, Serbia e Montenegro, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina e Ungheria.
IL CONSIGLIO D’EUROPA Nel 1990 l’adesione del primo Paese post comunista: l’Ungheria Ultima adesione: Serbia e Montenegro (aprile 2003) La Bielorussia è candidata ad entrare Stati Santa Sede, Stati Uniti, Canada, Giappone e Messico godono dello statuto di osservatore.
IL CONSIGLIO D’EUROPA Scopi essenziali: Tutelare i diritti dell’uomo e la democrazia parlamentare. Garantire il primato del diritto e assistere i Paesi dell’Europa centrale e orientale nell’attuazione e nel consolidamento delle riforme politiche, legislative e costituzionali, parallelamente alle riforme economiche. Concludere accordi su scala continentale per armonizzare le pratiche sociali e giuridiche degli Stati membri. Favorire la consapevolezza dell’identità europea, basata su valori condivisi, che trascendono le diversità culturali. Tutelare le minoranze nazionali. Lottare contro ogni forma di razzismo, di xenofobia e di intolleranza.
IL CONSIGLIO D’EUROPA Alcune realizzazioni concrete Fra le realizzazioni concrete, oltre a un gran numero di “Raccomandazioni”, vi sono circa 200 trattati o convenzioni, tra cui la Convenzione di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Roma - 4 novembre 1950). Nel suo ambito il 18 settembre 1959 nasce la Corte europea dei diritti dell'uomo.
DA NON CONFONDERE … La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo con la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, che ha sede a Lussemburgo e garantisce il rispetto del diritto comunitario, l’interpretazione e l’applicazione dei trattati che istituiscono l’Unione europea. Il Consiglio d'Europa con il Consiglio Europeo, che è una riunione regolare (almeno 2 volte l'anno) dei capi di Stato e di Governo degli Stati membri dell'UE, destinata a orientare la politica comunitaria.
Itinerari formativi del Consiglio d’Europa connessi con il tema più generale della “Cittadinanza Democratica” Il tema delle identità culturali e dei processi di globalizzazione; Il tema della dimensione europea dell’educazione; Il tema dell’educazione alla legalità; Il tema della tutela delle minoranze nazionali e della lotta contro ogni forma di razzismo, di xenofobia e d'intolleranza; Il tema del rapporto tra l’Europa e il Mediterraneo, per lo studio e la ricerca delle radici di una ricchezza culturale comune e prospettive di una migliore comprensione reciproca.
La vera priorità: apprendere a vivere la democrazia L’assunto centrale che emerge dai testi elaborati dal consiglio d’Europa è l’istruzione è indispensabile per promuovere la democrazia, che può funzionare solo se i cittadini sono bene informati, hanno capacità di analisi e sono in grado di situare i dati di fatto nel contesto appropriato e di condividere i valori democratici.