Progetto Ambiente e Tumori

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Progetto Ambiente e Tumori SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE Sezione di Padova Progetto Ambiente e Tumori Padova 11 maggio 2013 Aula Magna Palazzo dei Servizi – A.O. Padova

Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia Si è costituita nel 1989 con l'obiettivo prioritario di integrare le politiche di promozione della salute con quelle della sostenibilità ambientale. E’ costituita prevalentemente da medici di medicina generale ma anche da pediatri, epidemiologi, specialisti in tutte le branche, altri operatori nei settori della salute e dell'ambiente e chiunque ne condivida scopi e strategie; E’ diffusa in tutto il territorio nazionale con sezioni costituite a livello comunale, provinciale, e regionale

Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia Recuperare il ruolo etico della professione medica. Privilegiare le politiche di prevenzione e le iniziative volte a modificare gli stili di vita Informare la popolazione sui rischi dell’inquinamento e sul modo per contribuire a prevenirlo Sottoporre ogni prodotto a prove adeguate di innocuità e privilegiare tecnologie capaci di consentire uno sviluppo sostenibile Ridurre l’attuale pressione sull’ambiente stesso Promuovere la salute come priorità nelle scelte politiche delle amministrazioni Svolgere sulle tematiche "Ambiente e Salute" un ruolo di interfaccia tra agenzie governative e non a livello locale, nazionale, internazionale e la popolazione

Società Italiana di Medicina Generale SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE Sezione di Padova La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) è un’associazione autonoma e indipendente nata per promuovere, valorizzare, sostenere il ruolo professionale dei medici di medicina generale, sia nella sanità italiana che nelle organizzazioni sanitarie europee Collabora con Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, AIFA, Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) Svolge ricerche in collaborazione con enti ed istituzioni nazionali ed internazionali

Società Italiana di Medicina Generale SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE Sezione di Padova La prevenzione è un compito professionale del Medico di Medicina Generale (previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale) La Medicina Generale è caratterizzata per essere: una rete capillare che copre tutto il territorio nazionale facilmente accessibile gratuita un servizio di assistenza continuativa nel tempo anche per le persone sane ogni anno il 70-80% degli assistiti ha un contatto con il proprio medico di famiglia il Servizio sanitario nazionale (SSN) ha importanti compiti in diversi ambiti: dalla sorveglianza epidemiologica alla stima di impatto sanitario, dalla comunicazione alla popolazione alle funzioni generali di prevenzione. spetta agli operatori della salute a tutti i livelli il compito della promozione e della tutela prioritaria della salute rispetto ad altri interessi. In questo quadro, strumento istituzionale di riferimento è il Piano nazionale della prevenzione, che rappresenta un momento centrale di indirizzo nelle politiche sanitarie del nostro Paese,

LE INTERAZIONI AMBIENTE-SALUTE 3 persone su 4 muoiono per malattie legate agli stili di vita e all’inquinamento. Centinaia di milioni di persone soffrono di malattie per lo più respiratorie, ma anche cardiovascolari, causate o aggravate da agenti chimici e biologici presenti nell’aria. Sono oltre 70.000 le sostanze immesse quotidianamente nell’aria, nell’acqua e nel suolo e solo di alcune di queste sono state studiati gli effetti nocivi.

LE INTERAZIONI AMBIENTE-SALUTE i fattori di rischio ambientale hanno importanza in oltre l'80% delle patologie regolarmente esaminate dall'OMS. Globalmente, un quarto circa di tutte le morti e del carico di malattia può essere attribuito all'ambiente. Nei bambini i fattori di rischio ambientale possono contribuire a oltre un terzo del carico di malattia. … i fattori di rischio studiati possono essere largamente modificati con interventi definiti e a buon rapporto costo-efficacia. In tal modo si promuove l'equità, apportando benefici a tutta la società e insieme intervenendo sui bisogni dei gruppi più a rischio

