Testo, ipertesto e ipermedia Differenze ed evoluzione : dai libri alle presentazioni multimediali Ist.Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
Come è nato l’ipertesto ? Il termine ipertesto è stato ideato da Ted Nelson nel 1965. Nelson non ha inventato nulla di concreto ma ha solo espresso concettualmente la possibilità per un documento di avere finestre su qualsiasi altro documento e di espandersi di continuo. Negli anni 80 sono stati realizzati i primi software per la realizzazione di ipertesti (Hypercard di Apple e Linkway dell’IBM). Negli anni 90 i fisici del CERN di Ginevra hanno creato il linguaggio HTML (Hypertext Markup Language) e il sistema WWW (World Wide Web) che realizzano la base del sistema ipertestuale planetario chiamato Internet. Attualmente esistono moltissimi software per la realizzazione di ipertesti : da Word a Powerpoint a Front Page e molti altri ancora. Istituto Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
I testi, gli ipertesti e gli ipermedia Quando consultiamo un libro la modalità utilizzata è quella sequenziale : leggiamo sempre in modo unidirezionale e unidimensionale. Tuttavia a volte sottolineamo e appuntiamo dei concetti per meglio capire: in questo caso il nostro comportamento sarà di tipo ipertestuale L’ipertesto è un documento nel quale esiste la possibilità di passare da un’informazione all’altra in modo semplice e immediato mediante i collegamenti ipertestuali (link) Quando in un documento inseriamo collegamenti a oggetti multimediali quali immagini, suoni e filmati, allora parliamo di ipermedia Istituto Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
Il libro tradizionale e l’ipertesto a raffronto Statico : oggetto completamente definito nel contenuto e nella struttura Accesso lineare alle informazioni contenute Scarsa interattività Ipertesto: Dinamico: oggetto capace di modellarsi in base alle scelte fatte dall’utente e di essere completato e modellato nel tempo con elementi multimediali Accesso non lineare : consente di reperire velocemente le informazioni e di scegliere un opportuno livello di approfondimento Alto livello di interattività e di comunicazione bidirezionale Istituto Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
Struttura di un ipertesto Insieme di documenti quali foto, testi, suoni (archivio) raccolti su supporto di memorizzazione (cd-rom, dischi fissi, floppy) e organizzati in modo da poter essere collegati tra loro Un meccanismo di programmazione per le operazioni di accesso, ricerca e gestione dei documenti contenuti nell’archivio Istituto Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
Gli oggetti ipertestuali I documenti e i moduli informativi multimediali che compongono l’ipertesto e che vengono messi in relazione tra loro, vengono chiamati nodi dell’ipertesto. I collegamenti che mettono i relazione i nodi si chiamano legami o link. La combinazione di nodi e link realizza il prodotto software ipertestuale all’interno del quale l’utente può muoversi o meglio navigare (con un termine ripreso da Internet). I link si realizzano mediante oggetti localizzati ed evidenziati sullo schermo: la forma e la natura di tali oggetti è varia. Si chiamano bottoni gli oggetti che sfiorati o cliccati consentono di passare ad altri nodi. Altro esempio è quello delle hotword cioè parole che fungono da collegamento tra nodi. Istituto Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
Progetto di un ipertesto La progettazione di un ipertesto inizia su carta prima di essere realizzato a computer. Un progetto ipertestuale prevede due modalità di lavoro : autore e lettore. L’autore è colui che progetta e realizza l’ipermedia, utilizzando un software adeguato. Il lettore è colui che fruisce dell’ipermedia. Le fasi del lavoro di progettazione sono tre: 1) Individuazione dei contenuti delimitazione dei contenuti assegnazione dei nodi 2) Costruzione dei link: quantità dei link e tracciato dei percorsi qualità dei link (approfondimenti e note) 3) Progetto grafico dell’interfaccia definizione delle parole chiave, della messaggistica, dei simboli grafici ricorrenti Istituto Professionale di Cupra Marittima - Prof. Marina Marziale
Lo storyboard o mappa cognitiva Per avere un’immagine complessiva dell’ipertesto è utile definire su carta una mappa cognitiva (storyboard) che rappresenti schematicamente i moduli informativi, le eventuali relazioni tra essi e le modalità di navigazione. E’ indispensabile disegnare i diversi nodi indicando i contenuti di massima e i link agli altri nodi tenendo conto delle uscite, dei passaggi all’indietro e delle spiegazioni.