Giovani e comunicazione: Dipartimento di Ricerca Sociale Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro“ Alessandria Giovani e comunicazione: come le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione entrano nella vita dei giovani e la cambiano Enrico Ercole Docente di Sociologia urbana Facoltà di Scienze Politiche “Giovani e comunicazione. La Web TV di Asti: vivere e comunicare oggi in Europa” Asti, 28 maggio 2010, Sala Consiliare della Provincia
Un po’ di storia Le trasmissioni della TV in Italia iniziano nel gennaio 1954 La prima e-mail viene inviata nel 1972 su Arpanet, il predecessore di Internet. Il 3 gennaio 1983 la rivista TIME Magazine dedica la tradizionale copertina del “Personaggio dell’anno” al PC. Nel 1983 nasce Internet. Nel 1983 la Motorola decide di produrre il primo modello di telefono cellulare (il costo è di 4.000 dollari). La nascita del Web risale al 6 agosto 1991, giorno in cui Berners-Lee mise on-line su Internet il primo sito Web, inizialmente utilizzato solo dalla comunità scientifica. Il primo SMS da cellulare a cellulare venne inviato all’inizio del 1993 da uno stagista della Nokia.
I giovani, il PC e Internet Non usa il PC 5% Usa il PC ma non Internet 4% Usa il PC e Internet 95% Fonte: Indagine AIE, 2006
Intensità di consumo Lettura quotidiani su carta: 3,5 ore a settimana Lettura quotidiani online: 3,5 ore a settimana Visione TV tradizionale: 7,5 ore a settimana Ascolto musica radio: 7 ore a settimana Ascolto musica ipod, internet: 4 ore a settimana
Media vecchi e nuovi Riviste e quotidiani -su carta e su internet: 52% -solo su carta: 27% Radio/info/musica -alla radio e su internet: 29% -forme tradizionali: 52% TV -canali tradizionali: 72% -canali traizionali e internet: 18%
Utilizzo dei nuovi media utilizzo motori di ricerca l’84% dei giovani internauti lo fa almeno una volta alla settimana invio o ricezione e-mail il 66% lo fa almeno una volta alla settimana recupero contenuti per studio e lavoro il 27% lo fa almeno una volta alla settimana partecipazione a chat, forum, ecc.. “postare” sul blog personale pensieri, poesie, foto, ecc il 9% lo fa almeno una volta alla settimana
Dai dati presentati emerge,dunque, che i giovani non si percepiscono come soggetti passivi del mondo informatico, ma come protagonisti attivi della produzione dei suoi contenuti da scambiare e condividere.
Situazione in cui veniamo «bombardati da ogni tipo di contenuti» e veniamo esposti «a ogni tipo di argomenti, alcuni dei quali non raggiungono il livello della verità». La «democrazia virtuale» è una minaccia per la «democrazia reale»; «non possiamo fermare questi cambiamenti, ma possiamo incanalarli, dar loro forma, e adattarci a essi», cioè regolarli. Barack Obama presidente degli Stati Uniti d’America
Quando esisterà solo la Rete e scomparirà anche l’ultima copia del New York Times, il cittadino sarà più o meno informato? Sarà davvero cyberdemocrazia? «In realtà ci stiamo disabituando al pensiero profondo, e anche a leggere testi lunghi. Google ci costringe a “surfare” in continuazione senza mai venire a capo di nulla. L’informazione ha sempre più bisogno di qualcuno che metta in ordine, certifichi, dia credibilità». Vittorio Sabadin giornalista de «La Stampa»
La televisione raggiunge una grande quantità di bambini, più di quelli che neppure la più affascinante maestra d’asilo riesce a vedere nell’arco di una vita. Conta più dell’asilo e della scuola materna; si trova a fare il mestiere della maestra, ma non lo sa e per questo è una cattiva maestra. Dobbiamo dunque fermare questo meccanismo prima che sia troppo tardi perché la televisione tende inesorabilmente a peggiorare per una sua legge interna, quella dell’audience, che può essere definita «legge dell’aggiunta di spezie», che servono a far mangiare cibi senza sapore che altrimenti nessuno vorrebbe. Karl Popper filosofo
Grazie per l’attenzione Enrico Ercole Dipartimento di Ricerca Sociale Università del Piemonte Orientale enrico.ercole@unipmn.it