L’APPARATO MUSCOLARE Gaspare Aiello e Andrea Caltabiano classe 2^ sez.C 4° Istituto Comprensivo “G. Verga” Siracusa
La muscolatura scheletrica è formata da più di 650 muscoli diversi che costituiscono oltre il 40% della massa corporea. I muscoli sono uniti alle ossa tramite i tendini.
IL SISTEMA MUSCOLARE E’ un insieme di tessuti che permette la locomozione del soggetto. Nell’uomo il sistema muscolare è costituito da diverse tipologie di MUSCOLI.
PROPRIETA’DEL MUSCOLO MUSCOLO E’ costituito da cellule che sono organizzate e specializzate per contrarsi, dette fibre muscolari o fibrocellule che hanno le seguenti caratteristiche ECCITABILITA’: capacità di reagire agli stimoli provenienti dal sistema nervoso. CONTRATTILITA’: capacità di contrarsi (accorciarsi) o distendersi (allungarsi) in risposta allo stimolo nervoso. ELASTICITA’: capacità della fibrocellula di riprendere la forma e la lunghezza iniziale una volta cessato lo stimolo. TONICITA’: capacità che ha la fibra muscolare di mantenere sempre, anche in stato di riposo, una certa tensione (tono muscolare). Il tono muscolare permette al muscolo di entrare in azione più velocemente di quanto farebbe se fosse completamente rilassato. La stazione eretta è mantenuta dal tono muscolare e dai muscoli antigravitazionali.
Tipologie di muscolo: MUSCOLI VOLONTARI I MUSCOLI VOLONTARI (striati o scheletrici) sono di natura striata perché consentono il movimento volontario e riflesso, sotto il controllo del sistema nervoso centrale e periferico. Sono legati alle ossa tramite tendini.
Tipologia di muscolo: MUSCOLI INVOLONTARI MUSCOLI INVOLONTARI (lisci a contrazione involontaria), di natura liscia, il cui funzionamento è quasi sempre indipendente dalla volontà. Vengono detti anche muscoli viscerali perché si trovano a ricoprire gran parte delle pareti degli organi interni, come ad esempio nel tratto digestivo, nella vescica, nei dotti, nelle arterie, nelle vene, ecc. Tessuto muscolare liscio sezione longitudinale
Tipologia di muscolo: muscolo cardiaco Fa eccezione il MUSCOLO CARDIACO, innervato dal sistema nervoso autonomo(detto anche miocardio), di natura involontaria ma di struttura striata. Molto resistente in grado di contrarsi continuamente. Tessuto muscolare striato cardiaco sezione trasversale
L’apparato locomotore I sistemi: muscolare, articolare e cardiaco formano l’apparato locomotore, di cui i muscoli sono la parte attiva. Dal punto di vista della funzione motoria è possibile distinguere muscoli deputati alla statica, in particolare i muscoli della parte posteriore del corpo, e deputati alla dinamica, rappresentati dai muscoli della parte anteriore. Importantissima è la correlazione col SISTEMA NERVOSO, il quale partecipa alla contrazione muscolare.
FUNZIONI del MUSCOLO SCHELETRICO Produzione di movimento: le contrazioni del muscolo scheletrico muovono le singole parti del corpo o il corpo nel suo insieme. Mantenimento della postura: la posizione eretta o seduta, e tutti gli atteggiamenti del corpo quando si corre, cammina ecc.. sono mantenuti da una continua ma parziale contrazione di determinati muscoli scheletrici. Produzione di calore: le cellule muscolari producono la maggior quantità di calore di tutto il corpo (metabolismo), essendo esse in grande quantità e in frequente attività. La contrazione dei muscoli scheletrici costituisce quindi un meccanismo molto importante nel mantenimento di una temperatura costante nel corpo.
I tendini MUSCOLI SCHELETRICI si collegano allo scheletro mediante cordoni molto resistenti di tessuto connettivo chiamati tendini. La loro forma può essere diversa e strettamente dipendente non solo da quella del muscolo con cui interagiscono, ma anche dal tipo d’azione che esso esercita.
MECCANISMO di CONTRAZIONE MUSCOLARE Quando un muscolo viene sollecitato (impulso del SNC) si contrae, per riacquistare la lunghezza originaria, è necessaria l’azione di un altro muscolo, capace di agire in senso opposto, detto antagonista.
Meccanismo anaerobico lattacido E' il sistema che utilizza gli zuccheri, depositati sotto forma di glicogeno, che viene bruciato in assenza di ossigeno. La combustione ha come prodotto di rifiuto una sostanza chiamata acido lattico, che rappresenta il vero fattore limitante di questo meccanismo. Il meccanismo anarobico lattacido è un sistema che ha maggiore capacità del precedente, cioè fornisce una maggiore quantità di energia, che però viene erogata più lentamente. il meccanismo anaerobico lattacido fornisce energia alle prestazioni di gara comprese fra i 20" e 90"-120".
Le caratteristiche principali E’ un sistema che utilizza l'energia liberata dalla demolizione di molecole di glucosio, che si trova già nelle fibre muscolari o depositato nel fegato sotto forma di glicogeno; Il glucosio viene "bruciato" in assenza di ossigeno (anaerobico); oltre alla produzione di energia, si ha la produzione di una sostanza terminale chiamata acido lattico (lattacido)
Il meccanismo aerobico Il meccanismo aerobico è il sistema più efficiente di produzione di energia, il suo limite è rappresentato dalla necessità di ossigeno per funzionare. L'ossigeno deve essere trasportato ai muscoli dal sistema cardiovascolare, il quale ha una capacità di trasporto limitata: tale limite rappresenta il "collo di bottiglia" della produzione di energia (ATP) con tale meccanismo. Il meccanismo aerobico è molto efficiente poiché consente di ottenere la maggior quantità di ATP da una singola molecola di glucosio, ed è in grado di utilizzare anche i grassi per ottenere grandi quantità di ATP.
Meccanismo anaerobico alattacido Il Sistema o meccanismo anaerobico alattacido è uno dei tre sistemi energetici del muscolo scheletrico per la produzione di Adenosin tri-fosfato (ATP), ovvero la molecola energetica necessaria per l'attività muscolare. L'anaerobico alattacido è per definizione il sistema energetico utilizzato nelle attività che richiedono grande velocità e potenza per brevissima durata (circa 8-10 sec) come lanci, salti, scatti, sollevamento pesi. Il suo nome è dovuto alla mancata richiesta di ossigeno (O2) per ossidare alcun substrato energetico (anaerobico), e alla mancata produzione acido lattico(alattacido). I substrati utilizzati in questo sistema sono i cosiddetti fosfati o fosfageni muscolari, ovvero fosfocreatina (CP) e Adenosin tri-fosfato (ATP).
I grassi come fonte di energia Due sono i concetti fondamentali da ricordare sul metabolismo dei grassi. I grassi vengono trasformati in ATP in modo meno rapido rispetto ai carboidrati. Maggiore è lo sforzo, maggiore è la velocità con cui il muscolo deve produrre ATP, minore è la quantità di grassi utilizzata per produrre tale energia, e maggiore è quella di carboidrati. In una corsa lenta (che consente di parlare con un compagno senza affanno) l'energia necessaria è ottenuta bruciando carboidrati e grassi circa in egual misura, mentre in una corsa ad andatura sostenuta la percentuale di grassi può scendere fino al 5% o meno.