Confindustria Sicilia

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/01
Advertisements

L’INFORTUNIO SUL LAVORO E LA RESPONSABILITÀ PENALE
Studio Legale Domenichini
RAPPORTI TRA ILLECITO PENALE E PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
RESPONSABILITA’ DEI REVISORI
18 aprile 2013 DURC ed oscillazione del tasso medio per prevenzione.
INASPRIMENTO DELLA DISCIPLINA DEI REATI TRIBUTARI
IL LAVORO A CHIAMATA LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO
EFFETTI DEL PROCEDIMENTO PENALE SUL RAPPORTO DI LAVORO
I rapporti tra procedimento penale e procedimento amministrativo
L 'armonizzazione con il modello organizzativo 231 e le novità introdotte dalla l. 106/09 I modelli organizzativi nel sistema delineato dal d.lgs. 81/08.
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
STRUTTURA DELLA LEZIONE
IV Congresso Annuale in materia di responsabilità da reato degli enti 24 febbraio Centro Congressi Piazza di Spagna - Roma IL D. LGS. 231/01 E LA.
Le sanzioni tributarie amministrative
IL REGIME SANZIONATORIO TRIBUTARIO
Avv. Stefano Comellini. PROFESSIONISTI ART. 12 Collaboratori (obbligati) contro il riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo)
Eutekne – Tutti i diritti riservati Il Codice della Privacy (DLgs. 196/2003) e le Associazioni Sportive Avv. Stefano Comellini.
Diritto di accesso e privacy
CORSO SUI CONTRATTI PUBBLICI PER F.S. S.P.A.
L’iniziativa procedimentale comporta
La responsabilità disciplinare Le disposizioni dei CCNL del comparto regioni e autonomie locali prima del d.lgs. 150/2009.
Novità in materia di PRIVACY 23 febbraio 2012 Relatore: Gianni Festi.
Testo Unico sulla Sicurezza e Salute
Intesa del 30 aprile 2009 Decreto legislativo 150/2009 Decreto legislativo 165/2001 (novellato) Circolare Funzione Pubblica n. 7/2010 Art. 6 CCNL
Il contratto individuale di lavoro
Avv. Luciano Di Via Bonelli Erede Pappalardo
IL DECRETO LEGISLATIVO 231/01
Le sanzioni del nuovo sistema delineato dal d. lgs. 81/08 e dal d
MIOAMBIENTE SICUREZZA
D. L.gs. 150 del 27 ottobre 2009 NORME DI ATTUAZIONE DELLA L. 15 del 4 marzo 2009 Riforma della disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle.
Tra proprietà intellettuale e sviluppo d’impresa BREVETTI, DESIGN E/O MARCHI? Cosa e Perché I nuovi strumenti processuali per un accertamento tecnico.
PER LA SICUREZZA E L’AMBIENTE
LE SANZIONI TRIBUTARIE
I compiti dell’Organismo di Vigilanza
Prof.ssa Margherita Ramajoli
Responsabilità amministrativa società Lorenzo Benatti Parma, 12 marzo 2013.
MODELLI ORGANIZZATIVI 2010 Adeguamento alle normative cogenti
LE RESPONSABILITA’.
SNA SINDACATO NAZIONALE AGENTI FORMAZIONE E CULTURA ASSICURATIVA MODOFICA AL CODICE DELLA STRADA LEGGE N. 120 DEL 29 LUGLIO 2010.
Codice della Privacy e sanzioni
IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE
231/01 E REATI TRIBUTARI STRADE PARALLELE O CONVERGENTI?
LEGGE N. 92 DEL 28 GIUGNO 2012 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita 1.
Responsabilità amministrativa società