CO IPA PM 10 PM 0,1 PM2,5 Diossine cancerogeno certo Anidride Idrocarburi Policiclici aromatici IPA Anidride carbonica Diossine Ossidi di Azoto CO Piombo Anidride solforosa Metalli pesanti tossicità elevatissima (picogr), liposolubili e persistenti cancerogeni certi Benzene Monossido di carbonio Arsenico, berillio, cromo, cadmio, nichel cancerogeni certi cancerogeno certo Gli impianti di incenerimento rientrano fra le industrie insalubri di classe I in base all’articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994)< Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo, Nichel, sono cancerogeni certi (IARC 1) per polmone, vescica, rene, colon, prostata; le Diossine hanno tossicità elevatissima (picogr), sono liposolubili e persistenti; il 95% viene assunto tramite catena alimentare alcune sostanze (come la diossina, alcuni pesticidi, bisfenolo, ftalati, composti perfluorati, idrocarbburi polciclici,..) funzionano come Interferenti endocrini che possono influenzare negativamente lo sviluppo, la riproduzione e il comportamento sia nell-uomo che negli animali L’inquinamento atmosferico, in particolare quello legato alle polveri sottili nei grandi centri urbani, rappresenta un importante fattore di rischio per la salute umana i cui effetti sono ormai documentati da numerosi studi clinici, tossicologici ed epidemiologici. l’ambiente è considerato sempre più spesso come un nuovo settore d’affari e sempre più numerosi e drammatici sono diventati i crimini e gli scempi ambientali: incentivazione dei processi di combustione per produzione di energia, comprese biomasse, quotidiani scandali per smaltimento illecito di rifiuti tossici e pericolosi, uso crescente di pesticidi in agricoltura e pratiche che prevedono l’utilizzo di OGM, allevamenti intensivi con conseguenti problemi di smaltimento dei reflui, inquinamento dell’intera eco-biosfera, con particolare riferimento alle catene alimentari e agli ecosistemi; deforestazione, desertificazione, cementificazione di territori sempre più vasti I problemi legati al trattamento, recupero, utilizzo e smaltimento delle ceneri che gli impianti a biomassa inevitabilmente producono è quasi sempre completamente ignorato dai proponenti di questi impianti. A questo proposito è da sottolineare la tossicità delle ceneri prodotte. Il contenuto di cadmio, cromo, rame, piombo e mercurio delle ceneri volanti derivanti dalla combustione di legname (quercia, faggio, abete) è superiore a quella riscontrabile nelle ceneri volanti prodotte dalla combustione di carbone. in Italia, nel pieno rispetto dei limiti di legge, abbiamo immesso in un anno in aria ed acqua: benzene 715.6 ton, arsenico 8.0 ton, cadmio 3.0 ton, cromo 140.0 ton, nichel 80.6 ton. L’ inventario europeo delle diossine ci dice che in un anno nel nostro paese ne sono state prodotte 558 grammi, ovvero, in media, circa 1,5 g al giorno PM 10 PM 0,1 PM2,5

Effetti cancerogeni delle sostanze emesse da un inceneritore LE INTERAZIONI AMBIENTE-SALUTE Effetti cancerogeni delle sostanze emesse da un inceneritore secondo la IARC Agente Grado di evidenza IARC Effetto cancerogeno TCDD 1 Linfomi, sarcomi Tricloroetilene 2° Fegato, linfomi non Hodgkin Clorofenoli 2b Sarcomi tessuti molli, linfomi Hodgkin e non Hodgkin Cloroformio 2b Vescica, rene, encefalo, linfoma Idrocarburi policiclici 2b Fegato, polmone, leucemia Benzene 1 Leucemia Piombo 2b Polmone, vescica, rene, gastroenterica Mercurio 2b Polmone, pancreas, colon, prostata, encefalo, rene Nickel 1 Polmone Cromo 1 Polmone Cadmio 1 Polmone, prostata Berillio 1 Polmone Arsenico 1 Pelle, polmoni, fegato, vescica, rene, colon L’esposizione continua ad agenti nocivi come metalli pesanti e particolato ultrafine crea le premesse alle mutazioni che daranno origine ai tumori

LE INTERAZIONI AMBIENTE-SALUTE Una contaminazione così complessa, i cui componenti sono noti solo in piccola parte, ha degli effetti sulla salute della popolazione difficilmente stimabili o anche solo ipotizzabili. La contaminazione della catena alimentare può seriamente compromettere la salute umana con probabili danni trans-generazionali legati a modifiche geno-epigenetiche Per questo dovrebbe essere imprescindibile: assumere un atteggiamento di massima precauzione, evitando il più possibile l'immissione nell'ambiente di inquinanti molto pericolosi e quindi riducendo l’esposizione della popolazione (prevenzione primaria) Adottare il principio di responsabilità che significa anche il dovere di informare e di impedire l’occultamento su possibili rischi Esempio diossina, ne parleranno ampiamente Burgio e Gentilini

LE INTERAZIONI AMBIENTE-SALUTE Codice Deontologico “Art. 5 - Educazione alla salute e rapporti con l'ambiente. Il medico è tenuto a considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all'utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva”.

