Assessorato all’Ambiente e Verde, Risorse Naturali e Idraulica, Cave - Parco Sud -Agricoltura ed Energia PIANO PROVINCIALE CAVE Approvato con D.C.R.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Guida Pratica al DPR 170/05 - Crovetti
Advertisements

TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
La sorveglianza sanitaria nel nuovo Testo Unico
Programma Regionale Interventi Qualità dell’ARIA 1^ conferenza VAS
Paolo Pipere Servizio Territorio, Ambiente e Cultura CCIAA di Milano
DWHTForlì – 25 Ottobre 2006 Utilizzo del DWH ai fini della programmazione territoriale Provincia Forlì-Cesena – Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio,
Normative in materia di impianti geotermici a bassa entalpia
2° PROJECT CONSULTATION BOARD ITALIA Firenze 11 luglio 2013.
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
Organo di vigilanza.
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
Monica Bassanino – Dir. Agricoltura Enrico Accotto – Dir. Ambiente
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
La gestione dei rifiuti
QUADRO NORMATIVO EDILIZIA.
Situazione normativa attuale italiana per idrogeno autotrazione
LEGGE ATTUALE D.P.R. N° 1124 DEL 30 GIUGNO D.LGS. N° 38 DEL INTEGRAZIONE E MODIFICA DEL D.P.R. N° 1124 DEL
Art. 68 Legge.488/99 1. I commi 132 e 133 dell'articolo 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127, si interpretano nel senso che il conferimento delle funzioni.
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
Camera di Commercio di Trieste Trieste, 27 giugno 2007
VAS nella L.R.12/2005 Art 4, comma 2:..sono sottoposti alla valutazione di cui alla Direttiva 2001/42/CEE –Piano Territoriale Regionale –Piani Territoriali.
VAS nella L.R.12/2005 Art 4, comma 2:..sono sottoposti alla valutazione di cui alla Direttiva 2001/42/CEE –Piano Territoriale Regionale –Piani Territoriali.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
Ambito territoriale di Susa
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
Impianti di combustione a scarti di legno – seminario tecnico Venerdì 9 Marzo 2012 Impianti di combustione a scarti di legno Controllo tecnico analitico.
Torino - 16 febbraio Il successo passa dal porta a porta 1 Giuseppe Gamba Vicepresidente della Provincia di Torino Assessore allo Sviluppo Sostenibile.
FORUM PROVINCIALE DEL TERZO SETTORE Le funzioni dellEnte Provincia Prato 24 maggio 2011.
Andamento agrometeorologico 2013: effetti di una primavera piovosa sulle coltivazioni Lorenzo Craveri U.O. Meteoclimatologia Settore Tutela dai Rischi.
G. Orlandi, G. Bigi Bologna 15 ottobre La struttura produttiva dellEmilia-Romagna Una lettura attraverso lArchivio Statistico delle Imprese Attive.
LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA AGRICOLE NELLALTA PIANURA LOMBARDA - Venerdì 20 novembre Dott. Giorgio Bonalume.
Attuazione normativa IPPC Tariffario per istruttorie e controlli programmati E. LANZI Le spese per il rilascio dellAutorizzazione Integrata Ambientale.
SEMINARIO RESIDENZIALE DIRETTORI Fondo Unico, decentramento e politica industriale regionale Sanremo, 7 novembre 2008.
28/11/2007www.alternativaverde.it INTERPELLANZA N. 1 Consiglio comunale di Desio 28 novembre 2007.
SPA/AQUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELLINTERVENTO SPA/A.1.1 COROGRAFIA – SISTEMA DELLA TANGENZIALE DI ALTOPASCIO SPA/A.1.2.
PROGETTO PILOTA Applicazione del DM 09/05/2001 nel territorio della Provincia di Bologna PROVINCIA DI BOLOGNA SETTORI AMBIENTE e PIANIFICAZIONE TERRITORIALE.
Giornata di studio Il Sistema trasfusionale : attualità e prospettive Recoaro Terme (VI) 5-Aprile 2008.
T.d.P. Monica MINNITI & T.d.P. Carmine DI PASCA
PROCEDURE DI FORMAZIONE E APPROVAZIONE DEGLI STRUMENTI URBANISTICI LEGGE REGIONALE n. 20 del (BURP n. 128 del ; DRAG PUG Delibera.
LE LINEE GUIDA PROVINCIALI
A.L.Te.P. - Incontri di aggiornamento professionale per il tecnico pubblico Nuovo Piano Cave: il ruolo dei Comuni Provincia di Bergamo Settore Tutela Risorse.
Attività di bonifica e qualificazione ambientale verso il nuovo Piano territoriale regionale, per un futuro controcorrente PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA.
Complesso “I caprioli” - San Germano Chisone
LA TARIFFA SUI RIFIUTI Assessorato ai Lavori Pubblici, Protezione Civile e Autonomie Locali.
ISTITUTO SUPERIORE “Carlo d’Arco” e “Isabella d’Este”
Le unità di raccolta gestite dallAVIS in VENETO: attività e problemi alla luce della L. R. 22/2002 in tema di autorizzazioni ed accreditamento Venezia.
Raw Materials University Day 6th December 2013 – Sapienza University, Rome Sala del Chiostro, Faculty of Civil and Industrial Engineering, Rome, Italy.
IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire”
Norme e procedure per la gestione del territorio
SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO
Esercizio associato di funzioni per comuni di piccole dimensione demografica : < abitanti < abitanti se appartenenti o appartenuti a comunità
La normativa di settore. D.L. n. 377 del , Convertito, con modificazioni, in legge , nr. 377 Disposizioni urgenti per contrastare.
ITI Cannizzaro Catania Referente progetto: Prof.ssa Angela Percolla
Nicola Lugaresi Convegno sulluso razionale dellenergia Energia: un bene primario per il nostro sviluppo Nicola Lugaresi Il quadro giuridico del settore.
Piano nazionale per la prevenzione in agricoltura e selvicoltura: ruolo del Coordinamento Tecnico Interregionale Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Roma,
D. Lgs. n. 626/1994 D. Lgs. n. 494/1996 Opere provvisionali Pi.M.U.S.
D. LGS. 152/05 spunti di riflessione …. E di lavoro
Piano delle attività Anno scolastico 2012/13 Anno scolastico 2012/13.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:ATTIVITA.
Studio di PERICOLOSITÀ SISMICA: definizione di scuotimento atteso
Interreg IIIB- MEDOC ENPLAN ITALIA Regione Autonoma Valle d’Aosta
Seminario Formativo NIP Le valutazioni di ARPA Parenti Luigi Arpa Sezione Provinciale di Modena.
Area ricerche Sondaggio Il Municipio Riformista 04/09//2011.
Le acque di restituzione
Norme e procedure per la gestione del territorio
Manuale di Estimo Vittorio Gallerani, Giacomo Zanni, Davide Viaggi Copyright © The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 9 Stima delle cave.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
Transcript della presentazione:

Assessorato all’Ambiente e Verde, Risorse Naturali e Idraulica, Cave - Parco Sud -Agricoltura ed Energia PIANO PROVINCIALE CAVE Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 maggio 2007 Direzione centrale risorse ambientali Settore risorse idriche e cave Servizio pianificazione e gestione attività estrattiva

Piano Provinciale Cave Approvato con D. C. R. n° VIII/166 del 16. 05 Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 Settore merceologico sabbia e ghiaia N° 33 Ambiti Territoriali estrattivi (A.T.E.) N° 39 Cave VOLUME: 57.757.000 mc Settore merceologico argilla N° 4 Ambiti Territoriali estrattivi (A.T.E.) N° 4 Cave VOLUME: 1.099.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Approvato con D. C. R. n° VIII/166 del 16. 05 Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 Settore merceologico sabbia e ghiaia N° 12 Cave di Recupero (R) VOLUME: 4.540.000 mc Settore merceologico sabbia e ghiaia N° 2 Cave di riserva (P) VOLUME: 1.650.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Parco Agricolo Sud Milano Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 24.133.000 mc Parco Agricolo Sud Milano N° 10 A.T.E. sabbia e ghiaia N° 13 cave ATEg7 : Pregnana Milanese – Vanzago ATEg25 C1 : Peschiera Borromeo - Pioltello ATEg25 C2 : Pioltello – Rodano ATEg26 : Peschiera Borromeo – Pantigliate ATEg27 : Mediglia ATEg28 : Colturano ATEg29 : San Donato Milanese - San Giuliano Milanese ATEg30 : Pero ATEg31 : Zibido San Giacomo ATEg32 C1 : Trezzano sul Naviglio – Zibido San Giacomo – Gaggiano ATEg32 C2 : Zibido San Giacomo ATEg33 C1 : Bareggio ATEg33 C2 : Cusago Direzione Centrale Risorse Ambientali