VI Congresso Annuale in materia di responsabilità da reato degli enti 28 febbraio Centro Congressi Piazza di Spagna - Roma "LA GOVERNANCE E LA GESTIONE.
1 L’attività difensiva: gli aspetti operativi e il rapporto con il processo penale. Nicolino De Cantis \ Le convenzioni per il lavoro di pubblica utilità.
DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE GIURIDICHE, DELLE SOCIETA’ E DELLE ASSOCIAZIONI ANCHE PRIVE DI PERSONALITA’ GIURIDICA A.
A cura dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari LA RIAPERTURA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE SOSPESO IN ATTESA DEGLI ESITI DEL PROCEDIMENTO PENALE a cura.
Il sistema sanzionatorio dei reati contro la sicurezza nei luoghi di lavoro secondo il D.lvo 758/1994 alla luce del D.P.R. 151/2011 Dott. Ing. Mauro Bergamini.
Il D.Lgs. 123/2007 aumenta il rischio di responsabilità amministrativa prevista dal D.Lgs. 231/2001 per le imprese? Concetto base della 231: Responsabilità.
Somministrazione e lavoro accessorio nel Jobs Act
La sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato Legge 28 aprile 2014 n.67. “Come e quando” Sintesi della relazione dell’avv. Leonardo.
L’apprendistato L’apprendistato è un contratto regolato originariamente dalla legge n. 25 del Oggi la disciplina è dettata dal D. Lgs n. 167 del.
© Copyright-Riproduzione riservata Studio legale Carozzi & Associati La Responsabilità Amministrativa delle Imprese Il D.Lvo 231/01 rappresenta oggi la.
IL REGIME SANZIONATORIO TRIBUTARIO
IL SISTEMA SANZIONATORIO
LA MAGISTRATURA.
Le soluzioni sul piano normativo, in particolare la “delega fiscale” Valeria Mastroiacovo Professore Associato Università degli studi di Foggia Commissione.
IL DIRITTO PENALE TRA IDENTITÀ NAZIONALE ED EUROPEIZZAZIONE 26 novembre 2015.
Quadro sanzionatorio generale Sospensione dell’attività (art. 14) Sistema sanzionatorio – Titolo I Sistema sanzionatorio – Titoli speciali D. Lgs n. 231/2001.
RESPONSABILITÀ PENALE Responsabilità penale del singolo/persona fisica che commette il reato Responsabilità dell'ente da illecito amministrativo.
L A RESPONSABILITÀ CIVILE DI AMMINISTRATORI E SINDACI PER LE SANZIONI AMMINISTRATIVE IRROGATE ALLE SOCIETÀ IN APPLICAZIONE DEL D. LGS. 231/01 AVVOCATI.
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
I DECRETI DI DEPENALIZZAZIONE : TRA PRIVATIZZAZIONE DELLA PENA E PUBBLICIZZAZIONE DEL RISARCIMENTO Federico Belli (giudice presso il Tribunale di Asti)
Il ruolo dello SPreSAL Informazione ed assistenza all’utenza Prevenzione e Promozione della salute e della sicurezza Rilascio di autorizzazioni e pareri.
Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 "Disciplina della responsabilita' amministrativa delle persone giuridiche, delle societa' e delle associazioni.
Rapporti tra il d.lgs. 231/2001 e la normativa in materia di sicurezza sul lavoro Pesaro, 12 maggio 2008 Avv. Daniele Tanoni.
La crisi dell’impresa bancaria Il quadro di riferimento attuale.
Transcript della presentazione:

Confindustria Sicilia 25 gennaio 2013 Palermo Confindustria Sicilia la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e le novità in materia di ambiente e sicurezza avv. Giuseppe Scozzari S&R Avvocati Palermo – Agrigento –Verona gscozzari@studiolegalescozzari.it

La partecipazione del soggetto collettivo nel processo:autonomia della responsabilità rispetto all’imputato persona fisica Il D.lgs. 231/2001 (Capo III, artt. 34-82) detta specifiche disposizioni sul procedimento di accertamento ed applicazione delle sanzioni amministrative; in base all’art. 8 D.lgs. 231/01, la responsabilità dell’Ente, ancorché dipendente da reato, costituisce un titolo autonomo di responsabilità; la posizione dell’Ente e quella della persona fisica, in alcune ipotesi, si possono scindere tanto che la responsabilità dell’Ente sussiste anche quando: l’autore del reato non è stato identificato o non è imputabile (cd. di “imputazione soggettivamente alternativa”); il reato si estingue per una causa diversa dall’amnistia (tra cui prescrizione, oblazione)

La partecipazione del soggetto collettivo nel processo: simultaneus processus pur sussistendo autonomia tra responsabilità dell’imputato persona fisica e quella della società, il procedimento si svolge secondo le regole (in quanto compatibili) del procedimento penale (simultaneus processus). l’art. 38, comma 2 stabilisce tuttavia i casi in cui deve procedersi alla separazione dei procedimenti: incapacità dell’imputato, scelta di riti alternativi (abbreviato, patteggiamento, decreto penale di condanna), necessità dipendenti dalle norme processuali; la natura penale dell’illecito presupposto della responsabilità amministrativa e la natura penale –amministrativa degli illeciti degli enti hanno suggerito, alla stregua di quanto previsto per l’imputato nel processo penale, l’adozione di un sistema di garanzie anche per il soggetto collettivo;

La partecipazione del soggetto collettivo nel processo: equiparazione sostanziale del soggetto collettivo alla persona fisica... La scelta è stata di collocare la società nella stessa condizione dell’imputato, al quale è sostanzialmente equiparata, con l’effetto di beneficiare del sistema di garanzie riservate alla persona fisica quali, a titolo di esempio: immediata iscrizione nel registro nelle notitiae criminis dell’illecito amministrativo a carico della società (con decorrenza da tale momento del termine per l’accertamento dell’illecito art. 55, 56); procedibilità (quando manca una condizione di procedibilità, non si procede all’accertamento nemmeno della responsabilità amministrativa dell’Ente, art. 37)

… equiparazione sostanziale del soggetto collettivo alla persona fisica... difesa tecnica (quando la società ne è priva interviene la nomina di difensore d’ufficio, art. 40) contumacia (quando la società non si è costituita a mezzo del legale rappresentante nel procedimento penale la partecipazione al giudizio avviene attraverso il difensore, art. 41) notificazione (occorre la conoscenza quanto meno legale del procedimento da parte della società, dovendosi diversamente disporre la sospensione del procedimento, art. 43) misure cautelari (con l’estensione del processo di giurisdizionalizzazione anche al soggetto collettivo artt. 45 -54);

In particolare: il sistema delle misure cautelari Fondati e specifici elementi che rendono concreto il pericolo di reiterazione dei reati della stessa indole Gravi indizi di responsabilità dell’ente Richiesta motivata del P.M. di applicazione Applicazione da parte del G.I.P. previo contradditorio di una misura cautelare proporzionata ed adeguata per la minima non inferiore a 1 mese e mezzo e per la durata massima non superiore a 1 anno Una delle sanzioni interdittive (art.9, c.2) Commissario giudiziale (art.15) In alternativa 6

In particolare: il sistema delle misure cautelari Vicende modificative Impugnabili al Giudice procedente Sospensione Revoca Se l’ente chiede la realizzazione delle misure dell’art. 17 Quando sono mancanti, anche per fatti sopravvenuti, i presupposti o quando ricorrono le misure dell’art. 17 Risarcimento integrale del danno ed eliminazione delle conseguenze Messa a disposizione del profitto Eliminazione carenze organizzative mediante adozione del modello idoneo e e 7

La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro Relativamente alle fattispecie in materia di sicurezza sulla salute e sicurezza sul lavoro, l’art. 25-septies del D.lgs. 231/01, è stato introdotto dalla L. 123/2007 poi sostituito dall’art. 300 del d. lgs. 81/2008; I reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime commesse con violazione delle norme in materia di infortuni sul lavoro, quali reato c.d. presupposto della responsabilità del soggetto collettivo, erano già previste originariamente dall’art. 11 della legge delega 300/2000; la loro introduzione nel 2007 si è tradotta pertanto nel completamento del quadro legislativo originario (compatibilità dei principi del sistema dettato dal d. lgs. 231/2001 con i reati colposi); per ciascuna delle fattispecie presupposto è prevista l’applicazione di pene pecuniarie e di sanzioni interdittive:

La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro 2 Fattispecie Sanzione persona fisica Sanzione per l’ente Art, 589 c.p., con violazione art. 55, comma 2 d.lgs. 81/2008 Omicidio colposo in relazione ad omessa valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro nelle aziende di cui all’art. 31, a quelle sottoposte a ricshio biologico, alle attività del titolo IV caratterizzate dalla compresenza di più aziende Reclusione da 2 a 7 anni Sanzione pecuniaria + sanzione interdittiva non inferiore a tre mesi e non superiore ad 1 anno Art, 589 c.p., nelle ipotesi residuali Omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro Art, 590 c.p., 3 comma Lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro l.gravi:reclusione o multa; l.gravissime:reclusione Sanzione pecuniaria+ sanzione interdittiva non superiore a sei mesi Mara Chilosi, 5/11/2011 9

La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro Sanzione pecuniaria, sempre (da 10.329 a 1.549.000 Euro) Eventuali sanzioni interdittive, anche in via cautelare (da tre mesi a 2 anni); in alcuni casi definitive a) interdizione dall'esercizio dell'attività (solo quando le altre sanzioni interdittive risultano inadeguate) b) sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito c) divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio d) esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi e) divieto di pubblicizzare beni o servizi (quelle applicate in via cautelare possono essere sostituite con la nomina di un commissario giudiziale) Confisca del profitto del reato (sempre) Pubblicazione della sentenza di condanna 10

La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro:accesso ai riti alternativi premiali Per i reati in materia di infortuni sul lavoro (art. 25 septies) è possibile, in alternativa al giudizio, la definizione del procedimento di accertamento della responsabilità del soggetto collettivo con l’adozione di uno dei reti speciali alternativi quali il giudizio abbreviato (art. 62) ed il patteggiamento (art. 63); con riguardo a quest’ultimo, la scelta del rito non è esclusa dalla previsione in astratto di sanzioni interdittive, quando il reato presupposto è definito o sia definibile con il rito di cui all’art. 444 c.p.p.; in tal caso la riduzione della sanzione (fino ad 1/3) verrà operata sulla durata della misura interdittiva e sull’ammontare della sanzione pecuniaria; ciò che rileva è che il Giudice non ritenga di dover applicare in concreto una misura interdittiva in via definitiva (che comporterebbe il rigetto della richiesta);

La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro:il ravvedimento operoso La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro L’art. 17 D.lgs. 231/2001 prevede un “ravvedimento operoso” post factum, attuabile dall’Ente, idoneo ad escludere l’applicazione di sanzioni interdittive e di incidere in maniera significativa sul quantum della sanzione pecuniaria (cfr. artt. 11 e 12) Le condizioni per accedere a questo regime di favore attengono: al risarcimento integrale del danno ed eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato (o comunque efficace impegno) all’adozione ed attuazione del Modello di prevenzione (cfr. sentenza Tyssen) alla messa a disposizione del profitto conseguito ai fini della confisca (ad es. mediante libretto postale intestato al Fondo Unico di Giustizia)

... La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro:il ravvedimento operoso La responsabilità amministrativa delle società e i reati in materia di sicurezza sul lavoro tali condizioni devono essere realizzate prima dell’apertura del dibattimento di primo grado; l’art. 65 legittima la sospensione del procedimento al fine di attuare gli adempimenti di cui all’art. 17, ma occorre dimostrare l’impossibilità di effettuare prima il ravvedimento. L’art. 49 prevede la sospensione, per i medesimi motivi, anche delle misure cautelari e la successiva loro revoca, che può essere disposta anche d’ufficio (art. 50); l’art. 78 disciplina la conversione della sanzione interdittiva in pecuniaria in caso di ravvedimento “tardivo”, attuato dopo l’apertura del dibattimento del giudizio di primo grado.

grazie per l’attenzione 25 gennaio 2013 Palermo Confindustria Sicilia grazie per l’attenzione avv. Giuseppe Scozzari S&R Avvocati Palermo – Agrigento –Verona gscozzari@studiolegalescozzari.it