STAGIONALITA’ dei FLUSSI e SOSTENIBILITA’ del TURISMO Lezioni per Jean Monet, Catania 2013 di: Roberto CELLINI (Università di Catania) cellini@unict.it.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La gerarchia e il mercato sono due forme alternative di organizzazione delle attività economiche (Williamson, 1975 e 1991)
Advertisements

Bologna, 31 luglio 2008 Unioncamere Emilia-Romagna II PIANO - INCONTRO UFFICI STUDI - delle Camere di Commercio dellEmilia-Romagna.
Lezione 3 Lequilibrio del mercato dei beni Istituzioni di Economia.
Politica economica e crescita endogena
Scuola della Società Italiana di Statistica Una breve presentazione: passato e prospettive Monica Pratesi | Università di Pisa Direttore della Scuola della.
Analisi microeconomica del turismo
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come.
LA MICROSEGMENTAZIONE DEL MERCATO
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
La disoccupazione Note.
On the sources of convergence: A close look at the Spanish regions (Angel de la Fuente) A cura di De Rose Daniela A.A
Giovanni Penno 24 settembre 2005
Capitolo 17 Le decisioni di prezzo
Alcune definizioni Politica fiscale Politiche di stabilizzazione
Istituzioni di Economia M-Z prof. L. Ditta
Lavoro sommerso e lavoro regolare Una indagine microeconometrica sulle imprese della Toscana Unioncamere Toscana 19 giugno 2003.
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
Capitolo 19 Spesa e produzione nel breve periodo
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Statistica sociale Modulo A
Guido CANDELA & Paolo FIGINI The Economics of Tourism Destination, Springer 2012 Testimonianza di: Roberto CELLINI (Università di Catania)
Il Sistema Informativo e le
Trasparenza e contenimento dei prezzi: soluzioni di mercato ed esperienze pubbliche Luca Pellegrini Ordinario di Marketing Università IULM e Presidente.
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Beni pubblici e risorse comuni
Prima parte 1.Quale tra i seguenti individui può essere definito turista? a.Un individuo che effettua uno spostamento di 10km dal suo luogo di residenza.
REDDITO DI EQUILIBRIO NEL BREVE PERIODO
Quinta Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina
APQ – AZIONI DI SISTEMA TURISMO Attività di supporto alla stesura del Piano Regionale di sviluppo turistico previsto dalla Legge 10 del 2005 PROPOSTA MODELLO.
STATISTICA PER LE DECISIONI DI MARKETING
Osservatorio Turismo & Natura Roma, 21 settembre 2006.
Istituzioni di economia
STATISTICA PER LE DECISIONI DI MARKETING
Statistica economica (6 CFU)
La situazione economica della Toscana Il quadro macro e meso economico del 2002 IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Unioncamere.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
Marco Pagano Università di Napoli Federico II e CSEF Lavvenire della ricerca di eccellenza Giornata informativa del Consiglio Europeo della Ricerca Napoli,
Valutare Opzioni di Sviluppo: il caso di Ginostra Un esempio.
DATA MINING PER IL MARKETING
1 Università degli Studi di Foggia Lezione 8 Gli indicatori di rischio dei titoli obbligazionari Corso di Economia e Tecnica dei Mercati finanziari A.A.
Variabili temporali Analisi statistica
I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM
Microeconomia Giovanni Pica.
L’INDICATORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA REGIONALE PER LA STIMA DEGLI EFFETTI ECONOMICI DEI TERREMOTI Cristina Brasili Dipartimento di Statistica “P. Fortunati”
Facoltà di Economia Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici Programmazione e Controllo delle Aziende.
Istituzioni di Economia M-Z prof. Leonardo Ditta
Capitolo 1 La politica economica e il conflitto
Modello Domanda-Offerta Aggregata (AD-AS)
Economia e Organizzazione Aziendale
L’ equilibrio del mercato dei beni: applicazioni Istituzioni di Economia Politica II.
Obiettivi e strategie per la diversificazione degli investimenti e la de-correlazione dei rischi Firenze 25 Gennaio 2016.
DECISIONI RELATIVE AL MIX PROMOZIONALE. Argomenti  Altre componenti del mix promozionale  Elementi alla base delle decisioni relative al mix promozionale.
Prof.ssa Sonia Ferrari1 Corso di Marketing del Turismo Stagionalità della domanda Implica problemi di gestione ed economico-finanziari Cause della stagionalità.
Antonio Barreca Responsabile Ufficio Affari Europei Federturismo Confindustria Bruxelles 1.
A cura di Lorenzo Bacci – IRPET – IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE INFRASTRUTTURE TURISTICHE PER UN OFFERTA COMPETITIVA Interventi.
Performance Pay and Productivity Edward P. Lazear Corso di Economia del lavoro e delle risorse umane Carmen BOVE Michael LUCIANO Daniele MASSA Carlo.
1 Corso di Marketing del Turismo Segmentazione Individuazione di segmenti di domanda all’interno dei quali sia massima l’omogeneità e la diversità Marketing:
Nella lezione precedente abbiamo introdotto dieci principi economici che regolano le decisioni individuali, le interazioni tra gli individui e il funzionamento.
Prof.ssa Sonia Ferrari1 Corso di Marketing del Turismo La politica del prezzo Difficoltà nella percezione e nella valutazione della prestazione il prezzo.
Gruppo 12 Angelo De Rosa Francesco Paolo Desgro Alfonso De Simone Giuseppe Izzo Maria Ilaria Tremolizzo
Economia del lavoro Lezione 2 L’offerta di lavoro, 1.
Crisi fordista e nuova sociologia economica Prof. Emmanuele Pavolini.
Assessorato al Turismo Il turismo nel Comune di Venezia Venezia, 12 Dicembre 2012 Auditorium Santa Margherita.
Assessorato al Turismo – Città di Venezia Il turismo nel Comune di Venezia Venezia, 19 Novembre 2010 Telecom Future Centre.
Presentare i dati Corso in Fonti, metodi e strumenti per l’analisi dei flussi turistici A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST.
ROMA 24 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE Raffaella Cagliano NUOVE FONTI E DOMANDE ISTAT - Rilevazione Multiscopo sulle attività complesse.
ROMA 24 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Nuovi sistemi di rilevazione dei dati sui flussi turistici. Il caso SPOT in Puglia SPAZIO CONFRONTI Nuovi sistemi.
Transcript della presentazione:

STAGIONALITA’ dei FLUSSI e SOSTENIBILITA’ del TURISMO Lezioni per Jean Monet, Catania 2013 di: Roberto CELLINI (Università di Catania) cellini@unict.it http://www.robertocellini.it

Sommario 1. Che cos’è la stagionalità 2. La stagionalità nel turismo 3. Sostenibilità e stagionalità 4. Misurazione (misurazioni) della stagionalità 5. Cause della stagionalità 6. Effetti della stagionalità (Costi e benefici; privati e sociali) 7. Relazioni tra variabili stagionali nel turismo 8. Azioni per governare la stagionalità 9. …Per saperne di più

1. Che cos’è la stagionalità La stagionalità (o componente stagionale) è costituita da variazioni che si riscontrano con analoga intensità negli stessi periodi di anno in anno, ma con intensità diversa tra i diversi periodo dello stesso anno (Kuznets, 1933) * Componente delle osservazioni di una serie storica * Data la serie storica X(t), secondo l’approccio di analisi tradizionale, ciascuna osservazione (ciascun dato) è costituita da quattro componenti: Trend Ciclo Stagione Residuo

1. Che cos’è la stagionalità Su dati annuali: - effetti mese (“dodici stagioni”) - effetti trimestre (“quattro stagioni”) - effetti quadrimestre (“tre stagioni”) Estensioni: Con dati non annuali (ma a più alta frequenza): - effetti “giorno” - effetti “orario”

1. Che cos’è la stagionalità In questa lezione, mi limiterò: a trattare di dati che hanno frequenza mensile; (assumerò che esistano 12 stagioni) su variabili che hanno a che fare con il turismo, (ma la stagionalità investe moltissimi campi - … tutti?)

