LA SITUAZIONE ITALIANA TRA TRECENTO E QUATTROCENTO

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Transcript della presentazione:

LA SITUAZIONE ITALIANA TRA TRECENTO E QUATTROCENTO Dalla Signoria al Principato

La Signoria Evoluzione istituzionale del comune Nuova configurazione assunta dal potere in numerosi comuni dell’Italia centro settentrionale tra XIII-XIV sec Magistratura straordinaria sovrapposta ai normali organismi del comune cittadino tendenzialmente orientata in senso dinastico

Il passaggio dal Comune alla Signoria Quando? A partire dalla seconda metà del Duecento. Perché? Il processo è reso possibile dal declino dell’autorità imperiale, che fino allora aveva condizionato la politica comunale italiana. Chi? I membri delle più autorevoli famiglie, che già ricoprivano le maggiori cariche comunali, accentrano su loro stessi il potere e governano in modo assolutistico. Come? I nuovi Signori si sottraggono al controllo delle corporazioni, limitano il potere degli organi elettivi, si dotano di un proprio esercito. Home Page

Dalla Signoria al Principato La magistratura straordinaria del signore viene dapprima legittimata dagli organismi cittadini Viene poi riconosciuta dall’alto – Imperatore o Papa- attraverso la conessione del VICARIATO (imperiale o apostolico) Essa si trasforma così in PRINCIPATO

Dalla Signoria al Principato Evento di carattere formale Il signore che ha realizzato de facto un dominio personale della città e sul territorio circostante richiede e ottiene dall’Imperatore o dal Papa un riconoscimento ufficiale delle proprie prerogative militari e di potere Diventa in tal modo PRINCIPE

Il passaggio dalla Signoria al Principato Quando? Nel corso del XV sec. Perché? Il processo determinato dalla volontà di alcune nobili casate di allargare i propri possedimenti territoriali è in continuità con la nascita della Signoria. Chi? I Signori si fanno conferire dall’imperatore(spesso acquistandolo) il titolo di duchi, divenendo così “principi di sangue”. Come? Il potere del Signore non deriva più dal popolo ma direttamente da un rapporto ereditario; di conseguenza non incontra limiti di sorta e si caratterizza come potere sovrano. Home Page

Nicolò Machiavelli, segretario della Repubblica fiorentina dal 1498 AL 1513 Scrisse nel 1513 un trattato politico dedicato alla figura del principe, “Il Principe”, appunto

Conseguenze Il popolo non è più sovrano ma suddito Trasmissione dinastica del titolo Possibilità di controllare le signorie locali mediante investitura feudale Orizzonte non più cittadino ma regionale Alla corte si forma un corpo di funzionari di professione (burocrazia)

Il Principe La solida autorità del principe risponde meglio al bisogno di sicurezza Il suo è un vero e proprio “stato” con una propria diplomazia e un proprio esercito

Nella penisola italiana MILANO Visconti dalla fine del Duecento, poi Sforza VERONA-BRESCIA-PARMA Scaligeri MANTOVA Gonzaga FERRARA-MODENA-REGGIO Estensi FIRENZE Medici PIEMONTE Savoia URBINO-MARCHE Montefeltro

Verona Scaligeri (Ricordiamo: Mastino, Alberto, Mastino II, Cangrande) Milano Visconti (Ricordiamo: Ottone, Gian Galeazzo, Filippo Maria) Padova Carraresi Treviso Da Camino Ferrara Estensi (Ricordiamo: Azzo d’Este, Obizzo) Mantova Gonzaga (Ricordiamo: Luigi I)

Genova e Venezia erano due grandi repubbliche marinare rimaste ancora in piedi, perché si trovavano vicino al mare, e potevano svolgere i loro traffici marittimi. GENOVA A Genova vi erano molti contrasti tra il popolo, infatti ci furono movimenti popolari e antinobiliari che portarono all’affermazione del doge Simone Boccanegra. Questo aristocratico riuscì quindi a rimanere a capo della repubblica, tenendo da parte, anche se parzialmente, le altre famiglie genovesi. VENEZIA A Venezia invece c’era un’altra atmosfera, infatti, si cercava in tutti i modi di ingrandire le espansioni, puntando anche i territori interni della pianura padana, che sarebbero serviti per approvvigionarsi e per la sicurezza delle vie di comunicazione. Volendo raggiungere questi scopi, Venezia fu attaccata per due volte, dapprima dai genovesi, e poi da molte altre famiglie, nonostante ciò seppe reagire e rimase in piedi. Dopo essersi ripresa, Venezia attaccò Genova sotto la guida dell’ammiraglio Vettore Pisani che sconfisse la città, anche se poi dovette cedere dei territori alle sue alleate. Dopo qualche anno, Venezia volle continuare ad espandersi, anche se dopo aver conquistato molte città dell’entroterra, dovette preoccuparsi dei Turchi Ottomani.

