LA CAVA E LO STRANO CASO DI SAN BERNARDO La storia del lavoro La cava oggi Lo strano caso di San Bernardo
La storia del lavoro alle cave Da sempre i Villanovesi hanno estratto roccia calcarea dalle colline attorno a Monte Calvario per la produzione di calce. Fin dall ‘800 iniziarono a estrarre dalla Rocchetta, una collina ai piedi di Villavecchia e a fianco del versante nord orientale di Monte Calvario. Qui la ghiaia è molto rinomata ed è una delle migliori del Piemonte, ed è stata utilizzata soprattutto dagli anni ’50 per il pavimento stradale, garantendo un buon reddito alle imprese che ci lavorano. Negli anni queste imprese sono cresciute ed hanno ampliato i lavori, grazie anche ai nuovi macchinari sempre più efficienti.
La cava oggi La cava è ancora in attività ed è un’importante risorsa economica del luogo, ma numerosi sono i problemi causati alle zone limitrofe (come Villavecchia ): fastidi acustici, smog, danni alle abitazioni (per via dell’utilizzo in passato di esplosivi ). L’espansione della cava ha causato cambiamenti enormi nella fisionomia del territorio e persino la chiusura di un bene architettonico (la cappella di san Bernardo) di uso popolare, che non è stato ancora collocato in un luogo stabile e che quindi da molti anni non è accessibile al pubblico.
La cava negli anni trenta San Bernardo La cava oggi
San Bernardo oggi La cappella è stata spostata dal sito originario, per permettere alla cava di completare i lavori di scavo. Le foto di fianco mostrano come si è riusciti ad imbragarla e, dopo aver smontato il porticato in mattoni, a farla scivolare in un sito provvisorio. La cappella non è stata ancora portata al luogo stabilito per il ripristino, che non è quello originale, ma un sito nei pressi. Inoltre sono state avanzate richieste per un ulteriore spostamento in altro luogo. La Sovrintendenza ai beni architettonici ha però espresso parere sfavorevole e ribadito la necessità di limitare i rischi di un nuovo spostamento, consigliando di mantenere almeno una posizione della cappella coerente dal punto di vista paesaggistico e storico (ripristinando per esempio il sentiero devozionale che univa Santa Caterina a San Bernardo e Santa Lucia). Le ultime notizie danno per certo il suo ripristino