2. La stagionalità nel turismo BarOn (1975) Sutcliffe and Sinclair (1980) Butler (1984) Baum and Lundtorp (2001), Lundtorp (2001)

2. La stagionalità nel turismo (Tourist overstays)

2. La stagionalità nel turismo (Visits to museums and monuments)

2. La stagionalità nel turismo (Tourist overstays and Visits to Mus+Mon)

1. La stagionalità nel turismo Proietterò i grafici delle serie storiche delle presenze turistiche in alcune località … Indovinate a quali località si riferiscono …

2. La stagionalità nel turismo Isole Eolie

2. La stagionalità nel turismo Catania città

2. La stagionalità nel turismo Ferrara

2. La stagionalità nel turismo Caltagirone

2. La stagionalità nel turismo Valpusteria (Alto Adige)

2. La stagionalità nel turismo Altri “tipi” di rappresentazione

2. La stagionalità nel turismo Altri “tipi” di Rappresentazione (Pusterthal)

3. Stagionalità e sostenibilità (possibili legami) Possibilità di usufruire dei servizi turistici di una destinazione, traendone utilità, senza prelcudere che la medesima possibilità sia disponibile in futuro (per sè o per le generazioni future). Diverse dimensioni della sostenibilità (ossia, capacità di carico): fisico/ecologica (limite oltre il quale è a rischio la rigenerazione fisica ed ecologica delle risorse) economica (limite oltre il quale la qualità della visita si deteriora a tal punto da determinare un decremento della domanda) Sociale (limite oltre il quale si mettono in moto comportamenti sociali deteriori) Tutti questi limiti sono messi a rischio da un TURISMO CONCENTRATO

3. Stagionalità e sostenibilità (possibili legami) TURISMO CONCENTRATO La concentrazione ha due dimensioni: - spaziale (territoriale) - temporale La concentrazione “spaziale” è legata all’esistenza di destinazioni superstar La concentrazione “temporale” è legata: A eventi specifici A fattori sistematici La stagionalità è un fattore sistematico di concentrazione temporale dei flussi turistici.

3. Stagionalità e sostenibilità La concentrazione stagionale dei flussi turistici è un elemento che determina che le capacità di carico siano superate sistematicamente in certi periodi e non in altri. Questo –in genere – rappresenta un problema (Talvolta potrebbe rappresentare una soluzione, però!)

4. Misure della stagionalità Due gruppi di misure: A) Statistiche descrittive B) Coefficienti derivanti da analisi di regressione (e test su ipotesi) (Esistono altri approcci alla definizione e misurazione della stagionalità, ma non li vedremo Es.: stagionalità stocastica e ‘seasonal unit root’)

4. Misure della stagionalità (A) Statistiche descrittive Data la serie X=(x1, x2, x3, ….xt …xn) con: massimo xmax , minimo xmin , media Ex Seasonality ratio: xmax / Ex Seasonality intensity: xmax – xmin oppure xmax – Ex Indici di dispersione: Coefficiente di variazione stagionale (std dev(x)) Indici di concentrazione: Indice di Gini G CRITICA: sono indicatori che potrebbero avere poco a che fare con la stagionalità

4. Misure della stagionalità (B) Coefficienti derivanti da analisi di regressione Segno e Significatività di dummy stagionali: X t = c + a1*genn + a2*febb + a3*mar + … … … + b*(altre variab esplicat) t+ u t Significatività di altre componenti deterministiche (ad esempio sinusoidali…) Significatività di “fattori stagionali”, derivanti da procedure di “destagionalizzazione” dei dati

