Corso di Economia Aziendale Lezione 13 Prof. Riccardo Acernese
Il Conto economico riclassificato Lezione n. 15 Il Conto economico riclassificato Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Contenuto didattico Il controllo dei costi a livello di sistema aziendale Il report form Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale I costi fissi e variabili (costi β, α e γ) produttività economica e incidenza dei costi Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare dell’attività aziendale: il break even point (BEP) Il calcolo del BEP ed il rischio aziendale Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Conto economico 1/1/n – 31/12/n Controllo dei costi a livello di sistema aziendale: il Report form ed il sistema RICAVI/COSTI/REDDITO Conto economico 1/1/n – 31/12/n RICAVI NETTI 400 COSTO DEL VENDUTO (100) RISULTATO LORDO GESTIONE INDUSTRIALE 300 COSTI R&S (80) COSTI AMMINISTRATIVI COSTI DI VENDITA/MARKETING (120) RISULTATO OPERATIVO 20 PROVENTI ED ONERI PATRIMONIALI 10 PROVENTI ED ONERI FINANZIARI (15) RISULTATO DI GESTIONE 15 PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI (5) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE IMPOSTE E TASSE RISULTATO NETTO (RN) 5 Il controllo è effettuato con un CE scalare (Report form) diverso sia da quello ex art. 2425 c.c., sia da quello previsto dai principi IAS/IFRS. Nell’esempio ci si riferisce al caso di una impresa industriale GESTIONE CARATTERISTICA GESTIONE ORDINARIA GESTIONE EXTRA-CARATTERISTICA GESTIONE STRAORDINARIA Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Controllo dei costi a livello di sistema aziendale: il Report form ed il sistema RICAVI/COSTI/REDDITO Qualifichiamo specificamente le voci esaminate con alcune precisazioni: COSTO DEL VENDUTO RIMANENZE INIZIALI (materie, semilavorati, prodotti, ecc.) + COSTO DEL LAVORO INDUSTRIALE (compresi oneri sociali e previdenziali) + AMMORTAMENTI E COSTI DI STRUTTURA INDUSTRIALI + ALTRI ONERI INDUSTRIALI - RIMANENZE FINALI (materie, semilavorati, prodotti, ecc.) PROVENTI ED ONERI PATRIMONIALI Tale voce si riferisce a ricavi/proventi derivanti da beni/servizi che non appartengono alla gestione caratteristica; si tratta ad esempio di fitti per immobili in locazione, di costi per manutenzione relativi ad immobili non strumentali, di proventi/perdite su titoli, e, più in generale, di tutte le componenti reddituali riferibili alla gestione non caratteristica PROVENTI ED ONERI FINANZIARI Questa categoria comprende gli interessi attivi/passivi relativi ad operazioni finanziarie PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI In questo caso si tratta di componenti straordinari di reddito; vale a dire proventi/oneri che non si riferiscono ad operazioni volute dagli amministratori ma a plusvalenze/minusvalenze derivanti da vicende aziendali non programmate, imprevedibili e per loro stessa natura eccezionali Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
- costo del venduto/fatturato; - costi commerciali/fatturato; Controllo dei costi a livello di sistema aziendale: indicatori analitici dei costi Il controllo dei costi a livello di complessivo sistema aziendale, può essere effettuato in modo analitico rapportando lo specifico costo da esaminare con il fatturato, ad esempio: - costo del venduto/fatturato; - costi commerciali/fatturato; - costo del lavoro/fatturato. Tali indicatori, al solito, per essere correttamente interpretati vanno comparati con quelli storici e quelli delle aziende dello stesso settore Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale Analizziamo ora il comportamento dei seguenti costi: costo dei fattori produttivi costo totale costo medio unitario di prodotto costo suppletivo/differenziale/marginale costo dei fattori per unità di prodotto (produttività economica) e loro incidenza sul costo medio unitario di prodotto Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale : la classificazione dei costi secondo Clark COSTI β Costi fissi (fitti passivi, immobilizzazioni tecniche, canoni, ecc.) COSTI α Costi variabili proporzionalmente al variare del volume di attività (materie, energia, lavoro, ecc.) COSTI γ Costi variabili più che proporzionalmente al variare del volume di attività (vendita, marketing, ecc.) Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale : la classificazione dei costi secondo Clark Q β α γ Costi totali Costi medi unitari Costi differenziali 10 1 2 13 3 6 18 9 5 11 24 8 4 32 35 50 Osservazioni: COSTI TOTALI = α + β + γ COSTI MEDI = COSTI TOTALI/Q I COSTI DIFFERENZIALI si calcolano in 2 modi: 1) Δ (incremento) COSTI TOTALI/ ΔQ 2) Δ (incremento) COSTI VARIABILI (α + γ)/ ΔQ Q = QUANTITA’ PRODOTTA O VOLUME DI ATTIVITA’ AZIENDALE Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale : la classificazione dei costi secondo Clark 60 Costi Costi totali 50 40 Costi γ 30 Costi medi 20 Costi β Costi mrg 10 Costi α 1 2 3 4 5 Quantità Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale : la produttività economica e l’incidenza dei costi Esaminiamo ora