LE IMPRESE DELLARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE IN TOSCANA Osservatorio regionale toscano sullArtigianato Roma, 14 febbraio 2002 Regione Toscana - Unioncamere Toscana - CNA Toscana - Confartigianato Toscana
LA DEFINIZIONE DI AAT Le variabili identificative previste allart.2 della L.R. n. 58/99 I codici Istat (G.R.T. n del 22/11/99) I giudizi di autovalutazione degli imprenditori artigiani
LA VERIFICA DELLA PRESENZA DELLE VARIABILI IDENTIFICATIVE DELLAAT
UNIVERSO DI RIFERIMENTO E FASI DI SCREMATURA DEL CAMPIONE DI IMPRESE ARTIGIANE INTERVISTATE Luniverso di riferimento imprese (circa il 15% del tot. imprese artigiane reg.) 1° campione pre-indagine telefonica (2.964 intervistati) 2° campione indagine diretta (370 intervistati)
LE VARIABILI CONSIDERATE RILEVANTI PER INTERPRETARE LAAT Le variabili strutturali –il settore –il sistema locale di riferimento –le dimensioni aziendali Le variabili strategiche –i rapporti con il mercato –i modelli culturali e comportamentali dellimprenditore –i processi cognitivi e le soluzioni organizzative
LINFLUENZA DELLE VARIABILE SETTORIALE Lestrema ricchezza del tessuto produttivo dellAAT toscano (figura 1) Si nota una certa prevalenza di produzioni di beni per la casa Il settore di attività influenza la distribuzione delle imprese per tipologie di artigianato (figura 2) Emergono tracce di strategie competitive intersettoriali (relazione tra materiali utilizzati e prodotti eseguiti) Il settore di attività e la materia prima trattata influenzano la localizzazione dellAAT come rivela la presenza di alcuni cluster di specializzazione produttiva.
Figura 1: Composizione settoriale % artigianato artistico e tradizionale toscano (solo attività principale)
Figura 2:Indici di artisticità, tradizionalità e restauro per materia prima prevalentemente trattata * Dati poco significativi per bassa numerosità del relativo campione
LINFLUENZA DELLA VARIABILE TERRITORIO Emerge una distribuzione spaziale non omogenea sia a livello di SEL (figura 3) che per tipo di sistema locale di riferimento (distretto, area urbana, altro sistema locale). Il tipo di sistema locale di riferimento sembra associarsi ad alcune interessanti differenze nei caratteri aziendali dellAAT e nei comportamenti imprenditoriali (tabella 1). Si nota un radicamento territoriale dellAAT per certi versi ancora debole rispetto alle potenzialità esistenti Il territorio pare incidere sulle performance delle imprese dellAAT, ma non è sempre facile cogliere segnali univoci e ben definiti di tale relazione Il rischio di un possibile inceppamento del processo innovativo in alcuni snodi critici della rete regionale
Figura 3: Densità delle imprese dellAAT nei SEL della Toscana
Tabella 1: Incidenza di alcune variabili rilevanti dellAAT per tipo di sistema locale Legenda: * =bassa (meno del 25%); ** =media (dal 25% al 50%); *** =alta (dal 50% al 75%); ****=molto alta (più del 75%)
LINFLUENZA DELLA VARIABILE DIMENSIONALE La variabile dimensionale rappresenta uno dei caratteri strutturali più significativi per spiegare le differenze nei comportamenti imprenditoriali e nelle performance delle imprese dellAAT (tabella 2) La crescita interna sembra soprattutto rafforzare il patrimonio di conoscenze e i processi di apprendimento aziendali. Il giudizio critico sui consorzi evidenzia la difficoltà ad attivare forme di collaborazione tra imprese dellAAT, cioè una sostanziale sfiducia nelle modalità di crescita strategica per linee esterne.
Tabella 2: Incidenza di alcune variabili rilevanti dellAAT per dimensioni aziendali Legenda: * =bassa (meno del 25%); ** =media (dal 25% al 50%); *** =alta (dal 50% al 75%)
LE DUE FORMULE IMPRENDITORIALI TIPICHE DELLAAT Alcune differenze tra artigianato artistico e artigianato tradizionale riguardano: Gli assetti di governo (assetti proprietari e imprenditoriali, motivazioni ad avviare lattività aziendale, requisiti posseduti dallimprenditore). Le competenze e le risorse critiche (natura dei processi di apprendimento e matrice culturale). Il grado di innovazione (grado di innovatività complessiva, tipo di processo innovativo impiego di nuove tecnologie informatiche e multimediali). Il tipo di prodotto (sistema prodotto-processo). Il mercato (incidenza del mercato locale/regionale, capacità di vendita alla clientela commerciale, varietà di formule distributive). Le risorse umane (numero di addetti, età del titolare, difficoltà a reperire risorse umane). Il rapporto impresa/territorio (tipo di localizzazione, numero di relazioni interaziendali, estensione delle reti cognitive).
Tabella 3: Incidenza di alcune variabili rilevanti ripartite per tipologia di AAT Legenda: * =bassa (meno del 25%); ** =media (dal 25% al 50%); *** =alta (dal 50% al 75%); ****=molto alta (più del 75%)
Tabella 4: Sintesi di alcune delle principali relazioni tra variabili critiche e performance nellAAT Legenda: * =basso; ** =medio-basso; *** = medio; ****= medio-alto; *****= alto
LE LEVE E LE DIRETTRICI DI SVILUPPO DELLAAT IN TOSCANA LE LEVE DELLO SVILUPPO Lalta qualità e linnovazione Linternazionalizzazione La managerializzazione LE DIRETTRICI DI SVILUPPO Lautoriproduzione La professionalizzazione –per terziarizzazione –per scientificazione Lindustrializzazione La de-marginalizzazione
ALCUNI SPUNTI PER LE FUTURE AZIONI DI POLICY A LIVELLO REGIONALE Il ruolo dei consorzi e delle strategie di collaborazione nellAAT I marchi collettivi di origine e di qualità Il ruolo della formazione/replicazione delle professionalità Il rapporto tra AAT, territorio e flussi turistici regionali Il ruolo dellimmagine e della percezione della Toscana per lAAT (la strategia di marketing territoriale, il sostegno della promozione) La valorizzazione delle identità locali con particolare riferimento alla salvaguardia dei centri storici dellartigianato artistico La valorizzazione del rapporto tra AAT e patrimonio storico-culturale: sviluppo di sinergie per il settore dei beni culturali Innovazioni nel sistema distributivo dei prodotti dellAAT Sostegno ai processi innovativi delle produzioni dellAAT Il mantenimento delle imprese sul mercato (rischio di cessazione)