4. Misure della stagionalità (B) Coefficienti derivanti da analisi di regressione (segue) Se: Xt=Tt Ct St Rt, Con Ot = Tt Ct Rt Quindi Xt=Ot St perciò Ot è la serie “destagionalizzata” Naturalmente, se St=1,  componente stagionale assente Se presente, St può essere usato come misura della stagionalità Differenza Smax-Smin (o Rapporto Smax / Smin ) come misure di stagionalità

4. Misure della stagionalità Esempio di tabella in articolo scientifico:

4. Misure della stagionalità Altro Esempio di tabella in articolo scientifico:

5. Cause della stagionalità Hylleberg (1992) distingue TRE GRUPPI DI CAUSE: A) Cause METEREOLOGICHE B) Cause ISTITUZIONALI C) Cause di EFFETTO CALENDARIO In riferimento al turismo, le cause possono essere riferite al luogo di ORIGINE o al luogo di DESTINAZIONE (Così come, in ongi mercato, le cause della stagionalità possono essere legate a fattori di DOMANDA o di OFFERTA)

5. Cause della stagionalità (C) Cause di EFFETTO CALENDARIO Non tutti i mesi hanno lo stesso numero di giorni (luglio-agosto vs. giugno-settembre) Non tutti i mesi hanno lo stesso numero di week-end Non tutti i mesi hanno lo stesso numero di festività (novembre-dicembre-gennaio)

5. Cause della stagionalità (A) Cause METEREOLOGICHE Influenzano le presenze a seconda del tipo di destinazione Ma sono “davvero” rilevanti? (Danimarca vs. Sicilia) Forse, sono sempre meno rilevanti (innovazioni tecnologiche; cambiamenti climatici)

5. Cause della stagionalità (B) Cause ISTITUZIONALI - dislocazione delle ferie (chiusura delle attività industriali e degli altri servizi) - calendario scolastico - eventi specifici, regolarmente ricorrenti (B1) Cause “socio-istituzionali” -pressione “sociale” per certi “must” (sci; caccia; golf…) -inerzia e tradizione (“habits”) Le cause istituzioni sono sempre meno rilevanti? - (politiche di destagionalizzaizone) - aging della popolazione occidentale

5. Cause della stagionalità Lundtorp’s scheme:

6. Effetti della stagionalità Classificazione degli effetti I- DI NATURA: A) ECONOMICA B) SOCIO-CULTURALE C) ECOLOGICA II- DI LIVELLO: i) INDIVIDUALE (PERSONALE) ii) SOCIALE III- NEL LUOGO: *) DI PROVENIENZA **) DI DESTINAZIONE IV- DI SEGNO +) POSITIVO -) NEGATIVO

6. Effetti della stagionalità EFFETTI ECONOMICI: Volatilità nei tassi di utilizzo di patrimonio e strutture; Alternanza di eccesso di domanda e eccosso di offerta sui mercati Volatilità nei rendimenti degli investimenti  Basso rendimento degli investimenti Carenza di investimenti Costi marginali di produzione variabili tra le stagioni Costi di produzione dei beni e servizi pubblici variabili

6. Effetti della stagionalità EFFETTI ECONOMICI: Possibilità di effettuare lavori di manutenzione (in alcuni periodi) Basso costo di opportunità nei lavori di mantenimento (in alcuni periodi) Possibilità di finanziare con imposte di non-residenti servizi che (in bassa stagione) si godono i residenti

6. Effetti della stagionalità EFFETTI ECONOMICI (SUL MERCATO DEL LAVORO): Contratti di lavoro stagionali Temporaneità della occupazione (“precariato”) Diffusione di contratti informali (“sommerso”) Ridotto incentivo a fare investimenti in FORMAZIONE Migrazioni lavorative stagionali low-skilled Possibilità di integrare redditi da altre attività (casalinghe; studenti; artisti; … ma anche artigiani e professori) Remunerazioni unitarie nette superiori “Seasonality is not necessarily bad for everyone” (Murphy, 1985)