Questa mappa, rappresenta il ducato di Milano tra il 1378 e il 1402, poco prima che morì Gian Galeazzo Visconti, e quindi prima che avvenne la disgregazione. In questa situazione, Milano divenne il ducato più vasto mai raggiunto prima.

FIRENZE Cosimo dei Medici, primo signore di Firenze, fondatore della Accademia Platonica a Firenze

Firenze era un Comune divenuto Signoria grazie a Cosimo de’ Medici, che seppe governare sulla città, pur tenendo in vita la forma repubblicana.Come si può vedere nella mappa, Firenze rimase dapprima un piccolo staterello, riuscendo a resistere a varie invasioni, e addirittura a conquistare dei territori quando Gian Galeazzo Visconti morì. Ciò stava a significare che la Signoria sotto sotto era una grande potenza, anche grazie alla famiglia de’ Medici.

URBINO Il Duca di Urbino, Federico da Montefeltro, qui ritratto da Piero della Francesca

PIEMONTE AMEDEO VI detto Conte Verde, in veste da combattimento Durante tutti questi avvenimenti, l’unico Stato d’Italia che rimase col sistema feudale, fu quello dei Savoia, perché c’erano poche famiglie aristocratiche, e l’unica davvero potente era appunto quella dei Savoia. Il feudo, con a capo Amedeo VI, volle espandersi, anche perché il Signore, ricevette il titolo di vicario e divenne duca di Savoia e del Piemonte, trasformando il feudo in ducato di Savoia. Grazie a questo titolo la famiglia seppe farsi conoscere in Europa, perché furono conquistate alcune terre della Francia e della Svizzera, in questo modo il ducato si fece strada anche nel campo marittimo perché ci fu uno sbocco sul mare.

Nella penisola italiana REPUBBLICHE: Venezia, Genova, Lucca, Siena REGNI: Stato Pontificio (monarchia non dinastica) Regno di Napoli e Regno di Sicilia, unificati nel 1442 da Alfonso d’Aragona

‘400: I metà Lotte per il predominio della penisola con alterne vicende tra Milano, Venezia, Firenze, Napoli, Stato della Chiesa Nuclei troppo deboli per imporre l’egemonia e troppo forti per essere completamente soggiogati Nel 1454 Pace di Lodi e formazione della “lega italica” contro la minaccia turca L’ anno precedente era caduta Costantinopoli

La caduta di Costantinopoli Il 29 maggio 1453 l’ultimo imperatore Costantino XI cade in combattimento dopo aver difeso valorosamente Costantinopoli per due mesi 160.000 guerrieri ottomani assediata la città, poi avevano aperto una breccia nelle mura Sottoposta ad un orrendo saccheggio, fu ribattezzata Istanbul e divenne nuova capitale dell’Impero Ottomano

‘400: II meta’ Politica di equilibrio fino al 1492 “Ago della bilancia” Lorenzo dei Medici, signore di Firenze Nepotismo praticato dai papi di questo periodo, esponenti di famiglie aristocratiche importanti (Borgia, Della Rovere, Medici): muovono guerre, stringono alleanze per garantire domini personali ai loro parenti

Lorenzo dei Medici, signore di Firenze Mecenate, poeta, abile uomo politico

Il Papa Alessandro VI Borgia ebbe ben 7 figli I più famosi furono Lucrezia (che andò sposa al duca Alfonso d’Este) .. e Cesare, duca del Valentinois, cui si ispirò Machiavelli per la sua opera

Le corti italiane Le corti italiane sono in questo periodo le più splendide e progredite d’Europa Sono la culla dell’Umanesimo e del Rinascimento Le città si abbelliscono di opere d’arte Papi e principi si erigono a protettori dell’arte e ne divengono “mecenati”

Il Palazzo Ducale di Urbino

Il Castello degli Estensi a Ferrara

Il Castello degli Sforza a Milano

Antistoria d’Italia Mentre in tutta Europa va a compimento il processo di formazione delle monarchie nazionali (Francia, Inghilterra, Spagna)… … nella penisola italica si afferma la frammentazione politica L’unificazione sarà dapprima imposta da Napoleone Bonaparte (1796-1814), poi operata definitivamente dai Savoia nel decennio 1859-70

Il primo re di Italia Vittorio Emanuele II della famiglia dei Savoia Fu proclamato primo re di Italia il 17 marzo del 1861