SCUOLA E NUOVE TECNOLOGIE testi di Mario Rotta A cura di Stefano Maria Demuro Liceo Scientifico di Stato “ A. Tassoni ” - Modena
Un problema di definizione Il problema fondamentale è capire come si possono usare le nuove tecnologie nella didattica e dove si possono collocare rispetto alle attività svolte dal docente o all'organizzazione della scuola. Complessivamente è un problema sia di "ergonomia" che di "ecologia".
Il punto di vista ergonomico Dal punto di vista ergonomico le domande chiave a cui le sperimentazioni sull'innovazione tecnologica dovrebbero cercare di dare una risposta sono: Quali tecnologie? Che cosa sono realmente le nuove tecnologie? Che valore hanno le tecnologie in sé? Come organizzare l'ambiente scolastico rispetto alle tecnologie?
Il punto di vista ecologico Dal punto di vista ecologico si dovrebbe cercare di dare una risposta ad altre domande: Cosa si intende fare con le nuove tecnologie? Cosa significa "fare un uso didattico" delle nuove tecnologie? In che modo le nuove tecnologie possono essere integrate con altre tecnologie didattiche?
L'evoluzione Il significato delle nuove tecnologie cambia col passare del tempo, generalmente in funzione dell'evolversi delle teorie dell'apprendimento, ma anche in relazione alle potenzialità delle tecnologie stesse:
L'evoluzione: anni ‘70-’80 Anni 70-80 - Comportamentismo. Il computer come tutor: istruzione programmata, tutorials.
L'evoluzione: anni ‘80 Anni 80 - Cognitivismo. Il computer come tool: database, word processors, spreadsheets.
L'evoluzione: anni ‘90 Anni 90 - Costruttivismo: computer come ambiente per costruire: ipertesti, multimedialità.
L'evoluzione: oggi Oggi il computer viene percepito sempre più spesso come nodo della rete e come strumento per comunicare e condividere: si parla sempre più diffusamente di interpersonal computing, di Online Learning, di Distributed Learning
Dove collocare le tecnologie? Secondo uno schema elaborato da Antonio Calvani si possono individuare tre livelli nell'introduzione delle nuove tecnologie nel contesto della scuola: il livello preliminare il livello del "formato della didattica” Il livello delle "potenzialità formative"
Livello preliminare Ad un livello preliminare le tecnologie sono utili a fini organizzativi e gestionali, per preparare materiali, creare banche-dati, allestire percorsi formativi o sistemi di documentazione.
Livello del "formato della didattica “ Al livello del "formato della didattica" le tecnologie entrano in rapporto con i paradigmi didattici e possono allargare gli orizzonti della didattica enfatizzando modalità di apprendimento esplorative, collaborative, espressive, conversative.
Il livello delle "potenzialità formative" Al livello delle "potenzialità formative" le tecnologie contribuiscono a connotare o ridefinire l'ambiente di apprendimento e ad attuare specifiche valenze formative: metacognitive, metadisciplinari, collaborative.
Ipotesi sull'uso delle tecnologie a scuola Traendo spunto dalle osservazioni di Calvani, relativamente agli aspetti più operativi legati all'uso delle nuove tecnologie nella didattica si possono individuare 4 possibilità di utilizzo e altrettante situazioni in cui le nuove tecnologie potrebbero essere adottate dai docenti: 1) un uso strumentale 2) attività di gruppo/gruppo di studio 3) problem solving e simulazioni 4) collaborazione a distanza
Implicazioni e rischi (1) 1) un uso strumentale Si può fare un uso strumentale delle nuove tecnologie e adottarle per ottenere vantaggi organizzativi, logistici o comunicativi. Casi tipici: usare materiali digitali come supporto alla didattica, usare Internet per scaricare immagini e testi, usare la multimedialità come sussidio didattico. Implicazioni e rischi (1)
2) attività di gruppo/gruppo di studio Si possono usare le nuove tecnologie come occasioni per impostare particolari attività di studio e di ricerca o attività di gruppo. Caso tipico: costruire un ipertesto a scuola. Implicazioni e rischi ( 2)
3) problem solving e simulazioni Si possono esplorare le potenzialità specifiche delle nuove tecnologie per caratterizzare o diversificare l'attività didattica o potenziare l'approccio sperimentale ai problemi. Casi tipici: programmare una utility per la soluzione di un problema specifico, utilizzare strumenti software per simulare esperimenti o situazioni di laboratorio. Implicazioni e rischi ( 3 )
4) collaborazione a distanza Si possono usare le nuove tecnologie per impostare e sviluppare progetti di collaborazione a distanza con interlocutori che altrimenti non potrebbero essere coinvolti. Caso tipico: partecipare ad un progetto cooperativo via Internet. Implicazioni e rischi ( 4 )
Implicazioni e rischi ( 1) Un uso strumentale delle nuove tecnologie non implica modifiche particolari nell'organizzazione dell'attività didattica. I rischi sono quelli legati al perpetuarsi di forme tradizionali di didattica basate sulla lezione frontale
Implicazioni e rischi ( 2) Usare le nuove tecnologie come ambienti di studio e di ricerca (costruire ipertesti) implica profonde modifiche nell'organizzazione della didattica, soprattutto in termini di flessibilità e coordinamento tra docenti. Implica inoltre una completa revisione del rapporto tradizionale tra docente e alunno. I rischi sono legati all'eccessivo carico di lavoro e alla difficile gestibilità dei progetti.
Implicazioni e rischi ( 3 ) Esplorare le potenzialità delle nuove tecnologie per caratterizzare o diversificare l'attività didattica implica cambiamenti nella progettazione didattica e la completa revisione degli ambiti disciplinari e curricolari. I rischi : fenomeno della cosiddetta "saturazione tecnologica" prevalere dell'aspetto tecnico su quello didattico nel momento in cui le tecnologie vengono adottate.
Implicazioni e rischi ( 4 ) N.T.D. come ambienti collaborativi o integrativi = cambiamento radicale del modo di concepire la scuola nel suo complesso: la scuola non è più un ambiente formativo strutturato e concluso ma diventa nodo di un ambiente formativo molto più ampio, aperto e del tutto destrutturato. I rischi sono quelli legati all'insoddisfazione e allo scetticismo nei confronti di tecnologie non ancora del tutto affidabili e relativamente lente; di difficoltà organizzative che possono verificarsi nella gestione di sperimentazioni a distanza o con un alto numero di soggetti coinvolti.
FINE