LE INTERAZIONI AMBIENTE-SALUTE Dal documento FNOM-ISDE: [ … ] i rischi per la salute sono inequivocabilmente legati al degrado ambientale e agli stili di vita, i medici devono orientare il loro ruolo professionale e civile per promuovere la salute anche attraverso scelte di tutela ambientale…

Dalla premessa di F. Boccardo L’incidenza del cancro è in forte aumento in tutti i paesi del mondo, compresi i paesi del terzo mondo, e questo trend non può essere messo in relazione esclusivamente con l’invecchiamento progressivo delle popolazioni Esiste sicuramente una stretta associazione tra l’inquinamento ambientale, gli stili di vita e l’incidenza di certe neoplasie L’inquinamento ambientale, inteso nel senso più ampio possibile, deve essere contrastato comunque, se non altro sulla base del principio di precauzione, E’ l’incidenza della malattia, la comparsa di nuovi casi, che offre la misura degli effetti sugli esposti secondo gli ultimi dati dei Registri Tumori in Italia un uomo su due ed una donna su due è destinato a vedersi diagnosticare un cancro nel corso della vita. l’età di insorgenza dei tumori si è abbassata straordinariamente: da una recente ricerca risulta che in Italia gli interventi per cancro alla mammella in età giovane sono cresciuti in sei anni del 28.6%,, sta drammaticamente aumentando l’incidenza linfomi, leucemie, cancro a rene, pancreas, prostata, tumori cerebrali ormai sempre più correlati anche con l’uso del telefonino…. I tumori nell’infanzia poi sono in drammatico aumento: in Italia +2% annuo (doppio rispetto alla media europea) e tra i bambini sotto l’anno di età l’incremento è addirittura del 3.2% annuo cancerogeni noti da decenni quali benzene, arsenico, nichel, cromo, cadmio, piombo, diossine, per non parlare di PCB, particolato, pesticidi…. che continuiamo a riversare intorno a noi e di cui mai nessuno parla Certamente la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini non ammette deroghe di nessun tipo, nè di tipo farmaco-economico, nè tantomeno di tipo etico, all’impegno che la società moderna deve garantire ai propri cittadini nell’assisterli quando la salute l’abbiano comunque persa.

ABSTRACT Background: il concetto che i fattori ambientali, intesi come quelli cui ognuno di noi è involontariamente esposto, rappresentino un rischio oncogeno trascurabile appare oggi difficilmente credibile alla luce della crescente incidenza di cancro anche in giovani e giovanissimi e delle più recenti acquisizioni nel campo della cancerogenesi. Vi è infatti una crescente evidenza che l’esposizione anche a dosi basse o bassissime di è in grado di modificare l’assetto genetico/epigenetico intervenendo nel processo della cancerogenesi Risultati: cancerogeni di varia natura, nonché molecole tossiche e persistenti sono sempre più presenti in aria, acqua, suolo, nel nostro stesso organismo e vengono trasmesse dalla madre al feto: esistono fondati motivi per ritenere che tutto ciò contribuisca in modo determinante alla crescente incidenza delle patologie tumorali. Conclusioni: una reale possibilità di contrastare l’insorgenza del cancro non può prescindere da una riflessione sulle cause che lo determinano e, a nostro avviso, da una rivisitazione della Prevenzione Primaria e della modalità con cui è attuata.

I Medici lo sono due volte. Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia   Tutti gli uomini sono responsabili dell'Ambiente. I Medici lo sono due volte. Fino a quando un medico può rimanere passivo? Per continuare a garantire la salute di ciascuno, noi medici dobbiamo occuparci della salute dell’ambiente in cui viviamo La vita dell’uomo va difesa non solo dai danni ma anche dai rischi adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l’occultamento di informazioni su possibili rischi

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE Sezione di Padova Grazie per l’attenzione