Parco Agricolo Sud Milano Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 Parco Agricolo Sud Milano N° 2 Cave di Recupero (R) Rg10 : Milano Rg11 : Milano 750.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Parco Regionale della Valle del Ticino Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 Parco Regionale della Valle del Ticino N° 3 A.T.E. sabbia e ghiaia ATEg1 : Castano Primo - Nosate ATEg2 : Buscate – Dairago - Magnago ATEg4 : Cuggiono 3.990.000 mc Parco Adda Nord N° 1 Cava di Recupero (R) Rg6 : Truccazzano 700.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Direzione Centrale Risorse Ambientali Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 P.L.I.S - Roccolo N° 3 A.T.E. sabbia e ghiaia ATEg8 : Arluno ATEg10 : Arluno - Casorezzo ATEg11 : Busto Garolfo - Casorezzo 3.990.000 mc P.L.I.S. - Grugnotorto N° 2 A.T.E. sabbia e ghiaia ATEg14 : Paderno Dugnano – Nova Milanese ATEg15 : Paderno Dugnano 4.020.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Consorzio Parco delle Groane Piano Provinciale Cave Approvato con D.C.R. n° VIII/166 del 16.05.2006 B.U.R.L. 3° Suppl. Straord. al n° 26 del 30.06.2006 Consorzio Parco delle Groane N° 3 A.T.E. argilla ATEa1 C1 : Garbagnate Milanese ATEa1 C2 : Seveso ATEa1 C3 : Limbiate 175.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Differenze sostanziali tra le tipologie di cava relative al settore sabbia/ghiaia ed argilla Il termine “cava” genera di solito l’immagine di una fossa più o meno profonda, con o senza acqua, con scarpate ripide e brulle, evocata dalla frequentazione di cave di sabbia e ghiaia diffuse nel nostro contesto territoriale. L’attività di estrazione di argilla comporta una modificazione ridotta della morfologia, temporanea e discontinua, in genere percepibile solo per la rimozione della copertura vegetale e generalmente mimetizzata dopo pochi anni dalla rivegetazione spontanea. L’ampiezza dello scavo, in rapporto alla modesta profondità, lo rende quasi impercettibile, soprattutto dopo la ricostituzione della copertura superficiale. Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Differenze sostanziali tra le tipologie di cava relative al settore sabbia/ghiaia ed argilla I giacimenti di argilla sono più localizzati e dipendenti da situazioni geologico/morfologiche alquanto specifiche. Sono generalmente limitati nello spessore, mentre più diffusi e generalizzati sono nel nostro territorio i giacimenti di ghiaie e sabbie, di spessore anche elevato. Ciò rende naturalmente più difficile reperire l’argilla piuttosto che la ghiaia. Il diverso rapporto tra volume di scavo e superficie interessata, offre alla cava di argilla possibilità di recupero ambientale molto più rapido e significativo di quello effettuabile in cave di ghiaia. Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Il terrazzo “Mindeliano del Parco delle Groane, si presenta come luogo storicamente interessato da attività estrattiva di argilla per laterizi, al punto da conferire al paesaggio una sua specifica identità. Il terrazzo fluvioglaciale Mindel, caratterizzato da uno strato di alterazione superficiale argilloso ocraceo (ferretto) di spessore fino a 2,5 m si presenta come un terrazzo altimetricamente isolato dal resto della pianura ed allungato in senso Nord-Sud, comprendendo le aree urbanizzate di Lentate sul Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Solaro e le aree agricole interconnesse L’argilla di copertura, denominata “ferretto” per la compattezza e il colore, rappresenta l’oggetto dell’attività estrattiva che si è sviluppata in quest’area, così come su aree simili in altre zone della Lombardia Il “giacimento” di argilla raggiunge lo spessore massimo di 2-2,5 m dal p.c. , nella parte centrale del terrazzo delle Groane, più ridotto nelle porzioni periferiche Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Cava di Argilla La coltivazione dell’argilla interessa, nel territorio provinciale, uno spessore piuttosto esiguo, generalmente non superiore ai 2,5 m, mediamente inferiore ai 2 m L’escavazione dell’argilla avviene per fasi temporali contenute, senza installazione di impianti o infrastrutture permanenti. Lo scavo avviene, previo accantonamento del terreno vegetale soprastante, tramite una pala cingolata che arretra via via il fronte di estrazione e carica il materiale su camion con cassoni ribaltabili che trasportano l’argilla alle fornaci dove avviene il processo produttivo di trasformazione in laterizi. Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Direzione Centrale Risorse Ambientali

Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Cava di Argilla La coltivazione viene articolata su lotti contigui e per fasi temporali contenute, in modo che l’area di cava, oggetto dell’attività estrattiva, occupi la minima parte possibile. Al termine la coltivazione si sposta sul lotto contiguo, consentendo il recupero ambientale e il riutilizzo tempestivo delle aree cavate. Il recupero ambientale può essere attuato: con modesti movimenti di terra (stesa della coltre superficiale asportata in precedenza) in tempi contenuti (lo scavo si attua in pochi mesi) per lotti pluriennali, concomitanti con i lotti di scavo Piano Provinciale Cave Settore Argilla Parco delle Groane Direzione Centrale Risorse Ambientali

Direzione Centrale Risorse Ambientali P.P.C Settore Argilla Direzione Centrale Risorse Ambientali

Direzione Centrale Risorse Ambientali Volume : 18.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Direzione Centrale Risorse Ambientali Volume : 140.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Direzione Centrale Risorse Ambientali Volume : 17.000 mc Direzione Centrale Risorse Ambientali

Attività estrattiva: miniere e cave (Regio Decreto n. 1443 del 29/07/1927 - art. 2) Attività mineraria: finalizzata allo sfruttamento di minerali utilizzabili per l’estrazione di metalli, metalloidi, grafite, combustibili solidi-liquidi-gassosi, fosfati, feldspati, bentonite, terre refrattarie, pietre preziose, bauxite, talco, marna da cemento … Attività di cava: finalizzata allo sfruttamento di: torbe, materiali per costruzioni edilizie-stradali-idrauliche, … quarzo e sabbie silicee, …, altri materiali non compresi nella prima categoria Direzione Centrale Risorse Ambientali

Normativa vigente in materia di attività estrattiva Regio Decreto 29/07/1927 n. 1443 “Norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere nel regno” Legge Regionale 08/08/1998 n. 14 “Nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava” D.G.R. 24/06/1999 n. VI/43831 “Approvazione dello schema tipo di convenzione di cui al 1° comma art. 15 L.R. 14/98” D.G.R. 25/01/2002 n. VII/7857 “Determinazione dei criteri e delle modalità per l’esercizio delle funzioni di cui al 1 comma art. 42 della L.R. 14/98” D.G.R. 16/09/2002 n. VII/10316 “Criteri per la redazione dei progetti degli Ambiti Territoriali Estrattivi ai sensi art. 11 della L.R. 14/98” Direzione Centrale Risorse Ambientali

Normativa vigente in materia di attività estrattiva Sicurezza e Salute dei lavoratori D.P.R. 27/04/1955 n. 547 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.P.R. 09/04/1959 n. 128 “Norme di polizia delle miniere e delle cave” D.Lgs. 25/11/1996 n. 624 Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee ” Direzione Centrale Risorse Ambientali

Vigilanza Attività Estrattiva PROVINCIA L.R. 14/98 D.P.R. 128/59 D.P.R. 547/55 D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 624/96 Comune Ente Parco Funzioni di vigilanza e amministrative inerenti all’applicazione delle norme di: polizia delle cave e torbiere prevenzione infortuni Sicurezza e salute dei lavoratori Vigilanza sull’esercizio delle attività esplicate entro gli ambiti territoriali estrattivi, per il territorio di propria competenza Collaborazione nell’attività di vigilanza, nelle aree di competenza, sulla base di accordi con i Comuni interessati Direzione Centrale Risorse Ambientali

Vigilanza Attività Estrattiva A.S.L. ARPA L.R. 16/99 L.R. 4/02 G.E.V. Vigilanza sugli aspetti sanitari Vigilanza nel campo della prevenzione e tutela ambientale Vigilanza generica di carattere ambientale Direzione Centrale Risorse Ambientali