DISPOSITIVO PER LA DEGRADAZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
“La Mole” Principi di stechiometria
Advertisements

Mole e Numero di Avogadro
_________ __ ___________ _________ __ ___________
Energia Solare Alice F. S.M.S. “Peyron-Fermi” Sez. OIRM TO
TECNICHE CENTRIFUGATIVE
Il campo elettrico - Lo chiamiamo campo elettrico,
Osservazioni sperimentali
Motore a Induzione.
Effetti di diffusione interna per reazioni eterogenee
La chimica : scienza sperimentale e quantitativa
Dalla lezione precedente: Esistenza e proprietà elettroni
Energia Potenziale Elettrica
Prof. Antonello Tinti La corrente elettrica.
La capacità elettrica Prof. Antonello Tinti.
BANDE DI ENERGIA PERCHE’ ESISTONO I LIVELLI ENERGETICI?
La batteria della figura ha una differenza di potenziale di 10 V e i cinque condensatori hanno una capacità di 10 mF. Determinare la carica sui condensatori.
SPETTROSCOPIA FOTOELETTRONICA
La termodinamica Meccanica Universo termodinamico
ELETTROSTATICA NELLA MATERIA
Capacità elettrica  Condensatore
ZUCCHERI PARTE I: DIFFERENZA TRA ZUCCHERI A LENTO E A RAPIDO ASSORBIMENTO Unità 1 Gli zuccheri o carboidrati sono le sostanze nutritive che forniscono.
Le soluzioni Sono miscele omogenee di due o più sostanze (in forma di molecole, atomi, ioni) di cui quella presente in quantità maggiore è definita solvente,
Lezione 8 Esperimento di Thomson per la determinazione del rapporto carica/massa dell’elettrone: quattro possibili tecniche.
E= energia elettronica : andamento dell’energia in funzione della distanza r tra due atomi E= energia elettronica Forze repulsive tra i due nuclei.
La II A in laboratorio….
LE REAZIONI CHIMICHE.
Tiziano Terrani, Liceo di Lugano 2 CH-6942 SAVOSA
Le Nanoparticelle di TiO2:
Appunti del Corso di fisica per istituti professionali
MISCUGLI E SOLUZIONI.
Gli stati della materia
Esercizi I e II principio, H, S, G
Microscopio Elettronico a Scansione
LA MATERIA Definiamo materia tutto ciò che occupa uno spazio cioè che ha un volume e ha una massa . D’ALESSIO CIRO I A.
Mario Rippa La chimica di Rippa primo biennio.
CONCENTRAZIONI SOLUZIONI
CELLE DI GRAETZEL [Lss Galileo Galilei Dolo anno 2008/2009 – Luca Carraro – Anna Gallo – Silvia Proto]
La materia e le sue caratteristiche
PREPARATIVA per separare:
IL TRASFORMATORE.
Presentato da : RaffaeleCabatay StefanoMattachini Riccardo Pozzi
I SAPONI 1.
La quantità chimica LA MOLE La quantità chimica:la mole.
Apparato sperimentale:
1. Calcolare il peso equivalente di ognuno dei seguenti acidi e basi, assumendo la neutralizzazione completa: H2SO3, H3PO4, LiOH, Zn(OH)2.  H2SO3.
PRINCIPIO di FUNZIONAMENTO dei MOTORI
Come si spostano le sostanze diffusione e osmosi
Esercitazioni di Biochimica Applicata
Il concetto di mole Quando due sostanze reagiscono tra di loro, dobbiamo poter prevedere: la massa di un composto che può essere preparata da una quantità.
LE ONDE.
La Macchina di Wimshurst
Come possiamo conoscere il numero di atomi o molecole presenti in una definita quantità di sostanza?
Campo Elettrico Definizione operativa di campo elettrico: Il vettore campo elettrico associato ad una determinata carica sorgente Q, posta in un.
Motorino elettrico.
I MISCUGLI Prof.ssa Carolina Sementa.
Lo Stato Liquido Lo stato liquido è uno stato di aggregazione con caratteristiche intermedie tra quelle dello stato gassoso (altamente disordinato) e quelle.
Proprietà INTESIVE ed ESTENSIVE Non dipendono dalla quantità di materia Temperatura e densità Dipendono dalla quantità di materiale Massa e volume PROPRIETA.
i.i.t.s. Primo levi Ronco scrivia
Il biossido di titanio è una polvere cristallina incolore, tendente al bianco; ha formula chimica TiO 2. In natura è presente in tre forme cristalline.
La materia è qualsiasi cosa abbia una massa e occupi uno spazio. Esiste in tre stati: Solido Forma e volume determinati Gas Forma non rigida e volume.
LAVOISIER Conservazione della massa nelle reazioni chimiche PROUST Un determinato composto contiene gli elementi in rapporti di peso indipendenti dal modo.
Università degli studi di Napoli “FEDERICO II” Corso di laurea in Scienze Chimiche Confronto della degradazione di difenamide con fotolisi omogenea e fotocatalisi.
Emilio Zappa, Stefano Pecorario 5^G a.s 2012/2013.
I liquidi e loro proprietà
Analisi volumetrica.
Acque reflue o di scarico: reflui domestici reflui industriali reflui dell’industria fermentativa contengono materiale organico in abbondanza e, in genere,
2 CAPITOLO Le trasformazioni fisiche della materia Indice 1
Chimica Generale per Informatore
Transcript della presentazione:

DISPOSITIVO PER LA DEGRADAZIONE DI CONTAMINANTI AMBIENTALI ORGANICI MEDIANTE ATTIVAZIONE CATALITICA DEL TiO2 PER MEZZO DI UN CAMPO ELETTRICO

Le industrie tessili, conciarie, cosmetiche, alimentari e delle tinture utilizzano numerosi coloranti. Una certa quantità di essi vengono dispersi durante i processi di lavorazione e diventano una sorgente di contaminazione ambientale soprattutto per l’infiltrazione e la persistenza nel terreno. I metodi più diffusi utilizzati per la rimozione dei coloranti dalle acque reflue sono metodi fisici come l’adsorbimento su carbone attivo e metodi chimici quali l’elettrocoagulazione, la precipitazione e la separazione, la clorurazione, l’ozonizzazione e non ultima la fotodegradazione con biossido di titanio (fotocatalisi).

Un inedito modo di attivazione catalitica del TiO2 ideato e sperimentato sfrutta il principio fisico della promozione di elettroni dalla banda di valenza a quella di conduzione per effetto del campo elettrico che si genera tra la grafite e un collettore cilindrico in rame.

Il collettore cilindrico in rame è posto in rotazione a contatto con dei cilindretti di grafite ed immerso nella soluzione da degradare la quale viene posta in rotazione in quanto sottoposta a sforzi tangenziali.

Il campo elettrico tra la grafite e il collettore in rame viene generato da un funzionamento di dinamo tachimetrica del sistema. Per cui abbiamo un avvolgimento elettrico (rotore),un campo magnetico statico (statore) , un collettore in rame e delle spazzole in grafite.

Sono state trattate numerose soluzioni di coloranti azoici (50 mg/L di Reactive blue 2, Procion red mk58, Acid green 25, Alizarin red) con 500 mg/L TiO2 in polvere (Degussa p25)-(Aldrich 24.857-G- 325 mesh). Le soluzioni (200 mL) erano fatte circolare nello spazio del campo elettrico dal movimento dello stesso rotore parzialmente immerso in esse.

Dopo un’ora di trattamento le soluzioni risultavano completamente decolorate. L’analisi allo spettrofotometro confermava l’abbattimento dei coloranti per oltre il 90%. Analoghe prove, che al momento sono sottoposte ad ulteriore conferma, sono state effettuate con molecole di uso farmaceutico e fitofarmaceutico particolarmente recalcitranti al trattamento fotocatalitico.

Anche questi composti risultano rapidamente demoliti da questo sistema catalitico. Inoltre sono state sottoposte allo stesso trattamento anche acque contenenti emulsioni di oli minerali (prodotti petroliferi) e il risultato è risultato essere molto incoraggiante .

Per fissare le idee ,si è sottoposto al trattamento descritto acque con in emulsione oli minerali (oli esausti) per campioni di 230 ml con COD di 1450 mg/L. Dopo poco più di un ora trattamento con il dispositivo il COD misurato per l’acqua trattata è risultato di 260 mg/L. Una degradazione di oltre 80 %.