6. Effetti della stagionalità EFFETTI SOCIO-ECONOMICI: Periodi di congestione (nelle strutture e nelle infrastrutture); Tempi (o spazi) limitati per il godimento  Bassa qualità del servizio erogato e utilizzato Tassi di criminalità essi stessi stagionali Disponibilità di molte strutture per i residenti, che si godono off-season “The lull before and after the storm make the season more bearable and the industry tolerable” (Murphy, 1985)

6. Effetti della stagionalità EFFETTI ECOLOGICI: CONGESTIONE DEI SITI (E SUPERAMENTO DELLE CAPACITA’ DI CARICO) Erosione a patrimonio naturale e culturale Disturbo a vita animale e vegetale Ma può, in alcuni casi, essere meglio che un medesimo flusso sia concentrato in un tempo ristretto, piuttosto che disperso su un più ampio intervallo? (Hartman, 1986) L’esistenza di stagione morta consente la rigenerazione (o la restrutturazione).

7. Relazioni tra variabili stagionali Le analisi statistiche “tradizionali” vedono la stagionalità come un inconveniente da rimuovere (Le analisi miacroeconomiche sono tipicamente condotte su dati destagionalizzati). In realtà, nei dati sul turismo le informazioni contenute nella componente stagionale delle serie storiche sono molto importanti. Due prospettive di indagine: In che modo sono legate le componenti stagionali di serie tra loro correlate? I legami tra variabili cambiano a seconda della stagione?

Plot of time series - Scatter (Tourist overstays and Visits to Mus+Mon) Apr May July-Aug June & Sept

8. Azioni per controllare la stagionalità E’ difficile eliminare la stagionalità, ma di sicuro è possibile ridurla (anche perhcè in parte è “endogena”) AZIONI DI RIDUZIONE DELLA STAGIONALITA’ INDIVIDUALI Domandanti (turisti) Offerenti (imprese turistiche) POLITICHE Nazionali Locali (luoghi di destinazione)

8. Azioni per controllare la stagionalità 8.1 – Azioni individuali nel lato domanda Programmare le visite turistiche (ed escurionistiche) nei periodi di più bassa stagione E’ forse più facile per chi non ha lavoro dipendente La diffusione di modalità di contratti lavorativi diversi dal lavoro dipendente rende i singoli individui più flessibili Vacanze più corte e più frequenti aiuta a destagionalizzare (Adeguate informazioni da parte dei provider privati e pubblici rende la destagionalizzazione delle vacanze privae più facile) (Ma perchè, allora, non abbiamo osservato una riduzione della componente di stagionalità??)  (Perchè la crescita del fenomeno nel suo complesso agisce in senso contrario: Mass Tourism  Higher seasonality)

8. Azioni per controllare la stagionalità 8.2 – Azioni individuali nel lato offerta Che cosa possono fare le singole imprese turistiche per ridurre la stagionalità della domanda che fronteggiano individualmente? POLITICHE DI RIDUZIONE DI PREZZO (sconti promozionali) POLITICHE DI INCREMENTO DEI SERVIZI IN BASSA STAGIONE POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE PER LIMITARE IL RISCHIO DA WET-WEATHER POTENIZAMENTO (O INTRODUZIONE) DI SERVIZI NON INFLUENZATI DA STAGIONALITA’ (Es.: health services)  RIPOSIZIONAMENTO DI MERCATO (MARKETING MIX)

8. Azioni per controllare la stagionalità 8.3 – Politiche a livello nazionale Decisioni (di livello nazionale) che incidono sulla stagionalità: CALENDARI SCOLASTICI CALENDARI DELLE FESTIVITA’ CALENDARI FISCALI (in Paesi diversi dall’Italia?) PROMOZIONE DI INIZIATIVE SPECIFICHE A LIVELLO NAZIONALE (APERTURA MUSEI GRATUITI, ECC.) PROMOZIONE DI CAMPAGNE INFORMATIVE SU …

