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La penisola italiana tra XIV e XV secc. /1

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Presentazione sul tema: "La penisola italiana tra XIV e XV secc. /1"— Transcript della presentazione:

1 La penisola italiana tra XIV e XV secc. /1
PRINCIPALI VICENDE POLITICHE Immagini utilizzate a mero scopo didattico

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3 I MODELLI DI STATO le differenze in Europa
PROCESSO UNIFICAZIONE MONARCHIE / VERSO I MODERNI STATI NAZIONALI: Spagna Portogallo Francia Inghilterra COMUNI URBANI AUTONOMI FRAMMENTAZIONE POLITICA E TERRITORIALE MANCA UN PROCESSO DI UNIFICAZIONE: Italia (p.160 cartina) Germania

4 GERMANIA Le singole città furono presto inglobate in piccoli Stati (principati laici / ecclesiastici..ad es. Magonza, Treviri…Palatinato…) – vedi cartina p.128

5 ITALIA CENTRO-NORD Le città più forti governavano su un territorio esteso (contado) Scontri politici interni fra partiti (guelfo/ghibellino) di famiglie potenti Scontri sociali fra “popolo grasso” (magnati) e “popolo minuto”

6 LA FORMAZIONE DELLE SIGNORIE
Per risolvere i conflitti interni nelle città italiane, all’inizio si chiamava un “podestà” Il suo governo era detto “signorìa” e aveva inizialmente un carattere temporaneo Successivamente i vari “signori” cercarono di rimanere al potere per lungo periodo La carica andò in mano a famiglie potenti della città, che finirono con il tramandare l’incarico di “signore” ai propri eredi

7 Dalla “signoria”…al Principato
Per non essere considerato “usurpatore”, il “signore” che intendeva governare durevolmente una città si faceva assegnare l’incarico “a vita” da una autorità importante, ufficiale (il papa o più spesso imperatore) L’autorità rilasciava di solito due tipi di titoli: 1) vicario imperiale Con esso, la “signoria” poteva governare legittimamente su una città e sul contado

8 2) Il titolo di “Duca”, con cui il “Signore” poteva diventare poi un “Principe” e governare su un “Principato” (cioè un “piccolo Stato” ereditario, in mano ad una famiglia) riconosciuto da tutti come legittimo I Principati italiani giunsero ad estensioni assimilabili alle odierne regioni (v.P.168 cartina) Spesso entrarono in conflitto fra loro per il dominio territoriale Ciò rese impossibile l’unificazione territoriale della penisola sotto un’unica monarchia

9 Milano: da Signoria a Ducato/Principato
Lotte partitiche nel comune Guelfi: famiglia Della Torre Ghibellini: famiglia Visconti Si contendono la “Signoria” (governo della città) Prevalgono i Visconti: 1311 titolo di Vicario Imperiale a Matteo Visconti da Enrico VII di Lussemburgo = riconoscimento ufficiale della Signoria viscontea su Milano

10 Ottone …e Matteo visconti

11 1395: Gian Galeazzo Visconti ottiene dall’imperatore il titolo di duca di Milano
La città e il contado da essa dipendente diventano un Principato Gian Galeazzo tentò di espandere il principato di Milano fino in Toscana, ma muore di peste Filippo Maria Visconti: successore, viene attaccato da Venezia (Repubblica oligarchica autonoma) e da Firenze (prima Repubblica oligarchica, poi Signoria)

12 Il Duca Gian Galeazzo Visconti

13 Le guerre sono combattute da “condottieri” che aspirano a ricchezza e prestigio Francesco Sforza: matrimonio con figlia di F.M.Visconti- 1401: successore dei Visconti come Signore e Duca di Milano

14 Lo Stato sabaudo Savoia: conti
Piccola dominazione su proprietà di famiglia tra Francia e Italia (valichi, importante via di comunicazione e di commercio)

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16 La Repubblica di Venezia
Sviluppo commerciale marittimo (Repubbliche marinare), inizialmente con la protezione dell’Impero d’Oriente Crociate (IV): indipendenza da Costantinopoli Governo: “doge” = magistratura (= carica pubblica di governo) elettiva + altre magistrature oligarchiche (detenute da poche famiglie potenti) “Maggior consiglio”

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18 FIRENZE Lotte politiche: partito ghibellino, favorevole a Federico II, che tentò di sottomettere la città Il figlio dell’Imperatore, Manfredi, proseguì nell’intento, lottando contro gli Angioini di Francia, appoggiati dal papa, ai quali era passato il Regno di Napoli e di Sicilia Manfredi muore (Benevento, 1266) Il partito ghibellino di Firenze va in crisi

19 La Firenze…di Dante: potere ai “guelfi”
I guelfi si divisero in “Neri”, capeggiati dalla famiglia Donati, sostenuti dai “magnati” , ovvero i ricchi borghesi (imprenditori, banchieri, “Arti maggiori”) e grandi proprietari terrieri, favorevoli ad una politica espansionistica ed aggressiva di Firenze e ad una spregiudicata alleanza con il papa, a costo di intromissione negli affari di Firenze.

20 Guelfi “Bianchi”: sostenuti dalla famiglia Cerchi (“Arti minori”, ossia piccoli commercianti, artigiani, intellettuali), aspiravano alla pace, all’indipendenza Le tensioni proseguirono, insieme alla peste e alla crisi economica e alle guerre (contro Milano, Pisa…) e ai disordini (Ciompi, 1377)

21 La città conquista e Pisa e Livorno… diventa uno Stato regionale
Emergono poche famiglie che formano un governo oligarchico 1434 Cosimo Il Vecchio de’ Medici signore di Firenze

22 Lo Stato pontificio Le famiglie dei baroni e nobili locali approfittarono del periodo di lontananza dei Papi (Avignone) per organizzare piccoli poteri personali sul territorio A Roma si verificavano lotte fra famiglie potenti (Colonna, Orsini) Cola di Rienzo, un notaio non nobile, fece un’azione politica, dopo essersi recato ad Avignone e, ricevuto il parere positivo del papa Clemente VI, proclamò la Repubblica, ma durò poco, perché i nobili lo cacciarono

23 Fece un secondo tentativo, anch’esso non andato a buon fine, appoggiato dal rappresentante del papa (legato pontificio) Egidio di Albornoz, cardinale spagnolo, con competenze militari

24 Albornoz prepara le condizioni per tentare il rientro del papato a Roma (Urbano V)
Recupera territori pontifici (Marca di Ancona e Romagna) occupati da nobili che avevano approfittato dell’assenza del papa Provvide a erigere una serie di fortificazioni nel territorio pontificio (Romagna, Marche , Umbria, Lazio)

25 Il Regno di Sicilia e di Napoli
1250 morte di Federico II – fine regno normanno-svevo in Sicilia e Napoli 1266: occupazione francese (Carlo D’Angiò, fratello del re francese Luigi IX) Presenza di potenti feudatari in Sicilia /Disordini, lotte nobiliari

26 Angioni VS Aragonesi (guerra del Vespro: ) in Sicilia / 1302: pace di Caltabellotta- La Sicilia passa agli Spagnoli (Aragonesi) Nuovi intrighi di palazzo-crisi dinastica (regno di Napoli) 1442: Alfonso d’Aragona, alleato con Filippo Maria Visconti, nemico degli Angioini, riunificò regno di Napoli e di Sicilia

27 IL SUD DELLA PENISOLA: economia (pp. 158-159)
Prodotti alimentari (cereali, zucchero) Cotone

28 LA PENISOLA ITALIANA (FINE xv SEC)


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