l’incidenza del costo dei fattori α, β e γ sul costo medio al variare del volume di attività (Q) dell’azienda. Con tale analisi si rileva l’andamento della “produttività economica” (da non confondere con la produttività fisico-tecnica) dei fattori α, β e γ Q β/Q α/Q γ/Q (α/Q + β/Q + γ/Q) = COSTO MEDIO 1 10 2 13 = COSTO MEDIO se produco 1 unità 5 3 9 = COSTO MEDIO se produco 2 unità 3,33 3,66 8 = COSTO MEDIO se produco 3 unità 4 2,50 4,5 8 = COSTO MEDIO se produco 4 unità 7 10 = COSTO MEDIO se produco 5 unità Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale : la produttività economica e l’incidenza dei costi β/Q = incidenza dei costi β per unità di prodotto È crescente con l’aumentare del volume di attività INCIDENZA DECRESCENTE PRODUTTIVITA’ CRESCENTE α/Q = incidenza dei costi α per unità di prodotto E’ costante con l’aumentare del volume di attività INCIDENZA COSTANTE PRODUTTIVITA’ COSTANTE γ/Q = incidenza dei costi γ per unità di prodotto E’ decrescente con l’aumentare del volume di attività INCIDENZA CRESCENTE PRODUTTIVITA’ DECRESCENTE Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
L’INCIDENZA dei costi α, β, e γ sul COSTO MEDIO è rispettivamente Il comportamento dei costi al variare del volume di attività aziendale : la produttività economica e l’incidenza dei costi L’INCIDENZA dei costi α, β, e γ sul COSTO MEDIO è rispettivamente DECRESCENTE per i costi β COSTANTE per i costi α CRESCENTE per i costi γ La PRODUTTIVITA’ ECONOMICA è rispettivamente CRESCENTE per i costi β DECRESCENTE per i costi γ Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point Supponiamo che tutta la produzione dell’esercizio sia stata venduta; i RICAVI TOTALI sono, pertanto, pari a: prezzo unitario (pv) x output di vendita (Q) vale a dire RT = pv x Q Ricavi totali I RICAVI TOTALI sono rappresentati da una retta crescente che parte dall’origine degli assi ed ha coefficiente angolare = pv(*) pv 1 2 3 Quantità (volume dell’attività aziendale) (*) Nel nostro esempio immaginiamo, per semplicità, che pv resti costante al variare della produzione nell’ambito della capacità produttiva data e disponibile, e così anche il cvu di cui ai successivi grafici; altrimenti entrambi i valori avrebbero un andamento grafico certamente non lineare Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point COSTI TOTALI = COSTI FISSI + COSTI VARIABILI Costi totali Costi variabili (cvu x Q) cvu Costi fissi 1 2 3 Quantità (volume dell’attività aziendale) Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point Sovrapponendo i due ultimi grafici, otteniamo il punto di rottura (BEP) Costi/Ricavi Area del profitto Ricavi totali Costi totali Se l’azienda produce e vende più di 2 unità, si è nell’area del profitto BEP Area delle perdite Se produce e vende meno di 2 unità, si rimane nell’area delle perdite 1 2 3 Quantità (volume dell’attività aziendale) Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point Il BEP può essere spostato verso destra o verso sinistra a seconda dell’entità dei costi fissi. Costi/Ricavi Come primo esempio, osserviamo un’azienda con bassi costi fissi ed un BEP spostato verso sinistra. Costi totali Ricavi totali Area del profitto Caratteristiche: poche immobilizzazioni; bassi costi fissi; BEP a sinistra; aree profitto/perdita di dimensioni contenute. Ne deriva una situazione di BASSO RISCHIO aziendale BEP Area delle perdite 1 2 3 Quantità (volume dell’attività aziendale) Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point Come secondo esempio, osserviamo invece un’azienda con alti costi fissi ed un BEP spostato verso destra Costi/Ricavi Ricavi totali Costi totali Area del profitto BEP Caratteristiche: molte immobilizzazioni; alti costi fissi; BEP a destra; aree profitto/perdita di dimensioni più ampie. Ne deriva una situazione di ALTO RISCHIO aziendale Area delle perdite 1 2 3 Quantità (volume dell’attività aziendale) Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
in termini di fatturato Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point Calcolo del BEP in termini di quantità in termini di fatturato Formule Q = quantità prodotta e venduta cvu = costo variabile unitario pv = prezzo di vendita unitario Ricavi totali - costitotali = 0 (profitto nullo) Ricavi totali = CVtotali + CFtotali Q x pv = cvu x Q + CFtotali Q x pv – cvu x Q - CFtotali = 0 Q (pv – cvu) = CFtotali Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese Lezione 15
Q x pv = CFtotali/ [(pv – cvu)/pv] Il comportamento dei costi e dei ricavi al variare del volume di attività: il break even point Q = CFtotali/ (pv – cvu) BEP espresso in termini di quantità fisica (indica il n. di unità da produrre e vendere per raggiungere il punto di rottura) Moltiplicando Q e CF per pv e dividendo numeratore e denominatore del II membro per pv si ottiene: Q x pv = CFtotali/ [(pv – cvu)/pv] BEP espresso in termini di fatturato (indica il livello di fatturato Q x pv necessario per raggiungere il punto di rottura) Corso di Economia Aziendale Prof. Riccardo Acernese Lezione 13