8. Azioni per controllare la stagionalità 8.4 – Politiche pubbliche a livello locale Decisioni (di livello nazionale) che incidono sulla stagionalità: Costi dei servizi differenziati Potenziamento di servizi pubblici off-season (non è una pazzia!) Introduzione o potenziamento di EVENTI e FESTIVAL (tradizionali o artificiali) tantissimi esempi ! : … … … … Promozione di forme diverse di turismi turismo culturale turismo sportivo turismo sanitario … Promozione di località vicine e complementari

8. Azioni per controllare la stagionalità Focus : Molti sforzi sono stati fatti , ma: Siamo sicuri che siano turismi meno stagionali? Siamo sicuri che non esercitino una esternalità (positiva) sui flussi in-season e finiscano per accrescere la concentrazione stagionale? 8.4 – Politiche pubbliche a livello locale Decisioni (di livello nazionale) che incidono sulla stagionalità: Costi dei servizi differenziati Potenziamento di servizi pubblici off-season (non è una pazzia!) Introduzione o potenziamento di EVENTI e FESTIVAL (tradizionali o artificiali) tantissimi esempi ! : … … … … Promozione di forme diverse di turismi turismo culturale turismo sportivo turismo sanitario … Promozione di località vicine e complementari

8. Azioni per controllare la stagionalità 8.4 – Politiche pubbliche a livello locale Decisioni (di livello nazionale) che incidono sulla stagionalità: Costi dei servizi differenziati Potenziamento di servizi pubblici off-season (non è una pazzia!) Introduzione o potenziamento di EVENTI e FESTIVAL (tradizionali o artificiali) tantissimi esempi ! : … … … … Promozione di forme diverse di turismi turismo culturale turismo sportivo turismo sanitario … Promozione di località vicine e complementari Focus : Diffusione “spaziale” dei flussi turistici Esempi (di “successo” o di “fallimento”): Rimini e l’entroterra Taormina e l’Etna Taormina e Morganitna … …

8. Azioni per controllare la stagionalità In linea generale, Una riduzione della concentrazione stagionale può essere ottenuta: Allungando la stagione di punta (agosto luglio,agosto,settembre) Rafforzando le stagioni di spalla (maggio-giugno, settembre-ottobre) Creando NUOVE stagioni (dove possibile!) Potenziando i turismi diversi dal balneare, … ma: * i diversi tipi di turismi sono complementi o sostituti? * Operativamente, (ad esempio, in Sicilia) come “utilizzare” il patrimonio culturale per promozionare il turismo?

8. Azioni per controllare la stagionalità In linea generale, Che relazione c’è tra incentivo privato e incentivo sociale alla de-stagionalizzazione? In teoria, sforzi (investimenti) pubblici e privati dovrebbero essere fattori complementari, nella riduzione della stagionalità. (La produttività di investimenti privati in destagionalizzazione dovrebbe aumentare dalla effettuazione di investimenti pubblici, e viceversa). Nel mondo reale, non sempre è così Es.: sì sforzi pubblici, ma non privati; sì sforzi privati, ma non pubblici. Tema teorico interessante: Chi dovrebbe avere il maggiore incentivo?

9. Per saperne di più RASSEGNA SEMPLICE: COLLEZIONE DI CASI STUDIO: Koenig-Lewis, N., & Bischoff, E.E., 2005. “Seasonality Research: the State of the Art”, International Journal of Tourism Research, vol. 7, pp. 201-19. COLLEZIONE DI CASI STUDIO: Baum, T., & Lundtorp, S., (Eds.) 2001. Seasonality in Tourism, Pergamon, Oxford UK. IN RIFERIMENTO ALL’ITALIA: Numero monografico: Economia dei servizi Vol. II n. 1 (2007) STAGIONALITA’ e TURISMO CULTURALE Cuccia, T., & Rizzo, I., 2011. “Tourism Seasonality in Cultural Destinations: Empirical Evidence from Sicily”, Tourism Management, vol. 32, pp. 589—95. ANALISI STATISTICHE: Ghysels, E., & Osborn, D. R., 2001. The Econometric Analysis of Seasonal Time Series, Cambridge University Press, Cambridge, UK.

Thanks, Roberto