Ricapitoliamo un pò i risultati sperimentali:  siamo partiti trattando soluzioni di coloranti azoici ed abbiamo ottenuto la completa decolorazione con tempi dell'ordine  di un ora per coloranti molto recalcitranti alla fotocatalisi ,es. reactive blue 2 ecc. per 200 ml di soluzione.  Abbiamo riscontrato che pur usando come catalizzatore il più granulare come il ALDERICH (mesh 350 ) il fenomeno si verifica ed in più  abbiamo che il particolato non si frammenta in dimensioni più piccole al contrario l'effetto del campo elettrico lo macro-aggrega tanto è  vero che il fondo allo spettrofotometro è meno sporco.  Abbiamo provato a sottoporre allo stesso trattamento l'antibiotico tipo Sulfamethazolo con tempi di trattamento dell'ordine di 60 min o  poco più (200 ml ) con TiO2 Alderich e il risultato è stato dell'ordine del 60 % di abbattimento . Inoltre abbiamo trattato anche  l'atrazina e un risultato in termini di degradazione lo abbiamo ottenuto,l’analisi sperimentale è però ancora in corso di approfondimento.  Abbiamo provato anche con acqua contenente oli esausti con COD di 20000 e l'abbattimento è risultato del 50 % con tempi di un ora e  mezza per 230 ml di soluzione con olio minerale in emulsione, usando come TiO2 l' Alderich.  

Interpretazione del fenomeno Indichiamo con U la densità di energia di campo tra le superfici di contatto della spazzola in grafite e del collettore tra le quali è applicata una tensione V. In considerazione delle irregolarità microscopiche tra le due superficie di contatto dell’ordine dei micron ed anche meno, assumiamo una distanza media tra le due superfici d = 0,1 µm ed andiamo a calcolare la densità di energia U tra questo spazio. La superficie di contatto tra le spazzole ed il collettore è di 0,5 cm² .La U sarà data da:U =(ε0 E²) /2. E = V / d = 0,8 V / 0,1 µm Per cui U ≈ 300 J / m³ Consideriamo il particolato di biossido di titanio con delle dimensioni nanometriche e per comodità di calcolo e stima, assumiamo una geometria sferica . Il volume di questa microsfera è di : V= 4 π R³ /3 ≈ 4* 10¯27 m³ con R = 1 nm L’energia T per questo volume è : T = U * V = 300 J/m³ * 4* 10¯27 m³ = 1,2 10¯24 J E’ noto che il rapporto tra il volume della sfera e la sua superficie è R /3 per cui è ragionevole assumere che la densità di energia per volume e la densità di energia di superficie vada altrettanto come R/3. Pertanto si può accettare che l’energia di superficie SE sia uguale a : SE = ( 3 U /R ) * ( 4 π R² ) = 11 * 10 ¯6 J ≈ 7 * 1013 e V. La densità superficiale del particolato di biossido di titanio da fabbrica è di 5 10¯³ gr/m² per cui per la superficie con R = 1 nm abbiamo che la massa M in grammi è uguale a : M = 5 10¯³ gr /m² *4 π R² = 63 * 10 ¯21 Moli = M /Pm = (63 * 10 ¯21 ) / 80 = 0,78 * 10 ¯21 N molecole= Moli * N avogadro ≈ 470 molecole . Considerando che l’energia di gap per ogni molecola di TiO2 è di 3,2 eV , è ragionevole ritenere l’ energia superficiale SE sufficiente per attivare il fenomeno.  

INDICAZIONI PROCEDURALI PER IL RECUPERO DEL TiO2 CONTAMINATO DAGLI INQUINANTI ORGANICI

IL BIOSSIDO DI TITANIO SOTTOFORMA DI POLVERE SCURA DEPOSITATO SUL FONDO DELLA SOLUZIONE TRATTATA VIENE RECUPERATO ED ISOLATO . ESSO VIENE DILUITO IN ACQUA DISTILLATA E SOTTOPOSTO ALLO STESSO TRATTAMENTO DESCRITTO PER UN CERTO TEMPO. TRASCORSO UN INTERVALLO DI TEMPO DAL TRATTAMENTO SI PRODUCE IN SUPERFICIE UNA COPIOSA SCHIUMA BIANCA . DOPO IL PRIMO TRATTAMENTO SI RECUPERA LA POLVERE DEPOSITATA E LA SI TRATTA NUOVAMENTE CON ACQUA DISTILLATA ,REITERANDO L’OPERAZIONE FINO AD OTTENERE UNA POLVERE BIANCA.